Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno V - n. 9 - 15 novembre 1899

'R..IVIST A POPOLARE Dl POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI austriaco parteggiarono per l'opposizione, che provocò in piazza le stes'"se J11anifestazioni violente, che aveva prov_ocato nel Re[chstag. Il Parl~mento impossibilit~to a funzionare normalmente a •cagione dell' ostruz1001smo· venne chiuso più .volte e si riapri adesso per proclamare il trionfo degh ostruzionisti con qualche altra cosa di più e di. meglio. ra dei repubblicani e dei radicali, che solo nei benefizi considerano alleatt, noi conveniamo in massima sulle conclusioni che trae dal confronto. Però sentiamo il dovere di completare il concetLo e~presso in questo periodo : « Che cosa dice il paragone tra l'Austria e l'Italia f « Dice la inferiorità morale, la insufficienza politica, la << viltà organica delle classi dirigenti italiane». No, amici dell'Aoantil La inferiorità, la insuffi~ienza, la viltà non sono delle sole classi dirigenti ma é di tutto il popolo italiano. Pensare e dire diversamente é illudere' sé stessi e ingannare, anche senza volel'lo, gli altri. · · InfatLi per conseguire una vera e durevole pacificazione. degli animi il nuovo Presidente dei ministri Conte C~ary \.nqn. solo revocò--!' ordina-,nza delle lingue, che era stata causa di tante proteste e' di due anni di lotta tumultuosa, ma dichiarò tra gli applausi del Reichstag, che voleva governare colla Costituzione ed entro i limiti della Costituzione. . Per assoluta mancanza di spazio rimandiamo Poteva essere più completa e più strepitosa la .vitto- al prossimo numero la pubblicazione di un huria-· degli ostruzionisti 't Ma il più e il. m~gli_o1 cui abbia- portante a1.•Ucol.o del Prof. Pietro :Fontana sulmo accennato poco t'a, viene adesso. . . - · ~ i'EVOLUZIONE DEI .. SOCIAI ...ISMO E IL CONNella costituzione austriaca- come c'è un -paragrafò,:. -GRESSO DI ANNOVER-.· •· che prevede il caso della proclama~ione deJlo stato di · . · as§~dio e lo disçiplina, c'é pure un. paragrafo 14° che. - .... autor:izza. il -gov,erno ad ernet. tere ordinan~c legislative - 11· i p~stri_ decreti-leggi - in. c~so di urgenza ed a Camera chi.usa. In questo paragrafo, quindi, il Badeni e i suoi successori vollero trovare l'addentellato per giustificare l'ordinanza delle lingue; addentellato, che manca assolutamente nello Statuto italiano - p~rciò, teorìcamente, più liberale dell'austriaco - per tentare la giustificazione degli Stati di assedio e dei Decreti-leggi, che· la · Corte·.di Appello· di Mila1io si compiacque di enumerare come motivazione della celebre sentenza colla quale si riconobbe la validità del Decreto-Le~ge del 22 Giugno 1899. - · Ma· 1 d'eputati · tedeschi e i socialisti incoraggiati dal successo; rinvigoriti della lotra hanno compreso che la vittoria di oggi la$ciando immutato il paragrafo 14 della•· Costituziol}e, poteva domani essere seguita da una serie di ·sconfihe_: perciò, non soddisfatti delle dichiarazioni del ministro Clary, ittico et :mm.ediate hanno proposto la soppr.es.sione del .pel'icolo.so paragrafo. La mozione, che mirava alla riforma radicale dello Statuto austriaco venne presentata dai·'socialisti e sostenuta dal loro leader Daszinsky con, un -vigoroso discorso nel quale si attaccava non solo il ministero, ma anche la Corona. Ebbene - spalanchino le ·orecchie i bigotti della· monarchia in Italia: quei bigotti, .eh~ negherebbero la -luce del sole,· pur di non associarsi ad una proposta della temperatissima Estrema Sinistra - la mozione arditissima nel Reichstag austriaco ottenne la maggioranza. di 57 voti! Non venne adottata, perché la Costituziona in questi ·casi esige una maggioranza di due -terzi, che -non venne raggiunta. Veniva, però, approvata la proposta di revisione generica della Costituzione-e nominata una commissione che deve riferire entro .qunttrò giorni. Che cosa possiamo- contrapporre in Italia a questi progressi costituzionali, che con senso d'invidia dobbiamo constatare in Austria 't Il risveglio della opposizione costiLuzionale cominciato col discorso di Castiglione dell'on. Zanardelli e continuato con quelli degli on. Giolitti, Galimbe1·Li,.Talamo, Alessio, Coppino, Brunialti ecc. A quelli dei repubblicani e dei radicali - Pantano, Sacchi, Mazza ecr.. - non accen•niamo, perché non ce n' é bisogno; l'Estrema sta al suo posto di battaglia da anni ed ha fatto sempre il propr10 dovere; Questo risveglio della opposizione costituzionale è qualche cosa nella- infinita misel'ia poliLica, che ha permesso -ad; un soldato -di vantarsi in Parlamento di poter emettere -decreti illegali; ma in sè è una misera cosa perché priva in gran ·parte di efficacia vera: non possono averla che scarsissima- le dichiarazioni degli uomini politici,- le cui opere, disgraziatamente, sLanno in co~i manifesta an:. titesi eblle parole: ·Potranno acquistaria quando avranno provato;· che la resipiscenza è sincera e completa; e al-· lo-ra,,-fà.rse, avranno agio di dichiarai·e che in Italia vanno soggelli a revisione i giudizi emessi stilla éonciliabilità tra prin_cipatum, et libertatem. LA RIVISTA. 1'f.•·D:· . 1Dop·o scl'itto l'a1·ticolo ·abbiamo letto· l'Aoanti cho anch'esso si bécupa del pa1·allelo t1·a l'Austria e l'Italia. Pur dep1odhdo la speci'ale disinvoltura politica dei socialisti italiafif; ch\{auri'buìsccino sempre ed esdusivarnente a loeo stessi.· tutto eiò che si p1·aLica e si tenta tra noi in difesa della lipe1·tà, taceudo-sistematicamente dell'opeEsortazioni ·di un parrici~a. Il dissidio che da dieCÌ anni vado segnalando in tutte le occasioni nel Parlamento e di cui, con insistenza degna di maggiore considerazione da parte di coloro che solo oggi se ne sono accorti, mi sono ripetutamente occupato in questa R_ivista; quel dissidio tra Nord e ,Sud cui io e l'amico CiccotLi abbiamo consacrato uno studio speciale· - oggi si è allargaro ed è divenuto argomento · di vi vnci discussioni nei caffè e in tutte le riunioni priva te. La stampa di ogni colore se n'è impadronjta e se n'é occupata con una continuità di sforzi che rara·mente ~i è vista nel nostro giornalismo in una quistione, e~ esorbita l'interesse del momento o quello delle persone più in vista nel campo politico. Vi hanno consacrati articoli in vario senso i principali giornali del re~no - dall'Adriatico di Venezia al Giornale di Sicilia di Palermo, dalla Perseoeranza di Milano, al Pungolo, al Mattino di Na,P.o!i, alla Tribuna, al Don Chisciotte, all'Aoanti di Roma. (1) ' (1) Per comodo dei lettori che non, avessero seguito l'opera mia in Parlamento e fuori ricordo queste date : . Novembre 1890 discorso-programma nel Politeama di Palermo in cui rapidamente esposi le ragioni che mi inducevano ad essere federalista ; Gennaio 1891 mio primo discorso nella Camera in cui, provocando rumori e proteste da parte dei settentrionali - dei quali si fece eco l'on. Bonardi - rammentai la sopraffazione di cui erane stata vittima il :Mezzogiorno l'agricoltura; mterpellanza sul catasto (1892) in cui "dimostrai che la formazione_ del· nuovo catasto era un una iniquità politica e :finanziaria che costava. 500 milioni allo Stato solo pel gusto di poter ferire il Mezzogiorno ; disçox:sosul. trattato di commercio coll'Austria Ungheria e colla Germania 1892 col quale in una all'on. Pantano che piu volte aveva trattato lo stesso tema, strappammo all'on. Ellena manipolatore delle tariffe del 1887 l'esplicita confessione cbe ragricoltura del :Mezzogiorno e delle isole era stata maltrattata a benefizio dell'industria del Settentrione; interrogàzioni per ispingere il governo a concludere un trattato di commercio colla Svizzera nel 1892 da cui poteva venire benefizio all'agricoltura del Mezzogiorno; interpellanza sulla strage di Caltavuturo in Gennaio 1893; discussione. della· legge oancaria dell'on. Giolitti - 25 Giugno alli 8 Luglio 1893 - nella quale più volte sostenni gli interessi dei Banchi meridionali e specialmente del .Banco di Sicilia; vari discorsi sugli avvenimenti di Sicilia nel Dicembre 1893 e nell'inverno 1894; discorsi vari sull'ordinamento territoriale dell'esercito in cui dimostrai che la spesi). di mantenimento sa~ retbe meglio ripartita tra le regioni; discorso sul regio commis~ sario •in Sicilia in Luglio 1896 ecc. In ·quanto agli articoli della Rfoista Popolare richiamo alla memoria : Contrasti economici regionali (Anno II, N. · 13); Giustizia ,fin de siècle (Anno. II, N. 23); Distribuzione, regionale della miseria (Anno III, N. 1); La decadcn.ià del sentimento unitari9, in. Italia (Anno IV, N, 20); A proposito di una storia de.lla .ftitan.za. italiana (Anno IV, N. 24); L'assenteismo dello Stato nel Me:;~ogiorno (Anno V, N. 4). ·, Da quin•lici anni, poi sto sulla breccia a combattere le teorie erronee del Lombroso sulla pretesa inferiorità della razza che popola il mezzogiorno continentale, la icilia e la Sardegna. A questa quistione oltre numerosi articoli ho consacrato gli opuscoli : La delinquen:;a della Sici/dt;t, (1885); Per la ra;za maledetta (1897); Settentrionali e Meridionali (1898) e lunghi capitoli nella Sociologia Criminale (1889) e nella Politica coloniale (1891). I discorsi, gli articoli, i libri mi procurarono strane accuse da parte de~·li unitari, le insolenze volgari di Li.ligi :Miceli, le apostrofi acri cti M. R. Imbriani; e mi fecero designare come pa1·rlclda nella lottà elettorale del .1892.... • ·:

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==