RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIE1VZE SOCIALI 251 -rità agricole non potrebbero farla rispetta.re; ma se si vuole che il nuovo secolo sia veramente, come lo si è -chiamato, il secolo dei giovani, bisogna che le nostre .autorità siano molto rinnovate e che aappertutto si provveda all'impiego e alla educazione dei minorenni -con la dovuta energia ed intelligenza. (Correspondenzblatt -de-r Generalkommission der Gewerhschaften Deutschlands) RECENSIONI GustavoSchmoller: Politique Sociale et Economie Politique Paris. 1902. L. 7,60. Gli editori Giard e Brière di Parigi hanno pL1bblica- -to nella loro Bibliothéque Internationale d'Èconomie Politique, affidata alla direzione del sig. Alfred Bonnet, •questo nuovo volume che comprende i principali studi consacrati da G. Schmoller, uno dei pubblicisti più dotti della così detta scuola dei socialisti della catteda (~{atheder-Socialisten), alla concezione teorica della scienza -eéonomica e alla politica di riforma sociale in opposizione ai postulati dell'economia individualistica della .scuola manchesteriana. · Il primo saggio, nel quale l'A. espone le teorie economiche della nuova scuola riformista, è una vigorosa difesa dei principì di riforma sociale propugnati in Germania dai Katheder-Socialisten contro l'erronea interpretazione e le critiche del celebre storico Treitschke. Lo Schmoller reclama l'energico e largo intervento dello Stato per l'elevamento graduale delle classi lavo- . :ratrici onde farle partecipare a tutti i be1)..eficidella ci- -viltà moderna ed evitare con delle riforme sociali opportune uno scoppio rivoluzionario. L' A. è monarchico e tutto attende dalla dinastia militarista e feL1dale de- .gli Hoenzollern senza voler comprendere quella veri- -tà che predicò Mazzini in cinquanta anni di apostola- . to che cioè "l'organizzazione del potere (questione politica) in un senso favorevole al progresso morale, intellettuale ed economico del popolo, è la principale e ne -cessaria condizione di ogni riforma sociale ,,. In un secondo saggio sulla Giustida nell'Economia, che non si trova nell'edizione t~desca di quest'opera e che lo Schmoller ha creduto aggiungere all'edizione francese, l' A. si domanda: " Esiste una giusta ripartizione dei beni economici? La ripartizione dei beni economid è giusta? Dev'essere giusta?,,. Qt1este domande for- .niscono allo Schmoller il modo di precisare la sua teoria della giustizia nell'economia sociale. " I ·grandi popoli civili, conclude l'A. in questo secondo saggio, le grandi epoche storiche, i grandi uomini non sono quelli che, sodisfatti di ciò che loro è stato trasmesso mangiano, bevono e producono di più, ma quelli che si mettono al servizio delle grandi idee morali dell'umanità con una energia più grande degli a.ltri, sono quelli che propagano le idee morali e le fanno penetrare più addentro nell'ingranaggio delle lotte egoiste per l'esistenza; sono quelli che, sul terreno economico, sanno lottare per ottenere istituzioni più giuste,, (pag. 291). Lo Schmoller dedìca il terzo saggio di· queste sue questioni fondamentali d'economia politica, al metodo in economia, facendo una larga ed acuta critica della economia individualistica e dell'economia socialista. È il discorso pronunziato dallo Schmoller prendendo possesso del rettorato dell'Università di Berlino nell'ottobre del 1897. ' .Raccom:tndiamo il libro del capo incontestato e del teorico più autorevole del movimento di riforma sociale in Germania a quanti vogliono farsi un'idea esatta delle teoriche della scuola storica tedesca· nel dominio della quistione sociale. F. Mormina Penna *** J. Novicov: L'affranchissemendte la Femme. - Paris. F. Alcan. 1903. L. 3. Nel coro di elogi che questo nuovo lavoro del chiarissime autore ha suscitato, non è mancata la solita , accusa con cui si colpisce chi parla schiettamente e liberamente. Immorale! Era da attendersi. Ma da chi? :.Forse qualche animuccia timorata di Dio,' offesa nelle sue credenze ? Oppure un cuore tenero, nelle sue sant~ · rassegnazioni? - Qualche severo intelletto pessimista dalla ferma convinzione che l'umanità debba tuttora essere guidata. con bavagli e freni al pari d'une scolaresca indisciplinata? . Un anacoreta austero inflessibile per le debolezze di nostra frale natura, rifuggente perfino dall'ammettere che si possa incorrere in fallo, e rimediare ? Od una persona affatto digiuna di nozioni etiche, psicologiche e fisiologiche ? · Non mi sembra. . Suppongo in quella vece, che chi pel primo ha respinto con _gesto comico e putibondo quel libro, deve essere uno de' tanti cinici i quali si nutrono intellettualmente della più sconcia produzione letteraria dell'epoca: che sanno perpetrare le loro immoralità nell'oscurità della vita privata stando in perfetta regola con i riti della loro religjone e con -l'uffiziale di Stato ci vile : di cui il largo censo permette di soddisfare ad ogni- capriccio sotto l'egida di una famiglia regolare e di cospicue aderenze fra i ben pensanti : gente che dal soffice divano, fra tutte le raffinatezze della vita, ciarlano di morale e di costumatezza tanto per cambiare discorso, fra una bricconata e l'altra . E trovano stupefacente che si voglia r,ifare qualcosa ai costumi ea alle leggi all'ombra di cui stanno tanto 1 bene, potendo da astuti ipocriti fare i1 loro beneplacito. · Di certo non è per i soddisfatti d'ambo i sessi che Novicow ha_ scritto L' Emancipadone della donna: bensì per le innumerevoli anime compresse e depresse: per le donne avvilite o forzatamente vipere in questa gesuitica e corro.tta società: per altre che pur avendo personalment~ rinunziato ad an'esistenza terrena migliore, sono tanto altruistiche da salutare con gioia ogni conato diretto ad ottenere sorte meno umiliante ad una parte dell'umanità, rendendo così alla maggioranza meno difficile il raggiungimento di quella felicità relativa che può rinvenirsi talvolta nella vita . Chi non appartiene a quella parte limitata del consorzio civile che si comJ?iace di tutte le menzognè convendonali, non giudichera immorale il nuovo volume dell'operoso sociologo russo. Si sentirà fin dalle prime pagine interessato da questo organico e sagace studio delle ·cause e degli effetti nella condizione fatta alla donna attraverso i secoli 1 da necessità di tempi e da istintivo e inveterato egoismo maschile. Condizione ormai in aperto e stridente contrasto con le esigenze· dell'epoca odierna e con l'avvenire che già si delinea. E se le deduzioni dell'autore, le ultime conseguenze a cui arriva sembreranno ardite troppo, lo si confuti! Il libro L'atfranchissement de la Femme, merita ampia e libera discussione dagli spiriti bramosi di luce e di equità: i quali per buona sorte non sono più tanto rari nemmeno di fronte alla questione femminile. Irma Melany. Dott. NapoleoneColajannlp, roprietariod, irettore-responsabile. · \ Roma - Tipografia, Piazza S. Apollinare, 46 .. \
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