La Rivista Popolare - anno I - n. 5 - 15 settembre 1893

.. LA RIVISTA POPOLARE montanari aveano appena di che combinare l'unico pasto giornaliero a cui s'erano ridotti. Una sera era tornata alla capç1.nnapiù inzuppata,. più stanca, più affamata che mai, e si gettò, mandando un lungo sospiro, sullo strame mezzo fracido. Provava strani capogiri, si sentiva nello stomaco uno spasimo insopportabile. S'alzò, uscì sulla via. Un vento acuto di tramontana avea spazzato il cielo dalle nuvole ed un magnifico chiaro di luna riluceva sulla neve cristallizzata ~he ricopriva ]a campagna. Essa si mosse lentamente, a fatica. Dove andava a quell'ora? Passò avanti alle casupole tutte al buio, e, contro il suo costume d'eterna mendicante, non bussò a nessuna; tirò innanzi uscendo dal villaggio e piegando a sinistra, verso il cimitero. La cinta, rovinata in piì1 parti, dà facile accesso agli uomini ed ai cani. Non importa vigilare se in simili villaggi sieno .adempiute integralmente le disposizioni della legge. Scavalcò adunque senza ostacoli il muro e si trovò nella tetra casa dei morti. Le poche e grossolane croci di legno, ritte qua e là, mandavano . sul bianco strato, a quella viva luce lunare, ombre prolungate, nere, strane, che la colpirono ed ella si fermò a guardarle con l'occhio fatto vitre<;>dalla paura. Poi si avanzò sino al tumulo di sua madre, battendo i denti per il freddo, stringendosi i pugni sullo stomaco· quasi a soffocarne gli strazi famelici. Stette incerta, quindi colta da un impeto di delirio si dié a sbarazzare il terreno dalla neve abbondante, lavorando con le mani e coi piedi, affaccendanci.osi con sollecitudine. Ebbe un attacco di febbre calda prodotto anche dalla reazione del freddo, e, sfinita di forze, cadde col petto al suolo, brancicando c~n le mani a sè d' intorno, strappando ?,lcuni filamenti d'erba grassa. Con un atto violento li portò alla bocca e si diede a masticarli ' con selvaggia voluttà. "' Certo dopo quel pasto da bestia dovè sentirsi meglio, poichè ebbe la forza di àlzarsi sulle ginocchia, di congiungere le mani e di mormorare ancora una volta quella semplice preghiera che nessuno le aveva insegnato. Dopo pochi giorni il sole avea sciolta la neve: i suoi èonterrazzani trovarono Fior di ginestra. in quella piet_osa posizione, con le labbra verdi dall'erba mangiata, la trovarono immobile, stecchita I •.• BjbliotecaGiro Biancp. -~

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==