La Rivista Popolare - anno I - n. 6 - 1 ottobre 1893

166 LA RIVISTA POPOLARE torevolissimi, che dell'una e degli altri si i-nostrano entu siasti, sebbene le attuali vicende politiche - nelle quali non è il momento di esa1ninare da qual parte stia la ragione - non siano le più adatte per farci apprezzar bene _ e con equanin1ità dai nostri vicini. lVIi permetto soltanto di accennare, che oltre l'autorevolissimo Journal des Débats, di cui feci menzione e le cui lodi mi sono sospette per 1notivi econonzici, delle stesse nostre classi inferiori si è occupato con parole molto lusinghiere il Bazin nella Revue des Deux lJiondes, cioè nella massima rivista francese. lVIi pare lecito concludere da questi fatti che l' odio politico e il risenti111ento nazionale non ci hanno che vedere - aln1eno co1ne.111oventipi-incipali - nei tristi avvenimenti di Aigues-Mortes. Non n1i sono occupato del risenti1nento religioso; mi •parve che non ce ne fosse il bisogno dopo il fiasco fatto da Sua Santità Leone XIII nelle ulti1ne elezioni generali. D.r NAPOLEONE COLAJANNI. BENEDETTO MALON L'ulti111a sua parola fu un saluto filiale all'Italia. Egli l'an1ava davvero, nel suo cielo e nella sua storia, in tutto. Quan~o si hanno concetti larghi e senti1nenti grandi, non esiston frontiere tra le nazioni. Le Alpi s'ergono solo a din1ostrare la nera profondità degli abissi e la sublime 111aestà delle vette nevose. L' anin10 di uomini, con1e Malon, le supera. Egli amava la nostra terra quanto il suo ca111pestre nido del Forez. Non ho mai udito dal suo labbro nè letto in alcuno de' suoi scritti una parola sola di avversione a tutti 1101, Biblioteca Gino Bianco

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