... 234 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETrEREl,E SCIENZE SOCIALI carcere dell'Inquisizione; il BoYio, per le labbra del Nolano, ha qui modo di manifestare, in versi soavi e robusti, tutto l'affetto per la sua Napoli. da cui non volle e non seppe mai distaccarsi. Di la si riede Per Napoli incantevole. Rimira Dal suo lido il Vesévo e lo saluta Quando la luna la sua faccia. vela. Entro il fumo del monte. Genitore D'alme bollenti è quel divino foco ! Agli eroici furori di quel Monte Prometeo audace io tolsi una scintilln, Ch' oggi si spegne. Ma dal rubro fondo Sorgerà la sec.onda, eh' io già veggo Romper la notte ed eternar la Luce. l Limiti di spazio non ci consentono d' intrattenerci ancora sul Bovio poeta; ed alcuni suoi versi abbiam voluto ricordare non perchè al Nostro, da . questo lato, spetti mai un posto nella letteratura nazionale, ma perchè servono a lumeggiare sempl'e più la geniale figura del cittadino e del pensatore. · « Quanto L)oi ai miei versi, Egli scrisse, eccoli: « sono impeti di animo senza pace, senza tregua, « ora sdegnoso di questo tempo, or desideroso di « tempp men reo; sono s4uassamenti e faville di e cervello pugnace e sollecito del Vero; mali e « tal volta presagi ispirati dàlla solitudine, ma • vampa e luce e poesia non sono. Se, come av- (( viene ad ogni u~mo di non leggiero sentire, e qualche volta la poesia mi domina non è da e cercarla ne' miei versi, ma in qualche pagina « lungamente pensata e consacrata all'avvenire». Ed all'avvenire, per ogni terra <l'Italia, sta eternato il suo p~nsiero, ovunque una pietra ricordi un grande scomparso, una data gloriosa della Nazione. Le epigrafi costituiscono del Bovio una delle pagine artistiche e filosofiche più notevoli; in esse ebbe campo di rivelare tutta la sua indole . ' tutto 11 fuoco delfa sua parola, scultoria ed elo4uente. Per molti l'epigrafe non è ancora che un vano giuoco di parole, pel Bovio in,~ece « esprime il sommo della riflessione, percllè determina ciò che in una generazione c'è di più universale, o come pensiero o come sentimento >; oggi non è talvolta che servile mezzo di postuma adulazione e pel Bovio fu.]pensiero educatore, spesso stigmatizzante le menzogne presenti e le presenti viltà. Ed Egli che tante epigrafi dettò a ricordo di Garibaldi e di Mazzini, di Cavallotti, di Mario, di Saffi, non una pietra volle eh' eternass~ ai posteri il sua nome; e non è male; il suo nome è scolpito a caratteri indelebili nel cuore di quanti lo conobbero e lo amarono e saran pronti, militi del:. l'ideale; a combattere le feconde lotte della democrazia. Uoo DELLA SE'rA. Per abbonarsi alla li RIVISTA PO·· POLA.BE ,, nianàwre cartolina-vaglia al Z'On. Dr. NAPOL. OO.LAJANNL. Napoli. Inchiesta sulledivergenze politich del Socialismo attuale Il Prof. Renard ha fatto una inchiesta su1le rli- · 1)ergen~e politiche clel sociallsnio attur,,le per conto ùella Retue rles RPrues, che ne ha pubblicato i risultati nel numero del 15 Marzo. Furono interrogati e risposero: pel Belgio, Varnlerwelùe; Stati Uniti, Debs; Francia, Briand e Vaillant; Gran Br·eltagna, Hyndman e Siùney ,,rebb; Italia, Colajanni e Ferri; Olanda, Domela Nieuwenhuis; Svi-::zera, Jean Sigg I lluesiti proposti el'ano i seguenti: 1° Riconoscete come scopo economico del socialismo la trasforrhazione della società capitalista in un regime in cui la proprietà, di venuta coli et• tiva ·per i mezzi di produzione, non sar,l ].JiÙ individuale che per gli oggetti ùi uso per::;onale Y 2° Credete che lo scopo perseguito non possa essere raggiunto che con una rivoluzione violenta? O, pur ammettendo che. una riYoluzione può essere imrosta dalle circostanze eccezionali, ritenete che si possa e si debba appeossimare alla meta con una serie di riforme legali e progressive 7 3° E di conseguenza quale dev'essere l'attitu- 1 dine del partito socia lista, sia verso i partiti borghesi nell:3 lotte elettorali, sia nel Parlamento verso un ministero che proponga delle riforme democratiche? La risposta, ai tre l!Uesiti mandata dal nostro Direttore in data 2 Luglio 1902 fu la seguente: . « 1 ° In teoria non c'è dubbio che appare cosa desiderabile la sostituzione del regime a proprietà collettiva di tutti i mezzi di produzione a quello attuale. Esso lascerebbe abpastanza libertà agli individui lasciando individuale il consumo; sarebbe informato a giustizia; assicurerebbe una maggiore l!Uantità cli benessere al maggior numero possibile; consentirebbe quella concorrenza benefica, in cui a tutti vorrebbe assicurata l'uo'uaglianza del punto di partenza e dei mezzi d/'sYi1 uppo eliminando la concorrenza attuale ch'è una vera sopraffazione di pochi contro i molti, e di pochi che quasi sempre non hanno meritato i vantaggi di cui godono nella lotta per la esistenza. e Sulla realizzazione, però, del regime della proprietà collettiva sorgono sempre più numerosi e più insistenti i dubbi tra gli stessi socialisti. La crescente complessità della odierna vita sociale da un lato; e la smentita che i fatti danno quotidianamente alle tendenze designate dal marxismo dall'altro rappresentano le cause generatrici di quei dubbi. D'onde l'eterodossia che germoglia dappertutto in seno del Socialismo, e che si accentua in ragione inversa della compressione dei pubblici poteri ed in ragione diretta della diffusione delle idee socjaliste. « Ciò che autorizza ad ire: che il movimento socialista - come tutti i grandi movimenti politici, ...
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