Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 12 - 30 giiugno 1903

328 . UIVISTA POPOLA.Ili!, DI POLITICA. Lh TTERB: E SCIENZE SOCI.A /.1 cità dell'America-latina, come le vede questo « uomo d'affari americano» oltrepassate nei commenti di Godwin Smith in proposito di questa galleria di ritratti .Inglessi. Ma da un solo lato gli Americani oltrepassano gli abusi commessi dagli Inglesi sotto i Tudor. Non c'è niente in questi due ar.·ticoli che contenga tanto da movere a sdegno i l~ttori americani, quanto questa affermazione dell' « uomo d'affari americano> a proposito dei consoli americani. ..Egli dice che e se un viaggiatore si rivolge al console americano per ottenerne aiuto (quando è ' tormentato dalla tirannia di _qualche governo la-' tino-Americano) accade sempre che la bocca di questo funzionario è stata da lungo tempo chiusa dalle concessioni del governo ed egli stesso, anzi, è un partigiano dell'intrigo». Dice inoltre che il capo prepotente militare può commettere tutte le violenze sicuro che ~on se ne parlerà mai a Washington • e perchè i consoli Americani sono tutti stati corrotti ». La proporzione della corruzzione è tanto grande the quasi si presta all'incredulità! Per il novanta P<.,rcento degli abitanti delle repubbliche dell' America l' « uomo d'affari americano » non ha che lodi. • Gli Spagnoit puro sangue sono secondo lui, una popolazione d'eccezione, colti, ospitalieri, ,_studiosi e pacifici, non prendono parte alla politica nè desiderano posizioni governati ve: i contadini, gli operai, i botteganti, cioè il 30 0 / 0 della p·opolaziòne valgono più che le simili cla8si altrove, odiano la guerra, fù.ggono nei boschi al m·inimo accenno di pericolo e pregano Dio d'esser lascia.ti vivere e morire in pace. L'ubriachezza e il delitto sono quasi sconosciuti fra loro; in poche parole· sono la gente. più docile di questo mondo. Degli Indiani si occupa poco ed afferma e conferma che tutto il male viene dalla classe dirigente. Questa classe, della quale parla con supremo spregio è composta di una incrociatura di diverse razze Spagnoli, Indiani e Negri che compongono il tipo di popolo il più detestabile. Veniamo così ad accertarci che lo sdegno del1' « uomo d'affari americano> è provocato dalla cattiva condotta di quei pochissimi uomini che siedono al governo. Secondo le sue parole e le sue cifre i 9/10 della popolazione Latino-Americana sono persone esemplari. Noi accettiamò di buon cuore le premesse di un uomò tanto competente e le terremo presenti, al pensiero mentre verremo esaminando le generalizzazioni più importanti. In primo luogo egli non crede che i nostri fratelli e Latini---Americani >> sieno animati dalle ambizioni e dagli scopi più nobili, e -che, com.e noi, mirino sempre al miglioramento e alla evoluzione della società > • È vero, non fanno lo sforzo verso il progresso che noi facciamo, perchè sono ad un gradino più basso della evoluzione sociale; le difficoltà che gli affrontano sono maggiori ed essi ci sono meno preparati di quello che eravamo noi nei nostri più antichi giorni di lotta. Ma il giudi-7.io piu severo può soltanto essere che le loro ambizioni e scopi sono eguali a quelle dei nostri ·avi Inglesi nel periodo di transizione dal Medio Evo ai tempi moderni. Non è necessario affermare che il processo evo1 utivo nella società Latino-Americana sarà intolle• rabilmente lungo. Il Medioevalismo nel governo potrà rssere rimpia7,zato da una reg!olare amministrazione moderna della repubblica come è il desiderio di 9rlO del popolo. Lo scrittore ammette anche che il progresso, sotto questo rispetto, è arrivato a buon punto al Messico, al Cile, all' Ar- • gentina. Noi dom~ndiamo è tanto indietr0 la Costa Rica~ Non ha dato Cuba una prova sufficiente di stabilità, ed anche con una forma dì governo che ha dato prova di saper fare da sè ~ E perchè non devono progredire l~ repubbliche più arretrate~ Un fatto che non deve essere negletto da chi studia la politica Latino-Americana è questo: Gli Stati dell'America Meridionale e Centrale non furono fondati da comunità industriali, nè da emigrati pacifici come quelli che formarono le èolonie dell'America Settentrionale;8ibben da conquistatori, da 'avventurieri bellicosi, che s'imbarcarono dalla penisola Ibèrica per sfrnttare il Nuovo Mondo, precisamente in quel periodo tempestoso in cui a furia d'angherie Enrico VII d'Inghilterra riusciva a mettere da parte 4 milioni di sterline. E -così gli amici della America-Latina possono consolarsi pensando che i mali delle repubbliche Sud-Americane non sono un male inerente esclusivamente ai nostri tempi, ma appartengono all'antico ordine di cose destinato a sparire. Noi comprendiamo il progresso che si è fatto quando compariamo fra loro vari differenti periodi di storia della medesima regionGi; ed è certo che il progresso recentemente è stato più notevole che per il pas~ato. In secondo luogo l'uomo d'affari americano dic~: L'osservatore intelligente capisce subito che egli è fuori del dominio della civiltà appena mette piede nelle repubbliche della America Latina, e~cezion fatta del Messico, del Cile e della Argentina. Ma vogliamo prendere ad esame uno dei paesi più civili d'Europa. Sarebbe possibile, o permesso a lui, di lodare l'aristocrazia o i contadini della Francia o dell'Inghilterra o della Germania con le parole che· adopera l'uomo d'affari americano~ In terzo luogo questo uomo d'affari pensa che gli E;ìtati Uniti condannano il grande continente dell'America Meridionale all'eterno barbarismo; rifiutando di permet~ere alle potenze Europe-e di introdursi nel suo territorio. Egli afferma che il nostro governo è « una confederazione di ladri e briganti, grazie alla dottrina di Monroe: noi dobbiamo fare la pulizia di tutta l'America Latina (tale è il suo suggerimento maligno) oppure, concordemente alla Germania e all' Inghilterra, dovremo prendere possesso ed avere il controllo generale di questi Stati; proposte di questa natura offrono il pregiudizio di razza, in difesa di loschi

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