Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 12 - 30 giiugno 1903

322 RIVISTA POPOLARE DI POLlTICA, LETTERE E SCIENZE SOCIAU « Con gente spinta a questi estremi, A non per· colpa propria davvero, sembrerebqe, lasciamo pure l'umanità in un canto, almeno tattica e prudenza politica agire con doverosa delicatezza. Si chiede troppo 1 « Ebbene, ecco che cosa hanno fatto i ministri che se ne vanno. Siamo all'imminenza dtd racta non arriva neppure la risposta, nè còrtese, nè 'scortese. Una Commissione di leccesi si reca al Ministero per cercare di salvare Lecce dal disa- ~ stro finanziario derivantegli dall'abolizione del Tribunale civile. La Commissione non viene ricevuta .e il Tribuna:le è irremissibilmenté perduto. « Sembra di sognare, ma è proprio così. La bandiera tedesca (Dopo la tempesta elettorale). I rartiti medi : Ma dove siamo noi rimasti! rol to granario: i proprietari" non hanno un soldo per· affront tre le spese della mietitura. Chiedono di protrarre rti un bimestre il pagamento della Con diaria: il Governo risponde con un rifiuto fatto in fornia da dargli un sapore d~ irrisione. Un Comizio di sindaci della regione studia, formula delle propo~te ,:oocrete, le invia a Roma: f1uesta vol- (Lustige BUittér di Berlino). « Da tre anni a Roma è nota la condizione delle Puglie. Da tre anni si sa che le cose vanno di mese in mese a rotoli, peggiorando. E' risaputo che lo stato di cose è intollerabile, che la fame, terribile livellatrice, sta, non in senso figurato, ma in realtà, per bussare alle porte cli tutti, negozianti e operai, proprietari e agriçoltori. ln quaI

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