3;0 RIV!STA POPOLARP. DI POLfTfCA LlffTP.Rl!: R SC!ENZ!t SOCTALI fhio da questa economia. ì\la la concentrazione della fo za produttiva nelle mani dei privati, come è coi Tf'usts, riesce al monopol.o se sorpassa certi limiti, che non rendono possibile la conco1Ten1a. E allora diversi espedienti possono a~opcrarsi per combatterli: 1° Si deve agire· in guisa da non lasciarli in~ranclire, Jimitanclone, ad esempio. il capitalA. Ciò che produrrebbe incom·enienti neila determmazione del capitale necessario per la gestione di un'industria; 2° Si possono abolire i ciazi doganali protett vi. Dove non esiston) non sono possibili i monopoli. La produzione straniera clove c'è il liberalismo protegge i coasumatori, come in Inghilterra. Il rimedio sarebbe insufliciente se i T,usts dive issero interna1.ionali; 3° Si possono determinare i prezzi dei prodotti. l\Ia r:uscirà sempre difficile stabilire qual'è il pre zo di costo, e l',nteresse onest, del capitale impiegato ; e ciò aprirebbe la via alla corruzione; 4·•Si potre:,be adottare il programma socialista facendo passare nelle mani dello Stato le industrie monopolizzate l\Ioiti parteggerebbero per quesia soluzione; ma questa si riconduce alla questione fondamentale del socialismo, che non è ora in discussione Il vero rimedio rnrebbe quello di rendere più ef:fottiva e più potente la concorre1ua po·enziale (Political Science Qiv,,- terly. Giugno). 1 Gallouéclec. - La navigazioneinternain Germania. - La statis ica dell'Impero G-r 1,anico per l'anno 10 8 conta 13,9!5 chilometri di. linee navigabili diverse. Nel 1,9'.) questa cifra si eleverà a 15 l'.l9. ::;i è riformata completamente la costruzione dei bastimenti, a mezzo cli potenti Compagnie che hanno impiegato un capitale di l!'i milioni di franchi. I nuovi bastimenti sono molto ~luno-bi ed h~nno un tonnellaggi_o con-iclerevole·. i g1·ancli b~sti' menti renam tedeschi misurano fl8 metn di luno-he1.za ·\2 di larghezza e 2 m. 6 i da fio1· d'acqua col cati o di ~05tl tonnellate e O m. 4 l dal fior d'acqua a vuoto. Sono state !stitui_te scuole di battellieri ('dth{(J'ersclnilen), allo scopo d1 for111reun _personale capace ed esperimentato. Il corso dura due an111e comprende: I. dPlle nozioni di conoscenze generali, lingu1 tedesca, calcolo, geoo-rafia. 2. delle norme sulle conoscenze speciali più necess~rie al marma o, sulla costruzione e il tipo d,-i diversi bastimenti. manovre di Yela. del timone e dell'ancora nozioni commerciali e tenuta dei libi i, legislai.ione fluvi~le ree. Dopo due anni si fa dare agli allievi un esame e ~i rilascia il brevetto (&1,~{fi-r i-'11/cnt) indispensabile 00-0-i a chi vuol navigare sull'Elba e sul Reno. Il valo1~ 0 del brevetto è limitato a un solo fi ,me. I prezzi di trasporto so~o stati _oggetto di studio, e og~i le linee navigabili, che ali apparizione delle strade ferrate erano state spossessate di una gran parte del traffir·o, si trornno nello stato di far loro concorrenza: negli nit.imi anni il loro traf:fico ha più che ra,lcloppiato. Il commercio fiuviale di Amburgo è passato persino da 7 14,0GO tonnellate nel 1-7 · a 5,040,< OJ nel 1,96. e Schaudan di Hl l,000 tonn. e !,9u:?,000 negl( stessi _anni. I grandi progre-si economici della Ger marna s1 spiegano anche coJlo sviluppo della sua navigazione interna. Le vie fluviali costituiscono un elemento importante, es~enziale, inclis; ensabile alla prosperità economica cl1.og111paese, e b·sogna quindi mio-liorarle senza guar~are_ al_la spesa,_ perchè i vantaggi eh~ vengono per questi m1ghorament1 a tutti I rami dell'industria nazionale non tardano a com pensare, e be11e al di J,\, i sacrifici cli denaro che sono stati necessari. ('l'otir de m~ncle). R~EC E N S I O N I Jecrn Grave: L'anarcliie. Son but. Scs moyens. Paris, P. V. Stock éditèur, 1899 Fr. 3,50. Questo libro è di tristissima attualità. La sua facile lettura non farà guadagnare molto in quanto alla conoscenza dell_o_scopo che s1 propone l'anarchia. Si sa che gli ~narch1c1, vogliono la, cessa,io_n~ di ogni governo, di ogm autor1ta e la Jiberta dell'mcl1v1cluo ampia, illimitata, Come dovr~b!:>e funzionare una società senza direzione e senza autonta d1 sorta non si comprende· e cli ciò non si preo~cupano gli anarc~ici in generale; ~ Jean Grave m parttcola1·e, che _pure e uomo coltissimo e di non piccola levatura. Cbmnque non riesce a comprendere ciò è semplicemente un imbecille borghese. Ma i mezzi per arrivare a questo scvpo incomp1·ensibile? Ecco un punto essenziale LJa qualche capitolo del libro si crederebbe che Jean Grave conti sulla educazione e sulla e,·oluzione; ma in altri punti contraddice più recisamente _perché l'educazione che si può <lare attualmente non può es-ere che borghese. Il suo intendimento riesce più chiaro dall'odio alle riforme parziali e clall'a-ten -ione elettorale che raccomanda calorosamente Non esclude la famosa e scellerata propaganda col fatto e dichiara che 11. in tempi più, calmi l'azione anarchica non implica for 11. zatamente la vi ..lenza armata », (p. 14:)) Questa aspirazi0ne a metodi umani, semplicemente umani, cli propaganda viene ridotta a zero dall'esplicito riconosciml!nto dell'utili à di ricorrere alle bombe e agli incendi; dal disprezzo per i sentimentalisti che aborrono il sangue; da1la necessit,:\. ammessa di contrapporre la violenza individuale alla viole.1za sociale, specialmente per r:cbiamare l' tten,io.:e pubblica sulle i,,iquità presenti. Più ertuivoca ancora è la dottrina di Jean Grave rela tivamente al furto. Non lo esclude come mezzo per la propaganda anarchica; ne fa nna quistione di misura, poichè « .l'assoluto egli dice, non esiste nei nostri cervelli ') (pag. 161). Se iI ladro rubasse a benefizio clell 'anarcbia il furto rimarrebbe illimitatamente raccomandabile; ma disgraziatamente egli si è accorto che molti camarad.;s presero gusto al furto per conto proprio, e conclude : « Si sono viste delle perso::.e, rimaste nelle condizio·1i normali di esistema, restare refrattarie alle suggestioni del de:1aro; mentre non si ò mai visto un ladro non divenire borghese nel suo modo cli vivere e nel suo modo di ragionare D (p.172). Tutto somm to, a parte l'orrore e la ripugnanza che devono destare queste teorie che riescon, alla giustificazione della p1'opagancla col fatto, quest'ultimo libro rimane inferiore alla Con1j11éte clu p ,in di J{ropotkine e acl altri scritti dello stesso Jean Grave, nei qualt si faceva la critica della pre~en!e soc:etit. La tempra fcrrf'a del nostro amico carissimo onorernle Fèloar<lo Pantano, recentemente colpito i11uno cki s11oi affetti di famiglia più cari, è stata mes:::;a alla pruoYa da una nuova straziante sciagura. Alla staz1011f'cli Catania, di ritorno da Roma orn a,·eva compiuto contg-giosamente in Padamcnto il suo dovere di clepntato repubblicano, egli 1·icernva !"annunzio della morte del suo adoratissimo fratello ADOLFO PANTANO. Adolfo Pantano avvocato-principe del Foro cata11e::;c,pr-ofcssore stimati:::;:::;imodi Diritto in quell'Cni,·er:-;ità, consigliere comunale, e più volte assqssot·e, a cinquant'anni aveva conquistata una splendida posizione tutta intessuta dalla stima degli avversari politici e dall'affetto della Democrazia che aveva in lui uno dei più provati e intelligenti campioni. Di lui parlerà sul feretro il nostro Direttore che trornsi già a Catania . . Al dolore dell'amic_oEdoardo Pantano partecipiamo con tutta l'an,ma come ad un nostI'o dolore. LA REDAZIONE. On.Dr. Napoleone Cola/mmi proprietariod, irettoreresponstbile Roma, Tip. I. Artero Piazza, Montecitorio, 124-25
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