LA RIVISTA POPOLARE È per rne una vera soddisfazione vedere sostenute dal1' on. Rinaldi idee che da 1nolto tempo anch'io sostengo, e che presto o tardi dovranno finire per essere accolte. L'on. Crispi, nella recente discussione del bilancio del1' interno, rispondendo all'on. L. Ferrari, che accennò, anche lui, alla necessità di costituire Associazioni rurali cooperative del tipo sopra indicato, diceva incirca che simili riforme agrarie sono incompatibili con la monarchia. Quelle espressioni, in caso, sarebbero una prova che gli uon1ini, i quali dirigono lo Stato, non intendono il • significato delle proposte del genere di quelle dell' on. Rinaldi. Perchè esse, invece, sono il risultato di un esame conscienzioso della questione sociale nelle campagne, e tendono precisamente ad evitare perturbamenti, nei quali anche una monarchia che per ventura avesse tradizioni e intenti popolari, difficilmente potrebbe consolidarsi. Roma, giugno. ALBERTO CENCELLI • .I POETIDEI POVERI I II. Il poeta dei poveri non è colui che canta i loro dolori una o due volte all'anno, o in qualche numero unico. L'opera sua è intimamente collegata colle agitazioni popolari e con tutte le sventure e le lotte aperte o segrete di chi nell'oscurità soffre e geme. t Continuazione e fine, vedi numero prec~dente. Biblioteca Gino Bianco
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