124 LA RIVISTA POPOLARE La quantità totale della pioggia sulla superficie del gl_obo. Secondo i calcoli di J. Murray, cadono annualmente sulle zone pluviali del nostro pianeta 2244 miglia cubiche cli acqua piovana; l'area della terraferma essendo di I I ,486,3 5 o miglia quadrate e quella dei mari 44,21 I ,ooo m.q., se ne desume che la quantità media annuale di acqua di pioggie scaricata dalla terra nell'oceano è di S 60 miglia cubiche. Calcolando poi sulla quantità media di sostanze minerali sospese in questa massa acquea, il Murray trova che ogni anno dalla ?uperficie terrestre se ne trasportano .nel mare 5,000,000,000 di tonnellate! Si vede che la sola influenza dell'acqua pluviale basta a modificare nel corso dei secoli l'aspetto geologico della crosta terrestre. Sulle attività mentali delle vespe. Peckham nella Rivista inglese 1Vature dà un resoconto delle esperienze da lui fatte sulle vespe. L'autore ha desunto che questi insetti sono capaci di emozioni affettuose e dimostrano in molti modi simpatia per le loro compagne ferite e ammalate. Però se la malattia continua, esse finiscono col divorare il paziente, non altrimenti dei selvaggi della Terra del Fuoco, i quali abbruciano vivi e poi divorano i loro vecchi e le donne. Trapanazione preistorica del cranio. Il dott. Munro in un articolo nella Rivista conteniporanea porta un esempio rarissimo di trapanazione del cranio nelle Isole Britanniche, in una fanciulla dell'età del bronzo, che evidentemente aveva sopravvissuto diversi anni all'operazione, ed i cui resti furono trovati in un'urna nell'isola di Bute. Sul continente europeo le prove di questa operazione, eseguita in tempi preistorici, sono assai piì1 frequenti; ma ciò che ha recato veramente sorpresa nel mondo dei dotti è stata la sc~perta del dott. Broca, che, oltre la trapanazione clzirurgz"ca, eseguivasi una trapanazione postuma talvolta, _onde ottenere una rotella dell'osso craniale, la quale poi serviva di amuleto. Uso di mangiar le carni putride. -Riferisce il dott. Hutchinson, che fu per molti anni console di S. M. britannica sulla costa occidentale dell'Africa, specialmente a S. Fernando Po, di avere acquistato molte cognizioni sul cannibalismo degli Africani. Un fatto curioso che presentano i negri del Gaboon, che vivono dentro terra, è che essi vengono a far delle razzie sulla costa, per procurarsi quivi, anzichè nell'interno, la carne umana, perchè, dicono, la carne degli abitanti della costa sa di sale. Anche le razze mongoloidi della Siberia si nutrono di balene arenate e incominciate a imputridire. In Asia i Calmucchi mangiano la carne di cavallo putrefatta. E così i l\1alesi, i quali, mangiano il pesce quando è decomposto e a q11esto scopo lo espongono al sole. Anzi la salsa preferita da loro, è fatta di piccoli gamberi e di pesce, esposti al sole finchè si liquefacciano, e conditi abbondantemente con pepe ed altre droghe, BibliotecaGino Bianco
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