Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IV - n. 9 - 15 novembre 1898

RIP'ISTA POPOLARE'DI 'POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI azione parlamentare - nel senso tuo - della Estrema. E le prove èi quanto affèrmo sono numerose ed anch'esse a tua piena conoscenza. Aggiungi, infìnè, che i difetti dei maggiorenti della politica sono elevati a.Ila ennesima potenza nel popolo preso nel suo complesso: j)Opolo fiacco, st:nza feJe, senza coltura che non conosce e non intuisct: d'onde e come gli viene il male di cui si lago:i, e che non agisce come una vis a tergo, come una corte di appello -. Se mai, rassom1gha alla nostra Eccellentissima Cas~azione ... Dallo insieme scendi all'esame dei trt: gruppi che compongono l'Estrema. Eccellenti le pennel!ate che consacri al gruppo socialista; ed hai ragione affermando che esso deve i suoi successi piu alla tendenza pel miglioramento degh umih anzichè alla fede nel collettivismo. Il fenomeno non è semplicemente italiano : il D' Eichtal lo ha rimproverato ai socialisti francesi (Le socialismeelectoral. Nella Revue politiq11eet parlamentaire di ottobre). Ma i francesi non sono di moda, perciò è bene notare che il caso identico si verilica in loghilterra. Per parte mia aggiungo che il fenomeno è umano, è naturale; e che i socialisti fanno bene ad atcenuarsi ed a camminare in terra schivando le cadute anzichè guardare sempre in cielo; a pensare al presente pur non perdendo di vista il futuro. • Constato con dolore che sei stato ingiusto col gruppo repubblicano. Metto da palte la tua asserzione recisa : le forme di governo seguono e non pr.:cedono le grandi mutazioni sociali. Diavolo! Ti metti sotto la bandiera del rr,aterialismo storico nel momento in cui viene meno la f.:de in questo dogma del marxismo ? Affc:rmi pure, e credi di avere annientato i repubblicani, che il principio immanente della sovranità nazionale può essere rispettato tanto in una repul:-blica quanto in una monarchia. H1i ragione per l'Ioghilcerra - tanto che dissi alla Camera e ripetei qui : che in loghilterra non sentirei il bisogno di proclamarn~i repubblicano; ma qualche distinzione sarebbe necessaria per l'Italia, la cui evoluzione diversa si deve a cause storiche, che esposi alla Camera e che mi procacciarono un sequestro per averle ripetute in queste colonne. Non bis in 1·dem, dunque. Non riesci a formarti un concetto chiaro del gruppo repubblicano, .. E si che dovresti conoscerlo! Quello che si pensa fuori della Camera dai repubblicani non dovrebbe interessarti, dato il compito limitato che ti sei imposto. Nei deputati repubblicani non credo che ci sia la pregiudiziale da te indicata ; perciò possono accettare con serena coscienza il mandato parlamentare. Essi, come i socialisti, pensano che in attesa del futuro possono migliorare e correggere il presente ; e quanto piu miglioreranno le istituzioni presenti, tanto piu affretteranno la evoluzione e piu securameme raggiungeranno la meta agognata. E se qualcuno credesse alla pregiudiziale da te accampata, la sua presenza in parlamento sarebbe sempre giustificata in nome della propag.mda: converrai meco che da deputato la si può fare piu comodamente e piu efficacemente che non da privato. L'azione del repubblicano se deputato è maggiore>, perchè in Italia più che altrove la posizione ufficiale esercita un grande prestigio. Venendo, infine, a parlare ,lel gruppo radicale - il tuo - consacri un periodo esatto ai rapporti che esso ebbe con Cavalloni ed alla importanza eccezionale della sua individualità, non sostituibile se non da un buon programma che restituisca al gruppo la forza organica necessaria per le battaglie parlamentari. Hai ragione sin qui ; ma per fare apprezzare più rettamente il pensiero di Ca vall0tti io mi permetto di aggiungere che egli, all'indomani delle elezioni generali del r 897, discutendosi nella Sala Russa sulla composizione della Estrema fu con me che volevo non ne fossero esclusi i repubblicani, anzichè con Giampietro che diversamente opinava. Tu allora fosti d'accordo con me. Però sei ingiusto col tuo stesso gruppo attributndo ad esso - come a tutta l' E trema - le colpe e gli errori degli altri. Credi che la debolezz.i dei radicali venga dallo svolgersi delle crisi parlamentari al di fuori di loro. Ma ciò avviene forse per loro volontà? Tutt'altro. Non ricordi i legalitari dell'epoca giolittiana? Ebbero tanto la buona volontà di essere tenuti in cont0, che non abbandonarono il ministero nemmeno nella losca faccenda della Banca Romana ! Ed in altre non remote occasioni mostrarono tutta la buona volontà di esercitare un influenza nella soluzione delle crisi. Ma ci fu sempre chi gridò : vade retro SatanaI E i pezzi grossi del Parlamento per vigliaccheria e per servilismo stettero sempre con questo arcangelo dalla spaJa fì1mmeggiante, che sta a custoiia del Paradiso del putere. Sicchè i radicali - giudicando dal passato - sembrano condannati a starsene nel Purgatorio. In Paradiso non possono entrare come . gruppo, mi come individui e dopo avere subico l'operazione di Origine ... Ecco la verità. Mi assi.:urano che l' 0n. Giolitti sarebbe disposto ad accettarvi interi: se fosse vero molce cose dovrebbero essergli perdonate. Ma temo forte che se così fosse discenderebbe lui nel Purgatorio e non farebbe salire voi in Paradiso. Siamo d'accorJo perfotto in quanto all'alleanza ed alla legalità. Al Travet della Rivista Popolare anticipai la tua rispost~ : potrai rammentartene. Sul modo d'intendere la legalita, pero, mi parrebbe utile a te, al gruppo radica\.,, alla cosa pubblica, che tu rispondesti alle acute interrogazioni che l'anonimo delle tre stelle ti ha rivolto nell'Avanti! (2 Novembre). Un ultima parola ed avrò terminato di annoiarti. Per sommi capi ddinei il programma del gruppo radicale. E chi non l'accetterebbe? Faresti bene a spiegarti piu chiaramente sulle spesemilitari, perché mi pare pericolosamente elastica la tua frase: sino al limite della potenz.adifensiva dell'esercito. E conchiudo ripettndo a te che vuoi assumere la croce del potere ciò che il Socialistoide rispose all'intransigente Travet: ora come on siamo tanto discesi in basso, che socialisti, repubblicani, radicali, progressisti sinceri e quanti italiani amano davvero la patria in Parlamento e fuori non possono avere che questo solo e semplicissimo programma : difendere lo Statuto, le leggi, la libertà. Dr. NAPOLEONE CoLAJANNI. Per abbonarsi, alla Rivista, inviare Vaglia o Cartolina-vaglia all'on. Napoleone Colajanni - Napoli.

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