La Rivoluzione Liberale - anno IV - n. 37 - 18 ottobre 1925

152 . - -·- ----- - ----- fÌorazio1?e clw per.mettono le variazioni più 1mprovv1se neHe tariffe, vari.azioni che vanno fino al masr,imo del 2:>0 % oro dei dazi stessi. Col protezionismo ]e nazioni hanno ere• duto di far super.are le 1,roprie esportazioni sulle imporlazioni: invece - ronscg11c11za clell'uumentato coslo di produzione dei prodoLtj - si ù .avuto l'cffcuo contrario, il eh<· ha port.ato uno squilihrio che preparerà il crollo- dcll'economi.a mondiale. E laddove si i- ,,oJuto corr-cggcre questa conseguenza, si e ricorso al Dumpirr8 (2) non meno disastroso alla economia Ìnlf-'rnazionale e fomit.c perenne di pcrturhamf"nto economico-finanziarlo politico e psicologir.o. ' Protezionism.o, Otunping e ,nonopoli. li protezionismo h.a anche aument.ato le difficoltà deUa ripartizione delle materie prime: coi monopoli, .accnparr.amcnti, conlingeotamenti, dazi d1 esportazione. Di conscgue11?..a i I possesso di zone n:Unera rie ha influito sullo squilibi.rio della ricchezza internazionale ed ha dato luogo a guerre. Il sistema monopolistico e dei trusts è la esasperazione pi ì, f croce del protezionismo. ln[atll, anche qualora si riuscisse a ridare equilibrio e lloridena ad una nazione mediante il libero scambio, l'organizzazione internazionale dei grandi accentratori della produzione, con accordi reciproci e con la suddivisione del mondo in zone di operazione - come infatti già avviene - (caralleristico il tro-st del petrolio), potrebbe imporre prezzi ricattatori di cccezìou.ale elevatezza e che le nazioni fuori del ccrch io monopolistico dovrebbero subire per mancanza del giuoco della concorrenza; oppure potrèbbe offrire prodotti a prezzi di svilimento e costringere «l fallimento le i.ndustrie nazionali. La distruzione delle barriere doganali importa quindi lo scioglimento delle imprese monopolistiche e dei trusts. La porta aperta, sen.-,a lo sciogli.mento delle grandi Leghe di accaparramento, vorrebbe dire La padronanza dei mercati internazionali da parte dei grandi monopolizzatori, industriali e finanziari,, ai quali nes~uno potrebbe tenere testa, nemmeno le nazioni .a produzione a salario ridotto. Noi crediamo che le cagioni del disaaio economico dell'Europa dipendano da que~to feroce terrorismo protezionistico, motivo di guerre passate e future. Le condizioni economiche pi'eparate dal protezionismo sono state in tutti i tempi cagione di rivolte po-polari, di decadenza, di guerre. , Nel libero scambio sta invece La prosperità economica e La pace fra i popoli: l'abolizione del Corn Laws ha effettivamente fatto abbassare il prezzo del pane in Inghilterra, in un 'epoca in cui questa era la più forte nazione industriale. Le repubbliche medio_evali ebbero dal commercio libero, benessere non effimero, prosperità duratura, splendori e ricchezze. Venezia ebbe libero il commercio durante il suo massimo splendore, mentre la Spagna decadde con il suo protezionismo. Le rivolte popolari nel Medioevo non che dalla compressione politica, ebbero origine La compressione economica derivata da restrizioni protezionistiche: la Serrai.a del Gran Consiglio e la decadenza veneta sono l'origine e la conseguenza di un sistema di protezione, politica ed economica. La rivoluzione francese ha origine dal rifiuto del Pari.amento ali.a abolizione progettata da Turgot di quelle istituzioni fondate sul principio del monopoli.o e della oppressione, prime fra tutte le imposizioni che impedivano la libera circolazione dei grani e di quei dazi che, inspirati da criteri monopolistici tornavano a scapito della produzione. Di qui il patto della fame del 1775, poi la guerra delle farine contro i monopolizzatori della Borgogna, le sommosse ed infine I.a rivoluzione scatenata. MARIOVIA.1"\IA. (1) Bulletin Mensuel de Statistique, N. 3, marzo 1925 - Società delle Nazioni. (2) ATTILIO CABIATJ: Prime linee per una teoria del « Dumping » • « Riforma Sociale». marzo 1914: « Dumping dal yerbo to dump, lanciare a terra con violenza, nella terminologia economica rappresenta il vepdere all'estero una merce al disotlo del costo òi produzione, ossia il dumping altro non è se non una applicazione del principio dei prezzi variabili, per mezzo dei quali gl'imprenditori nelJe industrie a costi decrescenti raggiungono il massimo di ofelimità >, (ofelimità = utilità economica). G. B. PARAVIA & C. Editol'i - Librai - Tipografi TORINO· MILANO· FIKENZE ·ROMA-NAPOLI· A ERMO Biblioteca "Storia e Pensiero,, PERICLE DUCATI ETRURIA ANTICA 25 tavole fuori testo - 2 volumi - L. %4 Non v'è persona colta eh~ pqssa ignorare l'importantissimo prohleqi~ storico della civiltà etrusca; io Cl\lesti due voluPJi, di sicura informazione, son9 suggcstiv~m~qte rievocati l'origine degli Etruschi, la lingua, la religionet i costumi, la &toria e l'arte. Tutto ciò che oggi si conosce dell'Etruria antica t) s~pientementc e diligentemente raccolto ed esposto in q;uest'opera altamente geniale. LA RIVOLUZIONE LIBF.RALJT, Polifici d'oggi Studio su Caillaux I. LA FAMIGLIA l. Jo~cph Maric Auguste Cuilluux, bt1ttezzaVJ roJ oomt del nonnf) 1 è nato a Mans jl 30 man:Q 1863. Di Joscph Caillau.x, l'nntcnato, cQnviim parlare w principio, Egli nacque il 5 marzo 1756 a Gcnonville, vfllaggjo del comune di Vove.s nella contea cli Chartres, di famiglia urtigiaoa. Sembrandogli greve il mestiere Jcl falegnawe, cbe era Lradizione della sua gente, gJi fu fotto d'appcl!Q~ dcrc alcun poco di fotino da un ccclesiui,tico e ri8J)ar4 miarc sul salario d'apprendista e di rhierico l..:lnto da 1>oter comprare studio di notarQ, A vcntiduu anni, infatti, eru notaro 3 Snncheville e prevosto, cbc voleva dire: luogotenente di giustizia del signore del luogo, il marchese de Larochebou.sscau. Questo notaro di provincia era, in verità, uomo csperic11te, di quelli che hun tirato il carattere giù dalla sfera dei principii per custodirselo nella pan• cia, come la plebe italica dei o ruangiafagiuoli ,. delJa quale d resta una sciaguruta sentenza: « Vegna la Franza, vcgua la Spagna, a mc non importa, basta che magna ». Si direbbe oggi uo opportuni.~ta: Jui, officiale, fatto pingue dai nobilucci dei dintorni, elle vigila Je temperie dell'ordine nuovo e vi aderisce aJ)crtamente fino !I rappresentare al tempo degli Stati generali una parte attiva nelle riunioni del terzo. Grand'elettore di un sµo .amico d'infanzia: Jérome Pétion, c1ucl Pétiou cht! s'el.bc nome di bello, fu l'idolo d.i Parigi e scomparve nella tragedia della Gironda. La Rivoluzione fu benigna al prevosto signoresco: l'indennità per la soppressione dello studio notarile e la dote deJla moglie, Marie Victoire Méianie Lefebvre, concessero a Joseph Caillaux di speculare sui beni nazionali. Ma viene il Terrore, Pétion è morto, il sospetto vigila lo Stato: gli affari ormai folti e complessi hanno bisogno, perciò, d'uno schermo. Ed ecco l'antico tabellione fatto speziale nella botteg:1 dei suoceri a Cbartres, rue de la Poelc-pcrcée. La bandiera copre la merce: il fondaco che profumano il garofano e la noce muschiata ha un retrobottega, una sorta di deposito, dove fra sacchi d'orzo e casse di bi~cotti si negozia come in u.ua congiura o in un ghetto e si tien registro d'affari nobileschi da trattar sottomano. Poi c'è una cantina, donde un giorno il signor di Larocbebousseau, tediato dal fumo della lucerna, dall'umidore, dagli addobbi di ragnateli e di salnitro, e~cc, come in un roma'ìizo di Gaston Lero~, per farsi prendere e gligliottinare a Parigi. Joseph Caillaux, antico prevosto, accorre in diligenza da Chartres e, quasi un dramma d'arena, gli è svelato _alla Conciergerie il nascondiglio che custodisce il forziere dei Larocbebousscau. « C'est pour mes enfants »," esclama il marchese, e alla scena della prigione cala la tela. Comincia, poi, un altro atto: i quadri vii ed i &1· lotti di Chartres, dove le comari e çli « incroyables >l spettegolano della fortuna improvvisa dello speziale. Solite favole e passatempi di piccoli centri: ancora oggi, infatti, i vecchi raccontano a veglia di tesori trafugati << al tempo del quarantotto >J che vale per tutto il periodo della Rivoluzione italiana. Joseph Caillaux era, certamente, una natura composita di Girella e di Mercadet; ma onest'uomo in fondo. Natura di servo fedele, inchinevole e devoto anche nella nuova fortuna, agli antichi padroni: come il liberto romano cui, pur sotto la chioma fluente, restavano le orecchie bucate. Dopo il 9 termidoro, il singolare <e homme d'affaire » curò di mettere nel pieno possesso dell'eredità - çQme s'esprime il gergo dei curiali - i figli del marchese de Larochebousseau. Alla biblioteca di Chartres, in testimonianza, sono conservate tre lettere degli eredi e questa dichiarazione: crJc suis père d'une nombreuse famillc. J'ai senti de bonne heure !'oh]igat.ion quc ce titre m'imposait. Je me suis line à <les 5-péculalions honneles <.t légales. Le succès a couronoé mes travaux et mes cnfants ne me ·<lcrnanderont pas cn vain una éducation signé et une cxistence qui puisse les mcttre à l'abri de l'indigence. Tel était mon devoir; je l':1i rempli. Cc succès a éveillé l'envie. La malveillancc débite que ma fortune est fondée sur dcs actes d'improbité. On m'imputc d'avoir nié Cl rctcnu un dépòt à la famille Larochebousseau. On m'impute d'etre son débiteur de quarante mille francs. La calomnie atteste CfUC la mésinlelligence règnc cntre elle et moi. Que mes concitoyens lisent Ies lcttrcs que j'ai reçues de tous Jes meml:.res qui la composcnt. Ils y verront tracés avec les caractèrcs de la vérité la moina équi- .,,oque, et 1c démenti de ces bruits atroces, méchammcnt imaginés pour me pcrdrc, et les sentiments ,ie la rcconoaissaoce la plus vive. Dans quelle erreur -:e sout jctés ccs calomniateurs infomes qui s'enTeloppent du vil et hontcux rnantcau de l'anonyme. Ils ind.iquent pour mes cn cnncrnis ceux quc j'ui sans ccsse obligés avec courage, intérét et délicatesse depuis l'origine de la Révolut~on. Les preuves de gratitude méritées que je rcçois de cettc famille et que _ie placç sQus Ics yeux dc mes concitoyens suffisent sans doute pour couvrir dc mépris publique les ennemis cachés qui me poun:uivent et pour conserver tous les sentimcnts d'bonncur et de prohité auxquels j'ai droit de prétendre et qui mc sont• dus. JosEPH C.ur.u.ux, Marcliand épicier a Chartre3, ex-nolaiTe et prévot de Sanchev~ll,e ,.. Più tardi Joseph Caillaux è « ofiicier municipal » di Chartres: ottiene dalle outodtà imperiali una carica d'avvocato presso il Tribunale dell3 città e chiude bottega. l''Ji Hmde lo ,.,1udi,,. E nel 1&20, ,_ome roo\1,.nr: 1ti1tl,J,,-, /1::-Jr,le '-'""j Qr• honi, ron1"1ude la 1,u.a ,.fr,rnatn, 1..,~,,.rr,,;,, ei <l figli una fortuna enorme e un ,.,, •1-iJIJ~,: ,, '\e rera/ .. , jamai, ~,.nirr aux noi,!,. : re .. ,1111 ,t1>.. in,rrata . 2. Più lungo di,rorm, c,,m'e g.iu-ltJ, hr1·mo ,Jj f~uJt1>n-; Caillaux, padrP, di ,,uel J(JJeJJh dPJ rnr,3, Io~egnere, hi diceva :ill,>ra, di ponti 1> 1iua,J,., ,.,,. minriò la J1ua rarrina a Lavai ,. a M.:i~. dov~ , trovava 01•1 1870 quando i r,rur,kiani QCCuparuno ,_ eittà. l pa~,d fotti JHtli&o l'inva,4ore e gl'importanti lavori puhblici dirctli nel dipartimento, gli conci• liarono lu gratitudine dell..i popol::iziom;, che J,, dP;,i;,:, con 50.508 \Oti, deput.ato qu::tnd~era eii con-5iglier,. municipale. Io Parlamento, rQrne repubhliranlJ, sedette prima alfa 1tiniinra dd ,:.entro, VolgP,va,HJi tempi in cui Ju coaJizion,:. delle de-,t.r,-, avendo pre,c;.opartito contro Thicr,,, si sforzava rii st;)ccare qualrhe voto dalla hinistra "be l'era nel pari numero. li gruppo Target, quattordicj lanzi che levavano l'im,cg1w d,dlc f< Wupics hollandaii:of!e,, stati fin,; ullora a gioc~r su.J l:Jmhuro 1,er l..1 Repubbliea O p~r la Re&taurazione, decise Je sorti della manovra par• lamentare: passando aJJa de&tra. Thicrs cadde. li gruppo Target merjtò di chiamarr,i « plotone d'esecuzione >t. Eugènc Caillaux, ormai ligio ai gigli d'oro, era stato della purtita. reJ 1874 i I generale De Ci~'!ey lo chiama ai lavori pu~>hlici. Conserva il port..ifoglio nel gabinetto Buffet. Vota la Costituzione del '75 e, passando al Senato, aderisce compiutamente alla politica del mace• sciaJlo Dc Mac-Mahon. Nel 1\.1inistcro del 16 ma~gio, queUo degli (/ hom• mes surs J), ha il carico delle finallze. Ma il Governo è battuto nel.le elezioni generali del• l'ottobre 13i7. Mac,Mahon si ritira: i repubblicani trionfano. 3. Il 12 novembre 1877, il deputato M. Alhert Grévv propose al Parlamento di mettere in istato d'accns: il Ministero del 16 maggio. La Commhsiooe d'inchiesta, con una rel.tzione di ~1. Henry Brisson, concluse favorevolmente. La relazione fu discussa il 16 marzo 1879. M. Léon Renault, repubblicano moderato, e il Presidente del Consiglio M. Waddington parteggiarono per l' « embrassons noits », M. Charles Floquet e il relatore :,i batterono con violenza contro questo nuovo « baiser Lamourette l> che è una tradizione costante della politica interna francese. Vi è stato un complotto contro la salute della Repubblica, dunque tradimento: rite• nevano i loici. Tuttavia, la relazione Brissoo fu respinta con 317 voti contro 159. Ma, in compenso, si deliberò di affiggere un ordine del giorno che diceva fra l'altro: « Les ministres du 16 mai ont, par leur coupahle cntreprise contee la République, trahi le gouveroement qu 'i]s servaient; foulé aux pieds les lois et les libertés publiques, ne reculant, aprt!s avoir conduit la France à la veille de la guerre civile, que devant l'indignation et les viriles résolutions du pays >l. L'odissea di Eugène Caillaux, scamp;:ito con gli accoliti sicuri del 16 maggio alle sanzioni dell'Alta Corte, non poteva, però, ritenersi conclusa in terra d'Itaca. Eugène C~illau."'!i:,quand'era ministro dei Lavori pubblici, aveva deposto agli uffici della Camera un •progetto di legge « rélatif à l"achèvcment du Pavillon de Marsan et à l'installation de la Cour des Comptes >J. Il credito, alla seduta del Parla.mento, fu chiesto << pour réinstaller !a Cour des Comptes dans l'em• placement qu'elle occupait autrefois au Quai d'Orsay l). (Il y aurait à dépenscr 8 million.s de franco: d'après l'estimation des architectes, tandis qu'a: prix dc 2.500.000 francs seulemente nous pourrons, en moins de tcmps, achever les travaux du Pavillon de l\1arsan et y instailer la Cour des Comptes dans d'exceUentes cond.itions). Era _questione, cioè, cli 2.500.000 franchi, àa aggiungere ad altri 4, già votati. Tre mesi dopo, per riedificare il Pavillon dc Marsan clistrutto dalla Comune occorreva un nu~vo ere• _dito di 8.766.344 franchi. Eugène CaillatL"t, allora senatore, aveva dunque ingannato il Parlamento 0 s'era ingannato egli stesso. Del 450 per cento. Fu allora che accadde un fatto memorabile: i gazzettieri strillarono da una parte, e dall'altra Caillaiu.:: accusò gli architetti che a lor volta denunziavano lui. Queste baruffe, che somigliano un gioco monellesco detto « scaricabarili ))1 riempiono solitamente le cronache parlamentari ad ogni tramonto tli • gabinetto: spazzatura degli uffici ministeriali, che il fiato delle concioni sperde per le redazioni dei giornali e i caffè del sobborgo. Ma lo scandalo intitolato al Pavillon <le Marsan ebbe, altro fato ed altro stile. M. Sacli Carnot, ministro dei Lavori pubblici con JuJes Ferry, pur rilevando gravi mancnnze a carico di Eugène Caillaux, presenlò un rapporto moderato. 11 22 gennaio 1881, la Commissione del bilancio fece votilre al rarlo.mento un ordine del giorno che invitava il Governo ad argomentare se le conclusioni di M. Carnot non schiudessero la via .: à l'applicatioo dc l'article 6 de la loi. constitutionelle du 25 févri~r 1875 et des articles du Code civil sur le mandat •· L'articolo 6 della Costituzione dice: « Les ministres sont solidairement responsables devant Ics Chambrea de la politique du gouvernement et individucllcment dc lcurs actes personneli ». A tanli clamori seguì qualche mese di silenzio che l'ono.revole decano M. Guichard, uomo, a quel' che sembra, tenace, assunse di rompere con un diavoy I e .. r , ,J I i(TI n:Jcntt, o I ,e t a --,L-un, ~,; \' i 111.td-e:4 do la lu1 con--Ututi.eneile du 25 f P':• J ,, le r 11 11<!.l, :p...,. I }!,çz du (.~di". iJ la ( l1a r br~ in it~ le l m,emem,~t i. l!Xf-ff~r Jne e,.. f)fl e- ; ..Jr urti-:. 1·<,nUt ;,f Engc:ne Cailfao~, aneie-.1 '?t"'" ., , .,, o ' ,u frY.!'J!"l"é8 da.o le rapµQrt da ,1 .bud~~ " <Jç.] .. B8<J df'- pos~ le 7 fl!vrier 1880, 1;t dan,s J'informaticm du (,r,pvernr-ment ~,,mmuniqu; à la 3,:.,anC'! dCJ30 mai 188J "· ~a dav:.aoti a rruaJP tribunale dove\oa f'..<Jmpari.r'!f.ug'.f;TleC.-illaux? g quaJ~ proccdora Ed Aarebbe seguita? Pare f'b,; il prefetlo della Senna~ inve31.ito deU'e,,.er,uzione, prima di con/e ~re i"J su<, imbarazzo, riuni,•e un conciHo dj dottori. M'. Guirbard, tenace eome wu.i i decani, pr~ allora un'interrogazfooe alla quale il guardabigilli ri- "'fJQ~econ un g.rao djuorM> togato e m.itralu. Qlla.D-M il mini,tm ,i t.ae'lue, M. Htnry Villain, rbe no.o era UH forb,J, g.ridò: 11 U, cooclu.eio·n e~t qu~on miml'tre peut fairr tout ee qu'il veut et n'es-t jaoui.! r~poo• i,able b. 'f. Guichard, tenaciaaim.o, trasformò l'interropzfo, rn.:.in interpellanza e Ieee w,t.a·re dal Parla:me,ato u■ ordine deJ gi,,rnq ,, confonn,; à eelui du %8 jall,;t 1881 n. Il 1° gjug.no 1386, l'a~M:mLlea, con 352 voti eon.tr" J6!, approviJ un nuovo articolo e.nico: « La Chambre pecsfate dan$ la ré!olot.ioo déja vot,;.; dans le~ préeédentes législatll.I'e! et invite le Guave.roem.eot à exener une aeti.on t:n indemnité eontrc M. Caillaux, aneien mini!:tre des Travall.x publia ,. "in verità, l'Omeomeria di Anas.sagora urebbe parsa a Lucrezio più agevole a scrutare. Finalmente, il Senato - senatores boni viri tagliò il nodo contro cu.i Eierano sperimentati innn.• perfino i denti e }'unghie di M. Clemencea~ •P· provando quest'ordine del giorno: « Le Sénat, infligeant un blame sévere anx aet.es de grave nJgl.igence commis par M:4 Caillaux, ministre des Travaux puhliC.6, lors de la préparation d'u.o projet de loi portant affectatioo du Pavillon de Marsan à la Cour des Compte!, appelle l'attenti.on d■ Gom,•er-nement 5ur l"i.n.suffisance de la lég:isla.tion ea mat.iere de responsabilité mini.Etérielle "· 4. Ormai il fato politico meuen Eugène Ca.illaux « per l'ampio mare aperto » alla guisa d'un Ullioe parlamentare. Battuto nelle elezioni senatoriali del1"82 e in quelle legislative de[P85, gli reetò solta.nto uno stallo al Consiglio di Mamers. Doveva perder"' anche questo. Nel 1883, M. Edouard Locbroy, avveriaD.do lo 6"pirito reazionario dei dirigenti delle grandi Compa· gnie ferroviarie, lesse alla tribuna un catalogo dei membri di Consigli d"amministrazione. Quando f■ il turno della Paris-Lyon-Méditernnée, una •oce dalla sinistra chiese: - Et M. Caillau.x'! Eugène Caillaux er; succeduto al banchiere llallet nella presidenza della P. L. M., cui appartcne-.a d.a treneanni, prima consigliere d'amministrazione. poi vice-presidente. M. Terrier, di parte radicale, presentò so.bilo un.a interpelfanz:i che fu discussa jl 16 gennaio 1892. L'onorevole preopinante assumeva che lo Stato avca• se diritto di controllo sulle grandi Compagnie ed accusava di negligenza il ministro dei Lavori pubblici che aveva inflitto ai repubblicani ronta dell'ascensione di un avversario M. Cemenceau e compagni tenevano bordone, i] bonapartista conte Lemercier si limitava a eont.e5tare il preteso diritto di controllo dello Sl3to. Soltanto M. Yves-Guiot, ministro dei Lavori pubblici, assunse la difesa di Eugène Caillau."C, e il mode fu singolare fra tutti. Negli Atti parlamentari si legge: « M. TERRIER: M. le ministre a pa.ru trè& rusure, enchanté meme, d'une situation au sojet de laquelle il a pu dire que, si M. Caillau."t. était devenu président da Conseil d'adm.inistration, il aTait, en rcv.anche, déclaré d'une façon officielle et formelle qu •am.:: élections prochaines il ne se représen• terait pas au Conseil général dans la Sarthe. C'eat donc une opération commerciale qu'on faisail et c'est la conscience politique de M. Caillau., qui était l'enjeu (Mouvement divers). Placé, com.me le Héroi de la tragédie classique, entre son devoir et son intérèl, M. Caillau.x, comme ce méme héros, ne hésite pas; mais au lieu d"aller où l'appelle son devoir, :10 lieu de rester fidèle à ses électeurs, il les abandonne pour prendre le Conseil d'admirtistration d'une grande Comp:.,gnie. M. ARMAND DESPRES: Il renonce à la politique. voilà tout. M. CLEMENCEAU: Eh hien, voilà un ""empie (on rit.). M. ARMAND DESPRES: Certainement, il y en a bcaucoup qui devraient rcnoncer à la politiquc. M. TERRIER: Et vous trouvez qu'en récompen6ant cet abandon vous foites un acte de haute et sage politique républica.ine? pour moi, je ne le croi1 pa1 (interruptions). Così, anche questa storia è finita: Eugène Caill~1L.,;morì di congestione cerebrale una notte del• l'agosto 1896 e Le Figaro scris~e all'indomani delle esequie: << Toutes les classes de la société parisienne ont Youlu, par leur présence, rendre un dcrnier bommage à l'homme éminent, dont tonte la vie a été u.o exèmple de probité et d'honneur ». Gaston Calmette era allora un piccolo redattore di quel giornale. Wuo Pnca. PIERO GOBlllTTl Direttore re,;pot1Mblle. Tlpocnùla Carlo Acca.me - Toruw.

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