RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI 237 seroizio fedele. Gli osti erano obbligati di garantire al governo una data somma fissa. In compenso ottenevano privilegi eguali a quelli della nobiltà. Il terzo periodo, che si potrebbe credere quello dell'autonomia delle città, fu la conseguenza del servizio fedele de~li osti. Gli osti incaricati della esazione delle imposte nelle città, avevano una parte importante nella loro amministrazione. Ma la città era pure amministrata dal voivoda; d'onde dei continui conflitti e dei danni pel fisco, perché i voivoda per sopperire alle spese, talora, anche fraudolentemente, si appropriavano una parte del prodotto delle imposte. Cosi per un calcolo puramente fiscale il governo soppresse la funzione del voivoda nelle città dove c'era una popolazione di possad; dove c'era in oltre della gente nobile il voiooda rimase limitato a governare questa parte della. popolazione. I maires e i giurati fedeli (cioè i tenitori di bettole, calfé ecc. che dovevano prestare giuramento) dovevano essere eletti dalla stessa città e si trovavano sotto la sorveglianza degli osti di Mosca, ai quali erano obl,ligati di rimettere le loro percezioni. I tentativi di Pietro il Grande <li separare la percezione delle imposte dall'autonomia amministrativa falli per mancanza _di funzionari adatti. ~ Con Caterina II comincia il 3° fperiodo. Negli ultimi anni d1-l suo regno le città furono organizzate in gilde e corporazioni; ma questa nuova organizzazione nacque non vitale poiché non c'era tornaconto a farne parte, e tutti invece preferivano entrare nel corpo dei nobili se non altro per snttrarsi alle loro vessazioni. Cosi il tentativo di Caterina Il. per creare il terzo stato non si realizzò. li vero terzo stato va sorgendo adesso sotto l'influenza della rapidità ciel progresso industriale e intellettuale della nostra epoca, ma non sulla base né nei limiti dell'antico. Dopo l'emancipazione dei contadini; dopo che i commercianti hanno ottenuto il diritto di acquistare nei villaggi la proprietà fon• diaria e che i nobili perdono i cli frequente questa propl'ietà ed emigrano nelle città, gli antichi clementi dello stato urbano e quello elci proprielari fondiari si ono confusi. Il tipo dell'antico commerciante mo covita passa ogni giorno cli più ncll'a1·- cheologia e il terzo stalo si va formando ora pontaneam,•ntc cogli elementi più diversi e si vanno elaborando nel suo eno le forze che hanno creato la civiltà occidentale con temporanea: la forza del capitale e la l'orza della scienza. Le medesime differenze che si sono osservate nella evoluzione clelle altre classi tra la Ru sia e roccidente si riscontrano in quelle della classe agricola. Una prima difTerenza fondamentale é questa: la classe agr·icola della Russia Europea è 1'8(l010 ciel totale; in Inghilterra é ricl0tta al 12 010. Nella clnsse agricola rus a appena mezzo milione gode della proprietà privata; ma possiede un quarto della terra; i soli nobili posseggono il 20010 di tutto il territ0rio. 1 milioni, che re tano della popolazione agricoht sr,110organizzati in comunità rurali coi prop1·ietal'Ì del suolo (obtschina), di cui ogni membro ottiene un lotto che egli stesso lavora. Un terzo del territorio è occupato dalle Obtschine; due quinti ap• partengono al Fi co. C'è qualche ,-osa di speciale, di caratteristico aila Russifl in questa organizzazione; o ci troviamo nella rase che le alt1·e nazioni hanno già sorpa sato? Kè l'una. né l'altra cosa. La slol'ia mostra che l'obtschina non è immodificabile; mostra del pari che la proprietà comune che vive ancora in Russia non é un fenomeno tanto primitivo ed ::u·caico quanto vogliono alcuni. Infatti la proprietà comune in Russia é di origine relativamente recente, ed ebbe cau ·e fiscali: i membd dell'Obtschina sono solidariamenle obbli~ati al pagamento dell'imposta al fisco; e la quota ctell'imposta della comunità viene ripartita annualmente tra i membri dellG comunità in propo1·zione della terra assegnata a ciascuno. Sicché dal punto cli vista fiscale radattamcnto continuo del carico tl'Ìbutario alle risorse ,Jelle famiglie presenta la forma più perfetta di un catasto popolare. L'Obtscina russa é un prodotto comparatiYamente recente che sorge sotto l'influenza dei proprietari fondiari e del governo ad epoche differenti secondo i luoghi. Essa. riflette il carattere primitivo della vita economica dell'ambiente in cui sorse; ma é inutile di cercare forme analo~he nel remoto passato, quando l'epoca recente contiene tutti i fattori necessari alla sua. formazione e alla sua generalizzazione in tutte le categorie di contadini che servirono alla formazione della popolazione rurale attuale. La storia di queste categorie é differ&ntissima e non é che dopo averla studiata che potremo apprezzare la forza della potenza assimilatrice delle condizioni economiche che agendo di un modo idenlico su tutte le categorie di contadini, ha comunicato a tutta la popolazione rurale una struttura economica e sociale identica. lnfa tti la popolazione rurale forma un insieme identico; tutti i contadini verso il 1931 avranno riscattato la loro parte di terra che acquisti>rono al momento dell'emancipazione, e saranno scomparse allora tutte le tracce giuridiche sulle precedenti loro diverse condizioni. Nel momento presente il ricnrdo del passato si sente aneora e il passato ci dice che la massa intera si divide in tre categode. La prima si compone degli antichi servi, dei contadini dei pomiestchicks. Il riscatto delle loro tel'l'e data da.I 19 febbraio 1861; ma é dal 1883 che il riscatto di venne obbligatorio per tutti. Pe1· regolare i con ti coi loro signori i contadini lrn.nno ricevuto dallo Stato dei prestiti, pei quali pagano annualmente degli interessi con ammortizzazione. Liquideranno i loro prestiti in 44 anni. La seconda categori& comprende i contaclini dell'Oucliel, cioè dei ben i appa1·tenen ti alla famip:lia imperiale. Il ri catto delle tene cominciò nel 1863 perché fu obbligatorio sin eia principio. Il pagamento del riscatto non rappresenta. un carico nuovo, ma una trasformazione di tributi antichi. La terza categoria é quella dei contadini di Stato. Le loro terre n,starono dopo l'emancipazinne, p1·0prietà del fisco, cui continuaronn a pagare un tl'ibuto; ma nel 1865 le terre furono date in possesso perpetuo con atti giuridici speciali e fu loro permesso cli r-iscath.rli in proprietà as olu ta. ~la sic- ~on:ie pochi pl'Ofittaron? cli q~e~to perme~so nel 1886 11 l"!Scatto fu re,o obbhgato1·10 lll 41 anni Le differenze passa.te nelle tre ca teg-orie ne produ se1·0 un altra nella grandezza dei lotti cli terra loro ceduti. Sotto questo aspetto i contadini dei pomiestchilcs si sono trovati nella peggiol'e condizione, perché i loro signori nella maggior parte dei casi avevano interesse a vendere il meno pos ibile di terra ed a conservarne il più che potevano. I tre quarti dei contadini dei pomiestchiks ricCYCtte1·0da meno di una a quattro de siatine di terra; i contadini di Oucliel ne riccvettel'O eia due a sei; e quelli cli Stato da quattro a dieci ed anche più. In generale, coll'emancipazione i contadini ricevettero meno terra cli quella ch'era indispen abile pe1· vivere, e furono obbligati di pagarla più cara di quello che valeva. Il governo è forzato cli contare con questa con eguenzà dell'emancipazione, col piccolo lotlo cli terra insufficiente e colla :-proporzione tra il reddito e le imposte. La Banca dei contadini istituita per agcvoh11'e i contadini nella cnmpra delle terre e l'emancipazione dei contadini delle 1erre libere miravano a 1·imPcliare alla mancanz>1. cli terre; l'abbllssarnento ciel prczzn del riscatto e !"abolizione dell'impo ta pe1· testa (imposta dei contadini\ doYe• vano uguagliflre le imposte coi redditi; ma tutto ciò è riuscito insufTìciente per migliorare la sorte dei contadini. Riassumendo si dovr,t os er\·are che tutto il sistema della politica agraria clell'i111pero rus o era ba ato sopra una idea fondamentale: che la terra apparteneva non ai contadini, ma allo Czar ed ai s1gno1·i. 1 aturalmonte il pa,-:saggio, all'epoca dell'emancipazione, al riscatto delle quote dei contadini doYeva rovesciare le ba ·i del si~tema. Gli autori dell'emancipazione dei contadini cbbe1·0 LuLti l'idea che la pr·oprietà individuale anebbc fa,·orito lo sviluppo economico del paese. In mezzo a tutti i membri della Commissione, che redassero il progetto cli cmanci-
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