. RIVISTA POPOLAa8 bi POLITICA. LBTrERB • SCIENZE SOCIAU. 231 Laripresadella'ffareDreyfus Molte persone si domandano quale sco_f)opossa avere .Jaurès risvegliando l'affare Dreyfus; egli non ha gli elementi sufficienti per provocare una revisione del processo, ed egli stesso ne è perfettamente persuaso. Si pensa generalmente che se ci · fosse stata la minima possibilità di iniziare una porcedura per questo scopo, la Corte di Cassazione non esiterebbe ad annullare la decisione del Consio·lio di guerra; anche Dreyfus non ha osato do- o. mandare al governo di far rivedere H suo processo; egli si è limitato a sollecitare dal ministro del la guerra un'inchiesta dalla quale egli spera veùer uscir fuori dei fatti nuovi. · Alcuni deplorano l'imprudenza di Jaurès, e l'ar,- cusano di compromettere l'opera intrapresa dal governo (Rivista Popolare, 15 aprile pag. 178 col. P (1). Io voglio tentare di mostrare quali sono i motivi che ·hanno fatto agire Jaurès, e per questo esaminiamo anzitutto tutto ciò che è relativo alla sua personalità. Jaurès ama visibilmente di risolvere gli en.igmi, di scrutare i motivi segreti e misteriosi che hanno fatto agire gli uomini; ·egli si compiace. nelle ipotesi che non lasciano nessuna incertezza nello spirito. Egli è dotato d'una vivissima immaginazione, ed egli pruova un grande piacere a penetrare nell'animo dei suoi personaggi. I suoi articoli somigliano a delle requisitorie nelle quali i procuratori generali pretendono rifare tutta la vita di un accusato e di farla convergere tutta intiera verso . il delitto che ha commesso. Questo è una piega dello spirito che conoscono molto bene tutte le perso:µe che hanno avuto degli stretti rapporti col mondo giudiziario; non v,e n'è nessuna più viziosa, ~ si è spesso osservato r,\1e i membri più distinti del Pubblico Ministero finiscono per doventare dei sofisti pericolosi. Quasi tutti i grandi capi del movimento drey-. fusista erano delle persone infatuate del loro ingegno e che r,redevano che i francesi dovessero essere felicissimi di ricevere i loro consigli; quando hanno veduto che non li seguivano, che la grande 'massa della provincia, che la piccola borghesia p_arigina non accettava, senza mormorare, i lorç>decreti hanno perduto la testa e hanno pensato di ' . prendersela col clericalismo per spiegare la loro ~1lusione. Pressensè' non giunge ancora a com- . prendere che il m0ndo possa c0ntinuare a sussistere mentre la sua opinione ·su Dreyfus non è apprezzata. Io non confronto Jaurès con Pressensé; io non gli attribuisco questa vanità morbosa così sparsa tra i letterati parigini; ma egli subisce l'influenza dell'ambiente nel quale egli visse (1) Inserimmo l'articolo del nostro collaboratore Agresti, pur dis• sentendo dalle idee espresse da lui,perchè era interessante che anche il punto di vista dal quale Agresti partiva, e che rispecchia l'opinione di molti socialisti francesi, potèsse essere conosciuto e discusso anche da~ nostri lettori. N. d, R. da ~lcuni anni: ·10 si spinge a prendere la rivincita dell~ schiacciante disfatta che ha subita. Si può dire che Jaurès abbia pensato ciò che si legge nella Rivista:« Egli si è immaginato, ch9 poicllè tanto guadagnò in autorità personale durante la lotta dre~rfusista, eg1i, potrebbe guadagnare ancora ». È certo che un uomo che ha il suo talento oratorio è singolarmente tentato di abusarne per occupare il primo posto ·nella politica del suo paese, che l'affare Dreyfus avrà sempre più riper ... · cussione nelle riunioni pubbliche che nel Parlamento, e che Jaurès si sente più l'uomo delle fulle che del Parlamento. · Impadronirsi dell'affare Dreyfus mentre tutti gli antichi protagonisti si son ritirati., farne una cosa personale e imporsi ai deputati con l'agitazione dal di . fuori ; ecco un pensiero che non è sragionevole. attribuirgli; i. motivi sono troppo umani perchè non 8i possa considerarlo come in~ verosimile. In appoggio a questa ipotesi si posso_no far valere due fatti: 1 ° Jaurès, rientrando in Parlamento dopo un'assenza di quattro anni, non ha ritrovato il suo ~ntico pubblico; i deputati avevano preso,, ascoltando \ìValdeck Rousseau, altre abitudini, e si mostravano meno sensibili alle sue patetiche argomentazioni; egli lo ha senza dubbio sentito; ma egli ~a che la sua influenza sui deputati è stata sempre fondata sulla grande autorità che essi gli attribmscono sul popolo ; 2° nei suoi discorsi e nei suoi· articq_li egli utilizzà ogni sorta di racconti e di lettere senza autorità, ma io sono meravigliato ch'egli non abbia mai menzionato un opuscolo del dottore Oyen, nel quale non soltanto si trova :ribattuta la comunicazione fatta ai membri del Consiglio di guerra del preteso borderau annotato dall'imperatore di Germania, ma vi si trova ancora questo fatto, che prima cioè del processo uno dei membri del Consiglio avrebbe dichiarato che Dreyfus doveva esser. condannato, innocente o colpevole. (Prècis de l'af- · faire Dreyfus pag. 61), e questo opuscolo, edito da Ch. Guieyne, direttore delle Pages libres, è .perfettamente cono·sciuto da Jaurès ~he sembra voler tutto ricondurre al suo centro personale e non utilizzare altro che le sue risorse. Un' ultima ragione personale potrebbe anche, spiegare ·l'attitudine di Jaurès; egli tratterebbe volentieri un soggetto che solleva delle P.assioni rivoluzionarie, in un momento, in cui tanti socialisti lo· rimproverano d\abbandonare tanto i principì al congresso di Bordeaux; quando· ha dichiarato che cacciare Millerand sarebbe equivalso a rovinare la propria autorità nel paese, i delegati che erano venuti con delle intenzioni ostili a Millerand, hanno battuto in ritirata. Ma non sono quì i motivi profondi della sua attuale campagna. Jaurès non è, del tutto, un impulsivo, e nemmeno un esaltato; è uno degli uomini che agiscono col più grande sangue freddo. E' un uomo politico estremamente accorto che ~
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