Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 13 - 15 luglio 1903

/'. 356 HIVISTA. POPOL.iRE DI POLITICA., LETTERE E SCIENZE SOCÌAll icola non potè contenere il pianto, e, per farsi perdonare il pen~iero delittuoso, levò gli occhi suoi lagrimosi in quelli di Margherita :.in quegli occhi splendeva una promessa, tremolava una preghiera. . . Tornò con la morte nell'anima. Era appéna giorno e saliva tristemente il monte doloroso; gli pareva che il cielo lo schiacciasse sotto una opprimente cappa di piombo. Non sapeva darsi pa<.:e che si fosse deciso a lasciarla partire, che non si fo se attaccato al suo collo prima di vederla varcare la soglia della sua povera casa, dove tante gioie aveva diviso con lei e tante dolrezze. Con elle cuore sa1·ebbe ora rientrato in quella casa, dove i bimbi, a quell'ora già desti, chiamavano la mamma che correva lontano 1 Che avrebbe detto ai bimbi 1 Con quale animo avrebbe levato i suoi occhi sui loro visini orfani i Il suo sguarrlo si levò al cielo minaccioso a maledire; non li cercava ora i responsabili della sua sciagura, ma egli maledì va a tutti gli uomini che nutròno e accarezzano insani appetiti senza pensare allo strazio elle fanno de le anime di altri uomini. Era giunto alla lunga, fila dei pioppi ondeggianti; tristi e senza foglie si chinavano verso di lui dolorosamente come pianges~ero con lui la sciagura comune; il suo pioppo della giovinezza, il più alto e il più ombroso d'un tempo, era stato stroncato dal fulmine. Oh quanto simile alla sua era la storia di quel pioppo I Non c'era più tornato dopo la svE:'ntura; ma in quel momento gli si affacciarono alla mente un fascio di ricordi soavi, le doki cantilene lamentose, le corse sfrenate, i salti audaci, le prime parole della Margherita balbettate a occhi bassi e la carezza al torello che doYeva essere un rabbuffo e una punizione. E piangeva e malediva, mentre la voce del fiumicello, ingrossato dalle piogge d'autunno, pareva l'invitasse insistentemente, irresistibilmente; un'altra volta il pensiero terribile lo afferrò; ma in quel momento rivide il supremo sguardo della Margherita e si ricordò che il cappellino di Pao~ lo, quello della festa, era nell'ultimo cassetto dell'armadio e le scarpine belle della ina in fondo al cassettone grande del nonno. Non pianse più e non maledì: china la testa sul petto, riprese tristamente l'ascensione dolorosa. ANTONIO lYIARTii O. Sommario del n. 103 dell' « Emporium » ARTE COr TEMPORAr EA: ACQUAFORTISTI OLAr - DESI, Vittorio Pica (con 21 illustrazioni). - LETTERATI CO~TEMPORANEI: GASTO_ PARIS, F. Novati (con 10 illustrazioni). - Ur A MOSTRA DI TOPOGRAFIA ROMANA, Guido Calcagno (con 23 illustrazioni). - LUOGHI ROMITI: S. ML IATO AL TEDESCO - CIGOLI, Guido Battelli (con 19 illnstrazioni). - ER ESTO BIONDI E IL MONU~E TO PER IL CILE, a. j. r. (con 5 illustrazioni). - Ir BIBLIOTECA. RIVISTASCIENTIFICA ANTROPOLOGIA. La grottad'Altamirain Spagna. - M. E. Carthailac e M. Breuil hanno pubblicato ora la relazione di alcuni loro studi su le pitture preistoriche della grotta d' Altamfra in Spagna. , Nella storia della umanità queste scoperte dell'arte primitiva, dei tentativi òi scoltura, d'incisione e di disegno dei nostri lontani antenati sono interessantissime. Dopo la scoperta dei manichi d'osso incisi di figure d'uomini caccianti il renne, e di tentativi d.i riproduzione del mamouth, fatta nella caverna della .Laugerie-Basse, e dopo che Emile Riviere mise alla luce l'interessantissima grotta di "La M:outhe,, portante incisa la rappresentazione di una caccia, e di animali dell'epoca, oggi scomparsi dalle nostre latitudini, non erano state più scoperte tracce dei primi tentativi artistici dei nostri progenitori, e quei belli specirnens rimanevano isolati a. testificare la genialità dei padri antichi della nostra razza. Lo stud_io, risultato delle fortunose scoperte, del signor Corthailac, arricchisce la paleografi.a di nuovi e preziosi materiali, e viene a dissipare i dubbi che si avevano a pr.oposito delle grotte di Uornbarilles, di Marsoulas e di Font-de-Gaume. Le pitture della grotta Spagnola esaminata dal signor Carthailac appartengono alla medesima epoca delle pitture e delle incisioni - scoltura primordiale - trovate nelle grotte Francesi, ed hanno con queste un singolare carattere di similitudine. Il signor Carthailac ere.de anche che alcuni segni delle pitture trac• ciate su le mura della cn.verna possano anche volere essere gli avanzi di una scrittura primitiva, rudimen• taria, della quale - in circostanze eccezionalissime - si servivano i primitivi e più antichi abitatori della caverna. Gli affreschi meglio conservati dipinti in nero, rappresentano bisonti, cavalli, capre, e uomini. Frammezzo a queste figure si notano dei segni lineari che sembrano non avere significato :figurativo e che, secondo l'illustre antropologo, dovrebbero. rappresentare la scrittura dei preistorici. Naturale è l'attegiamento dell'uomo, rappresentato sempre con una testa di un qualunque animale e sempre nella posizione della preghiera, con le braccia aperte o levate in alto. Molti ornamenti in rosso, probabilmente dipinti col ferro oligisto, circondano queste figure che decorano il soffitto e le pareti della caverna, e anche di questi interessantissimi disegni geo~etrici, il signor Br~uil, compagno del Carthailac nella scoperta, ha fatto delle notevolissime riproduzioni. Naturalmente allo spirito degli scienziati si presenta la necessità di spiegare la ragione di questi e degli altri affreschi e lavori d'arte delle caverne preistoriche. Indubbiamente la prima e più razionale supposizione è in favore del senso estetico dell'uomo, per cui egli, cercando di abbellire le sue cose e la sua casa, lo faceva, e lo fa, riproducendo fatti della sua vita, e animali e cose delle quali era cognito e che vivevano insieme e contemporaneamente a lui. Ma ::::lalomonReinach viene ora a dare una nuova spieg~zione di quelle pitture e scolture. La spiegazione ha un lato I

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