LA RIVISTA POPOLARE 61 CRONACA POLITICA Quando precisamente si farà il processo della Banca Romana, e specialmente dove si farà - se cioè a Roma, a Perugia, ad Aquila, a Siena o ad Alessandria - non è stabilito, perchè sembra il Go- / verno non abbia ancora trovato la magistratura indipendentissima che, specie in questo caso, per dormire sonni tranquilli, tanto gli occorrerebbe avere ai suoi ordini. Ma, o sia oggi o sia domani, m un luogo o in un altro, pare non sia lontano il giorno della grande rappresentazione, annunziata con tutte le arti e il lusso della réclame al pubblico italiano che, pur troppo, ha pagato da un pezzo il biglietto d' ingresso. Se le voci che si fanno correre dagli stessi giornali ministe"riali sono vere, e non sparse ad arte per preparare il terreno, l'atto di accusa conterr.ebbe cose, se non nuove, gravissime. Giornalisti ministeriali completamente spiantati, ex-ministri in liquidazione, deputati rumorosissimi di tutte le maggioranze, e persino presidenti del Consiglio - il che ci fa molto dubitare - verrebbero indicati, pitt o meno velatamente, come complici di Bernardo Tanlongo. Le « voci uscite dal carcere », le quali Sua Eccellenza Giolitti, con le arie di Catone e di Baiardo insieme, voleva, quasi quasi, nmettere in gola all'amico Colajanni, quelle voci costituirebbero msomma la spina dorsale dell'atto di ac~usa. La luce meridi~ma che gli onesti di ogm partito vorrebbero, s1 farà dunque davvero? Noi ne dubitiamo fortemente, per non dire chiaro e netto che non ci crediamo per nulla. La circospezione delle ultime dichiarazioni di Bernardo Tanlongo - il perno intorno a cui si aggira tutto il processo - dichiarazioni tendenti talora a distruggere le accuse pronunziate nei primi periodi del1' istruttoria; le inutili sue diatribe contrù Rocco De Zerbi, la cui responsabilità è coperta da una bara; l'interesse che ha il regio Governo a non scopnrs1 e a non scoprire, a che non si vada troppo a fondo nella ricerca delle tracce che possono avere lasciato nel vivaio 81btiotecaGino Bianco
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