Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IV - n. 5 - 15 settembre 1898

'l(IVISTA 'POPOLARE DI POLI'IICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI Ministri e i Sottosegretari di Stato e i Direttori Generali, e i Capi di Divisione scrivono delle circolari, e gli impiegati le ricopiano e le protocollano (dicono cosi questi rinnovati italiani) e le autorità che le ricevono le registrano, le ricopiano e le comunicano ad altre autorità che le ricopiano e le registrano, finchè arrivano a chi dovrebbe osservarle, che, pratico come è degli usi amministrativi, non le legge, e se le legge, non le osserva, con grande vantaggio mohe volte del buon senso e dei veri interessi del paese. E tutti così sono contenti. (li ;Marzocco, 14 Agosto). Carlo Tivaro11i: L'elevazionedel livello medio Intellettuale italiano. L'esame dei fatti e le opportune comparazioni inducono a stabilire: 1° che il livello medio intellettuale degli Stati Uniti, dell'loghilterra, della Svizzera, del Belgio, della Germania, della Francia è senza confronti, più elevato che in Italia; 2° che quando questo livello medio non sarà elevato - e l' opera non è di un giorno nè d'un se • colo - governi la monarchia o la repubblica, il Papa o il collettivismo o un superuomo dell'egoarchia, sarà sempre un edifizio basato sull'arena, imperocchè è la media coltura intellettuale cosciente che sostiene un re~ime - la monarchia in Germania, in Inghilterra, nel Belgio, la repubblica agli Stati Uniti, in Francia, in Svizzera. Fino a quel giorno noi rimarremo popolo inferiore; non già perchè siamo troppo sensuali o trop;io presto invecchiati, come vuole Guglielmo Ferrero - o perchè non ci consacriamo all'ozio o al sesso come desiderano i superuomini; ma- semplicemente perchè siamo troppo ignoranti - tutti, troppo ignoranti, s' intende, monarchici e repubblicani, clericali, socialisti ed egeoarchici. Tutti quanti, classi dirigenti e capi partito, disponiamo di moltitudini, che non capiscono niente, e finchè sarà cosl, non potremo tondare nulla di solido, nulla, nè collettivismo, nè anarchia, né repubblica (1). Parlo forse un linguaggio troppo ctudo ; ma poichè finora i vari partiti non mi hanno ancora lapidato, calcolo ciò un buon sintomo e tiro via, persuaso che gi,,vi dir chiaro qm I che si cred.: la verità, convinto che nello Stato in cui siamo solo l' asprezza della forma occ'oru in mezzo a tante piacenterie per fermare l'.ttenzior e della folla alta e bassa, EJ è , ano S?erare che preceda il m:glioramento economico e sociale ddle masse la,·oratrici, se prima non migliora la condizione intdkt1uale. ( Vita l11temazio11ale. 20 Agosto). (1) L'egregio e chiaro scrittore è un Regio Provveditore agli studi. Si c ,pi~ce, perciò, come, a Questi chiari di luna reazionari, l' ìmpoten,a a fondare qualche cosa di solido non la es,enJJ 3)Ja forma monarch ·ca. N. d. R. RECENSIONI Dott. ORAZIOLENZI: La Teoria dèl fondo salari e la questioneoperaia. U u voi. in 8°, Siena, Torrini editore. L. 3. Il Professore Achille Loria, l' illustre Economista italiano, a~cettava che fosse a lui dedicato questo studio recentemente dato alla luce dal Dr. Orazio Lenzi, autore già noto per altre pregevoli pubblicazioni economiche. È questa la miglior prova del valore dell'opera, della serietà di essa. L'autore in questo studio fissa prima di tutto la causa per cui l'uomo p1oduce, e viene a determinare l'origine, lo scopo del lavoro principale fattore della produzione. Espone poi chiaramente tutto quello che si riferisce alla rettibuzione del lavoratore, e dimostrato che questa si fissa indipendentemente dalla azione di lui, viene ad affermare che con l'odierno sistema di dis:ribuzione e produzione delle ricchezze avremo sempre più inevitabilmente il continuo e progressivo incremento dei profitti a danno dei s ilari. È la cooperazione, così conclude l'autore, che rimedierà a questo inconveniente, la cooperazione che sarà come l'olio che calmerà le onde furenti che minacciano di sommergere la civiltà. Questo il libro in sunto ristrettissimo, ma nello svolgimento trovano posto capitoli importantissimi : basterà eccennare a quelli • che dimostrano quanta importanza abbia per gli operai la vita naziou,le e quanto sia per essi necessario il riportare su questa tult I la loro attività. È una landa contro l'internazionalismo ed il cosmopolitismo che si spezza in questi capitoli in cui si ta il più fervido augurio che venga pr?sto a surgere uu partito nazionale del lavoro dimostrando di quanto, in questo modo, potranno gli operai migliorare la loro posizione. Tale in poche rarole, è la nuova pubblicazione edita in nitida edizione da Signor Entico Torrini di Siena ,e noi con piacere la segnaliamo ali' attenzione di tutti gli studiosi. "· y. z. Dottor GIUSEPPE CATINELLA: 'Della natura giuridica dei vescovatidi Sititia. Palermo, A. Reber, 1898. L. 2,50. È un' ottima monografia, che arriva in un buon momento: quando cioè si è discusso di nuovo dai ministri del regno d'Italia se era o pur no conveniente presentare una legge sul regio ex,quatur pei vescovi, quando si sono arrestati o condannati vescovi e preti per il reato di cospirazione o di eccitamento alla guerra civile. Il Dottor Catinella non è un mangia:preti; scrive, anzi, con molto rispetto della religione cattolica. Ma vorrebbe che lo Stato non si disarmasse innanzi alla Chiesa,. specialmente quando questa diventa aggressiva contro l'Itaha nuova, e proclama altamente la cosidetta t'ivmdicazio11edei suoi diritti, cioè, la ricostituzione del potere temporale del papa. Egli deplora che il governo abbia rinunziato ai diritti che da secoli esercitava in Sicilia sulla Chiesa senza averne ottenuto alcun compenso. Consiglia che lo Stato eserciti realmente il Patronato sui benefizi eccl.:siastici maggiori, di cui con accurato e sereno esame dimostra il fonda- _meoto storim e _giuridico. L'egregfo ~tore possiede, come suol dirsi, la materia e tratta di questo grave argomento di diritto pubblico italiano con larga erudizione e con acuto senso critico. · SALVATORETURINO: I patronati scola1tici Caltanisetta. 189~. È una buona perorazione in favore dell' istruzione popolare, ed una malinconica dimostrazione del fallimento della legge del 1887 sulla istruzione obbligatoria: le cifre che egli riprod~ce - ed altre potrebbe aggiungerne non meno dolorose - c1 dovrebbero fare vergognare. L'autore esalta i Patro11atsicolastici, dai quali spera benefizi. Ne parleremo fra qualche annoi Onesto com'è, il Turino riteniamo che dovrà esclamare: mi ero illuso ! Avv. VINCENZOCAMANN:I La par/rcipazior.edei lavora/ari al profiltodell'impresa. Roma, Casa EJitrice itafia L. I. 50. È un ottima monografiJ che discorre su ciò che rapp,csenta la pane.:ipatione nell'attuale fas.: della evoluzione economica. La connetts: colla libertà del lavoro e ne mostra i benefizi, ma seoz1 ~perarne al di là di ciò che essa può dare. Dr. NAPOLEONECOLAJANNJ LA GRAND~ BATTAGllA D[ AVijRij È un opuscolo interessante sul movime ,to unionista inglese. Sono 46 pagine in quarto grande. Prezzo: Centesimi settantacinque. Blatchford, l'autore del celebre Merrie England, di questo opuscolo ha scritto in The Clarion: « È una esposizione interes ... sante dello sviluppo del Trade Unionismo in Inghilterra, in cui l'autore rivela una familiarità coll'argomento quale non si tro ... va facilmente nelle riviste ita ... liane» . Dirigere domande ali' Amministrazione della Rfvilil-ta Popolare in Roma. Dr. Napoleo11e Colaja,mi proprietario,direttore-responsabile. Roma, Tip. Tiberina, Via de' Gigli d'Oro, r6.

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