Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 22 - 30 novembre 1902

• t t • 596 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE B SCIENZE SDCLU:.l . . •· spire anche l'Estremo Oriente - ad esempio il Giappone - è stato però dappertutto cir,·oscritto a, lavoratori' delle industi-ie e delle città, e poca parte vi presero i lavoratori della terra. Da due anni in qua, un'eccezione si nota,• e .la P!'esenta l'Italia, ove si svolge un movimento agrar10, cjl~ per. la sua e~tensione, p6r ~a sua intensità e per 1 sno1 caratte1-,1 pon trova sinora alcun riscontro altrove, né in quello di Danimarca a causa d~lla picc?lezza dell'ambiente e per l~diffusn. istruz10ne, nè m quello dei contadini di Gallizia, , he ha molta rassomiglianza col nostro: ma ne differisce non solo per la limitazione dell'ambiente, ma anche e p~ù per l'in_fluenza che_vi esercitano gli antagoni- • sm1 naz10nali tra Rutem e Polacchi. Per la estensione su~. senza tener conto dei moti dei I:asci IJel 1892-93 e di altri episodi, oggi si ha .che Il moto agrario dalle provincie di Palermo e di Trapani sale alla Basilicata, alle Puglie, tocca all'Agro Romano e alla Toscana, s'intensifica nelle R<?1:1ag_nG., per assu_mere ml!-ggiori proporzioni nell'Em1ha, m• Lombardia, nel Piemonte ed in alcune zone del Vene~o. Della: intensità si potrà meglio giudicare quando s1 verri allj:l organizzazioni d(li lavoratori della _terra, all_elotte intraprese ed ai risultati ottenuti. Intìne, ID quanto ai caratteri precipui'di qµesto moto agrario italiano: 1° esso ha un'impronta spiccatamente socialistica, che alcuni voo-liono anche qualificare collettivistica; 2° e si è lvolto é si svolge quasi sempre e quasi dappertutto sul terreno della legalita. L'isolamento e l'ignoranza in cui vivono di ordifiario gli abitanti delle campagne hanno generato ID essi e resi saldh;simi per la lunghissima e non interrotta trasmissione ereditaria attraverso tante g~nerazi<?ni, i se.~timen ti egoistici nella loro forma pm genuma e plU brutale; nanno impedito lo sviluppo 1el sen_tim_er:itodella solidarietà; d'onde in essi uno spiccato md1v1dual!smo ed un amore straordinario l?er,.la t_erra, ch_eli _sosping~ t~lo_raai più selvaggi reat1. L 1d1lhcaQontade1 contadm1 s1deve lasciarlà ai poeti, e non corrisppnde a,lla realtà; sicchè ~ Zola meglio degli aHri si attem10 al vero nella descrizione - una fotografia psicologica;_ di Jesus Christ e di altri malvaO'i protagonisti della Terre. . Qual_che _cosa ~i analogo a ciò che si osserva pggi m Italia, s1 trova nel famoso movimento Trade-unionist0 promosso da Giuseppe Arch in In~hilterra; - ma 11fatto che nella terra classica delle associaztoni di lavoz:ato~i, di quel movimento non sia quasi rimasto eh.e 11 ricordo - al Congresso di Cardiff, nel 1895, v1 erano .rappresentate due sole Unioni agricole rappresentanti 1120 membri che Masé-Dari ridusse a 171 nel 1898 e a zero nel settembre ciel 1901 ( Le leghe agrieole nel Mantovano, in Riforma soeiale. Settembre 1901) - conferma l'osservazione g~i:ierale ~ulle enormi difficolti, quasi inso,rmontab1h, che .§.l presentano contro l'associazione tra con- ~ad1_nie, che rende11anno ecci)zzionale il movimento 1tahano, se la sua durata e ·1a sua estensione sorpasseranno quelle del movimento di Arch. M~ggiore ~orrresa arre?a il carattere_ pacifico del movimento ltl}hano. La violenza sangurnaria e selvaggia fu invece la nota speciale delle ribellioni dei lavoratori della terra nel passato. Senza ricordare le Guerre servili in Sicilia e gli antichi movimenti dei Vagri nella Gallia appena romanizzata, sono tristamente celebri le Jaequeries dei tempi di Carlo il Malvagi9. Se in I!'}ghilterra, C(?nle ri?elfioni. di_White Tyler, d1 Cade, d1 Kett non s1 raggrnnsero gli orrori della Jacqueries francesi, questi furono uguagliati, se non sorpassati, in Svizzera e specialmente in Germania dall'Anabettismo, movimento esteriormente religioso ed intrinsecamente economico-agrario. In tempi a noi assai più vicini e più civili, alla violenza e al sangue si abbandonarono i contadini della Gallizia nel 1846. N~ mancano 113tristissime tradizioni nella s~essa It3:ha, _sia so~to il regime feudale nel Mezzogiorno, s1:t più tardi con le orde del Cardinale Ruffo nel Napoletano e con la Santa' Fede nelle Romagne e nelle Marche sino nel 184~, sia nEJlseèolo xxx.in Sicilia e in Basilicata. Più degna di attenziòne è ancora la circostanza che i lavoratori della terra in Italia sembrano conquistati dal socialismo, mentre altrove essi oppongono la più ~va resistenza alle nuove dottrine, non in Inghilterra dove il $Ocialismo penetra difficilmente anche fra gli operai industriali, ma in Germania che é il quartiere generale del collettivismo e della lotta di classe. In Francia, i socialisti che guadagnarono t3nte città, non poterono che [are delle punte poco importanti nelle campagne: e per riuscire meglio nei loro Congressi dettero uno strappo alla dottrina collettivistica e riconobbero la legittimità della pie.cola proprieti. Altrettanto si dirà del Belgio, che in Parlamento ha la più numerosa rappresentanza socialista, ma che ha nemiche le campagne che accordano, compatte e disciplinate i loro voti ai clericali. In lspagna, gli affamati iavoratori della terra sperano non nel socialismo, ma nell'anarchia. Negli Stati Uniti. Kautsky ha già rilevato nella Zeit, l' isolament9, la mancanza di spirito d'associazione e l'avversione o indifferenza pel socialismo tra i contadini. 1 II. Il movimento agrario attuale ;on ha preceden t. in Italia. Ci furono numerose società di agricoltori com_prenclenti le varie sottoclassi; ma queste associaz10ni o sì proponevano il mutuo soccorso a scartamento ridotto; o erano semplicemente decorative e di svago.' li miglioramento economico-morale e intellettuale era indicato come scopo precipuo nei loro programmi, ma in fatto nulla si operava per conseguirlo _: nemmeno tra quelle che facevano parte delle Società ajfratellate mazziniane che verso il 1870 ebbero una certa importanza e spiegarono un principio d'azione. Lo schema di ciò che è divenuto il movimento agrario italiano bisogna ricercarlo nella provincia di Mantova, dove le prime Leghe di contadini !iOrsero per generazione lenta •é natur:}le e nop per contagio e pe~ imitazione, e furono, per così d'ire, le .acque mr,idri, nelle cju}lli si formarono di1e grkndi associazioni: la Società di mutuo soceorso fra i eontadini della provineia di Mantova e l'Associazione generale dei lavoratori italiani che ebbero come organi i giornali: La libera parola, La Fatilla e il Pellagroso, e come condottieri, pieni di fede e di energia, un valoroso capitano garibaldino, il Si!ipraodi e l'ino-. Sartori. Ciò in torno al 1884. Nel 1891 si costituì la Fede,:azione mantovana delle Soeietà d{ operai e .eontadini. · ' L'emigrazione attenuò le sofferenze dei lavoratori' della t.,erra e ne rallentò il movimento; ma il migliorarrten to ne elevò le finàliti e fece assurgere ii, contadini al principio della cooperazione; cosi· che· nel 1892 vi erano 45 cooperative di consumo e di' lavoro, che arrivarono a 67 nel 1897 nel solo cir-· conciario di Mantova. Da questi nuclei partirono le prime scintille della resistenza contro lo sfruttamento del lavoro e le prime avvisaglie per il miglioramento dei contadini; i quali nel 1898 costituirono le Leghe di miglioramento, che sono servite di modello alle altre d'Italia e che, per reazione, hanno 1 provocato la costituzione di Leghe tra proprietari che si propongono la lotta e la resistenza contro i lavoratori. , · Gradatamente, dal 1898 in poi, queste Leghe di miglioramento del Mantovano si · propagarono come funghi nel Polesine, nel resto de!IJ,l.Lombardia, nel ,Piemonte e successivamente nel Mezzogiorno d'Italia. Al•Congresso dei contadini tenutosi in Bologna il 26 e 27 novembre 1901 vi furono rappresentate 704 Leghe con 144,178 aderenti· delle' quali Leghe: 264 appartenevano all'Emilia; 192 alla Lombardia; 13i ne aveva la sola provincia di Mantova· 123 il Veneto ed 80 la Romagna. Le Marche,'J'Umbria, la Calabria, gli Abbruzzi erano rappresentate da una Lega per ogn~ regione; la Basilicata, la Sardegna e la Caro- . pa111ada nessuna. Le Puglie erano rapI_>resentati da 8 Leghe; ma queste si svilupparono· più numerose nel 1902 nel quale anno si organizzarono anche in Basilicata. ' Accanto a queste Leghe di contadini, 'che prevalentemente sono sottoposte all'influenza dei socialisti e qualche volta, come nelle Romagne, a quella.

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