Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno II - n. 17 - 10 marzo 1897

338 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI tentavano una insurrezione sanfedista, che la guardia civica disperJeva: i frati agostiniani di 'l'olentino tentavano la reazione, seguivano Orvieto, Pontecorvo ed alcuni borghi delle Legazioni. La banda della Bassa Romagna capitanata dalla squadraccia d' Imola era rotta dalla guardia nazionale mobilizzata; egual sorte toccava ai sollevati di Mombaroccio, Oppida e Ca~cignano che avevano rialzato gli stemmi papali. Tra Frosinone e Terracina Garibaldi e Masi impedivano l'avanzarsi delle accolte col. generale Zucchi, i vescovi di Segni e di Ferentino fuggivano. Nelt'Ascolano il prete Domenico Taliani di Montegallo mentre monsignor Savelli istigava dal confine napolitano, insorgeva a capo di bande raccolte ad Arquata e Civita Castellana radunando ben 1500 uomini, scorazzando lungo la giogaia Appenninica dalla montagna della Sibilla al gran Sasso d' Italia, uccidendo e tormentando cittadini. Il 4 aprile il governo aveva destinato l' edificio del Sant' Uffizio ad abitazioni di famiglie a tenue pigioni mensili. (1) Con legge 15 aprile ordinava che una grande quantità di beni rustici provenienti dalle corporazioni religiose e manimorte doveva ripartirsi (2) ferme le disposizioni sulla congrua dotazione del culto, del ministero pastorale dei parroci, e degli stabilimenti di puhbliconteresse. Con decreto 15 aprile Yeniva abolito l'appalto dei sali, tenuto dal duca ..-\lessand1·0Torlonia. (1) Il 17 aprile veni va presentato il progetto di costituzione che pl'oponeva la sovranità del popolo, libel'tà ed eguaglianza, religione dello Stato la cattolica, inviolabili le persone e le prop1·ietà, abolita la pena di morte e la confisca, libera la stampa, libere le associazioni, gai·antito il debito pubblico, il suffragio universale, il di1·itto di isuerra all' assemblea; istituiva due consoli e 12 tribuni; i consoli uscenti uno per anno esercitavano il potere esecutivo; avernno diritto di grnzia e nominavano a tutte le funzioni. I tl'ibuni eletti per 5 anni vegliavano sulle deliberazioni dell'Assemblea, di cui potevano proYocare tre volte il voto sulla stessa questione se non vi' era stata la maggioranza di tre quarti. - In caso di dittatura i tribuni erano incaricati specialmente di seguire gli avvenimenti e di convocare l'Assemblea cessato il pe1·icoìo. Inviolabili tutto il tempo, di loro funzioni ed un anno dopo, erano rieleggibili solo dopo un intervallo di cinque anni. L'Assémblea veniva eletta per tre anni direUamente dal popolo come i consoli e i tt·ilJuni, non. poteva essere sciolta; 15 cittadini sceUi nelle diverse provincie formavano un Consi_ glio di Stato. A 21 anno si era elettore, eleggibile, anche console o tribuno. La revisione della costituzione non poteva aver luogo che dopo un voto dcli' Assemblea che doveva essere rinnovato tl'e volte di sei in sei mesi e sanzionato dai comizi generali; i magistrati indipendenti ed inamoviuili, nominati dai consoli a proposta del Consiglio di Stato, i giurati in penale, un tribunale di censura pei consoli; costituzione democratica che avrebbe costituito un gommo debole, senza unità di direzione, e in perpetuo con fiitto fra consoli e tribuni. Il 22 aprile dopo la festa pel Natale di Roma la farmacia di Sant' Ignazio già condotta dai Gesuiti veniva invasa da una mano di giovani e soffriva guasti. Il 24 veniva sospesa la tassa patenti pagata dai bottegai. Con decreto 27 aprile clichiaravasi « la società non riconosce perpetuità di voti particolari ai 'differenti ordini religiosi cosideLti regolari ». (4) Ai vescovi come assegno si concedevano scudi 1000 all'anno, 180 ai parroci, 40 ai titolari di collegiate, 108 ai sacerdoti semplici e 72 ai regolari. Il 29 aprile : « gli stranieri e segnatamente i francesi dimorante in Roma erario posti sotto la salvaguardia della nazione». Tutti i soliti spettac0li religiosi continuavano ; Mazzini, si sa, era uno spirito religioso e sapeva di vivere nella ciLtà dei Pontefici; per cui il giorno di Pasqua il governo si recava a S. Pietro a messa coi ministri, col munic;pio, coi capi dei corpi militari ; un prete assistito dal padre Ventura e dal padre Garazzi impartiva al popolo, dalla loggia, in sostituzione del Pon1efice, salutato dai cannoni e dalla guardia nazionale, la benedizione « con sacrilega usurpazione del di lui ufficio», ed avendo i canonici rifiutato di prestarsi a quella funzione, il governo, li multava 120 scudi per ci~scuno, provocando una protesta di Mamiani. Stamp1vano, rileva Cantù, notificazioni pit1 de - vole di quelle di mons. Vicario, la più ricca carrozza del Papa regalavano al bambino di legno di Aracoeli e in quella, a tiro a sei, lo facevano passare in solenne processione per le vie di Roma fra gli onori militari; quando il 20 maggio il triumvirato chiedeva la riconsegna dei confessionali tolti alle chiese, pubblicava con intonazione pietista: « da quei confe.ssionali donde purtroppo talvolta uscirono violazioni del mandato di Cristo, insinuazioni di corruUela e di serviti'.1,esce pure, non lo dimenticate, la parola consolatrice alle vecchie madri dei combattenti per la Repubblica». I beni della Chic.sa ammontavano a 80 milioni di scudi romani, oltre 12,000,000 cli scudi cli rendite pubbliche. Sul modo di far denaro disputavano Audinot, Ercolani, SturbineLti, Carpi, Berretta, contro la sinistra che ottenern un prestito forzato. Nessuno però protestava contro la non facile opera dei finanzieri della Repubblica, che neppure nella reazione susseguente poteva venire oscurata. So-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==