Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno II - n. 22 - 30 maggio 1897

RIVISTA.POPOLA.RE DI POLITIOA.LETTERE E SCIENZESOOIA.LI 435 Ttrzo atto. Un mese dopo. Chambard è divtintato ministro. Che è dunque avvenuto a mezzanotte nel padiglione solitario? Livaray ha sorpreso gli amanti a.ppena entrati, ha schiaffeggiato Chambard e... Nulla. Essi da 11llora sono sempre sul punto di mandarsi i padrini senza dec:dersi mai. Chambard (è giusto) per non compromettere Giovanna; Livaray per motivi meno confessabili non essendo ancora stato concluso l'affare delle. concessione ferroviarie.. Troviamo Chambard nt-1 suo gabinetto di ministro che attende tranquillamente gli avvenimenti. Nè inv11no, che ecco Livaray si fa annunziare. Chambard dispone sul tavolo l' incarto della concessione e fa entrare. Livaray entra con una magnifica dignità, getta uno sgue.rdo sull' incarto, e da gre.nde vero gentiluomo : < Potete giurarmi sull'onore, signore, che, a qualunque impulso abbiate potuto ce1ere, voi e !e signora Livaray, voi non siete stato l'ame.nte della signora Livaray? Pensate che noi siamo qui fra gente d'onore raffinato e intransigente I - Sul mio onore, vi dico che la signora Livaray non è mai atata, nemmeno un minuto, la mia e.mante. - Caro amico, datemi le. mano. - Eccola, amico mio. - E ora, la ftn•rovia ?.. - Attendevo il vostro passo. Ora l'affare camminerà. spedito. - Caro amico -. Vedete? La sfumatura qui è che Livaray non ha potuto essere canaglia senza quel nobile modo. Un non so che esige ch'egli faccia il gesto dell'uomo di onore e armeggi un poco prima di mostrarsi canaglia, e si sente che in ciò egli è sincero. Giovanna sopraggiunge, e apprendendo tuttociò è come smarrita fra tanta ignominia d'essere mercanteggiata, venduta e riscattata fra que' due barattatori. Essa lo crede, almeno; in fondo, e lo si sente, è la spaventosa piattezza e banalità della parte che quei due uomini le riservano nella loro vita, che le toglie ogni gusto per ogni cosa. Oh povero pimento! Essa abbassa la testa. Livaray potrebbe contare ormai sulla sua fedeltà, se glie ne• importasse. Essa non era capace che di passioncelle, e ne ha veduto a sufficienza la va.nità. Essa non si monterà più la testa per chicchessia. EMILE F AGUET. AVVISO AI LETTORI. A cominciare dal prossimo numero sospenderemo l'invio della Rivista ai seguenti rivenditori morosi: Alessandria, Cerralo Lucia; Cagliari, Vinelli Nicodemo ; Carrù, Ferreri Sebastiano; Caserta, Maisano Domenico ; Milano, Robecchi Severino; Pisa, Corazza Armando ; Pesaro, Spanocchia Bruto ; Perugia, Fioretti Amilca.re; Ravenna, Nardi Giuseppe; Spezia, Alfredo Lena. Per abbonarsi,spedire lettera o Cartolina-Va9lia /l'Onorevole Dr. Napoleone Colajannl - Roma, LE ODI DI ORAZIO TRADOTTE DA MARIO RAPISARDI, La traduzione delle Odi di Orazio, testè pubblicata, è un'opera poderosa, che costò a.l Poeta molti anni di fa.tica.; e vorrei che questa volta gli acca.lappia.- tori di da.tivi dina.miei e di a.bla.tivi assoluti non la giudica.ssero senza. leggerla e studiarla, come fa.ranno certamente i soliti critici dei soliti Fa.nfulla.. Il Rapisardi nell'avvertimento dice non senza. morda.eia: < Negli eccessi di mondanità a.ccumulata gli anacoreti ricorreva.no a.i cilici, io ricorsi a quest'antipatico poeta. dell'aurea mediocrità, e crocifissi l' ingegno ribelle in una. traduzione che dell'originale ha, se non altro, lo stesso numero di strofe, di versi e presso a poco di sillabe >, Or io, prima di accenn11re al merito letterai·io della versione, vorrei un po' spiega.rmi le ra.gioni di tanta. a.ntipa.tia., che senza dubbio avrà fa.tto rabbrividire gli acca.lappiatori suddetti. Orazio è l'uomo dei tempi nostri: vizioso, volubile, codardo, sommamente ipocrita.; e se non fosse un grande artista, i9 sa.rei tenta.to di pa.ra.gona.rlo a un poeta. italiano vivente. È nota a tutti la. pagina gloriosa che la stol'ia di Roma registra. in fa.vore del Venosino, aùorchè a Filippi, essendo a.rdente repubblicano e tribuno militare ai servizi di Bruto, e vedendo la.bilancia. della vittoria trabocca.re dalla pa.rte dei nemici, gitta via lo scudo e se la. dà a. gambe valorosamente. Ed è noto che poscia, non volendo offuscare la. gloria acquistata colla fuga, sdegna di unirsi ai compagni e di seguire Pompeo contro Ottavio, e, accettando senz'altro l'amnistia che concedevano i vincitori a coloro che deponessero le armi, fa. vela. eroica.mente per Venosa. È noto altresì com'egli, ritornato al suo paese, e non trovato nè il padre nè, ciò che più gl' increbbe, il suo piccolo podere, che gli era stato tolto nella. distribuzione delle terre ai veterani, non si addormentò punto sugli allori ; ma passa.to qualche anno, quando il suo genio incomincia.va a fiorire, si fece presentare a. Mecena.te ed ottenne un poste di scrivano nell'ufficio dell'erario. E così, pa.ssando da.ll'eroismo al martirio, è notissimo com'egli abbia sacrificato talmente la sua personalità da sconfessa.re il suo passato e da celebra.re financo come fece nell'epode VIII, le vittorie d'Augusto in Egitto. Onde, divenuto l'omuncio lepidissimus della corte, egli, bassamente epicureo, imprese a caµti.r di morale, di religione e di patriottismo, secondo i voleri d'Augusto; e mentre gozzoviglia va tra le feste, l'orgia e le grandi ipocrisie cortigiane, inneggia va fervida.mente al pudore, alla frugalità e alla virtù. Non basta ciò per impiegare le ragioni dell'antipatia che un tal poeta deve suscitare nell'animo del1' integerrimo Rapisa.rdi? ... * * Pur Ora.zio, antipatico o no, è reputato da tutti il primo poeta lirico della letteratura latina. E lo stesso Ra.pisardi deve molto stima.re l'arte del Venosino;

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