I 240 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOClALl paese di Galles (147.000 mern bri), per avere illegalmente fatto rompere i contratti di lavoro dei minatori il 9 novembré 1900 e il 25, 26, 31 ottobre e 6 novembre 1901. Questo processo, C<_mosciuto sotto il nome di « Stop Day Action 11, è stato motivato da cinq~e giorni di sciopero che si sono ratti nel corso degli anni 1900 e 1901 allo scopo d'impedire al prezzo del carbone d.i rinviliare, e per non diminuire così i salari. Infatti, il salario dei minatori del Sud è fissato, in virtù di una convenzione detta la Scala mobile, proporzionalmente al prezzo del carbone nel mese preceçlente. In seguito allo sciopero del 1897, per ev.itare le contestazioni fu deciso ùi creare un comitato misto, detto della Scala mobile, composto di 24 membri presi metà tra i 47 conduttori sindacati di Monmouthshire e metà tra i loro. operai. I 12 delegati operai si trovarono a far parte nello stesso tempo del Consiglio della Federazione. Tra le _attribuzion.i del Comitato misto v'era quella di as_- sicurarsi del prezzo reale rii vendita del carbone nel corso del mese. · Verso la fine dell'anno 1900 i prezzi del carbone s'abbassarono in mQdO inquietante in. s!=)guito alle speculazioni degli intermediari. Una ·conferenza padronale alla- qua:e fu invitato Abraham (detto Mabon) presidente della Federazione operaia, ebbe luogo, e 1'80 010 dei padroni trattarono dei mezzi per t'ar frontd al ribasso; ma niente fu deciso. Gli operai decisero scioperare il 9 novembre. I padroni subirono per questo fatto un sensibile danno e avrebbero dovuto citare, per essere logici, gli oµerai al risarcimento dei danni e intere~- si. Non lo fecero, pBrchè la famosa sentenza del 22 luglio 1901 non essendo stata emanata, non avrebbero. potuto ottenere che una somma insignificante citando individualmente i fautori dello sciopero, e si contentarono, il 13 novembre 1900, d'una dichiarazione del t ·onsiglio Esecutivo della Federazione dei minatori che cioè lo sciopero non era stato diretto altro che contro gli intermiedari. In ottobre e novembre 1901, i prezzi abbassarono ancora e i padroni non tentarono niente J_Jer far. fronte al ribasso, pure essendo legati con dei contratti coi consumatori. Dei grossi contratti con:_ il Governo e con il Continente passa vano con dei prezzi ancora più inferiori di quelli del 1900. L'interesse comune era di ridurre la produzione, e seguendo in ciò l'esempio dei padroni - che in parecchie riprese (e specialmente dopo il 1898) avevano deciso bruscamente una o due giornate di arresto di produzione quando volevano in periodo di prosperità, fare alzare i prezzi - gli operai decisero gli scioperi del 24, 26, 31 ottobre e del 6 novembre 1901. Ma siccome in virtù della sentenza dei Lords, la Federazione poteva essere citata, il suo Consiglio Esecutivo decise il 31 ottobre 1901 che: Il Consiglio Esecuti'vo non. prenderà più per lo amJenire la responsabilità cli decidere gli scioper•i. E infatti gli scioperi del 26, 27, 31 ottobre e 6 novembre 1901 furono ordinati dalla metà operaia del Comitato Misto della Scala mobile, organizzazione senza patrimonio. Nella loro citazione, i padroni domandavano che a Brace, vice presidente, Onions, tesoriere, Richards, segretario, ai sei membri del Comitato misto, al Consiglio Esecutivo, e infine alla Federazione stessi : . 1 ° fosse vietato di decidere dei nuovi scioperi; 2° fossero condannati a 73.000 sterl. == 1.830.000 franchi - tra danni e interessi per gli atti maliziosi precedentemente compiti. Il Banco del Re, presieduto dal giudice Bigham emanò la _sentenza il 7 agosto 1902. Dopo avere esposto i fatti, il giudice dichiarò: « Io sono assolutamente certo che ordinando lo . « sciopero del 9 novembre 1900, il Consiglio della « Federazione ha agito, a suo modo di vedere, nel « miglior interesse dei minatori e senza alcuna e intenzione maliziosa o di nuocere ai queree lanti ). E parlando del Comitato Misto del la Scala Mobile : « Questo Comitato fu la mano, ma io non due bito ch'essa non fosse guidata dal Consiglio Ee secutivo. In verità solo il Consiglio della Fede- « razione agiva. Il Comitato della Scala mobile « gli serviva come paravento, ma come paravento <! molto trasparente ». Poi, affrontando la questione degli scioperi: « Nella sua deposizione, il signor Dalziel, segre- « tario generale dell'Associazione dei conduttori, « ha dichiarato ch'egli non pretendeva che ordie nando lo sciopero del novembre 1900 la Federa- < zione avesse intenzione di nuocere ai padroni, e e che la dichiarazione fatta da essi il 13 novem- « bre 1900 lo confermava in questa opinione». 'Egli nota, « che in ottobre e novembre 1901, cir- « costanze simili a fluelle che avevano motivato « lo sciopero ,lel 1900 si verificarono, e fu la sola « ragione degli scioperi nel 1901. Del resto i mi- « natori si opponevano soltanto al modo con cui « gl'intermediari agivano, e questa maniera di ve- « dere era divisa dall'80 per 100 dei padroni. Le « testimonianze mi hanno convinto che gli atti clella e Federazione e degli altri suoi difensori furono « ispirati da un desiderio onesto di difendere gli « ìnteressi degli operai, e non furono affatto mo- « tivati al desiderio di far torto ai conduttori. Nè « la Federazione, nè gli altri difensori avevano in e vista un· beneficio personale come resultato di « questi scioperi ». · Poi, dopo aver esposto che il Con~iglio Esecutivo fu consultato, e èhe dette in tutta cosci.-mza il suo parere ed i suoi consigli, il giudice dice: « Questi consigli furono seguiti, i padroni ne « ebbero pregiudizio~ ma non v'era alcuna inten- « zione maliziosa di far loro torto; i difensori non « ne trassero alcun beneficio personale e il loro
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