LA RIVISTA POPOLARE 207 tornasse alla cifra che aveva raggiunto nel r 789 ? E intanto, la classe alla quale la rivoluzione aveva conferito la · potenza politica e i cui rappresentanti co1nponevano la n1aggioranza delle assemblee rivoluzionarie, era incomparabil1nente più illuminata 'che non lo siano oggi le masse popolari che rappresenta o pretende rappresentare il partito operaio. È dunque permesso di te1nere che una rivoluzione socialista riesca assai pit1 costosa e disastrosa che non sia stata la rivoluzione borglzese del 1789; e che riesca tale, anche, che la nazione non possa risollevarsene nè dopo quaranta anni, nè dopo un secolo. « Se negli anni che hanno preceduto la rivoluzione del I 789, la classe dirigente avesse potuto prevedere la catastrofe, di cui era presso ad esser vittima, certamente rssa non avrebbe indietreggiato dinanzi ai sacrifici necessari per prevenirla. Avrebbe preso essa stessa la iniziati va delle riparazioni e delle ricostruzioni che esigeva l'edificio. tarlato dell'antica rnonarchia. Essa avrebbe sostenuto Turgot invece di rovesciarlo e avrebbe procurato alla Francia l'economia di una rivoluzione. Ma è quasi senza esempio c/1e una classe in possesso del potere riconosca i vizi del suo governo e pensi risolutamente a correggerli. Essa è soddisfatta della propria situazione e i1nmagina volontieri che tutto il n1ondo debba dividere la propria soddisfazione. Quan~ Auguste avait bu, la Pologne était ivre. « Ai suoi occhi, i malco_ntenti sono degli spiriti infermi, dei faziosi, degli invidiosi o degli utopisti, e basta una bùorra polizia, un esercito fedele con l'aiuto _di una legislazione reprimente· gli abusi della parola e della sta1npa ·per preservare la società, cioè _coloro che la governano, da ogni pericolo di spossessamento o di sovversione. Se qualche volta questa quiete è turbata, se qualche punto nero appare sull'orizzonte, ci si contenta a dire: Après • nous, le déluge ! · « Si era a tale punto alla fine dell'antico regime e .noi potrem1no essere allo stesso punto oggigiorno. La nostra cl?sse dirigente, ad esempio di quella che la precedette, s'immagina volentieri che la propria gestione governativà è tanto perfetta quanto è possibile. !~tanto essa BibliotecaGino -Branco I
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