Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 13 - 15 luglio 1903

· RIVISTA POPOLARE DI POL111CA, LET'TERE É SCIENZE SOCIAU 343 Perchè le industrie settentrionali vollero 1.nsistentemente dal 1872 in poi. ed ottennero nel 1887 la protezione contro la Svizzera, contro la Franci.l;l, Ace 1 Perchè erano deboli e inermi di fronte all'estero come oggi lo sono i meritlionali di front.e ai settentrionali. E lo erano indipendentemente dalla debolezza speciale che loro vi.ene dalla configurazione geografica e di cui, voglio al men.o sperarlo,. non saranno resi responsàbili l * * * Quid agendum adesso che si è scatenç1,ta tempestosa ed irata l'opposizione dei settentrionali con tro il Decreto-legge del 26 giugno1 L'on. Zanar- <lelli. lla promesso formalmente, in una intervista con un corrispondente della Stampa, che si troveranno ùei compensi pel Settentrione. Ma, come bene osserva L'Avanti!: « Un governo « il f(uale sappia quel che vuole, non può senza « contraddirsi, eliminare, con concessioni speciali << rll Nord, il carattere differenziale del provvétli- « mento. Se no, tutto l'effetto utile che si sp~1~ava « poter ritrarre dalla strombazzata riduzione si « ridurrà ad un mastodontico iero. » Precisamente. A mio avv,iso, poi,· hanno torto i meridionali elle se la prendono calda pel mantenimento del Decreto-legge del 26 giugno - come ad esempio il Municipio di Palermo. I meridionali intelligenti devono fare qualche cosa di più semplice in questa occasione: prendere in parola l'on. Villa ed aifidarsi alla concorrenza invocando la riduzione delle tariffe ferroviarie, non cbme un privilegio - che la Germania ha saputo organizzare bene per tirare il movimento delle merci verso il porto di Amburgo -; ma come una mi-. sura generale: da e per il Sud. E la riduzione . tlevono invocarla più radicale. Il Baccarini sin dalla discussione delle convenzioni ferroviarie del 1885 propugnò il sistema belga delle tariffe differenziali per correggere gli svantaggi della configurazione geografica. Il sistema ungherese del Baross - tariffe a zone - sarebbe altrettanto utile. Una riduzione di tariffe per i prodotti agricoli cFaltronde s'impone come un provvedimento di eiementare giustizia ristabilente una minima uguaglianza di condizioni tra il Nord e il Sud: il Nord asporta prodotti industriali di molto valore e di poco peso e volume, e perciò può sopportare le alte tariffe; il Sud deve esportare prodotti agricoli di molto vol urne e di poco valore, ed ha bisogno assoluto di tariffe basse . . . Questa controversia in ultimo mostra la sapienza dell'umoristico Pro Calabria che siede in Roma, che in nome dell'unità consiglia ai meridionali di desistere da ogni agitazione in difesa dei loro interessi. Già, il consiglio è eccellente per mantenere perpetuamente il Mezzogiorno nella umiliante e disastrosa condizione di colonia rli sfruttamentò del Nord; colonia in condizione inferiore a quelle tropicali, perchè queste ricevono i prodotti industriali della metropoli, ma possono almeno esportare i prodotti agricoli. I meridionali sono costretti dalle vigenti tariffe doganali a prendere i prodotti industriali del Nord; ma non possono contraccambiarli con p_rodotti agricoli perchè le tariffe ferroviarie vi si oppongono l Perciò contro il romano Pro Calabria che consiglia hi · politica degli schiavi e degli eunuchi io raccomando l'intensificazione dell'agitazione. All'on. Villa e ai suoi congeneri ~olleghi che temono la concorrenza dei prodotti agricoli del Mezzogiorno, rispondiamo che noi temiamo la concorrenza .dei prodotti industriali del Settentrione. Domandiamo, perciò, la barriera doganale al Tronto! Questa domanda, se fatta con energia e non in via d'ipotesi .e accademicamente come l'annunziai a Napoli prima, e poi a Palermo, metterà le cose a posto e farà rinsavire i bollenti sostenitori della concorr;enza .... a loro esclusivo benefizio. Prof. NAPOLEONECOLAJANNI. Deputa1o al Parlamento D6tt. ANTONIOVACIRCA ILPROBLEAMGARARIO INSICILIA con prefazione di N. Colajanni Palermo. - A. Reber Editore 1903 Prezzo Lire ~- Riduzione del 50 °ro per gli ab~o1J1.a.tt del la Rivista Popolare. ' li Illlllllll IlIlIIIII111111111111111 lii li I lii IIIllll li lllll li III lii lii li llllilIIIIllllllllllllllllll Ili lllllllllllllllllllll La~aroolanesta ài unSettentrionale • Ecco la magnifica e carn.ggiosa lettera sulla controversia tra Nord e Sud che l'on. Curioni lrn, diretta al · Giornale d'Italia: . Ill.mo signor Direttore, « Ho sul tavolo l'invito al comizio di Casale per domani, e non ci vado. Se ci fossi andato avrei stonato, e cresciuto verosimì.lmente l'acredine, la.<ldove penso sia molto opportuno predicare la concordia. <( Le condizioni economiche del Mezzodì sono realmente critiche e devono preoccupare seriamente tutti gli uomini politici di ogni partito e di ogni regione. « E' dovere ed è ~upremo interesse di tutti, di correr~ al riparo. Altrimenti il danno maggiore lo risentirà di riverbero il Nord. « Noi del Nord non poss'iamo, non dobbiamo dimenticare che nel Mezzodì si svolge il maggiore collocamento dei nostri manufatti. La ricchezza del Mezzodì forma una delle basi primissime della nostra. E' dunque non solamente giusto, ma anche egoisticamente opportuno il facili~are ai prodotti *

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==