416 RIVISTA POPOLARE I:>I POLITICA. LETTERE B SCIENZE SOCIAL1 mi lega ali' estinto, con i miei sogni in dissoluzione dinanzi al documento che tutto muore. Ma se i miei concittadini mi obbligassero proprio al funerale chiassoso, al funerale che mette alla coda tutti i personaggi conosciuti o celebri o illustri, -~llora 'io non vorrei che si rinunciasse ai fiori. I fiori sono la poesia dei morti. Io ne vorrei delle -bracciate su ogni cassa. Vorrei che ogni cadavere fosse come sepolto nell' allegria dei colori freschi. Vorrei che .tutta l'aria che lo circonda sentisse della fragranz~ acuta che profuma le nari. Romanticheria per romanticheria: fino a quando c'è il funerale, voglio i fiori. (La Folla 27 luglio.) • Kart Kautsky: Politicae sindacati. - La questione de rapporti tra la democrazia-socialista e i sindacati é un problema della più alta importanza, ma il problema non si pone in una stessa maniera nei diversi paesi, ed ammette le soluzioni più diverse. La que,;,tione della neutralità d'3i sindacati é completamente diversa in Francia e in Germania: la differenza essenziale tra la Francia e la Germania mi sembra essere che in Fran,:ia la neutralità é piuttosto una questione di organiza:ione, mentre in Germania é una questione di propaganda. In Germania la neutralita é una necessità, perché nella maggior parte degli Stati tedeschi, malgrado alcuni addolcimenti parziali ottenuti in questi ultimi anni, le leggi sulle associazioni sono ancora severissime contro gli aggruppamenti politici: si sa, per esempio, che .le donne e i minorenni non hanno diritto di farne parte. In Germania se i sindacati vogliono sfuggire a tutte queste misure restrittive bisogna che restino fuori dalla politica. Ma malgrado l'organizzazione completamente indipendente dei sindacali v'è tra essi e la democrazia socialista l'intesa la più stretta, perché i democratici socialisti sono i migliori operai sindacati, e quasi tutti gli operai sindaca ti veramente aLtivi sono anche dei buoni democratici. La questione dei rapporti di organizzazione tra la democrazia socialista e i sindacali é fuori di discussione in Germania, ma in Francia invece é estremamente controversa, le soluzioni più di verganti sono proposte, e mentre il più gran numero vuol mettere i sindacati in una dipendenza assoluta dagli aggruppa men ti politici socialisti, altri vogliono non soltanto 1'indipenden~a dei sindacati, ma l'opposizione dei medesimi, uon considerando· l'azione sindacale e l'azione politica come gli aspetti di uno stesso fenomeno -:- la lotta di classe del proletariato - ma come due fenomeni differenti e incompatibili. Il concetto di armonizzare l'azione sindacale e la politica é stato confermalo dal recente congresso dei sindacati tenuto a Stuttgart in cui la schiacciante maggioranza ha proclamato che i sindacati non eserciteranno un azione utile che con un'intesa armonica coi democratici sociali, e ha anche deliberato di trasportare la sede del Consiglio generale delle Federazioni sindacali da Amburgo a Berlino, ove appunto si trova la sede del Comitato Direttivo del partito democratico socialista. (Mou-oement socialiste - 1 agosto). • Jean Lon9uet: La lezione del Transvaal. - Durante le ·recenti discussioni parlamentari sulla legge dei due anni i retrogradi partigiani degli eserciti professionali non ·hanno cessato di dichiarare che fuori dei soldati accasermati non vi era esercito, nori difesa nazionale possibile. Eppure questa tesi ha ricevuta la più rude delle smentite.· Lo spettacolo che ha offerto l'Africa del Sud durantegli ultimi 3 a11ni, non é certo fatto per rialzare il prestigio dei generali impennacchiali. Questa constatazio-- ne dei socialisti di tutti i paesi non si trova esplicitamente nell'articolo anonimo comparso recentemente nella Reoue des Deux Mondes e che si é attribuito al generale Negrier(1), ma scatla fuori dalle sue osservazioni. Tutte le alte qualità morali e fisiche richieste al moderno soldato é di cui parla il generale Negrier, si trovavano nei 5'0.000 valorosi boeri di cui nessuno é passato per la caserma, i di cui Capi non portavano né galloni· né pennacchi, ma semplicemente a bandoliera la stessa carabina winchester o lo stesso fucile mauser del più umile dei loro compagni d'armi. Bisogna leggere il magnifico racconto che di questa lotta epica pubblica sotto il titolo The Boer fi9ht f<Jr Jreedom (la lotta dei boeri per la libertà), il vec~hio e glorioso militante della causa irlandese Michael Davitt che durante parecchi mesi visse della vita dei combat--. tenti boeri, ai fianchi di Bòtha, di Dewet, di Delarey e del presidente Stein: tutte le conclusioni dei teorici militari sono confermale dalle sue osservazioni. La guerra sud africana, questa ammirabile resistenza opposta a 250,000 soldati di mestiere. da 50,000 paesani, incapaci però di mostrare quell'automatismo collettivo che é, come lo fa'notare Da"feillans nella Rer,ueBtanche, « l'ideale delle riviste militari e dei circhi equestri», p~ova in modo decisivo l'inutilità degli eserciti permanenti. moderni dal punto di vista della difesa nazionale. Le qualità indispensabili ai eombattenti moderni, come le definisce il generale Negrier nel suo articolo, sono le qualità dei cioili. Ma non son queste le qualità che la reazione e i pHzi grossi dell'esercito domandano ai giovani, di cui vogliono anzi~utlo spezzare l'iniziativa e l'individualismo; ciòch'essi domandano alla caserma é di fare dei proletari dei gendarmi incaricati più che della difesa nazionale contro il nemico esterno della dife;;a della società capitalista contro le rivendicazioni proletarie. (Petite Repubtique). + F. Lynwood Garrison, M. E.: LosviluppodellaCina. - L'area totale dell'Impero cinese é di circa 4,:io0,000 miglia quadrate. Le diciotto provincie che formano la Cina propriamente detta, o il « Regno di Mezzo », sono. 1.298,000 miglia quadrale, e il Tibet più di 700 mila miglia. Probabilmente soltanto una piccola porzione di questo vasto territorio é totalmente disadatto ad esser popolato; la maggio1· parte di esso ha un clima salubre. simile a quello degli Stati Uniti. Quando apprendiamo che le nazioni straniere, i sindacati ed i privati cercano, ed ottengono, apparentemente per lunghi periodi, concessioni esclusi ve per le miniere e le vie ferrate, in intere provincie cinesi, alcune delle quali grandi quanto la Francia, siamo colpiti dalla vastità di queste concessioni e dall'ignoranza dei cinesi, i quali le fanno. I molti sindacali deboli e quasi fittizi, i quali intraprendono ad eseguire questi giganteschi progetti, discreditano le nazioni europee agli occhi dei cinesi. È un grande errore tentare lii schiacciare lo spirito di indipendenza dei ·cinesi, e se si permelte alla Germania alla Francia ed alla Russia di farlo, tutto il mondo ne pagherà la pena nell'avvenire. I sindacati, i quali escludo- .no i cinesi dalla loro organizzazione, sono condannati a certo insuccesso, perché i cinesi non intendono di lasciar sfruttare il loro paese a solo beneficio degli stranieri; (I) Vedi nostra Rioista delle Riviste del l. luglio.
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