Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno V - n. 6 - 30 settembre 1899

'RJVISTA POPOLARE 'DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI inferiorità economica e politica, morale e intellettuale del sud di fronte al nord d'Italia. L'ammisi lealmente senza paura delle ire regionali sollevate - che si tradussero nel 1890 in ire elettorali - nello scritto: La delinquenza della Sicilia e le sue cause, che rimonta al 1845; l'ammetto tuttavia e vi ho insistito in Settent,·io11alie meridionali (Biblioteca della Rivista popolare, Roma 1898), dove, però, ho cercato di fiaccare alquanto la boria dei settentrionali; e in questo mi sono trovato di accordo con Cesare Lombroso, che la inferiorità di alcune classi e di alcune regioni del settentrione non ha negato. Rimango convinto della presente inferiorità meridionale nonostante la vigorosa ed intelligente difesa che delle nostre regioni ha fatto testè lo Zuccarirt (Per l'Italia barbara contemporanea). * * * La constatata differenza di coltura deriva dalla differenza di rana negli s bitanti, che popolano il nord e il sud? Ho negato ciò recisa mente nella Sociologia criminale, nella Delinquenza àdla Sicilia, in Per la rana maledetta, in Settentrionali e meridionali e in altri libri e articoli più o meno incidentalmente. Confesso ancora che gli argomenti addotti da coloro che il fenomeno psicosocialt hanno messo rn relazione colle note antropologiche spesse volte suscitarono in me il disgusto, perchè mi sembrarono suggerite dalla ciarlataneria scientifica audace e fortunata. L'impressione non deve essere S\?-ta diversa i.i rerum Scriptor, che dice: « Spiegare la storia « di un paese con la parola razza è da poltroni e da « presenti differenze tra il settentrione e 11 mezzogiorno <e semplicisti »; e nel Loria, che rincalza: « a spiegare le « non servono le troppo abusate diversità di razza o di e< tempra - comode frasi le quali non giovano se non <~ a nascondere la petulante ignoranza di colui, chele in- « vaca ». (Il Pensiero contemporaneo. Anno 1° N. 6). Alla teoria che la differenza della civiltà connette colla -differenza nella razza in Italia dette credito grandissimo Cesare Lombroso: ma mentre il maestro illustre comincia a staccarsene, i discepoli -, del resto non privi di ingegno, attivi ed abili nella rèclame - pensano ad esagerarla, senza darsi alcun pensiero delle contraddizioni stridenti nelle quali cadono spesso. Il Niceforo, eh' è stato tra i più fortunati per la notorietà acquistata a spese della storia e della logica, ad esempio, mentre spiegava l'inferiorità sociale della Sardegna colla immutabile ed inguaribile inferiorità della sua razza, più tardi attribuiva il fenomeno della presente inferiorità meridionale all'arresto di sviluppo o alla degenerazione: tesi diversa dalla prima e assai più plausibile. Ma ora è ritornato di nuovo alla precedente teoria e con una sicumera, superata soltanto da quella di un chiarissimo filologo, il Pullè, ha sentenziatò: « non vi è dubbio ehe « nella profonda differenza delle due rane, che popolano « il nostre paese e nelle due diverse condizioni dello cc statofisico di esse debbasi riporre una di quelle tante cc cause, che rendono tanto dissimili e tanto diverse la cc vita e la civiltà nelle due ltalie ». (Rivista modernadi coltura. Marzo-aprile 1899) (I). (i) E' destino di questi giovani cultori della scienza lombrosiana di non poter perdurare in una opinione per lungo tempo ! Credevo che 9.uella manifestata dal 'iceforo nel Marzo 1899 fosse l'ultima def1mtiva; e mi sono sbagliato. Ecco ciò che scrive in giugno : « Razza e Nazionalità - come si sa - non sono le mc• desime cose e chi, perciò, prendendo in mano una carta etnografica delle razze in Austria- Uno-heria, la confrontasse con una carta geografica della nazionafità dell'impero troverebbe ben profonde e ben varie le disuguaglianze. La razza é la fratellanza del sangue, la nazionalità é la fratellanza dell'animo: per questo la nazionalità spezza, spesse volte, i vincoli della razza, e ne fa nazioni diverse, o amalgama insieme razze diverse per fonderle nell'unico fuoco di una sola patria e avvolgerla nei colori di una · unica bandiera nazionale ». « Assistiamo in Austria a questo fenomeno, che genti le quali hanno lo stesso sangue di razza si combattono acerbamente tra Vero è che qui la rana viene prudentemente enumerata tra le tante cause che determinarono l'inferiorità; ma essa sarebbe tale da predominare su tutte, ed essendo ineliminabile, è chiaro che il mezzogiorno e le isole, in un avvenire più o meno lontano, potrebbero sì progredire, ma dovrebbero sempre rimanere a qualche distanza dal settentrione. Ho· detto che la differenza fisica nella razza sarebbe ineliminabile ; percbè è un fatto indiscutibile, segnalato da me nella Sociologia Criminale, e che ora con grande soddisfazione vedo confermato dall'illustre professore Sergi - che la forma del cranio, la parte essenziale, che caratterizza la razza, non muta nei tempi storici e si modifica solo leggermente in conseguenza degli incrociamenti. Se questa ipotesi della connessione tra la razza e la civiltà fosse vera, la conclusione pel mezzogiorno sarebbe desolante: esso, in una alle maggiori isole di Italia, sarebbe condannato perpetuamente alle inferiorità. Ma per fortuna delle nostre regioni, questa ipotesi è priva di qualsiasi valore scientifico: non rappresenta che un romanzo antropologico. -le * * Con ciò non si afferma menomamente che là razza che popola l'Italia tutta sia unica. La diversità delle razze pei caratteri fisici è nota da tempo ; venne documentata splendidamente dalla magnifica .Antropometria militare del capitano medico dottor Rodolfo Livi. Ma diversita non equivale afhtto ad inferiori/a di razza. Ecco il punto su cui non si bada abbastanza. A dimostrare che la razza che popola il mezzogiorno e le isole, b-:nchè diversa, non sia inferiore a quella che popola il settentrione, in quanto alle attitudini per la civiltà, basterebbe invocare le contraddizioni in cui è caduta frequentemente la scuola del Lombroso. Lo stesso maestre, colla parte diversa che volta a volta ha fatto rappresentare ai semiti, oflre un esempio clamoroso di queste contraddizioni. Riesce semplicemente divertente il Niceforo. Egli segue il Sergi, e con lui ritiene che l'Italia meridionale sia abitata dalla grande razza mediterranea. Ora il Sergi ha fatto l' apologia dei mediterranei - ai quali appartenevano i romani - e della loro splendida civiltà. Di più: lo stesso Sergi a spiegare la grande rassomiglianza tra la storia di Roma e quella dell'Inghilterra moderna non trova di meglio, che ammettere la comunanza di razza tra il popolo romano e quello inglese. Entrambi apparterrebbero a quei mediterranei, che proprio nel mezzogiorno d'Italia, in Sicilia e in Sardegna, conservano più spiccatamente caratteri antropologici della propria rana I L'ardita ipotesi del Sergi enunziata nella 'N.,uova Antologia ( 1 o aprile 189 9) ha bisogno di essere meglio provata; ma 1imane immutato e inconfutabile il fatto che la suggerì : la grande rassomiglianza tra Ro~a e di loro perché hanno nna nazionalita diversa; e nazionalità unite e compatte hanno, invece, nel proprio seno razze diverse». « Ciò appare anche in mille osservazioni della vita quotidiana a chi vive in Austria : ho osservato nelle nostre provincie del Trentino e dell'Istria, tipi pcrfcttwnentc slavi dal cranio corto, le fq,cc~a t_a,,ga,i. capelli biondi, l'?cchi~ _cerulo, che sono italianL di sentunento; e al contrario, tipl profondament_e euroafricani nella Datma;;ia, che sono di sentimenti slavi. Certe famiglie che hanno nel Trentino un cognome tedesco - il che, forse, indica una provenienza tedesca, o nell'Istria un cogno• me slavo - sono italianissime di sentimento; e uomini dal cognome italiano militano ardentemente nelle file dallo slavismo. La fratellanza del sangue - la razza - scompare e si dimentica, di fronte alla fratellanza dell'animo e dell'idea - la nazionalità. (Profili statistici delle nazionalità in Austria-Ungheria. Giornale clegli Economisti, giu15no i899) ». Dunque: 1. la fratellanza del!' animo sostituisce la fratellanza del sangue; 2. a tipi fisici - cranio, faccia, capelli, occhio - di una razza corrispon: dono caratteri psichici, sentimenti, di un altra razza .... Oh! ognt ulteriore commento davvero guasterebbe!

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