Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 9 - 15 maggio 1903

236 RIVISTA POPOLAR.K DI POLITICA, LETTERE 8 SCIENZE SOCIAU che il fuoco, che è forza, calore, luce, può essere - e lo è sovente - energia caina, ma chi vorrebbe o potrebbe sopprimerlo i Tuttavia in materia di corruzjone di costumi dobbiamo dire e augurarci, che la civiltà pervenga - e certo vi riuscirà quando gli uomini di buona volontà si uniscano e combattano audacem~nte e tenacemente - non con leggi torquemadesche, ma con l'assiduo apostolato educativo, a frenare, restringere il malE:, impedendo sopratutto che di questo siano vitti me dolorose le minorenni, ' le povere schiave bianche, cui,. in Italia, ·rivolse il pensiero amoroso materno Ersilia Maino, nel cui cuore trovò eco il grido mandato da Parigi da Paolucci ~i Calboli: un grido, che già uscì dalle « Confes~ioni >> di De Musset, dal libro - ahimè! troppo dimenticato - di E. Nathan « Le diobolarie e lo Stato 1>, e dal libro e dall'opera sapiente e u·manitaria di A. Bertani. * . * * Nelle primarie città del mondo la prostituzione maschile e femminile fornisce cifre enormi: spaventevole poi quando si pensi che il 79 oro è dato da minorenni, cominciando persino dall'età di otto, nove anni. Le megere, che speculano sulle lascivie morbose de' vecchi signori, reclutano la loro merce di preferenza tra le bambine, la cui età oscilla tra gli 8 e i 12 anni, e in Italia questi reati sono d'azione privata, cioè si addormentano con il danaro: così la miseria diventa più che mai un elemento della criminalità materiata di bava lussuriosa senile. A Londra le veneri vaganti. (street's girls) si calcolano ora a oltre 200,000: a Parigi 80,000: a Berlino 50,000: a Vienna 30,000, e le minorenni - ricordiamolo ancora - danno il 79 Oro, come cifra media. -- L'indole di questa rivista non mi consente di scendere a certi particolari turpi - r,he del resto illustrai in alcuni miei libri di psicologia criminale - ma, . mercè recenti nuovi dati r!l,ccolti, posso affermare che le oscenità, che contaminano il corpo e la psiche delle femmine, sono mostruose e colpiscono ùi quei 79 per cento, n,m meno del 60 per cento. Così, posso di.re che la graduatoria delle corrotte, offre. questo quadro, prendendo il 100 come punto massimo ~ dagli 8 ai 10 anni N. 30 dai 10 » 12 > > 35 dai 12 > 16 > » 20 d,ii 1.6 » 20 > » 15 Tanta corruzione micidiale, contagiosa, dilagante è il prodotto naturale della miseria, Jegl'ignoranza, dell'ereditarietà delittuosa, e però dell'incoscienz.a sociale, dell'assenteismo d'energie sane per parte dell'iniziativa privata, che lasciano, avyengano sotto i loro occhi, il mercato e il depravamento fisico e morale della povera bambina - · pensate una bambina sovente dallo stomaco digiuno - che, fatalmente, diverrà prostituta, ospite tiranneggiata dalle case di tolleranza (ad onta della legge Crispi), e, sovent~, altresì, ospite del reclusorio, mercè lo sfruttamento criminoso degli Alphonses. Molti scrivono e cianciano di prostituzione sia pure mossi da fine nobilissimo - a orecchio. È poco, troppo poco, e quel poco non è sempre fecondo. Bisogna - ecco il dovere sociale dello scrittore positivista - studiare la dolor0sa materia sul vivo, e specie quando essa è rappresentata da giovanette, da bambine, che peccarono, senza può dirsi, conoscere il peccato, all'ombra di mercati infami tra genitori degenerati, mezzane criminali, uomini dal la psiche guasta, i cui logori sensi trovano eccitamento al contatto dell'innocenza. Sono scene strazianti, narrazioni tragiche, pitture orrende, e che appunto per ciò regalano allo scrittore la tenacia, l'entusiasmo, per combattere il male. Con questi intendimenti studiai la prostituzione a Milano, e debbo tra coloro che mi fornirono dati e sussidiarono così le mie osservazioni dirette, ringraziare la cortesia speciale di. un egregio funzionari.o - la cui ·modestia mi vieta di nominare - che il doloroso argomento da tempo studia con intelletto d'amor.e. * * * Uno sguardo alla, dirò così, prostituzione ufficiale. In Milano esistono 28 case di tolleranza, di cui 2 con tariffa di L. 5, 2 di L. 3, 5 di L. 2, 13 di L. 1, 6 di L. 0,50 centesimi, con un totale di 168 donne. Le veneri vaganti sono circa 500, ma. s'intenùe quelle, che esercitano il loro infelice mestiere notoriamente: la prostituzione clandestina (con un 450r0 di minorenni) offre la cifra di circa 2001)' donne. Nelle case di tolleranza predominano le donne italiane, (come quasi tutte italiane· sono le vaganti): le poche straniere sono francesi o tedesche, comprese le austro-ungariche. Lo sfruttamento di queste schiave bianche per parte de' loro padroni pute di strozzinaggio sylochiano. Incontrato un primo debito, sia pur tenue, difficilmente riescono a saldarlo: i vestiti, le vivande, i vini, i liquori costano loro almeno il doppio di ciò che s·i pagano altrove nella vita comune. Nella prostituzione libera prospera audace lo ~ Alphonsismo aggravato rlal teppisrno (rocheté, che sarebbe il ricottaro siciliano), che alimenta· di non poco la ~riminalità. Sarebbe assurdo negare come Milano, per operosità, iniziativa, filantropia, patriottismo, illuminati da una forte e cosci.ente democrazia, sia senza ·forse, la prima città d'Italia - donde il glorioso suo titolo di capitale morale d'Italia - ma per le ragioni accennate in princi~io di questo scritto, non è men vero, che essa occupa un posto spiccatissimo in materia di. prostituzione e corruzione cli minorenni. E' giusto tutta via. riconoscere che a Milano, co-

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