1.58 lUVfSTA POPOl,A.RE DI POLITICA J,ETTElt E ESCIE 'ZE SOCIALI II. Butrenoir: Un testamento letterario di J. J. Roussean. M. O. Scl1ultz-Gara, proftl~sorc all'Univer. ità di Berlino, ha pubblicato un curioso opuscolo. noi quale dopo una dotta prefazione, ristampa un rarissimo e sconosciuto testamento letterario ciel Rousseau, eia lui trovato nella Biblioteca reale cli Berlino. Ne aveva fatto cenno an ·he il Janzen, pure non rilen°ndolo degno di una utile di cussione. ~la il Buffenoir non ritiene che sia stat1 la penna del grande scrittore delle Confessioni a vergare queste pagine senza grazia, senza immagini, senza finezza. senza eloquenza, priva insomma di tutto ciò che forma la caraLLeristica dello stile del Rousseau. Questa opinione ò rafforzata dall'ignoranza degli amici più cari del grandtl scrittore sulla esistenza di questi libretti, e dalla mancanza di qualunque corrispondenza a tal riguHdo con l'editore che lo stampò e che non avrebbe mancato di servirsene come di una réclame. (Revue Bleue ott). Oscar Herzberg: Gli inizi della pubblicità.Il primo avviso conosciuto si contiene sul Mercurio politico ciel Gennaio 1652• ed annuncia la pubblicazione di un poema eNico « Grenodia Gratulatoria ». Nel i682 un membro della società reale, farmacista di fama, chiamato Houphton, fondò un foglio di annunci, che ottenne grande successo, entrand/) nei commercianti la convinzione dei numerosi vantaggi di questo sistema di réclame. Ogni inserzione veniva pagata 3 scellini e 6 denari, e Houpthou trovò nel giornale un utile abbastanza considerevole. ·arebbe interessante un pa• ragone con gli attuali prezzi delle inserzioni e le spese relative, che in America si calcolano complessivamente ammontare a circa un miliardo di Lire all'anno. (Lippincott's Montly 1lfaga:.:::ine). M. Angelo Vaccaro: La corruzione dei minorenni in Grecia ed in Roma. Questa multiforme degradazione e corruzione sessuale fu molto più estesa in Atene, che in Roma, quan· tunque sotto l'impero si s;a este,a molto. Forse la differenza nello sviluppo del male derivò dal fatto che in Grecia l'educazione dei fanciulli consideravasi come un affare dello Stato, e in Roma restava di spettanza del padre. Gli ateniesi punivano severamente la corruzione dei minorenni; eiononostante essa era molto estesa e concorse non poco al pervertiment, dei costumi ed alla decadanza di quella nobile e raffinata repubblica. Erano anche severe, per quanto inefficaci le leggi romane, le qu~li si avvicinarono molto all'idea della corruzione dei minorenni, come noi l'intendiamo; essi intravvidero che schiudere certi misteri a rhi non ha raggiunto ancora il pieno sviluppo fisico e intellettuale, fargli perdere l'innocenza, eccitarne precocemente i sensi, importa quasi sempre comprometterne la salute e la felicità; importa disordine nelle famiglie, vizi;, decadenza e miseria. (Rivista scientifica del dil-itto). Sociologia della suggestione. Es:ime perspicuo dell' ultimo libro di ì\lax Nordau : Paradussi svciologici, nel quale ci sostiene la grande influenza della suggestione. o meglio dell'imitazione. li fondo del libro non è nuovo rer<'hè il valore sociale dell'imitaliooe alcuni anni or sono fu splendidamente illustrato da Gabriel Tarde, in un opera appo - sita. Gli esempi. che adduce il Nordau, però, non sono convincenti e in un certo senso vorrebbero confortare la teoria del superuomo. Quello di Napoleone I dimostra il contrario. li grande cambiamento nel!' indole del popolo tedesco dal secolo scorso al pres 0 nte prova, che. sotto la influenza delle condizioni economiche e sociali, muta il carattere delle razze. È vera la suggestione che un ambiente sociale può esercitare su di un individuo : cosi Cham;sso slavo scrive come qualunque altro tedesco e Dante Gabriele Ros,eLti italiano scrive come un inglese senza c' e nell'uno o nell'altro ci sia una s ila goccia di sangu~ tedesco o ingle$e. E I a1cbe questo pr.>va la mu•abi lità della razza. In couclusione i! libro di Nordau ò sbagliato perchò vuo'e spiegare la Sociologia per mezziJ della psicologia. (Devenir Social. Agosto-Settembre). Robert .lfw:h1·ay : La storia della bicicletta. Certe combinazioni di due ruote a 1.?uis1 di tandem, conosciute coi nomi di Hobbyhorse e Dandylv.wse erano, a quel che pare, assai popolari al principio del secolo, e in que~te noi possiamo rintracciare gli avi della bicicletta. Il ve'ocipede a due rnote nacque nel 1836 in una macchio t costruita da Kirkpatrik Macmi lan, uno scozzese, e fu pochi anni dopo perfezionata di Gavin Oalzell. La ruota anteriore era di 30 pollici e quella posteriore - la ruota mossa dal ciclista - di 40. Questa macchina era messa in movimento e mar• ciava senza che i piedi toccassero a terra. Venne poscia il bancshaker (letteralmente scuoti ossa), il primo modello del qua1e apparve alla esposizione di Parigi del i865. Nd t876 il ferro rimpiazzò il legno nella costruzione, la ruota anteriore rairgiunse i 48 e tal volta 60 pollici. mentre la posteri ire p ecipitò a i 4 pollici e furono introdotte le guarniture di gomma alle ruote. Questi cambiamenti segnarono tale evoluzione da cancellare per sempre il nom-i di bancshaker che fu S%tituito con quello di ordinary. •Nel 1885 apparve la. prima bicicletta a ingranaggio che mette in moto la ruota posteriore, la safety attuale che e ;clissò tutte le macchine che l'avevano preceduta. J. K. Starley, l'inventore, cominciò i suoi esperimenti nel i872, ma solo nel i885 la safety fu introdotta, con tutti i perfezionamenti che la distinguono. Nel i888, il dott'>r Dunlop, un veterinario di Belf,st, inventò la gomma clrn guarnisce la ruota a sistema pneumatico, che guadagnò ad un tratto la palma per la comodità e la velocità di cui ha reso capace la bicicletta. Da allora in poi cominciarono a sorgere le m ditlcazioni per adottare il rapido motore all'uso delle signore, ed ebbe origine la vasta quanto inattesa rivoluzione nelle abitulini del gentil se~so. I records ufficiali dei grandi percorsi sono, fino ad oggi 22i miglia in i2 ore, raggiunte da G. llurt e 402 miglia in 2-1 ore, percorse da M. A. Hobbein. Nel velodromo J. Platt-BeLts ba superato un miglio nel tempo più breve, cioò io I minuto e 40 secondi. J. ,v. Stocks ha fatto, a Whito-week 32 i[4 miglia in uo' ora. ( /Vindsor Magazine, settembre) A. De Viti De Mai·co : Le recenti agitazioniagrarie. QueHe dei Castel,i Romani si rassomigliano alle aJitazioni di Sicilia ed banno cause ed occasioni spesso reali, di cui sanno trarre profitto i so'Jillatori socialisti. Lo studio delle cause e dei rimedi di queste agitazioni dev'essere accompagnato dalla dimostrazione eh' è una fiaba quella del danno del latifondo in Sicilia e nello Stato Romant>. Per ognuna delle agitazioni agricole, che da più anni vanno turbando il paese, esistono cer1amenle cause speciali e locali di cui non bisogna diseonos·ere la presrnza; ma dietro e al disopra delle varie cause occasionali si scopre l'azione di una causa generale e costante ; ed è la scemata fecondità delle forze produttive generali tlel paese; indi la ripartizione di questa perdita, che si fa a carico delle classi agricole più che d.ille industriali, e poi ancora a carico dei salariati agl'icoli più che degli altri operai. Questa serie di graduali dfoLti ò dvvuta principalmente al protezionismo industriale e al dazio sul grano. Questa è la sola ipotesi, che spieghi e armonicamente classitlcbi tutti i fatti e i sintomi del malessere economico ge:ierale e particolare.
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