418 RJVJSTA POPOLARE DI POLITICA, LETTE/t,E E SCIENZE SOCIALI il suo accrescersi di potenza dipenda da un' azione combinala con l' Inghiller1·a, non da una politica di suicidio basata sull'odio e sulla gelosia verso la potenza inglese. (Reoue des Reuues - 1 agosto). ... Vernon Lu: La dipendenza economica delle donne. - Nel raccomandare all'alleozione dei lettori il libro della Signara Stetson « La donna e l'economia ,. (1) io compio il dovere di una "onverLita. Il libro della Sig. Stetson mi ·ha converlito, perché in esso i diritti e le ingiustizie usate alla donna, non i.0110 semplicemente considerate in, opposizione all'altro sesso, ma in un rapporlo di subordinazione a tutta la specie nel suo insieme. L'origiginalità del libro della Stetson non sta nell'aver connessa la questione della donna alla queslione economica cosa già acceUata generalmente dai cultori di economia, ma nell'avere in parte capovolto questo folto, e nell'aver dimostrato, sostiluendo una ragione psicologica e morale alla meccanicità che guasta il materialismo storico della scuola marxisLa, che la dipendenza ed il semi parassiLismo della donna é in effetti un importantissimo fattore dei nostri cattivi ordinamenti economici. Il libro può riassumersi come segue : La specie umana ha un periodo di impolenza a provvedere da sè a sé stessa, dopo la nascila, mollo più lungo che in ogni altra specie animale. La educazione della prole ha quindi richiesta tutta l'attenzione della madre, che é divenuta incapace a provvedere ai bisogni propri e dei figli. " Sorge quindi la figura del padre, che provvede ai bisogni di tutta la famiglia, figura sconosciuta - tranne che negli uccelli - fra le specie animali. Conseguenza di ciò é che, nella umanità, la donna non é, come fra gli animali, l'eguale del maschio, ma che la casa, i figli, la donna stessa divengono cosa di lui, e da lui dipendono. La parte veramente importante del libro della signora Stetson é quella la quale dimostra che questo sacrifizio della donna, che é stato il prezzo della. infanzia prolungata e della cresciuta educabilità dell'uomo, non è più necessario. Gran parte della educazione dei fan ciull é passala dalla madre alla collettività. Cosi ora il benefizio é assicurato, ma il prezzo non ne é più necessario. E questo prezzo, che noi paghiamo ancora, consisle nel togliere la donna dal largo ambiente del mondo e nel rinchiuderla in 11uello ristretto della casa, nel renderla parassita dell'uomo, e nel sostituire, quindi quale fattore di adattamento e di selezione, la preferenza del marito a quella del mondo in genere. Il prezzo pagato consiste nel lavoro che la donna avrebbe potuto fare se essa avesse lavorato come l'uomo. La donna ha lavorato, durante i lunghi secoli della sua dipendenza, ma solo o principalmente entro la cerchia domestica, in lavori non esposti alla concorrenza, perché non compiuti sul mercato, e restati quindi primitivi ed imperfetti. La donna, quindi, é rimasta una lavoratrice primitiva ed inabile. E un altro male dobbiamo contare: nella donna sesso ha avuto uno svilluppo eccessivo. Ciò non significa che le donne siano più dedite ai bisogni sessuali degli uomini, perché la verità é il con- ~rario, ma che mentre gli uomini, oltre ad essere maschi son citLadini produttori, ecc .. le donr.e sono principalmente e semplicemente femmine e sono mantenute non a causa della loro attività, ma semplicemente del lor o (l) Esiste del libro uò ottima traduzione italiana, dalla Sig .na Carolina Pirooti. (E-lit• Barbera). sesso. La donna diviene quindi per l'uomo un fattoredi degenerazione, e queslo. spiega :1 mondo di considerarla nei popoli primitivi, ed il sacro orrore che tìanno i francesi moderni pei· la /emme, dominatrice e distruggitrice dell'uomo . Ma il vizio é sempre un fatto eccezionale. li male maggiere del nostro ordinamento familiare, e della dipendenza economica della donna, sta nel pervertire le virlù degli uomini, nel creare in loro la preferenza degli interessi individuali a quelli colleLtivi, e quindi l'egoismo familiare e la rapacità dell'uomo. Cosi l'ordinamento della famiglia influisce su tutta la vità economica e sociale, ~d a ciò, più che i figli contribuisce la moglie parassita, poiché é essa che determina le spese della famiglia. La donna distrugge, per le esigenze della moda, una gran massa di ricchezze, e molti dei metodi biasimevoli di far denaro oggi - adulterazior.i delle merci, pubblicità bugiarda, ecc. - son dovuti a questa situazione. Come rimediare a ciò? Le grandi questioni, una volta riconosciute, trovano da sé la loro soluzione purché la si cerchi e si lotti per poi-tarla in pratica.' Intanto la"discussione é mollo utile,per rimuovere i pregiudizi contr; un cambiamento nella posizione della donna. Utile in questo senso - quantunque a me odiosa - la proposta della Sletson, di vivere in una specie di albergo. Certo, in un modo o nell'altro, bisognera liberare la donna dal lavoro domestico. e pei:metterle il vero lavoro produttivo. Un'altra cosa certa é che si dovrà liberare la donna da ogni sorta di incapacità legale, e renderla in ciò eguale all'uomo. Si é spesso detto che la donna diverrà allora meno attraente come moglie ed amante. E certamente lo diverrebbe, per gli uomini che la vogliono quale essa é ora. Ma questi stessi uomini cesseranno di esistere. Esistono, fra i due sessi, dei rapporti di somiglianza e di influenza reciproca. I mariti delle dipinte e vecchie donne di Tangeri hanno essi stessi qualcosa di femminile, mentre le darne inglesi, compagne, sorelle e mogli di colonizzatori ed atletici inglesi, hanno qualcosa di virile nel caraltere e nell'aspetto. Coll'eguagliarsi delle condizioni, ciò avverrà ancora più. Ricordino i lettori che il popolo più estetico, ma anche il più atletico del mondo, ci ha lasciato i simulacri mimirabili di dei e dee, innanzi alla bellezza perfetta dei quali ci avviene spesso di domandarci se ci troviamo innanzi ad Apollo o a Minerva. (North .American Reoiew. - Luglio). :RECE:NSIO~I Giustino Fortunato: Il castello di Lagopesole. Editore Vecchi. Trani. 1902. Giustino Fortunato con questo volume, signorile nella forma e nel contenuto, continua la illustrazione della· Valle di Vitalba. Di Lagopesole vi sono esaminate con la diligenza solita la topografia, le tradizioni incerte, la storia. Non si creda, però, di trovarvi l'arida narrazione degli. avvenimenti di un villaggio; la storia di Lagopesole, 11 Fortunato la intreccia mirabilmente con quella dei Saraceni di Puglia, dei Longobardi,l dei bizantini, dei normanni, degli svevi, degli angioini. Delinea con mano maestra le figure di Federico II e di Manfredi e li fa amare e rende sempre più invisa la Chiesa romana,cheli avversò; sicché, egli può benissimo passare per uno scrittore ghibellino. Quando in ultimo descrive la decadenza di Lago peso le, altra verso il feudalismo, e constatata e:-:·~ divenuto un luogo paludoso che aspetta la bo-
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