394 HIV/STA POPOLARE D1 POLJTJCA.. LETTERE J(, -SClENZJ! SOCIALI .. l ,che gli è. vicino e che, forse, si lascerebbe, per un.miraggio di maggiore potenza, strappare la libertà. Forse non è ancora nato quegli che saprà mangiarsi gli Stati Balcanici come Valentino Borgia intendeva potersi mangiare l'Italia: " ·carciofo da divorare foglia per foglia. ,, E' certo però che il terreno si prepara meravigliosamente per il trionfo di quest'uno, che troverà sem. prè un ostacolo quasi insormontabile nelle cupidigie e nelle gelosie dell'impero austro-ungarico e di quello russo, che cr.edono di avere il monopolio degli affari balcanici. La dinamite, il fucile, il pugnale, sono i soli mezzi efficaci di cui i Macedoni contano valersi per un non lontano rimaneggiamento del loro Stato, e già con questi mezzi, mentre sperano indurre l'Europa ad intervenire, terrorizza.no i più tiepidi fra i loro compaesani, gli obbligano ad agire,. e riusciranno a tirare in ballo l'Europa. ln Serbia oltre il tanto sangue sparso pare si prepari un'altra tragedia. Gli ufficiali di Re Pietro non si mostrano soddisfatti dei doni e premi che egli aveva loro promessi. Dalle piccole cose nascono i grandi fatti. Quel che è certo è che, per ora, l'imbroglio Balcanico .1,umenta tutti i giorni e possiamo presto aspettarci a sorprese belle e brutte. ('orruzion~ Ungherese. In Ungheria dopo la separazione di Kossuth e del suo partito dal partito della opposizione, pareva che il governo dòvesse potE:r governare, con una certa facilità, il paese, e dovesse riu.sdro a dominare e domare l'ostruzionismo dei partiti estremi intesi a chiedere e volere la sepa:razione dell'esercito Nazionale dall'esercito Austriaco preludente alla separazione completa dell'Ungheria dall'Austria. Senonchè i partiti estremi non erano disposti a cedere il campo senza battaglia e l'ostruzionismo durava mentre il Khuen-Hedervary, ex governatore della Croazia e capo ù.el gabinetto Ungarico, sembrava perdere ogni autorità nel paese e, commettendo errori sopra errori, dava a divedere che, ormai, gli avversari gli avevano presa la ma.no; ed egli ·11011 era più e non sarebbe stato più capace di vincere l'ostruzionismo. Me11tre così stavano le cose, e il rifiuto di votare il bibncio metteva il governo in un imbarazzo assai serio: ecco che in una seduta dei giorni scorsi il deputato dell'opposizione, Zoltan Papp, depone ·sul banco della presidenza un pacco di bancanote del valore di 10000 corone dichiarando che sono state pagate a lui da un emissario del governo, nell'intento, chiaramente espresso dal consegnatario, di corromperlo. Inde irae. Obbligato il Papp, che del resto non dimandava di meglio, a specificare il nome del corruttore, accennò ad un ex-deputato, il Dienes; e quindi venne la dichiarazione del conte Szapary che il Dienes aveva agito dietro sua inspirazione. Naturalmente l'intervento del Sza pary scoperse il gioco e fu noto a tutti che il governo adoperava, oltre i mezzi parlamentari, anche la corruzione per vincere l'ostruzionismo. Non è un mistero per nessuno che il legame che stringe l'Ungheria all'Austria è fragile assai - la vita di Francesco Giuseppe -. Quando il vecchio imperatoTe avrà veduto il suo ultimo giorn9, l'Ungheria vedrà risplendere l'alba della sua indipendenza. Non è qui il caso, nè il momento di vedere se nel partito dell'Indipendenza, e nei partiti di opposizione al Parlamento Ungherese ci sieno o meno uomini atti a reggere le . sorti del paese diventato autonomo. Noi constatiamo che questa è la tendenza che si rivela potentissima, e che tutto fa prevedere, e forse in epoca vicinissima a noi, la costituzione di uno Stato Magiaro indipendente. E naturale che quanto più s'avvicina questa epoca, e .tanto più si facciano vive le impazienze da un lato, e disperate le resistenze dall'altro. J)i là il governo, strumento deJ,l' Austria, tutto inteso a tener stretti i due organismi che la forza dei fatti e dei tempi obbliga a separarsi; di quà tutte le forze nazionaliste, indipendenti, separatiste, che vorrebbero, anche prima del termine che il carattere degli avvenimenti ha segnato, attuare il loro programma. Si capis0e che la lotta sia un duello a morte fra i due antagonisti, e che gli scrupoli, le cortesie, e le armi leali, da una parte ·come dall'altra, sieno messe da banda, per impiegare i mezzi più rapidi e più sicuri anche se subdoli, pur di ottenere vittoria. Guai però a quello che che si fa pigliare come suol dirsi con le mani nel sacco. E questa volta è toccato al governo. Ma il tentativo dello Szapary governatore di Fiume di fare terminare l'ostruzionismo nella Camera dei Deputati dell'Ungheria, disarmando colla corruzione coloro che lo praticavano si presta ad alcune considerazioni, che sinora non ab biamo vedute esposte. Pochi credono che lo Szapary abbia agito da sua iniziativa e senza la intesa del Presidente del Consiglio dei Ministri Khuen Hadervary, cui l'atto doveva giovare. La mancanza di scrupoli dello stesso Khuen Hedervary nello adoperare la violenza come Bano di Croazia, rende sempre più probabile che egli non si sia mostrato ora più scrupoloso nell'adoperare la corruzione contro avversari che non sapeva in altro modo disarmare. Lo scandalo assurgerebbe poi a proporzioni politiche gigantesche ed avrebbe presto o tardi conseguenze più gravi, se si confermasse che della tentata corruzione siano responsabili non solo lo Szapary e il Khuen Hedervary, ma anche un membro della famiglia imperiale. Il Khuen Hedervary ha già avuto la sua punizione colle dimissioni presentate ed accettate dall'Imperatore. Il fatto in sè, poi, si presta ad altre considerazioni sulla moralità. dell'ambiente in cui avvenne il tentativo infelice ed è un indice dei costumi politici del Parlamento Ungherese. Ci fu ostruzionismo ostinato ia Italia sotto il Pelloux; c'è stato e c'è da •parte dei tedeschi e degli czechi nel Reichstag austriaco; ID?, nè a Vienna, nè a Roma ci fu alcun tentativo di farlo cessare comprando con oro sonante i principali deputati ostruzionisti. Se il tentativo potè essere fatto a Buda Pest a noi sembra che ciò si debba al fatto che i corruttori disonesti credono che ci siano non pochi corruttibili. Perciò noi se sentiamo disprezzo pel Khuen Hedervary e per l'apocrifo patriottismo dello Szapary non proviamo alcuna simpatia pel Papp, il cui puritanismo ci sembra molto sospetto. E giacchè siamo ad occuparci del Parlamento ungherese, non nasconderemo che ·a nostro avviso chi ;vi porta il grande nome di Kossuth, non dia prova di saggezza, di coerenza e di carattere rinunziando e ritornando con facilità da operetta alla direzione del partito dell'Indipendenza. .. La vistta di Re Eduardo in Irlanda. - Da chQ è salito al trono il re Eduardo ha preso sul serio la sua missione ai re; proprio come quando non era altro che Principe di Galles aveva presa sul serio la su& •.
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