.. I RtViSTÀ PÒPOLARÉ DI PÒL/TicA. LEffÉRÈ E SCiÈNiÈ. soè1Ai.1 g:ho cieila medesima Rivi~ta studia attentamente un articolo pubblicato nel medesimo numero di aprile, nel quale fu 'pubblicato l'articolo dell' « uomo d'affari americano» intitolato « Una galleria di Ritratti » del Prof. Goldwin Smith r,he riesce a sfatare l'orgoglio Anglo-Sassone e fortunatamente ci dimostra che i mali lamentati dall'« uonio d'affari americano,> sono, ben l'os~erva il Marrion, gli stessi che prevalsero in Inghilterra durante i lunghi anni del dispostismo dei Tudor e che condussero al culmine brillante del periodo Elisabettiano. Infàtti « l'uomo d'affari» ci dice che le leggi nelle repubbliche Sud-Americane sono rese nulle dai decreti presidenziali; ma anche il professor Smith afferma che, durante il regno di Enrico VIII, Volsey cercò di governare senza il Parlamento, meritre la politica di Tomaso Cromwell era quella di governare. con un parlamento ridotto alfa schiavitù. Su richiesta della Corte il Parlamento votò una legge « per• mettere a morte senza processo i caduti in. disgrazia del re; promulgò un'altra legge che autorizzava il re· a non riconoscere i nuovi debiti e a obbligare quelli cui erano stati pagati a rifonderne il valore al tesoro reale. Dieùe forza di legge ai proclami del re, e autorizzò il re, che raggiungeva i ventiquattro anni, a rancellare gli atti del parlamento fatti prima eh' egli avesse · quella età. Dietro l'ordine di Tomaso Cromwell, il sindaco di una citta scartava i rappresentanti debitamente eletti per so~tituirli con altri più in favore alla Corte. Il Parlamento che votò la legge con la quale Enrico ripudiava la seconda moglie era tutto pieno ùi creature del n:. I Pari non erano meno abietti dei Comuni, e le giurie erano diventate tanto servili che il processo d'una vittima della Corona era ridotto semplicemente alla registrazione della sentenza di morte. Un altro punto di contatto fra i. due citati. articoli lo si può trovare nelle ragioni della conclusione cui giunge l' « uomo d' affari americano » egli dice: < Non ci sarà pace nell'emisfero occidentale finchè la Germania. l' Inghilterra e gli Stati Uniti non assumeranno essi il controllo e il governo delle repubbliche Latine-Americane meno il Messico, il Ci.le e l'Argentina . Ora con quali argomenti suffraga egli la sua opinione? Vediamo. Egli dice: « Ci sono in questi paesi alcuni buoni e studiosi avvocati che potrebbero costituire una pregevole magistratura; ma disgraziatamente anche questo ramo del governo è alla discrezione di questi brutali, ignoranti, corrotti, viziosi e intollerabili despoti.. Avvocati abili e di ·carattere - non sono ricercati come giudici e non vorrebhero accettare tal i posti se fossero loro offerti ». Il Prof. Godwin Smith dice che la magistratura· sotto Enrico VIII era alla mercè di un re brutale e despota. Il Procuratore Generale Rich afferma che col più infame tradimento estorse la testimonianza contro Sir Thomas More, e parlando di questo non bisogna dimenticare Thomas Cromwe1l « lo sfacciato mas,·alzone che deliberatamente noti> nr->lsuo 'taccuino le sue crirninal i intenzioni » che « combinò le sottilità della legge con la ferocia dell'ac<:ampamento di mercenari » e, quasi inutile aggiungerlo« era corrntto ed accumulava ricchezze con mezzi infami». I capi militari dell'America latina sono accusati di. immoralità massima verso le signqre dell'alta società. . Il Prof. Godwin dice: « La storia del diYorzio di Enrico VIII con Caterina d' Ai·agona è uno degli episodi più disgustosi. ché la storia registri .... che la coscienza ebbe poco da vedere in simile affare è prov:ito dalla condotta di Enrico.... La sua finta inquietudine perchè era stata moglie di suo fratello, assume un carattere parecchio loseo lluando si pensa che la sorella della sua terza moglie, Anna Boleyn, era stata la sua amante». Mentre che uno di questi scrittori allude alla < maniera prepotente » che soltanto un Americano- ·1atino può esercitare, l' altro parla d'ella vanita arrogante di Enrico. L'angheria è anche essa un terna discusso in tutti e due questi articoli.. « Un uomo d' affari americano» dice ~ Le idee stravaganti e le prepotenze del giannizzero dei presidenti Sud-Americani oltrepassano ogni supposizione,,. Il Prof. Godwin osserva che gli enormi tesori che Enrico VIII lasciò al figlio erano stati accumulati < in grande parte con le estorsioni e gli imbeogli > e dello scioglimento e dispersione dei monasteri, eseguito dallo strumento di que.sto figlio di Enrico VIII Thomas Cromwell, egli dice: « I commissari / delle ricerche di Cromwel l erano dei mascalzoni. incaricati soltanto di trovare _dei pretesi per il furto e la rapina » e aggiunge « la violenza, più caratteristica di briganti che di uomini di Stato; dava il colore a tutta la rivoluzione. La procedura oppressiva seguita dai tiranni Americano-Latini che arriva fino all'imprigi.ona-:- mento, al sequestro della proprietà ed al « tP-rrorizzarnento della famiglia di quelli che si rifiutano d'essere derubati sono notate dall'uomo d'affari americano. » · Noi sappiamo che il disordine e lo sgoverno caratteristico dell'Inghilterra nel tempo di cui parliamo non impressionò gli scrittori del XVII secolo come cosa momentanea; infatti noi ronstatiamo ora che durò dalla battaglia di Bosworth nel 1485 fino alla successiÒne- di Elisabetta nel 1558. Ma veramente, le profonde tenebre che precedettero immediatamentt:1 il sorgere dell' Inghilterra moderna, dovettero essere tollerate dal 1415 al 1558 cioè durante un periodo maggiore di tutta l'esistenza delle repubbliche dell'America centrale e meridionale dalla: conqui.stc1.della loro indipendenza fino a noi. E nell'Inghilterra come nell' America latina 'le persone di buona origine, e quelle di chiari talenti come Sir Thomas More erano i primi a soffrirne. Noi troviamo così, fino a questo punto, le atro-
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