100 RIVISTA POPOLARE DI .POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIA.LI Londra, a circa 700.000 abitanti e congetturava " dall'esperienza del passato o del presente che v'è una specie d'impossibilità a che le città si elevino al di sopra di questa cifra (1). ,, Circa cento anni prima sir William Petty giungeva, al contrario, a questa conclusione, che la popolaziane , di Londra potrebbe elevarsi anche a 5 milioni, ma nonostante egli riteneva che l'Inghilterra nel 1842 non avrebbe chè 10 o 11: milioni d'abitanti, di cui circa la metà si sarebbe consacrata ai lavori agricoli necessari per mantenere la capitale (2). rali esempi, non sono fatti per incoraggiare delle profezie nuove. Ma, d'altra parte, è ~mpossibile disinteressarsi dal problema, e di non consideràre le conseguenze che resultere bbero, per le nazioni del secolo XIX, da un accrescimento di popolazioni urbane eguale a quello che · ha segnato il secolo XIX. " Se tutta la superficie del regno - diceva Balfour alla Camera dei Comuni, 1'8 febbraio 1895 - fosse trasformata in un deserto incolto, in modo che il nostro territorio non potesse servire che da terreno da caccia - e questa ipotesi s'è realizzata in certe contee , io spero che le altre parti del regno non seguano questo esempio -; se la rivoluzione industriale ed agricola doveva fare sparire i distretti rurali, io mi domando ·se sarebbe possibile considerare come sana e prospera una collettività che sarebbe chiusa nelle mura immense delle città e che non sarebbe occupata che in lavori industriali. Quanto a me io non ..posso pensare a questo senza inquietudine e senza spavento ,,. Tale. prospettiva, infatti - e si comprende ch'essa sia presente alla mente, in una regjone come l'Inghilterra, in cui delle città di 10.000 abitanti e più, raccol-, gono i 2i3 della popolazione totale - non ha evidentemente niente di attraente. Ma, come vedremo, se è vero che in tutti i paesi, anche in quelli in cui la po~ polazione quasi non aumenta, come in Francia, o diminuisce come in Irlanda, le città continuano ad accrescersi, a spese delle campagne, uno studio attento delle migrazioni interne permette d'intravedere i sintomi del rallentamento, nella crescenza delle agitazioni urbane, e anche, in certe r~gioni, dei movimenti di r°iflusso verso i comuni rurali. Del resto, è un fatto conosciutissimo, già da molto tempo, che la popolazione è in diminuzione nei quartieri centrali della maggior parte delle grandi città. È il caso, specialmente per l'Innerestaclt di Vienna, pei circondari 1 ° 2° 3° e 4° di Parigi (Lou vre, Bourse, Temple, Hotel de Ville), pei quartieri 1° e 6°, 8° e 14° ùi New York, che sono i centri commerciali e :fi.nam:ia.ri della città, pei due Bezirlce che formano il cuore della vecchia Berlino, Koln e Fredrichstadt, e, in:6.ne, esempio classico, per gli undici distretti che costituiscono la parte più antica e più centrale di Londra (3). Se ne giudicherà dal quadro seguente, che indica il movimento della popolazione in questi undici distretti, durante il secolo XIX. (l) EsSct!fS (Edimburgo i8L7) pag. -l30 cit. da Weber Tlw growth of citées, p. 452. (2) Weber, loc, cit. pag. 452. (3) Meuriot. Le popalation de Bertin· et cleVienne d'après lcs denombrements recent ·. Jourual de la Société de statistique de Paris,I00[ - pag,847 e seg,-Weber 1'/uJ{Jl'OtVth q(citiespag. 46[, 4G3 e eg, - Levasseur. La, popntationejhtn(}aise lib1·0H pag. 364. P aris. Rousseau [89[, Percentuale Cifra assoluta della popolazione totale di Londra 1801 588.264. 61.3 1851 1.129.599 48.0 1861 1.187.687 42.3 1871 1.155,462 35.5 1881 1.101.994 28.8 1891 1.022.951 24.3 V'è dunque stata una decrescenza relativa dopo il 1801, decrescenza n.ssoluta dopo il 1861, e, anteriormente, già questa decrescenza assoluta era cominciata in 4 o 5 distretti, e particolarmente nello Strancl e nelle Cité Cité cle Londres Strand 1841 124.717 52.209 1851 129.128 51.765 1861 113.387 48.242 1871 75.983 41.339 1881 51.439 33.582 1891 38.320 27.516 1901 26.908 21.669 In conclusione, si può intravederé il tempo in cui . ' m Londra e nelle altre capitali, i quartieri del centro saranno a tal punto invasi dai banchi di commercio, dai grandi magazzini, dai teatri, dai musei, dai monumenti di ogni specie, che non saranno quasi più abitati che dai portieri, dai custodi, dai guardiani degli edifici :pubblici o privati. Ma malgrado questo movimento centrifugo, l'insieme della popolazione delle principali città continua ad accrescersi. Soltanto - ed è il secondo punto sul quale importa portare l'attenzione - la proporzione di questo accrescimento tende a ridursi sempre più. ·A :Eiondra a Berlino, per esempio, i resultati degli ultimi censimenti quinquenna~i sono, su questo proposito, veramente concludenti. Per Berlino, dal 1872 al 1880, l'aumento globale è di 293.000 abitanti (meclin. annuale 32.556); dal 1881 al 1880 questo aumento è di 457.000 (media annuale 45.700) dal 1891 al 1900 si abbassa a 309.000 (media annuale 30.900). E dunque durante questa ultima decade che l'accrescimento è meno considerevole e le statistiche relative ai due circniti vicini di Teltow e Nieder Barnim mostrano che ci.o deriva dall'enorme sviluppo preso dai sobborghi. Per Londra, ecco le cifre che noi prendiamo dal Daily News. (4 maggio 1901) che commentano i dati dell'ultimo census: " Secondo il censimento dal 1896, il tenitorio detto Londra, a questa epoca, ed era lo ste::;so nel 1891, aveva una popolazione di 4.411.710; nel 1881 ne contava 3.815.544. In questo anno, lo stesso territorio, debolmente aumentato dal Borou,qhsAct è abitato da 4.536.034 persone. Trascurando la minima differenza d'estensione del tenitorio, ottenin.mo il quadro seguente 1881 3.815.544 1891 4.211.743 1896 4.411.710 1901 4.536.034 " Questo quadro dimostra una diminuzione progres siva nelle cifre di accresci.mento della popolazione, nei limiti dell'interno di Londra. Più precisamente la percentuale, dal 1881 al 1891, era 10.4. Non è più pel periodo decennale seguente, che è del 5.8 0[0, Bisogna ancor nota.re che la pcrcentnn.le di accrescimento è stata minore dal 1896 al 1801 che dal 1891 al 1896: durn,nte il primo di questi periodi quinquennali, l'accrescimen1
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