Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 11 - 15 giugno 1902

RIVISTA POPOL.4.RE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIA.LI 295 l'Uomo Mazzini non avesse dato loro una patria! Se essi non fossero accecati dalla loro pretesa scienza si sarebbero accorti già che quei segni degenerativi che essi calunniosamente scorgono nell'Uomo Mazzini, troverebbero del pari - se la moda lo consentisse - nell'Uomo Jvfa,·x e nell'Uomo Engels. Anche damente Giuseppe Mazzini pe1·chè si ·permetteva di profetizzare l'unità d'Italia; ma oggi, dopo che questi stessi monarchici sfacciatamente sfruttarono la profezia realizzata, via! è qualche cosa che 11usctia non la indignazione, ma il disgusto. Alcuni dei cultori dell'Antropologia criminale faL' ultima ·1ottaelettorale nel Belf,r:io. \ ,! '( -, ) \" \ \ \ Nessuna meraviglia che la lotta elettorale sia riuscita male. Con una parig-lia d'animali cosi differenti non si poteva arare un terreno cosi difficile. questi ultimi adoperarono un linguaggio mistico, parlarono di fatalità, fecero profezie ! E le loro profezie sinora miseramente fallirono. Poteva esser lecito ad un Filippo Gualterio nel 1853, e ad altri. mona,rchici più tardi deridere stupi- < Xeu,e ullthlichte,· di Vienna). rebbero bene a prendere un bag110 di storia e di statistica e sopratutto d'ispirarsi al culto della sincerità prima di tentare cli menomare le glor_ie più fulgide della nostra Italia. Essi che talora danno falsi dati statistici e tal'altra interpretano nel moqq

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