La Rivoluzione Liberale - anno IV - n. 11 - 15 marzo 1925

4G mat1!1'a i-n. u11a cl'-isi spiri.lnale, che sboccl,erà i11 una .,.xil1,vtazione 11.um,a di talli i pYoblem,i e di tu.tle le /01-ze, rnlntacio·11e per la qua/e il passato e I' alfuale prcse1Lte nrn1 potra-11110 certa~nente ri;antare di sten-e dalla pa.rte ait?"rt;a, da quel.la parte cioè ·verso lo q11-0leil ,\lezzvgiol'no tende (011 sforzi spirituali e con, le sue energie eco-110miche a,11elando di 1Jederle libe·re nel lo1'o gioco, 11011 s~tlordinate ad altri interessi clic no·n sia-110 quelli st?<eiln111eni,enecessa1i a 111a,11tenere qu.ella u11ità della 11azio11c clic derue essere garenzia per tu Ili e 11011 prh:negio per pochi•· QUATTRO TESI IN CONTRASTO Sono, dtutque, quattro t.es-i in contrasto, corTlspondenti a ili,·erse mentalità: 1°) La lesi fascista 11011e<:ceùe la visione palen1aJistica, in quanto che parte dal presupposto della deficieuz.a meridionale nel campo delle libere iniz..iativc per post.ulnrc l'azione integrntiYa del go,·erno. Essa coutie11e un rilie,·o critico, iu linea cU p•rima appro~!-im'1zio11e esatlo (deficienza m.ertd?onale) ed un rlmellio politico (fid ucio 11elgo-ven10) diretto al prolungamento della mal.atli~L E' la tesi più antiquata e meuo pericolosa appunto pc.rchè in Yia tU supcrameu1..o. E' inutile quindi occuparsene pii't. - 2°) Di coHLro ad essa la tesi del « ,Wt1lth10 » contiene già qualche eleme111.o di snperamento (sfid11.cia nel go·vcn10 atluO<fe). ).:011 potenclo inYestire tutta la politica cle.llo Stato italiano il giornale pai-tenopeo è costretto ad impicciolire nel teinpo e nello spaY...iola sua critica: è costretto a limitarsi al problema feri-ovia1·io, ig11ora11doquello doganale, fiscale, bancario, elcttora1c, politico, ed a dferire le sue rn.n1pogne ~olo al goven10 di l\1nssolini. Per questi caratteri di limitazione la tesi del .Hatti-no acce.una soltanto ma non esam;sce il pròbema me,1;clionale, n-è p01:e alcuna soluzione cl~ carattere strettamente politico. >on basta dire che le fen"ov:iC del lviezzogioruo marciano a 20 km. nll' ora, n1a occorre d:ire perchè polit:icamente ciò avYiene. In alti; termini ,per'chè lo Stato i.i preoccupi così scarsrunente degli interess~ meridionali. - 3°) Questo puuto viene accennato dalla tesi del, «Saggiatore». La questione mericl-ìom!le.non t tecnica, ma poliLlca: nou è regiotuie ma unitai;a_ E' tutta la politica dello Stato italiano elle è falsa, bisogna, quindi, agire sullo Stato per agire sul :MeZ.o7. giorno. Questo, in sintesi, 11 pensiero del Saggiatore, anche se falsamente laudativo dell' :immobilità meridionale, ed esageratamwk negativo dell' esistenz« della questione. ì'via questo pensiero fondamentale, esatto come prima appross:imazione critica, non ci dice perchè lo Stato italiano non ha mai fatto il suo dovere verso il :Meizogiorno 1 come dobbiamo agire nei suoi riguard:i, sn quali forze politiche dobbiamo fai1 le,-a per' mocLifica1·nela struttw-a, -~-~con~i.J:orme--<11- 0-rga·nfav.. azlone pot!'emo più agevolmente ragginngere il n0-5tro scopo. Cornetta dal G,;eco la celebrnzioue dell'immobilità politica mericli~nale, non. antibolsce\dca 111.,_1. abolscevica e non antifascista m.a.. afascista, 1;mane .a.:-:sohltamente• scoperta l'impostazione politica de]la tesi, che nelle affermazioni del Marone traeva fon.a. da. un tentativo cli conservazione cli quella concezione pseudo-libei'ale, pseudO'-democratica,, pseudo-costituzionale, che contrapponeva la s-ag-gezzadel :Mezzogiorno (la saggezza del ser- ,-ito.se) ai tentati,,; libertari del Nord, La tesi del Sagg-ia.to1·e perciò è un rilievo crjtico senza soluz.ione politica. - 4°) Più precisa è invece la tesi popolare. Anch'essa. co11sicle1'ala questione meri<l:ionale come politica ed unitaria, ma aggiunge che essa è questione di libertà. Lo Stato italiano svolge nel Mezzogiorno una politica di compressione doganale, tributasia e politica dan11osa, Bisogna distruggere la compressione e lasdare le forze meridionali libere di produrre mi- - g-Hori condizioni cli sviluppo. Kel campo p:iù ~lrettamente politico-istituzionale qttesta libertà può esplicarsi nel decentramento amministrativo e neila creatz.,lone della Regi011e, che abituerà i meridionali all'autogoverno e ristabilirà le condizi011i elementari per la giustizia am111i11istrativa. AUTONOl\llSMO E DECENTRAMENTO Siamo così pervenuti sul teneno 1>iù stretta111ente politico della questione. L'affermazione che i 1 problema del Sltd sia politico ed unitario 110n ci s1.1ggerisce però senz.,'altro come contrapporsi all'attuale azione dello Stato italiru10, La stessa po~tulazione della Regi011e contiene UJJ ~aJto1 uJ1 Yuoto as...~i grave, perchè presuppone cYistaJli.zr..ato 11 nuovo stato cli cose, senza per altro descriverci il mede come JY.", rvenird. Eppure risied·e in questo salto la sostanza del _problema. L'avvenire potrà cosi: sme.ntfre il clece:ntramento come realiz.zarlo. )fon è assolutamente <letto che an nuoY0 unita,rismo non possa prodursi in conseguen7.,a di un 'azione meridionalista, e che la giustizia distributiva e la libertà po&5ano essere realizzate attraverso l' ente . R_eo-ione piuttosto che attraverso lo Stato. Anzi, 1n linea di logica pura, e perciò non in linea politicfl, sembrerebbe che i còn1partime11ti stagni tielle Regioni siano destinati a perpetuare le differenze esistenti privandoci a priori del· diritto -<li prospett.c."treco1ne 11a.7.io1uùela nostra questio- 'lle, e quincli di valersi dell'opera dello Stato, Se l'azione dello Stato e dei partiti storici è falsamente unitaria la tendenza politica vittoriosa sem01·erebbe quella 1;volta a creare Fu.ttità sostanziale dopo tanto sgoverno di unità [onuale, Ouùtcli il decentramento, inteso come dottrina politico-istituziol).ale, contiene un vizi~ ~ ori- ~ne, d1e gli nega quella concretezza 1nd1spenLA RIVOLUZIONE LIBERAL~ sabile a<l ugui se1•ia azioue politica, ed appunto, perciò, permette ai partiti ~torici cli postularlo come una via d'uscita. dalla cri.\;1. Prima che il ~fezzogiorno lo chieda vi sono già degli Wltilar1 disposti a co11ced<::rlo. Uuesta wservazione ci co11Yincc:che- il <l<::centramento per c.i;sere duralnro dovl'à L"Ssei-econquistato. Ma con1e1 con quali fon-..e, con quali miti? Ecco, dunque, che il vuoto .si dpre!->enta e bisogna Jinalme1Jte colmarlo. Ora </ttcllo stesso anelito di libertà che spinge aktu1i 1neridiona.li a postulare il decentramento amministrativo come forma istituzionale perfetta per la soluzione del problema, ci suggerisce che la libertà gillt'idica prima cli essere tale è politica, Occorre quindi clìsimpeguarsi dal passato, uegare lo Sta.lo italiano come s' è ,·enuto creando, uegai-e i pa1·titi che vi aderiscono, e porre m1,to110111a111t'llle la propria solLtzio11e.·1,'auLOncmismo politico è, cL1111quela, chiave di volta del problema. Sen'l.a 01·gani politici adeguati tutte le soluzioni istiltt:,jonali e gitLricliche souo prive d:i vita. .\nche se co11cesse1 per ragione di difesa, dai ceti clo111iJ1aut.i,sono paternalistiche. Itn-ece i partiti autollomisti csatuisco110 completamente lo scopo che ,·ogliono raggiungere, perchè, mentre appaiono come gli organi più adatti a negaxe lo Stato storico, e quindi a portare sul terreno del self-gou.:;.;er11.c1J1e11,t le masse meridionali, finora assorbite solta.nto dalla prassi patenta, non si allontanano ~verchiamente dal campo politico per ia,·a.iler'e quello gin.richco e postuJare soltt-· zioni, che per ora debb0110 re.c;taJ"eptu·ameute tencfenziali. Essi, in \"et;tà, sono i soli eredi dello spi.rito del Risorgimento, che considerano incompiuto. Occorrevano settanta anni cli ,·ita. unitaria per distruggere k1.. retorica regia che ha considerato 1' Italia fatta nel 186o, e per mostrairci che l'Italia deve farsi, pritna che al centro, alla pe1iferia.1 prima. che nelle leggi dei goYeruanti nello spirito dei goYernati. I partiti autonomisti, 1uitaudo a colmare _que~ sta lac1u1a sono gli u11ici che postulano la fondamentale unità del popolo italiano contro le dedazioni particolaristiche dello Stato storlco. Sembrerebbe un pa1:aclosso, ma è la vedtà. GUIDO DORSO PIERO 60BETTI - Editar~ TORINO - Uia XX Settembre, 60 lm1ninente: FRANCESCO NITTI LA PACE Ai prenotatori L, 8 Esce contemporaneamente in 17 lingue, Milioni di esemplari saranno diffu&i in tutto il mondo, arriveranno agli strati più bassi e diffusi della ,50cie;tà, E' il libro più importante del!' ex presidente, E' necessario che i lettori si affrettino a mandare prenotazioni e vaglia perché la ,prima edizione sarà rap-idamente esaurita, « E' necessario parlare direttamente ai popoli, mostrare i grandi pericoli che sovrastano la civiltà no•strae la nostra prosperità, parlare alla ragione e parlare al sentimento, Bisogna formare grandi correnti di opinione contro ogni nuovo pericolo di guerra : e perchè quesio nuovo pericolo cessi realmente, bisogna preparare le condizioni della vera pace, lo mi sono proposto di scrivere itn libro diretto sopra tutto alle grandi rn,a,ssedei lavoratori, a coloro che hanno fatto la guerra senza averla voluta; a coloro che non ne hanno ricavato alcun benefìzw e ne hanno avuto tutto il danno; a coloro-che, vincitwi o vinti, sono stati, in ogni paese, v modesti e ig7Wti eroi di questa grande traqedia del- /' Europa, Ho scritto, dopo che ho lasciata ta direzione del governo in Italia, tre libri per gli uarrrvi,nipolitici, Desidero ora scrivere un libro che tutti: possano leggere, un libro diretto al popolo, alle masse popolari, così dei vincitori come dei vinti, Ora1nai che tutto l' edifìzi,o di nienzogne è caduto, eh' è entrata nella convinzione di tutti che non vi sono popoli esclusivamente responsabili, ma uomini responsabili presso quasi tutti i popoli che si sono asprament8 combattuti e che ora sentono il bisogno di unirsi, venuto ~ 11 tempo di usare il linguaggio della verità ,,, (Dalla prefazione), J{ovifà politiche: G, GANGALE RIVOLUZIONE PROTESTANTE L, 6 S, MERLINO POLITICA E MAGISTRATURA L, 6 Psicologia del Deputato Meridionale Chi ,·uole :-;tudiare il i1ez;,..ogior11.oe, non pone cura - intenzionalmc:nte o pc..-1· me:ra. casuaJ-ità a sp1t::gar&i e tesaurizzare 11 significato cd il mòllito che prOmanano dalla perscnalit..à psjcologica, ciel s110 clcputato, la OJJel'a intellettuale im;ufficicnte, dico qua.si improficua. Gli sfugge: colla traM:uranza di esso, la visione poHtica finalistica e sinte:tica cli quell' insieme cli s'Utti ideali e di fatto c:hc nel ~lezzogi.orno abbia creduto saggiare co11 metodo di critica st..oric:a.; il che siguifica, altre&l, ]_)ti vazionc di s-ignific-.itiva controprova del c:01,·clatl\ismo <lel~c manifestazioni psicologico-politiche del Sud. * * * Comune ad ogni contrada del Mez7.,ogiorno è: la ricordanza elettorale del co11cittadino « cc:lcbre .,,, del compirovinci.ale «illustre,, battuto, di fronte ad a,1versa.ri .ritenuti notev?l~c:nte ~r da meno1 nella lotta per accaparrarsi 1 suffragi politici deg1i elettori del collegio uni11.01ninale. Cbi accenna ad una condotta siffatta di preferen:;r...a.1 da parte del meridionale, afienna una cosa spesso astrattamente 11011 falsa, in sede di mera cultura. i\1a il corpo elettorale non si merita le rampogne che gli si pro<liga110 1 per u.1] erroneo processo alle sue intenzioni. Mi ingegnerò a far vedere che chi va saggiando - con dedutti\·ismo psicologico e 11011 con vacua superficialità - jl Comportamento s11cldetto, a queste gratificazioni non può consentire, perchè so11 frutto cli n11 equivoco. A questo punto, val la pena ricor-. dare che - portandoci troppo in là e non riguardando espressamente il nostro tema - qui si concede anche (·il che quasi sem.pre non è) una pregitcdjziale ~ obbiettirn superiorità dell'attitudi,ne politica del,, concittadino, p1-ofessore universitario o gran professionista. 1 od alto bnròcrate, rispetto a quella dell'an·ersario. Al di fuori della parentesi elettorale a siste1na plu.rinominale 1 I' elettore me.i;dionale non 1n-esceglierà il su.o rappresentante in base ad astratti me1;ti culturali, ma in base ad altri criterii, i q,un/i) secondo meJ /mi preferire quel canàida.to che si è espresso, per così clii-e, autcmaticamente, 11eteacco1wunata ·vif,(l dolorosa del « mezzo» merid'ionale. ~on è1 come implicitamente si giudica 1 che il meridionale ubbidisca agli impulsi solidaristici del fanatismo degli iguoranti {il che, non so perchè, molti mei;dio11.ali alfabeti si compiacciouo sinaucbe di aCTreclitare e cli propaganclare)i nella scelta del suo dep11tato. InYece, a s.c-iper peu.ettare lo spirito della preferenza, si ,·ede che la spinta gli viene rlall'q,·'"e.rtii-c ,(p.et fo1:;,,a_ jstinti\·--a o per cousapexolezz.a, poco conta.) che suffragando chi ha per sempre (< vissuto» la su.a vita 1 esprime un su.o simbolo passionale, ed è impeccabilmente coe.reute, nientre, ii volgendosi all1 altro, suffragherebbe u110 che, per seconda ootura, gli è estraneo, e che sovente - per basso calcole - ha la mentalità del feudatario cinico, che VUbl' infeudru·si tutta una ge11te, adattandosi - per la circostanza - anche a cianciare come fratello a fratelli: « Paris 'VG'll,t Die·11 1wc messe )). E che sian parole ipòc1'ite, e non sentimenti veracemente affettivi, lo potrete agevolmente consta.- tare, dall'indomani della hombatura in poi. .. * * * Curiosa. la. psicologia del meridionale. Prima si elegge 11110 deputato, e poi non ci è condotta più cleprechevole di quella che costuj )le'l'Segue, ~uo,·c elezioni: fanatismo pre-elettorale e rabbiose condanne post-elettorali. E così di seguito, sino in fine. Ambedue son çoerenti: l'elettore, nei saoi alti e bassi dedamatorii (intimamente la p-dssione è continua); l'eletto, nel continuare per la via inizialmente trncciatasi. Chi ha orecchie· per sentire 1 nei caffè - tempii delfici della nostra sapienza politica - tutti tuonano come Giove, nel far i Sca11nabue della figur'a mprale del deputato ,neridiona1e. E' spassoso vederli inca,pon,iTSi contro codesta personalità mentale : , pare che pargoleggino, in rinate piccole Arcadie, Sia lecito far loro una d01nanda.: Chi pensano di contrapporre al deputato meridionale, quale esso è stodcame11te, in vista degli interessi ciel Sud, per i quali voglìon mostrare cli esser s.eusibili? Mi1-an0' forne ad un movimento cli ma hu-azione ideale, che deve re.udere le nuove_genera:;r.ioni del Mezzogiorno, attive nella politica italiana..? Niente cli tutto ciò: costoro, poi, so11 quelli che credono messianica.mente al cos-tituzio11alismo tattico del sodalismoi vera « acqua di maggio , pel Mezzogiorno! Pove,-j illusi della me.zzo-C.'1.tltut·paolitica! Già su queste coloune svolsi il concetto della « moralità » politica dei deputato meridionale, in rispetto a quello cle1 Nord, Yon pen,so ripetermi. Qui aggiungo un'altra ossetTazione: jJ per- , sonalismo del Sud si esatuisce in una forma tacitamente contrattuale di presta7ioni e controprestazioni, entTo l'àJnbito geog·rafico elettorale. Lo spettacoloso, im1egabile « personalismo ,. del Nord è, invece, solo. pTeliminare. Fattosi acco1io, si completa nell'exploitation cld Sud, L'affermazione cli pru·tito unitario e nazionale serve a sistemare giu.riclicamente lo sfnittamento. Ora doma.mio ai 1nolti <1-:ilici: che e.osa è meno i mmorale : la teoria. consensuale della prestazione e della controprestazione, o la teoria egoistic:-d dello s[ruttamc-nto? La ri.sposta è - in nocciolo - la mlutazioue della personalità politico-mornle clel c:Leputat,., meridionale, nel pre- ~ent.e amhie:nte storico .. \li par cli concludere: o s-i pon cura per un'.- ·effetti \-a • maturazione di spiriti, 0 è infinitamente meglio trovar quanto dj bello è nell'attualità storica e farsene arma contro gli eventi ostili_ Grc;sEPP.E DELLA Cni<TE NOTE SUI PUGLIESI Il p!Ypolopugliese è crrm:merciante per eccellenza; commerciante /vrtunato, sia pvre, ma intelligente, astutr, finr, al simbolo della « s·carpa grosso"; disc,-nesto, rtuci, e tanto meno tra/fìcante, Dedito per l'im:fflJlsività stesso del suo temperamento, più atla immfdiatezw del baratto che alla cavillos,-to della specvlazione o del lercia ehreismo dell' usura, attaglia meglw cd sWJ 1;iso la smorfìa dello spensierato Briqhetla, anzi che la nern mascherina del vol,qare Pulcinella o il pizzr, interrogativo del mefìstufelico Prmtolow, Mercanteggfo in eneo/i, in olii, in vini, in pesci, in equini, in r,vfoi ,-il fog_rfiànoha le sue « fosse n di grano; il barese, i su9i 11?J1qazzem di carvbbe; il lcccPse le sue lvng!te teorie di santi e di madonne di carta-pesta, E questo popolo mncantP, che, all' apparenza, ama poco la sua coso e la suo terra, e si spinqe nei lidi più lontani, più per l' ardente smania di nuova vita che per l'assillo di un gvadagno sconfìnato, ha la spietata nèmesi tutricP dei suoi nati e dPll' onorP della sua famiglia, che, qvosi con goraene invisibili, lo riconduce, qià vecchio ca,d,ente e con IP ossa rotte dallo « sciabla" americana, nel seno suo, a morirvi dopo arer affidato alle fìqlie sposantisi il tisic,o gnr:::,fJletto, per tanti anni ragranellato, La religione di questo popolo - impenitente bestemm-iatore, più per innato malvezzo che per ()Stentato atavismo di malvagità - è piena di indtqeti numi tvtelari, quasi sem-pre patroni paesoni, e ,7ualche volta familiari, invocati' nei frequent-~ momenti dubbi delta vua, (1wn sem-pre per egoistico pavido timor di rrwrte) con cristiana coscienza iniplorativa o votiva, non col solito tremore dell'accoltellatore napoletano, baciante lo sca,polare di S, GP'Tmaro, prima di provare, sul palm,o -della mano, il fìlo della sua lama omicida, Religione, talvolta anche paradossalme1,te super_sti:ioso, che si ésplica, come per lunga cmn:pressùnv, alle mura dei santuari e nelle solenni /es/P patronali, r Le statue da pO'T'tarsi n {Jiro, quasi se,,,_ pre troppo pesanti per omeri umani, sono contese in una libera concorrenza di offerte in denaro, nelle quali l'ascesi delle cifre è dettata, più che dalla vana pompa di facoltosi, dalla verace votività dei fedeli ; ed esse statue, lungi dall'essere, per il popolo pugliese, mete di quella fatale isterica autoesaltazione sicil-iana o abbruzzese, - tanto bene espressa dal « voto ,, di Miche/ti, - diventa,w centri di brevi, ma intensi ascetismi, di m~'glioranumti psichici, di aspirazioni celesti, F, IVL PUGLIESE PIERO GOBETTI - EDITORE TORINO - Via XX Settembre, 68 È uacito: GAETANO SAllVEf,llfiI DAI.i PATTO DI 1.iONDRA Al.il.tA PACE DI ROJYIA Doeumentidella politiaa ehe non fa fatta 450 pag-ilie - L, 16 - In tema di questione adriatica è studio doonitivo, Il SALVEMINI ha poi scritl-0 una prefazione di un centinai-Odi pagine che traccia per la prima volta la storia della politica estera dell' !Lalia durante la guerra, Indispensabile per vedern; come si è arrivali alla situazione a.ttuale, € uscito il n, 9- del quindicim:rle: IL BI\RETTI SO:).fìWARlO: E. R. Curtius: P.resentazi<me dr S. George - L. Pignato: E. Tho--uez - Lettera ser1Jtùnentate di Pii.ade - E. Elia: Prebecqui01-ia - p. g.· Sollognb - O: Donne - g. d.· Angelùi,i - G. Sciortino: Tend.e-,1.zelet.terarie - Li.bri - A, Ricciru-dj : Perchè il teatro è ma.1-a-to, E' la, rivista che integra nel campo lette1'ario l'opera di « Rivol·uzione Liberale,. Abbonamento 1925: L. IO.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==