LA RIVISTA POPOLARE 39 Da questa deficienza vengono i 111aggiori pericoli cui possono andare incontro j Fasci dei lavoratori della Sicilia. C' è il pericolo della i111pazienza, che potrà esporli ed esplosioni inconsulte ed a più facili repressioni vagheggiate già e lasciate intravvedere dai governanti e dalle classi così dette dirigenti, che li guardano co111eun bruscolo negli occhi; c' è il pericolo non 111inore della dissoluzione, che può conseguire allo scetticisn10 ed alla sfiducia derivati alla loro volta dal non ottenuto conseguin1ento di risultati econo111ici e politici, sperati - e qualche Yolta pron1essi o annunziati - prossimi e pei quali non si sono fatti nè sforzi, nè sacrifizi adeguati. Intravvedo gr_avequesto pericolo nello appré'ndere con quale leggerezza dopo pochi 1nesi di esistenza, quando in cassa non c' è neppure un centinaio di lire, senza valutare le conseguenze dell'atto e le probabilità della vittoria certi Fasci vorrebbero intraprendere la lotta aspra e dolorosa che si chiama sciopero; grave lo intravvedo il pericolo dello allontana1nento dal sodalizio e della lenta sua dissoluzione quando incontro operai, del resto onesti e volenterosi, lamentarsi della incuria o della in1potenza del Fascio perchè in una malattia o in altro sinistro occorso loro, non appena ne fecero parte, non ebbero sussidi larghi e assolutan1ente sproporzionati colle quote pagate e ·qualche volta anche .... sen1plicen1ente pron1esse. Questi i pericoli dei Fasci dei lavoratori, dei quali, ben s'intende, non tutti sono minacciati in uguale misura. Si possono scansare tali pericoli? Certo che sì; e vi riusciranno gli egregi organizzatori non solo dando esempi continui di coraggio, di abnegazione, di attività; ma particolarmente consacrandosi all'opera modesta della diffusione di una adatta istruzione, che renderà veramente proficna ogni buona propaganda sociale e politica e darà ai sodalizi dei lavoratori la forza, che viene dalla soli'darietà, dalla . Biblioteca Gino B~anco
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