.. 124 'RIVISTA PPPOLAM DI POLITICA. LBTTEM • SCIENZE SOCIALJ importanz·a: ma il coraggio della intera rifor~a è man-. cato, e si è concretata una· mezza e contradditoria misura. Infatti, gli appelli sono tutti rinviati alla Corte .di Appello, e sottratti del tutto al Tribunale. Il danno che da codeste innovazioni risentono gli interessi dei centri minori, i capiluog}ii circondariali, con sede di Tribunale, è evidente. 'La equa destribuzione degli istituti e degli uffici, tante volte promessa, non solo vien • meno,, ma eziandio riceve un nuovo ·e grave colpo! E come al solito, la più beneficata è l'Italia meridionale, dove in sole quatt:i;o Corti di Appello, esclusa la sezione di Potenza, si accentrerebbe la giurisdizione in ~econdo grado di 14 province ! Si pensi un po' alle condizioni meridionali di viabilità, e s.i dica se questo allontanamento del giudice di appello dai litiganti non costituisca un vero e grave danno. Per 0i soli appelli penali (art. 13) si ha una eccezione, stabilendo per la loro trattazione una sessione, ma nel capoluogo di ogni ogni èircolo di Assise; in altri termini, un magro e quasi inutile rimedio ed nna complicazione confusa. L'istituto del giudice unico nella pratica, e nelle grandi città, è quasi inattuabile. Il Collegio costituisce pure un sistema per affrettar la funzione della giustizia ed il giudice unico non potrà da solo sbrigar nemmeno la metà del lavoro di una sezione. Sarà, dunque, necessario la costituzione di un numero, enorme, nelle gran.di città. di giudici unici, attorno ai quali non potrà mancare il relativo ufficio, il cui personale non potrà esser ridotto come il Tribunale, e... la conclusione a chi legge. Se i covipilatori del disgraziato progetto avessero, nell'ordinamento inglese, bene studiato l'Act of settlement, avrebbero almeno riferito, fra tante vecchie ed oziose, questa, formula: " il necessario requisito di un sistema giudiziario è la semplicità, poichè da essa dipende la rapiclità della funzione ,,. Quante volte non erano state lamentate la complicazione e la lungaggine del nostro civile congegno ? Orbene, la Riforma rende il congegno più complicato e più lungo! I compilatori del Progetto, evidentemente e con buona ragione, erano favorevoli alla Cassazione unica, ma non avendo il coraggio di abolire le altre Corti del Regno, sono venuti nella solita me~za misura; stabilire a Napoli, Palermo, Firenze, Torino, delle Corti di Revisione, ovverosia una terza istanza. Dimodocchè, il povero creditore dovrebbe perseguitare il cattivo debitore attraverso al Pretore, alla Corte di Appello, alla Corte di revisione, alla Corte di Cassazione, e quindi alla Corte di rinvio ... L'esempio addotto non è strano, giacchè è noto che molte cause non hanno altro scopo che la dilazione. · • , Ma su questa Corte di Revisione, che dovrebbe sostituire le quattro Cassazioni, il Progetto non è molto loquace : la intitola Revisione, la dice terza istanza, ma non ne disciplina l'uso, e non ne stabilisce i confini. Nè vale parlare di poordinazione, il cui diritto il Governo si riserva, dappoichè la C(lordinazione appunto, in tante oscurit~ con le regole del Codice di Procedura, verrebbe a dar la natura vera dell'istituto, il qµale, così come è enunziato, non ha senso alcuno. · E passiamo alla seconda parte della Riforma. E' o no rispettata la cosiddetta indipendenza della • Magjstl'atura? L'inamovibilità è acquistata dal giudice dopo tre anni di esercizio, ma al ministro sqno dat_e molte iniziative di collocamento a riposo e trasferimenti ed il parere del Consiglio superiore non ha maggiore autorità di gue!lo dato dal Consiglio del Sultano. L'ufficio del P. M. è snaturato,· mercè una strana elezione, che confonde le cose e toglie garanzie. Sulla questione degli stipendi, però, vogliamo fermar la attenzione, poichè da essa traspare il meschino pratico criterio, cui si sono uniformati, e nonostante tanta de- . clamazione, i compilatori del progetto. L'aumento agli stipendi è 'provvedimento, da qolto tempo invocato da coloro che hanno a cuore il decoro e la indipendenza della magistratura. -.Ma, per uno scopo così alto, il Ministero non ha il coraggio di imporre un annuo sacrifizio di due milioni al Bilancio, e presenta, come una misera donnicciuola, i seguenti calcofi: poichè il numero dei Consiglieri di ogni sezione è ridotto a tre, ed al Tribunale è sostitufto un giudica, il disavanzo çhe si avrebbe con l'aumento degli stipendi è solo di L. 750,000; le quali si ricupereranno dall'indennità di alloggio, che si dedurrà dagli• stipendi, dalla diminuzione del Capitolo, " spese per trasferimtnti e~c.,, dai maggiori introiti fiscali. Evvia, questi calcoli ,pre- · cisi fatti con tanta sicurezza, muovono il riso ! Il ' . o-iudice unico e la riduzione dei consiglieri rende- ranno necessari molti Pretori, e molte sezioni di Ap'... pello con i relativi uffici: probabilmente, quindi, non ci sarà economia di sorta. Perchè procedere ancora in questa disamina, quando dalle sole considerazioni, fin'ora fatte, risulta chiaro e lampante che il P~ogetto di Riforma.nelle sue concrete disposizioni non riforma nulla, complica e confonde piuttosto l'amministrazione• della giustizia, costituisce una offesa alla equità distributiva degli uffici giudiziari, e produce quindi dei gravi danni all'Italia meridionale, in ispecie ? Gli ·on. Zanardelli e Co~co-Ortu volevano " ridar ·vita più vigorosa e più sana alla magistratura giudiziaria ,, e non ci sono riusciti con l'attuale progetto. Il quale, dopo tutte le proteste, dopo tutta l'agitazione del paese, è venuto alla discussione, con una solenne condanna. Invero, troppo meschino è il parto governativo perchè esso sia ammesso alla seconda lettura : ad ogni • m~do· la Commissione parlamentare dopo l'accade- • mico dibattito vorrà dare, certo, onorata sepoltura al progetto, così come è stato redatto dagli illustri compilatori. (1) G. PAR ,T<1RE. (1) Sullo stesso argomento notevole è stato un a~ticolo di Il. Garofolo, pubblicato dal Giornale d.' Italia. L'illustre crimino - logo ha criticato severamente il progetw della Riforma _in_tutte le singole parti' fermandosi specialmente, sulle trasformazioni che si apportano nell'ufficio del P. M. L,a discussione parlamentare poi - fino al momento della correzione di queste bozze - è proceduta meschina e debole. Una ecJezione lodevole formano solo solo i discorsi dell'on. Lucchini, Cimorelli e Sacchi, i quali hanno fatto una analisi concreta del progetto. Del controprogetto di una Cassazione elettiva prosentato d~ll'on. Sacchi non è il caso discu- · tere incidentalmente. Ci sarà tempo ad occuparsene di propositoDòtt ANTONIOVACIRCA IL PROBLEMA AGRARIO IN SICILIA con prefazione di N. Colajanni Palermo. - A. Reber Editore 1903 Prezzo Lire ~- Riduzione del 50 °ro per gli abbonati la Rivista Paz-;Q~G~re. • del- . .
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