La Rivista Popolare - anno II - n. 16 - 1 settembre 1894

LA RIVISTA POPOLARE luto conservare il suo antico successo e prestigio. Il Forum ha dovuto diminuire della metà il suo prezzo, e l'Arena si è gettata nel mondo dei miracoli e specula sulla credulità de' suoi lettori. I magazines americani sono però cli assai superiori a quelli d'Inghilterra; sono vere riviste artistiche, nel nobile senso della parola. I principali sono: il Century, l' IIarper' s, lo Scribner' s e il Cosmopolitain, che, in media, superano ciascuno la tiratura di 200,000 copie. Tre quarti dei collaboratori sono donne. Le retribuzioni maggiori sono, come in Inghilterra, riserbate ai grandi nomi, mentre le comuni non superano quelle adottate, in media, dalle riviste londinesi. Così la North American Review ha potuto pagare a Gladstone e a Salisbury da 50 a 7 5 mila lire per articolo ... ; è ovvio aggiungere che questi scritti non brillavano punto per finezza o per profondità di idee. Non molto numerose sono m Germania le riviste. I pit1 diffusi sono i giornali di famiglia, come il Ueber land und 11zeer e il Garten laube. La Deutsc!Ìe Rundscliau, il Nord und Si'td, assai ben redatte, la Deutsc!te Revue, i Freussische J'ahrbùc!ter: ecco i maggiori nomi e le principali potenze giornalistiche tedesche. La Germania ha in compenso dei giornali settimanali, come il Gegenwart e il Magazin fi'tr litteratur, che pubblicano, accanto ad articoli politici, studi artistici e letterari. L'Italia è in condizioni sfavorevoli. Si vuole spendere poco o nulla, molta è la miseria, e molta l' inerzia. Non si cerca certamente con grande avidità la cultura. V'è la Nuova Antologia, che vive perchè aiutata da Banche o dal J\1inistero della P. I., la Rassegna Nazionale, la Riforma Sociale, il Rinnovamento Economico, la Rivi'sta di Sociologia, la Critica Sociale, e poniamo pure fra il numero anche la piccola nostra Rivz'sta Popolare che potrebbe ingrandire se i snoi abbonati lo desiderassero. Vogliamo sperare che in futuro, più anche del giornale, abbiano vita le Riviste, e tutti vi cooperino, e gli scrittori siano meno lenti e i lettori rinunzino a godimenti e spese superflue, ma non rinunzino mai, facendo una vile economia, alle Riviste. La Spagna non ha che la Rivista Moderna a cui il Castelar presta la sua valorosa collaborazione. La Russia è il paese che possiede le riviste più imponenti, essa ne conta una dozzina e talmente voluminose che tre numeri, per esempio, della nostra Nuova Antologia non basterebbero ancora a formarne BibliotecaGino Bianco

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