Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 1 - 15 gennaio 1902

lUVIS'fA POPOLARE bi POltrICA, _ l&TTERE É SCIENZE SOCIALI Questi prnrn dati c'insegnano che le provincie a mas_ sima mortalità si trovano tutte - meno una : Bergamo - nell'Italia meridionale, in Sicilia e i11 Sardegna; tutte quelle a minima mortalità - meno tre: Grosseto, Massa Carrara, Ravenna appartenenti all'Italia centrale - sta11no nell'Italia settentrionale. Il clima dolce e mite, come si scorge, a nulla vale per altenua1·e la mortalità'. ma siccome questa sta in rapporto diretto colle condizioni igieniche, che alla loro volta sono un prodoUo delle condizioni economiche ed anco1·a di più delle inlelletluali, come vuole il Cauderlier; così rimane riconfermato ciò che già si sa: le condizioni igieniche, economiche e inlelleltuali del Mezzogiorno, della Sardegna e della Sicilia sono di gran lunga peggiori di quelle del Settentrione, dove si trovano provincie colla mortalità minima della Svezia e d~ll'Inghilterra. E ci produce lieta sorpresa la mortalità minima di Grosseto, c:,e a causa delle sue maremme gode, immeritatamente, fama non buona. La prima impressio:1e della mortalità per provincia viene modificata alquanto da quella che si ricava dalla mortalità dei capoluoghi. Ca.poluoghMi ortalmiiiatssima CapoluoghiMort~lmitiànima Mantova 36 O Trapani 151 Cremona 3i,9 Sondrio 16' Novara 31,9 Forlì 18 Parma 30,6 Ravenna 18,2 Piacenza 29,4 Potenza 18,2 Brescia 27,9 Massa Carrara 18,8 Bergamo 27,8 Ascoli Piceno 19 6 Vènezin 27,8 Roma 19'.7 Pesaro e Urbino 27,2 Ancona 19,8 Pavia 27,0 Almaodria, Toriuo, ~enna 19,9 Cominciamo dal rilevare che in generale manca In corrispondenza t1·a la provincia e il capoluogo; tra i ntas3ùni, infalli, la ritroviamo soltanto a Bergamo; tra i 111i11i111i a Ravenna, Massa, Alessandria e Genova. Il fallo che i minillli assoluti li troviamo a due est1·emi d'Italia, a Trapani ed a Sondrio, confermano la niuna o minima importanza del fatto1·e ctin,a. Trapani colla eccezionale sua piccola mortalità, eccezionalissima in Sicilia e • in tulto il Mezzogiorno, conferma che le eccellenti condizioni economiche - la città è pulita, industriosa, agiatissima - esercitano la massima influenza benefica. Sulla elevata mortalità di Mantova, Cremona, Novara ·ecc. forse influisce la malaria, la pellagra, l'alcoolismo ecc; ma un giudizio più esalto non è possibile che integrando i dati della mortalità con quelli della natalità. Dove è grande la natalità necessariamente si eleva il quoziente della mortalità perché e elevatissima la mor~alttà da O ad un anno, a cinque anni. (Perciò allarmante la mortalità francese che si mantiene alta nonostante la minima natalità) Ma uel volume che abbiamo dinnanzi mancano, e ce ne dispiece, i dati sulla complessiva mortalità infantile. Guardiano adesso ad alcune delle cause cli ntrH'te, che hanno maggiore importanza sociale nelle città che hanno più di 60000 abitanti, segnando a parte le cifre per Napoli, Milano e Roma che sono le più grandi città del Regno. Noi qui abbiamo delle sorprese vere. Si sapeva che l'omicidio prevaleva in Sicilia, ma tra le sue grandi città la mala fama assodala da certi processi avrebbe assegnato il primato a Palermo; e sorpresa non lieta è quella che a Catania oltre che il primato nell'omicidio lascia vedere assegnato anche il primato nelle malattie malariche; era noto che l'alcoolismo prevalesse nel Nord, ma non a VeneziP, e il minimum di alcoolismo a Catania, a falermo confern1a quanto poco 11sso influiscH sugli BìbliotecaGino Bianco· omicidi, come dimostrò Colajanni contro Ferri e Lombroso. Notiamo infine che é confortante il fa!to che Napoli, la povera Napoli tanto calunniala, presenta il mi- - .. o E 0 Cl ::i u, ~CJ:i~~C'JO':>COOO ➔- ..,. oo" ò o c-f o (N l'-- ~ °'1 <O '<!' 00 O CN C"5 o e;; o" o" ci CN" o 0'-1 nimo di morti per tifo e in generale delle malattie infettive, ciò che si deve alle acque del Serino: la sola cosa buona per davvero che le sia capitala in quaranta anni di regime monarchico-costituzionale. Elevatissima, com'è risaputo, la mortalità per malattie tubercolari in Napoli -. il primato spetta a Padova: - ma viene superata da Milano e Roma. L'influenza delle ~ondizioni economiche diverse tra Napoli e Milano viene indicata dalla maggiore morlalità totale della p1·irna (Napoli 24,7; Milano 22). La mortalità della metropoli lombarda sarebbe sicuramente mollo minore se fosse fornita di buona acqua potabile come Napoli. Vediamo ora come si distribuiscono alcune cause di morte secondo le professioni. Su 100 maschi sopra 15 anni morti per qualsiasi malattia, ne morirono secondo la diversa professione nella proporzione massima, minima e media per la popolazione to~ale: Per mcdaria: Pastori e mandriani 3,7; braccianti e cantonieri 1,7; qualsiasi professione 1,4. Tijoideci: Militari 14 8; commessi di studio o negozio 2,6; qualsiasi professione 2,1. Pellagra: Braccianti e cantonieri 1,9; agricoltori 1,8: qualsiasi professione 1,1. Apoplessia cerebmle: Sace1·doti e monaci 15,0; frullivenrloli e pescivendoli '10,5; qualsiasi professione 8,8. Malattie tube,·colari: Studenti 46,8; maeslri e professori 12,6; qualsiasi p1·ofessione 8,7.

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