LA RIVISTA POPOLARE GLI SCANDALI BANCARI. Il coraggio o n1eglio la in1perturbabilità dell 'on. Giolitti nell'asserire cose non vere e nello sn1entire e trattare - da invenzioni i fa'tti bene assodati, è conosciuta ; pure la franchezza colla quale a Dronero osò menar vanto della triste questione degli scandali bancari ha sorpreso, se pur non indignato, gli stessi suoi an1ici e arnn1iratori, che lo hanno giudicato per lo rneno in1prudente. Basta conoscere la storia del processo Tanlongo,- che a pochi mesi di distanza pare fantastica leggenda da Basso Impero, quale si è andata svolgendo in Parlamento e nella sta1npa, al palazzo dei Filippini e in questura, che sen1brano due appendici di palazzo Braschi, per giudicare che il Governo attuale disonora Parlan1ento, n1agistratura e paese; e basterebbe il sqlo processo Tanlongo per disonorare non un Ministero, n1a dieci lVIinisteri presieduti da uo1nini di Stato di vera virtù politica assai n1aggiore di quella che possiede il comm. Giovanni Giolitti. Dirò brevissin1an1ente di tale n1ostruoso processo, perchè a lungo ne parlerò nel libro Banche e Parlanzento d' imminente pubblicazione. Del resto che cosa se ne potrebbe dire in poche pagine, quando i fatti e gli elementi rùnasti sono contenuti jn oltre trenta volumi? Si osservi solo che osa parlare degli scandali bancari e farsi un merito della loro scoverta chi li conosceva da anni - dal r 889 - e da buon procuratore del ·Re, co1ne egli stesso si qualificò, li ritenne degni di Corte di assise sì~ n1a invece li coprì, li nascose e li sottrasse all'azione della giustizia; e per meglio sottrarveli -accordò le immunità parla1nentari al reo principale, spingendolo verso il Senato anzichè verso la galera l Osa parlare, senza arrossire, degli scandali bancari, chi il 2 o dice111bre chiamò diffa1natori i cittadini deputati, che doverosamente li denunziarono ! Osa ricordare il processo Tanlongo il capo di quel Ministero che ridusse la 1nagistratùra un punto interrogativo, come la definì l'onesto 1nagistrato che abbandonò rapida1nente il Ministero di grazia e giustizia scuoBibliotecaGino Bianco
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