Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 12 - 30 giiugno 1903

334 RIVISTA POPOLARK DI POLI11CA, LE1TERE K SCIENZE SOCJALJ tinopoli sia ipoteèato alla Russfa, piuttostç> che l'impero Ottomano diventi, come altrimenti può, una dipendenza politica ed un annesso commerciale dell'Impero tedesco. Il Witte ha fatto molti c.ambiamenti nel fondo della sua teoria, ed ha distrutto molte illusioni. 11 Ministro delle Finanze dello '1 1zar mostra d'ignorare il fondamento morale della storia economica quando afferma nella sua rigida e fredda apologia che ogni dove un grande sistema industriale esiste, è stato organizzato sotto un regime di protezione e su la base dell'agricoltura. Come in America ed in Francia, una ricca agricoltura può sopportarne il fardello e può offrire il solido fonda- . mento del successo. Un contadiname impaurito non lo potrà mai. La Russia deve far prosperare la sua agricoltura per mezzo del commercio libero prima che essa possa sperare di effettuare un sano sviluppo dell'industrfa per mezzo del protezionismo s~l · modello Americano. Le nostre relazioni con la Francia e la Russia non possono essere considerate indipendentemente, e poichè la nostra entente con la Francia i1on ci fa minore l'obbligo di essere in buoni rapporti con la Russià; così, da questo fatto, le rela_zioni fra Francia e Russia non rimangono ihde boli te. Nella mente degli uomini politici competenti, la nozion.e che un ravvicinamento fra Londra e Parigi può indebolire i rapporti fra Parigi e Pietroburgo non ha avuto gn minuto di esistenza. Ma se qualc'uno si fosse ostinato incorreggibilmente a volerlo credere: l'accoglienza fatta dai vicini al re Inglese è venuta a dissipare ogni illusione a questo proposito. L'amicizia della Francia per l'Inghilterr·a è, il suo secondo interesse. Il suo primo interesse continua ad essere l'invariata sua alleanza con la .Russia. La rinnovata amicizia con l'Italia completa il circolo. Le condizioni interne dell'Italia sono migliorate sotto tutti i rapporti; l'Italia, sotto Re Vittorio, è des.tinata a diveutare un'amico sempre più potente. Huxley diceva che il cervello italiano è il più bello strumento intellettuale che esista, è l'intell~genza pura e sempl.ice chè rende l'Italia la più gran'de potenza del mezzogiorno. Però malgrado i miglioramenti l'era della educazione N aziona-le è soltanto incominciata. Il caso Marconi è sintomatico. L'elettricità tende a diventare, nei paesi di Galilei e Volta una scienza prettamente italiana. L'utilizzazione delle forze idrauliche renderà la Lombardia una delle più ricche regioni d'Europa, sede di una densa e :fiorente industria. Il deficit degli ultimi trenta anni è colmato e da cinque anni ad ·oggi c'è sui bilanci un leggero avanzo che tende ad aumentare. Gli italiani cominciano a riassorbire la propria produzione e il progresso industriale è molto aiutato dalle somme che gli emigrati italiani mandano alle loro famiglie in paes·e. Somme che salgono al complessivo totale di L. st. 8000000 all'anno; provengono dagli emigrati e dall'aumentato traffico dei touristes. L'Italia è dunque un serio e valido amico, e considerando questi grandi aggruppamenti Europei e le nuove tendenze che si delineano non può essere trascurata. (Forthnightyz , Rewiew - 15 Giugno). ~ X. X. X.: La curadeiTisiciin America. Forse sarebbe una esagerazione affermare che di qui a venti anni un individuo dichiarato tisico se n'anderà per qualche mese al Sanatorio più vicino a casa sua e ne tornerà pienamente ristabilito; come sarebbe una esagerazione dire che nel medesimo periodo di tempo la tise al suo ultimo stadio sarà diventata rara come oggi il vaiuolo e la febbrè gialla. Eppure questo è molto probabile e molte cose ci darebbero il diritto di poterlo dire. Il fatto è che all'aperto, anche in mezzo alla neve, ci ·sono molti più elementi curativi di quelli che ci sieno in tutti i barattoli d'un farmacista. Chiunque non è troppo malato per poter vivere giorno e notte all'aperto, nella maniera più primitiva, può essere ridato alla salute senza la necessità di fare un lungo viaggio per andare a trovarsi il clima che gli conviene. Uno dei primi dottori Jella Pennsylvania dà la seguente ricetta per la guarigione della tisi. Ott0 ore al giorno al-_ l'aria aperta, a meno che il, tempo sia così brutto da rendere impossibile lo star fuori; una dieta in principalmente costituita di latte e ova, e le dovute precauzioni contro il contagio della malattia. Questo medico ha fondato un campo di salute dove il malato è tenuto all'aria aperta il più lungo tempo possibile. Da maggio a decembre quasi tutti i malati vivono sotto le tende, dove rimangono :finchè la neve venga a cacciarli via; ed anche allora i campi invernali sono occupati da quelli che sono abbastanza forti per resistere. Da uno di questi campi nel Massachussetts, dei 42 malati che ne uscirono in 23 la malattia era stata debellata,· e 16 erano notevolmente migliorati. In un altro di questi Sanatori, su 141 persone prese in cura durante l'anno, 56 uscirono perfettamente gua-, rite e 30 che non potettero rimanere abbastanza a lungo, migliorarono tanto che di 'poi il risarcimento dei polmoni si è fatto da se. Di questi 141 malati settantacinque erano allo· stato acuto; un medico della vecchia scuola inorridirebbe se visitasse questi luoghi. I malati lavorano nelle foreste a fare i loro accampamenti; d'estate si sdraiano negli hamac con la testa scoperta, e d'inverno stanno sdraiati al sole, rinvoltati in coperte e pellicce senza altro tetto che il cielo. I malati che sono abbastanza forti per farlo si divertono a spazzare la neve dalle verande durante l'inverno; le montagne Russe sono anche un div~rtimento prediletto, e gli esercizi :fisici son tenuti in grande onore. Questi accampamenti sono molto interessanti. Le costruzioni non hanno che tre lati perchè quello che dà a mezzoggiorno è lasciato aperto. Sono semplici baracche con un pavimento di legno per impedire che l'umidità della terra faccia male all'inquilino. Sovente ci si serve degli alberi della foresta per fare dei sostegni ai quali si inchiodano assi, o ra'mi. Se la temperatura è troppo bassa, l'ambiente viene riscaldato da una piccola stufa. Ci sono parecchie colonie di questo genere anche in altri Stati, specialmente a Denvver dove il Dr Mans:fìied Holms ne ha organizzato per i malati poveri dove possono occuparsi di avicoltura, di allevamento di vacche e di uccellarne. La necessità di una simile campagna si rivela tosto che si sa che metà della popolazione che vive nei quartieri poveri a New York è tubercolotica. Migliaia di persone diventano tisiche perchè non hanno una nutrizione che le fa forti, e perchè subiscono la influenza anti-igienica delle loro case, delle loro cattive condizioni, e del troppo prolungato lavoro. Negli ospedali per i tisici a New York si segue questo regime: La temperatura dell'ospedale è. raramente al disopra dei 60° f arenheit, i malati dormono 9 ore e mangia-· no 9 volte al giorno con una dieta come la seguente : Alle 6 della mattina colazione di cereali, pane e birra caffè e latte, bistecche e ova affrittellate. Alle 8 olio

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