RTVI.'-TA POPOLAltE DI POLITICA. LETTER~' E SCIENZE SOCIALI 401 passeggera sorta su da menti restauratrici più che novatrici. Egli è creatore; non resuscitatore di forme antiche; e non basta: _non è resuscitatore neppure dei pensieri e delle forme dell'arte pro- . pria antecedente. Di un artista tale, di un pensatore così gagliardo, di un temperamento poetico così spiccato, pochi cenni sintetici non bastano a rilevare la poternm dell'ultima opera così complessa e varia; di cui ogni poemetto meriterebbe uno stullio speciale per l'arte, per lo stile, pel pensiero, pel sentimento, per la figueazione simbolica e per altri elementi contenutivi. Ed ecco alla questione. Siete voi un critico o un sociologo? Giudicate un artista coi crite1·i estetici di Artul'o Grafo coi critel'i sociologici di Napoleone Oolajanni? Città e caml)agna Mamma, perché e· è tani.o puzzo entrando in cittù 1 VhP e' è .•• del letame 1 (/•'/oh di Vienna) Qual'è il primo, l'essenziale, il necessario còmpito vostro nel giudicare, non dico l'AscPla tli Mario Rapisardi, ma le liriche di Giacomo Leopardi, o l'opera di Dante Alighieri? Se ,1oi cominciate col valutare i concetti, sbagliate. Voi, nell'esaminare l'Asceta di Mario Rapisardi, avreste dovuto rigua1·darlo da un solo lato: l'estetico. La valutazione estetica è l'unica che sia permessa al critico vero, anche quando si occupi di arte in una Rivista di scienze sociali. E<l esaminato l'Asceta dal lato estetico, l'avrete trovato eccellente, quando voi pure dichiamte che la forma dei poemetti rispetto a 4uella dell'altre 01,1ererapisardiane è immutata, Dunque~ Vi affermo, pe1· contro, che le forme d'arte (non forma, come voi dite: quando la forma non è qualcosa a solo, che campa in aria, ma si compenetra nel contenuto) dal Rapigardi seguite nella significazione dei vari poemetti, vincono di snellezza, di nettezza, di chiarezza, di limpidità cristallina quasi tutte le precedenti vagheggiate dal Poeta, e da voi tanto ammirate. Nè l'affermazione di tl'ovare perfetta la recente opera, è solo mia, ma è anchè vostra. Solo voi (con una contradizione che è conseguenza necessa1'ia del vostro sistema di farvi guidare a vicen- <la, or del criterio estetico, ora dai vostri criteri morali, un po' l'innalzate, un po' abbassate. ('he importa all'arte se Egli non ripeta ancora l'inno della riscossa, o la grande concezione della natura? Un lavm•o urgente tJerla conforenza dell' Aja Finita la guer1·:i coi hoeri bisognerebbe mettere a catene Chamberlain. (Humoristiche Blii.ttor• di Vienna). Quante volte e in quante splendide fo!'lne diverse non cantò l'uno e l'altra 1 All'arte importa solo s_apere che i pensieri, i sentimenti del poeta ci siano trasfol'mati in fantasma, nel la pienezza e,;tètica loro e nella loro precisa determ inazione. E " l'Asceta ,, come gli altri poemetti vincono, al paragone, alcune alle liriche precedenti pure bellissime, del medesimo Rapisardi. Voi, come critico. avete anche diritto, ma soltanto dopo aver determinata l'ecce] lenza dell'opera <l'arte, di esaminare gli elementi vari che la compongono. Questa determinazione secondaria successiva, vale molto, anzi completamente, a stabilire l'altezza intellettuale e morale del poeta il suo valore l'ispetto agli emuli nell'arte contem-
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