Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 9 - 15 maggio 1901

164 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI posto, ma gli si darebbero 100,000 marchi l'unno perchè r1on stesse che nel suo laboratorio a studiare. E veramente Berthelot è un uomo straordinario. Egli, il più gran chimico del secolo, ha trovato e composto dei corpi che arricchiscono nel mondo miglia.iu d'industriali, che danno lavoro. e per lo meno pane, n milioni <li operai. Oggi le t,avolo chimiche destinate a rimpiazzare i cibi diversi che ci fanno vivere sono l'ultima grande scoperta che da un momento all'altro si atten<le cfa lui. NOI l_:\EPI~IMEBE O Pl_:\EVENIHE? J. lumulti del ·Garganico hanno fallo passare in seconda linea il lenlativo di assalto dato dalla reazione al Ministero nel Senato. Ivi risorse la bizanlina questione del reprime. e o precenire risoluta verbalmente coll'ordine del giorno Serena, che indica l'obbligo della prevenzione. Prevenzione! Ma quale 1 Certamente c'è una prevenzione sociale .che mira a sopprimere le cause çhe provocano le agitazioni, i lumulli e<l anche le rivoluzioni. Questa prevenzione venne sempre raccomandala dai pensatori più eminenti e dai filosofi politici; raramente \'enne praticala dagli uomini di governo. ., Superfluo avvertire che non era questa la preven- :.ione predilella dal Senato. Vero è che l'on. Arrivabene non riuscì, anzi non 02-ò formular'e esplicitamente il proprio pensiero, ch'era ed è quello del Senato ; ma le premesse la~ciarono intendere ai più ollusi di mente che si voleva quella prevenzione, falla tulla di violazioni di leggi, di soppressione delle pubbliche libertà, di arresti, di scioglimenti, di provocazioni di ogni genere, che potrebbero condurre, secondo l'avviso del Prefetto di Mantova, ad una rivoluzione sanguinos1. La vera, la sana, l'onesta prevenzione YOrrebbeche ai contadini venisse concesso un salario più umano; che si ritornasse almeno, come disse il ìVIinislro dell'Interno, ai salari che si pagaYano prima del 1866 o dell'Inchiesta agraria La constatazione di fallo dèll'on. Giolitti, che non polè essere contraddetta, insegna. ciò che del resto gli studiosi conoscevano: solamente in llalia la condizione dei lavoratori della terra pesgiora anzichè migliorare. Le dichiarazioni mimsleriali furono correltissime ; avrebbero do\'11lo acconlenl.tre anche i più intransigenti. Fu esplicito infalli l'on. Giolitti nel dire che egli sarebbesi rifiutalo a sci gliere le Leghe, che miravano al miglioramento economico, e che non avevano commesso alcun reato, o allo alcuno che potesse avere le parvenze del reato; e non lo fu meno annunziando che non avrebbe mai messo i rnldali' ai ser\'izi dei proprietari per fare scellerata e sleale concorrenza ai lavoratori. Il contegno del Senato, che non poteva essere più reazio•nario, fu riassunto dalle parole sconvenienti del suo Presidente. L'on. Saracco, da ministro, era stato felicissimo quando parlò di nobili appetiti dei suoi critici; ma egli delle prova di volersi prendere una: rivincita senile, dando un significalo di biasimo, più che d'indicazione sulla via da battere. al Ministero. Il significalo dell'ordine del giorno Serena - che l'on. Giolitti ebbe il torlo di accellare - era chiaro, e non c'era bisogno che il Presidente del Sena.lo lo sollolineasse. Mentre nel Mantovano colle Leghe bene organizzate, e con coscienza abbastanza evoluta, per insospellabile constatazione ministeriale, la legge non viene violala, e tumulti non si hanno da deplorare: nelle Puglie invece i disordini sono stati all'ordine del giorno, e si direbbe che ne sia slalo s.eminalo il germe dall'on. Luzzalli in persona, se si dovesse Biblioteca Gino Bianco giudicare colla norma fallace del cum et post hoc, ergo propter hoc. Le cause del molo garganico sono complesse : la base sta nel grande malessere economico, che arri va alla fame - a noi da Rodi hanno scritto che ci sono slali parecchi casi autentici di morte per fame - e che trova la sua causa dirella e immediata nella ma11.canzadi lavoro. Su questo fondo s'inne,lano le conseguenze delle callive amministrazioni comunali e dei rancori e degli odi personali, ed un pizzico di propaganda socialista, ch'è disadalla alle condizioni intellelluali del Mezzogiorno, come andiamo predi-' cando invano da molli anni. l\fa mentre i reazionari del Senato predicano la prevenzione-provocazione, che in fallo si ridurrebbe alla repressione delle idee, delle tendenze, e di tullo ciò ch'è legittimo ; i reazionari della Camera, fianchego-iali da una parte della stampa, raccoman dano nelle Pnglie la buona prevenzione da esplicarsi con opportuni provvedimenti economici. · D'acçordo, per una volta. almeno, coi reazionari della Camera. Occorrono provvedimenti economici nelle Puglie ; e sappiamo, che in sostanza non ci vogliono che provvedimenti economici anche nel Man - tovano, a Molinella, dovunque i lavoratori della terra scioperano per avere salari umani. Ma proprietari e governo possono prendere questi provvedimenti economici, che sono la quintessenza' della prevenzione sociale 1 Gli uni e l'altro sono imp,,lenti; di una impotenza tragica, di cui, però, sono tulli direllamenle responsabili. Sono impotenti i proprietari a migliorare la condizione dei lavoratori della terra perchè le imposte gravosi,sime - come ha bene dimostralo il MaséDari in una sua lellera alla Tribuna - li hanno ridotti a mal partilo. E' impotente i]• governo perchè ha un bilancio i cui avanzi fantasmagorici, al lume dell'on. Guicciardini, si traducono in deficit reali. E si che le entrale hanno superalo le previsioni a causa della maggiore importazione di frumento! Ora questa impotenza del governo e· dei proprielari deriva nè più nè meno dalla pessima politica· generale della Stato, che ha reso necessaria la pressio.ie tributaria spinta all'eccesso, e che tutte le ri-· sorse ùella nazione ha consacralo alle spese militari, intima.mente connesse allo sviluppo mastodontico del debito pubblico; ora questa politica folle e criminosa che r,mde impossibile la sana prevenzione sociale, l'hanno sempre volala i reazionari della Camera e del Senato : e non possono essere cerlamenle gli onorevoli Salandra e Vollaro de Lieto gli uomini adalli a biasimare le conseguenze : essi che hanno posto o caldeggialo sempre le premesse. Intanto le notizie, che a noi pervengono da ogni parte del Mezzogiorno, non potrebbero essere più gravi. Ivi il malea,sere è profondo, ed è accompagnalo da un genera.le scetticismo verso l' opera del governo e del parlamento. Alla lellera: c' é un vulcano coperto eia un sollile slralarello di cenere · e cli corteccia, che a!la prima occa"ione eromperà ler-· ribile. · · Non si vuole la prevenzione sociale; si avrà la repressione militare. Ma non è dello che questa debba riescire sempre a raggiungere lo scopo, che si pre · figgono i reazionari. È uscito: Dott. NapoleoneColajannl, Deputato al Parlamento Pelraeconomia nazioneapledl azsiougl rano Un volume di circa 30) pagine - Prezzo: L. 3 Dirigere cartoline-vaglia alla Ri~is!aPopolare - ROMA. (Vedi sommario dell'opera sulla quarta pagina della copertina).

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