RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI 417 essi intendono di avere una parte, ed una giusta parte, nelle ricchezze della loro terra nativa. I cinesi, come gli altri or1entali, non hanno tendenza :alla meccanica, ma al commercio. La praticità e lo spirito di affarismo sono caratteristiche dell'ingegno cinese. I missionari fanno opera buona, specie quando alla propaganda religiosa accoppiano l'assistenza medica e ,l'insegnamento ai fanciulli. Non così i cacciatori di concessioni, i quali si \·algono dei trattati e della protezione dei consoli per imporsi agli indigeni ed alle autorità. È un errore il costruire molte ferrovie, mentre la Cina -è un paese nel quale il trasporto per via fluviale é fa- -cilissimo. Esistono alcune compagnie serie per le miniere, ma queste dovrebbero ricordare d.i trattare i lavoratori in modo umano é giusto. Il lavoro é il principale fatt,,re dello sviluppo industriale. Esso é meravigliosamente a buon mercato, a c~usa del basso costo dei cibi. li salario di un operaio cinese varia dai cinque ai venti cents al giorno. Con una migliore e più intelligente coltivazione, i cìnesi potrebbero molto migliorare i loro prodotti agricoli, -e la loro seta. Così il tabacco della provincia di Sichuen, quantunque di ottima qualità, perché non scelto e malamente p1·eparato, si guasta spesso, prima di giungere -al mercato. La Cina manca di legname da costruzione, -e sarà un ottimo mercato per il legname delle isole Filippine. Il Lòss, che corre in largo territorio al nord -della Cina, é un ottimo fertilizzatore. L'assenza di strade adatte al traffico con carri é generale nelle provincie -centrali e meridionali. Nelle provincie settentrionali esistono delle vie maestre, ma tali che solo un carro di Pechino può percorrervi distanze considerevoli, senza andare in P.ezzi. In questo momento, quasi ogni arte o sciema é in Cina allo stato di stagnazione o decadenza. Pare, quindi, che il tempo di una rinascenza sia prossimo. (Cassier's Maga:.ine). • A. Vambery, La Germaniae I' Inghilterra in Turchia. L'influenza politica della Germania in Tu1•chia corrisponde a due periodi differenti dalla storia di questi due paesi. 11primo, tutto transi,torio, rimonta al XVII[ secolo, quando nel 1771, il sultano Mustafà lll mandò una missione alla Corte di Federico il Grande, con l'incarico di assicurare l'aiuto di questo principe ambizioso contro l'Austria e, al caso, contro la Russia. Il secondo periodo delle relazioni turco-prussiane, data del 1870 dopo il successo riportato dalle armi tedesche in Francia,: la marea montante deÙ'elemento tedesco in Turchia comincia da quell'epoca. I resultati ottenuti nel campo delle innovazioni pratiche non furono proporzionati ai favori prodigati dal sultano ai funzionari tedeschi. Infatti, salvo gl' importantissimi servizi resi dal generale barone von del Goltz in quel che concerne l'istruzione degli ufficiali dell'esercito turco, nessuno dei tedeschi impiegati nei diversi rami dell'amministrazione delle finanze, del!' istruzione, della giustizia, delle poste non ha dato degli utili proporzionati agli stipendi riscossi. Questi funzionari tedeschi non sono che dei favoriti persona!: del Sultano, il quale non teme occupazioni da parte dell'impero tedesco e conta sulla su11.mediazione in caso di bisogno. Ed é questa una falsa idea di cui farebbe bene guarirsi, perché dovrebbe ricordarsi che Creta gli fu sottratta proprio nel momento in cui l'imperatore era il suo caro ospite a Yildiz. Questi, del resto, non ·ha lasciato sfuggir occasione per mettere a profitto I' amicizia del Sultano per gl' interessi materiali del suo proprio paese. Oltre le posizioni splendide fatte agli ufficiali ed ai funzionari tedeschi, la Germania é riuscita ad assicurarsi parecchi parecchi privilegi e concessioni di cui il più importante è quello della ferrovia di Bagdad, che le permette di sperare uno sbocco nell'Asia Minore pel suo commercio e per la sua industria nello stesso tempo che la sua influenza politica s'accresce e prevale in tutta la regione compresa tra Costantinopoli e il Golfo persico. È naturale che questa prospettiva abbia incoraggiato i piani di speculazione dei tedeschi. - Quanto alla massa della nazione turca, posso affermare, per mia esperienza personale, che i Tedeschi non sono soltanto antipatici ma odiati ed esecrati, e che non si vede in essi che degli intrusi avidi, degli stranieri rapaci e senza pietà. Quanto ai benefici della ferrovia di Bagdad pei tedeschi, io dubito che la realizzazione dei loro progetti sia facile, pronta e comoda. Le spese di questa linea che si stenderà su una lunghezza di 3000 chilometri, si valutano, in cifra lordlt· a 600 milioni di franchi. Si comprende difficilmente come si potranno cominciare i lavori e proseguirli se i concessionari attendono dal governo turco che paghi la sua grossa garanzia chilometrica a misura che le varie sezioni si compirannG. Credere ciò significa non conoscere il carattere e i modo di pagare degli Orientali, significa ignorare il disordine dell' amministrazione finanziaria turca, significa dimenticare che questa febbre d'accelerazione delle comunicazioni propria degli europei non l' hanno gli Orientali che dicono per proverbio: « La precipitazione é l'opera del diavolo, la lentezza piace a Dio ». lo sono invece d'accordo con quelli che vedono nelle nuova linea un mezzo di comunicazione per terra più rapido con l'India, 11 percorso tra Londra e Calcutta essendo ridotto da 14 giorni a 11. I cambiamenti che si sono manifestati in seguito alla costruzione della linea Indiana, TraHscaspiana, Transcausica e della centrale asiatica nello spirito degli Indiani, Tartari, Turcomanni etc, non sono né evidenti né sorprendenti da poter giustificare l'opinione di· certi scrittori tedeschi pei quali la strada ferrata di Bagdad dovrà rigenerare la Turchia consolidando il potere della Porta, soprattutto allorquando dei nuovi elementi mussulmani verranno a fertilizzare le regioni fertili ma disabitate dell'Oriente, alle quali portlrranno una vita novella. Non vedo un esempio di un'evoluzione di questo genere nel!' Oriente mussulmano, ed io non ho quindi che una fiducia molto mediocre in queste predicazioni d scrittori E.uropei. Io sono convinto invece che la strada ferrata aperta nel!' Asia occidentale sarà utile al nostro mondo occidentale, e che una tale impresa accrescerà con più intensità la rivalità e l'inimicizia tra le differenti poter.ze o:cidentali in Asia. L'ostilità e la gelosia tedesca contro l'lnghilterra sarà fatalmente pregiudicevole agli interessi tedeschi e al progresso generale della nostra civiltà in Oriente. l tedeschi avranno un beli' avanzarsi tranquillamente e modestamente, essi daranno sempre ombra alla Russia, e una collisione sull' Alto Eufrate é inevi tabi le tra le due potenze, ed é follia da parte degli ultra Tedeschi di nutrire la speranza d'un disarmo dell'ambizione russa. Nessuno ha messo mai in dubbio il grande avvenire della nazione tedesca, così laboriosa e così capace: e nessuno contesta gli altri destini che le sono riservati; nessuno saprebbe biasimare il suo desiderio di estendere il suo dominio al di là dei confini della' sua patria; ma nessuno può negare che il suo estendersi e
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