Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 4 - 28 febbraio 1903

iué RIVISTA POPOLARÉ bi PbLJtièA. LETiERE É sciENiÈ' /UJC1AL1 clfoo è :;egnitct i.11t.ntti i ,moi success1n periocli: <l.a,g·li. studi universitari, cosi insuffieic;1.ti. ovnnqnc i.n <·iò che }uinno cli pi.ù' esse;1.zial.e: e cosl• ingorn.bri cli. Hozioni. pestt.n.ti e superflne, ,t.l. pri IILO tieocinio negli ospedali e , nelle concl"otte, dove il_ novizio fa, la su,1 ·pratica seminandosi. intorno, per cosci.enzi.oso che sia, e come frutti inevitabili dell'inesperienza, g]'iuutili nrnrtiri, le morti prema.ture, ·1e rovi.ne se1tzn. 1:imedio; e cli qui, av:inti, :1-vanti: le operazioni gravi e nuove, i tentativi e gli. esperimenti. sull'uomo viva alla ricercn, di nuovi rimedt e cli nuoYi ori.½zonti te1·t1peutici; le leggerezze clegPignoea,nti. e le a,udacie clei dotti; l'insen~ihilità. professionale iunu.ta, ocl. acquisita, ·per cui l'am.malato, spe- ' cialruente se povero e sconosciuto, non è più un essere umano, un compagno, un fra,tello,· rn.a,, :incor pftlpita,nte e respfrante, già, u11 pezzo anatomico, 1111 sog·- getto passivo di. ricerca teoricù .... Pure, dicevo, questo libro uon è nè scetti1:o nè pessi.- 1nista; è verista, sèmpl.icemente: scopre con tristezza, m.a senza scora.111.ento e senza :rancore, le piag-he p1:ofessioua.l-i, e ne invocf"l, ln, rn,clica.le disinfezione e ln cura energica e uecess11ri;L: la qual.e del re:-;to, pel nostro autore· come per noi, pJù che speciftcn, hn, da, esser generica; più che pel sintomo cli.e si. manifesta itt questa particola.re funzione dell'orgitnismo _sociale, Jw, do. studiarsi pel inale maggiore, per la diatesi, direi, ond' è malaticcio e febbricitante da secoli l'organismo stesso. Quando quello d.el. 1 m.edico non sarà pru per tanti e tanti uu semplice mesttere; e quantlo per tanti e tn,uti il povero e il debole 110n sa,ranno più materi.a vile come la ca.vin, e ht ra,na; e quando la vitft. e la salute dell'nomo sara.n per tutti cosa sacra; allora mancherà per gli scritt9ri futuri la materia a comporre un lihro così malinconico. *** Dai :Fratelli Bocca, in un6 dei soliti elegti,nti e(l n,nsteri volumi della " .Biblioteéa di Scienze Moderne ,, 1n'è giunto, già da un bel pò, L'Imperialismo Artistico _di MarioMorasso: libro pieno di paradossi, ·come tutti i suoi, ma, pieno anche d'originalità, d.i forza, cli ~lancio, come sempre .. IJautore vi dimostra -nell'introduzione la necessità di una nuova teoria estetica, e le deficienze dell'attuale critica d'arte; vi seg-u.e il trasformarsi della nozione della bellezza nei tre grandi e successivi tipi di ci viltà, asseg·nando l'arte realistica alle civiltà infe1'iori, 1a simbolica, alle intermedie, la glorificatrice alla supe1'.iore, cioè l'imperialis_ta, conquistatrice, dominatrice; e vi esa.mina sotto questo punto_ di vista la storin, del poem.a epico, le forme più recenti del_ romanzo, la trageclia m·oderna, l'arte monuméntale, il quadro com' è inteso oggidì, il nuovo stile decorativo, la bellezza femminii'e, e le dottrine estetiche del Nietzsche. Non occorre dire, eh.e non a' tutte le. idee del Morasso noi potremmo sottoscrivere; ma a molte sì, e di gran cuore; e sempre, poi, c'è q11i da ammirare uno stile nervoso, una sincerità audace, un pensiero vigile e personale, un'idealità fiera e tenace. E particolarmente, in questa Rivista, è da porre :iu rilievo l'evoluzione del Morasso, parallela a quella del D'Annunzio, verso " la vita ,,, cioè verso le idee nostre. Aristocratici sempre, entrambi hanno però sentito che l'aristocrazia dell'avvenire sarà industriale, non· mili• tare; sarà popolare, non nobiliare. Sicchè, nel libro attuale del Morasso, il vero monumento moderno è la macchina, il ferreo, mobile, vi.vo ,liUOnumento del lavoro: anonimo e ~olìettivo, frutto di ' . innumernvoli energie, simbolo di snperbc ideitÌità, sinP te~i. e ce1ttro di 11ohili orgogli, cli tradi.zioni gloriose, <l'aspira,:doni. 'enormi:, :;ia. che precipiti, fra,gorosa loco111otivH,, cQn velocitù. spi1ventevole, attra,verso i pia,ni e le galleì:ie. sia (·he galleg·gi, fo:rmi.dn,biI.e mostro d'acd:tjo, :;ull'ocean.o conquistato, si.a· che trasformi, dinamo gig-a.ntesl•,a., ln, 111a.ssaimm.a,ne del.l'acqua sd:osciaute e piomh:rnte nel bara.tro, in invisi!:,ile ed impalpabile, m.L. irresistibile e lampeg·gi.n.nte euergia elettricn,, luce, forza, calore, vita. di tutto un vasto paese. Si1.:ch_è,pure, .H rnro eroe dell'oggi è quello che Co- :sttmtino J\{eunier ha pla,sma,to nel suo bronzo auste1·0 e maguifì.co: il rude lavoratore dell.t miniera e della, ferriera, che, organizzato e reso cosciente della, sua, forza numeri.ca e pers01rnle, assurge ora alla • conq_uist,L del diritto e del potere, concepisce a, sua volta, il nuo,·o imperialismo della folln, lotta, per esso e si ac- ('.inge a.cl im.porlo, e guarda, sereno e fid.ente nell'avvenire, nel qun.le a,ll'aristocr.1zia dell'oro, succeduta a quella del blasoue, succ~dern. fi1Lalmente, e per semp1;e, la nuova., ln. venL aristocrn.zia., l'ari.stocrazia del lavoro. *** J.,' ·' F,uropéen ,, del G dicembre (giungo in ritardo: ma non è ju tutto mi.a colpa),ha un denso àrticoio di Arne Hammer, pel settantesimo compleanno di Bjoernstjerne Bjoernson, che tutta la Norvegia ha testè solennizzato come una festa cli. famiglia. Quand'egli esorclivn, nelle lettere, il suo paese era in piena fioritura romm1ticn .. e tnt.te le rtrti, già, cla,ssiche, a,u.li.che, eroiche, s'inspir::w:ino n.l nuovo spirito popolare: le vecchie canzoni paesane venivan raccolte cou cura e· pubblicate con orgoglio dai folkloristi; gli storici, gareggiavano co'i letterati nell'esumare le antiche saghe e le leggende epiche clella gente del Norcl; le vetuste chiese scanclina,ve de] medio evo, co,;ì ti.piche e originali, 0oi loro pinnacoli, coi loro draghi, coi. ioro rnistei:i, cominciava.no a interessare gli architetti e gli esteti più del Parteuoue e del Colosseo; i pittori, stanchi di mitologia pagana e di :6.gnrn,zioni bibliche, si dava.no :finalmente a ritrarre il paesaggio settentrionale e l'umile vi.ta dei loro compaesani lavoratori della terra e del mn,re; e i compositori traevano ormai le loro nuove e vive inspirazioni dalle ingenue e penetranti arie della spontaJ,1.ea musica indigena. Libero politicamente, il popolo norveg·iano voleva essere libero ormai, ed indipendente,• anche in estetica: e ~rovò nel gio'_'a• ne Bioernson l'interprete più. fedele e più gra11de della sua nuova psicologia. Odiato e combattuto dai conservatori, i quali san bene che tutti i fatti sociali sono intimamente connessi fra loro, e che lo spirito liberale, tollerato in arte, . s'espande incoercibile alla morale, alla :filosofia, alla politica; amato e portato in trionfo, quindi, dai progrèssisti, che in lui sentivano il loro poeta ed il loro profeta; Biornson continuò a lottare tutta la vita pei suoi e nostri ideali, esercitando un' influenza enorme sull'anima colletti.va della sua nazione; dandole tut--to Ull teatro nuovo esclusivamente suo, creando per essa il romanzo moderiii:ssimo, inspirato alla grande critica ed alla grande :filosofia cosmopolite, agitando sulle scene e nei libri, e projet~andoli sullo sfondo schiettamente norvegese della società locale, tutti i maggiori problemi del cuore, del pensiero, della vita. d'oggi. , Egli. rimase, così, la guida morale, venerata e temuta, della sua gente, che da mezzo secolo ormai vede ., I ' .. . .

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