Rivista di politica e sccienze sociali - anno I - n. 14 - 30 gennaio 1896

RIVISTA DI POLITICA E SCIENZE SOCIALI 213 tuati agli abusi, come ai rnleni Mitridate, e non viene neanche in mente che il codice penale dà il diritto di ammazzare come un cane il preteso agente dell'ordine che vi invade la casa di notte, senza mandato del giudice; che anche l'arrestato in una pretesa o procurata flagranza ha diritto che il mandato gli sia, entro un certo tempo, consegnato; che esigere una tassa non votata dal Parlamento è reato di concussione. Cittadini, vedono arrestare a capriccio un galantuomo e... si confortano di non essere al suo posto; magistrati, sentenziano che le tasse si devono pagare se anche il Parlamento non le ha votate; funzionari o legislatori inventano il decreto-legge, dopo aver censurato, sui banchi della scuola, come peste costituzionale, )e ordinanze di Luigi XVIII. E non dico tutto questo d'un cittadino, d'una Corte di giustizia, d'un Governo: più o meno questo fiacco sentimento della libertà e_della legalità, questa passione dell'arbitrio l'abbiamo, pur troppo, quasi tutti ... Così stando le cose, e stanno forse peggio assai di quello che si può immaginare, chi non vede come sia necessario che alcuni cittadini, almeno, possano parlar franco e schietto al Gornrno, senza timore di destituzione o di trasferimenti, senza paura che si inventino .,reati da attribuir loro o si costituisca un tribunale per condannarli? Tanto pit'.1 quando il parlamento è ridotto alla... infinita miseria della presente xix Legislatura nostra! 1on dico al lettore quali e quanti colleghi terrebbero oggi compagnia al povero De Felice, se questo privilegio loro non fosse, perchè i nomi corrono a tutti sulle labbra. E, s'intende, oggi sarebbero questi, domani altri, imperocchè la violenza ricade su chi la commette. In tutto il medio evo i carnefici d'oggi furono le vittime del domani : il gran vanto dell'età moderna è di aver scemato notevolmente il numero dei carnefici e quello delle vittime. Anzichè privilegio, è dunque un gran beneficio per tutti che in un paese che ha così scarso il senso della libertà, così fiacca la coscienza dell' iIL dipendenza, cosi larghe le maglie della legge, siano almeno sottratti agli arbitri del potere esecutivo, eventualmente anche ai «senizi» resi dal potere giudiziario, senatori e deputati, pe1· guisa che essi possano alfermar:;i socialisti, repubblicani, in quel modo che le idee loro e la coscienza dettano, e combattere jeri Giolitti, oggi Orispi, domani Rudinì, se bene o male dirà la storia, ma certo per quello che essi credono, e può non essere, ma può anche essere il bene della patria, il decoro suo, la :ma salute e la stessa sua vita. Con questo non dico che ·iano necessari così estesi pt·iYilegicome quelli che abbiamo non tanto dallo Statuto, quanto dallo usUJ·pazioninostre. Sonatol'i e deputati devono es,-;e1·epienamente indi- ~e~denti ~ ir,responsabili di. fronte al _potere esecutivo: ment altro. Senatori e deputati devono poter esercitare il loro mandato senza esser molestati appunto perchè tali, anzi tab'olta soltanto perchè tali. Imperocchè non bisogna dimenticare che cotesti priYilegi hanno la loro parte negativa. Il cittadino può dare due schiaffi ad un guardiasala insolente o ad un usciere impertinente : è affare che si regola senza tanto chiasso, in pretura. Ma il deputato, se alza un po' la voce, anche quando ha ragione di vendere, sa che va su tutti i giornali, è messo alla berlina, e non una, più volte, per narrare il fatto, per dire della chiesta autorizzazione a procedere, per ri~·sumere la discussione. Vi sono, è vero, deputati prepotenti: ma a quanti non è avv.enuto di dire a qualcuno « vedi, amico, ti pigliere_iyole:11tie~·ia calci .. se non fossi deputato ». li pr1v1leg10s1 dovrebbe dunque ridurre a questo. In ciascuna Camera una Commissione permanente di dieci membri, metà di quelli che votano costantemente col Governo, metà di quelli che gli sono costantemente avversi, con un presidente nominato da loro. Per qualsiasi reato, anche di contravvenzione, sia commesso da un legislatore, e sia pure di azione privata - che può esser mossa da pubbliche cagioni, o da pubblici ... nemici - si inviano tutti i documenti dell'accusa, dico tutti, alla Commissione. La Commissiono li esamina sotto questo punto di vista: trattasi di fatti per cui un cittadino sarebbe imputabile, o non piuttosto di ordini, consigli, suggerimenti, tranelli che risalgono al potere esecutivo? trattasi di fatti per cui ogni cittadino sarebbe imputabile e non è invece la qual!t~ su~ di deputato che ha indotto l'avversario politico, 11bravo o il giullare del candidato battuto, forse un ricattatore, che determinarono l'accusa ? E poi ancora: il danno che deriva alla società dall' impunilà temporanea del senatore o del deputato delinquente è maggiore o minore di quello che le deriverebbe se il Parlamento fosse privo della sua parola e del suo voto ? Ecco una questione essenzialmente politica, lo riconosco; ecco una altra scelta fra due mali, ma una scelta ugualmente necessaria. Ohe ne sarebbe stato del!' Inghilterra, se aYesse lasciato condannare Guglielmo Pitt, come meritava, alla prigione dei debitori? li diritto è semp1·eil diritto: ma la politica è per lo piì1la scelta tra due mali: questo non bisogna mai dimenticare. Nessuno oserà affermare che il governo parlamentare sia una bella cosa: ma tutti i galantnomini :-;ono d'accordo nel credere che il governo assoluto è infinitamente peggio1·e. Così non è bello che si devano difendere ancora dei privilegi in nome della libertà, ~a sarebbe assai peggio se qualche deputato vemsse mandato a domicilio coatto o chiuso alle Oarce1·i nuore .. per oUenel'Ile il silenzio. ATTI.IO Bnu:- IAt'fr.

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