244 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA. LETTERE E SCIENZE SOCJALJ e Ande, alto più di 15000 piedi (circa 4600 metri). La salita fu asprissima per i compagni del White, ma :6.nalmente un accampamento potette essere costruito a circa 13000 piedi sul livello del mare. La. sera il vulcano appariva in tutta la sua bellezza. Tatto il cratere era in fuoco: vortici di :fiamme salivano all'altezza d'un migliaio di piedi; ruggivano con violenza, e non si piegavano o lambivano il suolo come sogliono fare le fiamme, ma salivano alte e diritte come getti di gas infuocato. Intorno alle fiamme getti di vapore bianco, rosso, aranciato, giallo, azzarro e verde, di tutti i colori, illuminato dallo scintillìo, seguivano il pazzo fiotto di fiamme per circa duemila piedi, e finalmente si rompevano in turgide masse, ravvolte poi da grevi nuvole nere. Forse esse erano nere soltanto per il _contrasto, perchè erano esse la sede di una splendida irruzione di lampi zigzaganti che non cessarono un'istante. · Probabilmente i muggiti del vulcano impedivano di udire il rumore dei tuoni; in ogni caso non era possibile distinguerlo. Lo ::;cotìo della terra era continuo ' evidentemente causato dal violento sprigionarsi dei gaz 'e del vapore; ma era perfettamente certo che non si correva alcun pericolo nel punto dell'accampamento. Il giorno seguente la salita fu ripresa, e fu un lavoro penosissimo arrivare all'orlo del cratere. Gli esploratori potettero arrivare a circa quindici o venti metri dal getto. Erano ~uasi asfissiati, ed i loro occhi erano dolorosamente offesi. A proposito delle sue principali osservazioni in quel caso, l'illustre scienziato scriveva così: " Stendendomi sul suolo io sentii un forte vento e ,. ' guardando, cuoprendomi gli occhi con la mano, io scorsi alcune pietre che sporgevano dal suolo. Pensai che quella era la bocca di un cratere laterale, e respirata una boccata d'aria fresca presi la corsa per arrivarci. Certamente q 1tella era la bocca del c;atere e mi piegai su le mani e le ginocchia per non cadervi dentro. Io non posso bene descrivere quello che io vidi. Una tale immensità di fiamme è superiore ad ogni descrizione. Il rumore doveva essere spaventoso ma io non lo udii" perchè ero troppo occupato a guardare. Concentrai tutte le mie facoltà per cercare di vedere com.e era la cosa spaventosa: ed ecco ciò che io vidi: " Il fondo del cratere sembrava _un cupo baratro rosso. Il getto del gaz e del vapore era invisi.bile, non c'era condensazione nè -fiamma. Tutto il fuoco era in alto. A due terzi da ciò che pareva essere il fondo l'enorme violenza delle :fiamme saliva verso il cielo in una furiosa irruzione. Da questo punto, che era il centro di combustione, le fiamme dardegiavano in basso. E come esse balenavano, come balzavano, come le alte lin, gue di fuoco sembravano tentare di ingolfarsi nel terribile abisso, e come splendidi erano i loro colorii Tutti i colori dello spettro erano visibili. E come un esper~o del calumetto io dicevo: " Questo è rame, eodio, stronzio, magniesio, potassio, calcio, nikel, ognuno di questi colori ha la sua :fiamma. Il balenio e il dardeggiare delle :fiamme era q uache cosa di simile a ciò che uno può vedere in un'aurora boreale ,,. Il giorno dipoi, il fazzoletto che aveva servito come respiratore allo scienziato e che era stato steso per asciugare era totalmente bruciato dagli acidi dei gaz. Il bavero nero del pastrano era diventato giallo. Un noioso prurito al polmone sinistro sopravenne, ed anche ora, dopo trentatrè anni da quella spedizione, ogni dottore che ha esaminato lo scienziato trova che egli ha una piccola parte di polmone disseccata e aderente alla pleura. -Alcune osservazioni meteorologiche potettero essere fatte in quella occasione e di queste parleremo qaando il White, come promette, darà un resoconto dettagliato. RIVISTADELLERIVISTE Nesvoy: Il govèrno e il popoloin Russia. - Da che il po polo russo è doventato più cosciente della sua situazio ne e dei suoi diritti, il governo lo inganna e lo lancia contro ... gli ebrei. Il popolo in fermento dà libero sfogo ai suoi accessi di collera, ma una piccola repressione calma le passioni per un nuovo periodo di tempo, e " l'ordine non fa che guadagnarci ,,. Nel capoluogo della Bessarabia, a Kichineff, un assassinio fu commesso su di un giovane cristiano. Allora delle persone losche cominciarono a spargere la voce che gli autori del delitto erano stati degli ebrei, che il delitto t!ra stato rituale avendo gli ebrei bisogno di sangue cristiano per le loro Pasque che si approssimavano, il foglio antisemita raccolse quelle voci e le diffuse nel modo più tendenzioso, e per quanto il giudice d'istruzione e il procuratore infliggessero le loro smentite, continuò nella sua campagna di falso e· di odio, :fi.nchè fu costretto a smentire tutto. Ma fo troppo tardi, e il 19 aprile scoppiarono a Kichineff i torbidi antisemiti che cominciarono col saccheggio dei magazzini e degli appartamenti israeliti, e presero il carattere di violenze continue. Parecchie collisioni ebbero luogo; ci si servì non soltanto di pietre e di ba.stoni, ma anche di barre di ferro e di revolvers: e 2p p~rsone furono uccise, 75 gravemente ferite, e fino a 200 ebbero ferite più leggere come è confessato dallo stesso Messaggero del governo. · Così ecco nel mezzogiorno di un paese civilizzato, un governo reputato civile che lascia preparare per una settimana, apertamente, insolentemente, il saccheggio e lo sgozzamento di una popolazione pacifica, mentre l'Europa civilizzata non dice una parola di protesta per questi avvenimenti, come lasciò senza protesta alcuna, l'anno scorso, la repressione violentissima e sanguinosissima dei contadini. I grandi oratori J aurès, Brandès, Cochin, D'Estournelles, Quillard, Mo• neta etc. protestano contro le atrocità della Turchia in Armenia e Macedonia, ma chi grida, chi protesta contro le atrocità del governo russo ? chi conta il numero sempre più grandeggiante delle sue vittime a Pietroborgo, a Saratoff, a Kharkoff, a Rostoff, a Kieff, a Odessa, in Siberia, in Pinlandia, nel Caucaso, dappertutto, il numero delle vittime del dispotismo russo che con quello del sultano sarà la vergogna dell'EurOJ)a del XX secolo ? (L' Européen - 2 maggi.o). -~ Mawriu Meuret: EdoardoVII. - Per quanto legati sieno i sovrani inglesi, essi hanno sempre segnato con la loro impronta personale la politica del loro governo. Perchè sarebbe altrimenti sotto Edoardo VII? Sotto q aesto punto di vista il passato, il carattere e le opinioni presenti di questo principe meritano di trattenere un istante la nostra attenzione. Degli uomini eminenti appn.rtenenti a tutti gli ordini delle nazioni, si videro chiama.ti a dare dei consigli per l'educazione del principe Alberto Edoardo. Il J I
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