La Rivoluzione Liberale - anno IV - n. 7 - 15 febbraio 1925

b 30 L'ETERNO ~11alche quotidiano del :Nlczr,ogion10 e tult 1j t-ctlimanali calabresi non lasciano passare occanione senza rivolgere pre1nu:re al Governo per g-li onn.a,i ·famosissimi miJjoni stanziruti pe.r cost ruirc !-:>'traciien Calabria. lì'altra parte, è da notare come si sC<1,lJ11a11.ino meno che altti., i mcriclionalisli., che ptu- tengono htnt.o a cn.01·e i bisogn.i del Me7A..,ogioru.o. .A. <..~-:.i se1nbra in certo se11so irrile\·aute ·se i fan1u~is-:-.imimilioni si darru1no o no; se 1J stra.dc wi cos:1...rnil'annoo 11011 s.-i costru..i.ra.nuo. Gli è: che i rntloppameuti e le mez7~ m.istu-e ripugnau~ ai ccnte11i seri i e eone.reti, a.lle co.":ìcic.117s,erene e ,li~interessatc. (I Pascismo, co11 11ou minore semplici!'.1110dei poss'at.i. Goven1i, non ha visto 1tcll.a questione med<liona.le che t1.nmero fatto cl.i lavoti. pubblici e, più tipecialmcnfe, un mero fatto di viabilità di 11K•.zzdii comuuica7Jone. ' Se la que.<-tionc me.ridiouale co11Sistesse iu tu1 fatto di dabil:ità, in véro S!i potrebbe ritenere pet· ~•,::m parte 1i.soluta da un pezzo. Qu.ello lleL 1a viabilit~ del l\fez7.ogion10 11011 è 01111alche tlll p1·oblema cli mauutendone. Basterebbe cioè che le fcr"rovie secoudasie e le strade rotabili .fosse.1·01neglio tenute. Infatti, se al di fuori' d'oo·n-j faJttastic.he,;a si O~$.en·a l'attuale bisogno cli~scam.bi della 1-<e~onc, pois.iamo dire di avente abbastaJl'l..a di mezzi di comn111cazione e cli t.1"3.Spotiinel Mezzogiorno.. E' ammissibile che ne occon~auo altri, sia pure molti altri, e c:ertb S2:I'ebbestrano e sciocco ne<i;{arein, linea generale la necessdtà cl 'una maggioi· re-te st.racllile, pe.r es·., in Calabria. Quel che si <l?scon&ce nel modo più reèiso ed assoluto, gli c.YcbC sia: bene spendere cen,tinaia di miliòni per la risolhzione di problemi' secondari, margi11ali, com'è quel.lo dellk sfrade in ttn paese po.. vru;o., J}rima. di affronit:are i vei':i, gli, assi1là-nti, radicali problenù d~lla r¼i-one; prima di ,dar lùog-o: attrla.:verso un aumento di rlcche7.2..a, alla JX)s.sibilità d'una p.iù intensa frequ.e1iza di traffici e di scambi. Tal che 11011si pu'Ò non dì:::p;lorare che si provveda ad altre costosissime feniovie seco-nrla.l'ic (l'attività d'alclU1a di esse poi è desti. nata a, 11on resistere alla concorrenza. dell'asinb), e che si chiedano nuove strade .rota;bili (delle qua.li poi alcune finiscono ool non servire se 11011 ana passeggiata del Sindacò), e sì' trasèur'i' per convei'so di provvedere 'a q ualc!Ìe cosa. cli be11 pìù pregi.u.éuzìa:le e fon<kimentale; a valo1izzai-e ' ciòè la vera ec1 unica riCC~ez7Aclel Mezr..ogiomò i e deLle Isole, l'agrico1tuia .che' antc6r oggi' sì esetc:it3. e ::;j svolge col?, si:Sfemi pr'ead3'mitìc.i ; a far pressioùe per la costru.zioriè cli fott' i laghi mon.. t~rii., éhe porteranno un profondb. 1iv&lgimerito .-riell'eoonomia del M'e-.a...ogiOn10a; . create ull ain- •focii6,,ru.futfo e ~f>ilè per una seria orgariizzazione· i1'.ldùstriale ,e e01nmerci'a1e a base agri• cola, - per il cui libero e razionale esplicarsi, 1e sfràde e ferrovie secon:darié, TIIlirebbe:ro di/ e,s..1<:,uerneo -stupidissimo e costosiss-inio luSso, per diventa.te trnà vera neéessità. Di pari passo alìo svdu.ppo iridu&tiriale; agricolo e commeicia.le c1i una. .rig'fo~"; ,,..engono su quasj iiiesorabÙ'.mente, 'Seguenclb dii.ti prìnci]}ii di rozionalìtà, stradle e feflrovie. E cl'.i: _si:niili errori purt1bppò se n:e sollo avuti a josa in i.s.-pe~i'èdia parte .d'ei signb1i deÌ>utati che hannò 1d<eliziàto il l'Ìfezzog,ioi-110dalla costituzione. det R:egilOad oggi. ; ' Jti 1li-ì _paese privo dlf r:i.SOr'Se com.e i1 Mez.zogi6nib, ·per· !è così defre classi ct>lte (povera cùltu~a-!) 1 noti esiste felicità al mondo oltre il, l11edag1illò r E le ferro~rie secotldarie, le sh'ade 1 rotabi 1 i costiituiscono un oifimo ni:ézzo per ~tti.va.1s.i l 'anlicizia e fu gr3.titudine di' m01ti sindaéi e <li molti appaltatori ... Un, destino triste e inesorabile e sistemi messk;a;lii cl, GoVenio· lian fatto sì che dhl Mézzo. gfonì.o, salVe pochiss,ime ecèezioùi (Fortunato, 1'itH e qù·alche altro) non andassero al Parlamènto gli tlomini migliòri e più adatti. D'altra parte da dn popolo tutt'a;ltrò clie ade. gn~~'ttnellte sohetto da conf.acen:ti' e p,ropizi siSfci11-icli Gaveino; oppn-e.5$0 cllill' esooo· spirito • feu.&,Je' dei latifondìsti, genl.a tiranruca clifusnr- •Patori vakabondi, traviato ~ una. picco.la Oor- -gli'e5i;t 1:a ép.i,.1.lveive dì 1piccoJe rendite, di' paras. .siti1 smo, ili sendliS.1110, di piccinerie e di boria; da. un popolo composto cli contadini anall'abeti _,e iincretini.b. dagli stenti e dalla malaria. 11 non si vonà p1·ete11dere la conoscenza petfetfa O approssim,'1>1:ìva.. dle.lla questione mericliona,le. Il <C911-i-..-1.din:o ne~L,. sua faciloneria: mistica, cì-ede nei disrorsoi1i che in f)<'>mpamagna gli si fanno, da qu=awil1qiue patte vengml·o ,e erede anch'esso I( per' ch1e o tre Iegis1ature: 11 che la stiacfu. rotabile, la, qua.le cl'altronde nom g-li d;istrugge le accorciatoje, &"1i patterà li ricc1i.ezi~ e il' benessere. I veri mali del" ìV!ezzogiorn.6 e d'eLle r&S·le,daii quali tutti· gli altrì sì originano, sono due soli; h maiiru-ia e la ricche-aa che f,, difetto. -I propTe-mima,;simi adUJJqtte del Mezwgiorno e delle Isole, sì risolvono •in u,n:a:.q1restione d'igiene e . una: qUestiolle d'eccint>fnia.· E qua!l'tlnqtie cosa sl facci,1 a favore d:èl Me,wgioriw, p,:.escifill.end:oa,i quei problemi è pulro spl'eco, è pura perd.it'a: di témpo. La, maltlria è mi flagello, .riiintL· alle basi 1a sie~, esistenza della rozza. NeÌ!a soi,; _Cala·bria <ea:lco-laval' on. Nitti, périsce da· malaria n.o:.a quantità doppia d' indiwdiui di."quaro.fr -mm' ne muoiano, in- h/tti gl' Irup<er.iCentra.H. Cl LA RJVOLUZ!ONE LIB:E-RAL~ Vita Meridionale ERRORE J ,e condizi011,i.economiche sono peggiorate. Con i limiti impos,ti al 111ovi1nc:11Uem;' igratorio, la vita nel Sud si è fatta quasi i111p~s.ibilc. La g;uerra oltre .il dolore e il. sacrificio, non ha apportato nulla ai 111oricJjo11ali';n(; nùlio1\i. di SCt; pare pescccanesco, nè 11uovi mercati. li. Sud ha perduto per la gae1Ta, dei mo11cat1che g-li e1'ano utili.ssimi. l'ri vo di qualu11quc orga11:ismo industri.aie, continua a esse.re paziente: e umile c.Jicnte del Nord. La lcr!'a frutta poco cd è jnvcce gTavata cli Lasse fantastiche. I./41popolazfone è pletodca. Le libere 1>rofos.sio11iutristiscouo in uu disagio insuperabile. Le ve1'ità (; clic se 1101'1 si limitano I.e c-..ausedi malc&;c1·c e cli povertà sì che ~il conLadjno si dia la pos.sibilità della sicurezza. del pane qu.otkbano e sì , che possa sorgere una piccola borghesia agi:'Lla e indipencl'ernte, peggiorerà il dcpat1pe.rb.• mento della 1... az.za, atunenterà 1'analfabestismo del popo'lo, crcscera11,110l' ig1ia,·ia, Ja ciarlataneria e il servilismo delle classi détte, non senz .. 'l. qualche ironia, colte. .E' pedettamentc va110 a.,;pcttar~i 1i1iracoH da nu popòlo ehe 'int1;stisce uella povertà. Per il Me-1,zogior110e Le Isole, occon-e pritna d'ogni altro, risanare le 11011 poche plaghe mala1;che prosciugando -i terreni paludosi, creando tm siStemà cl'i\Tigazioni razio11ali e 1-icopren.clo, nei lt10ghi ove è necessario, cl:i chiomati alberi, lè ;.,lliiie clie n.eHe loro fessme pròfonde e ttttJi. di.cce dànno anch 'csse vita alla z.-1nz.c1.raavvele• 1ìattice. Tallfo più ciò è da considerarsi opera fòudantentale - e vorrei dire pregiudiziale -, in quanto forse non è esagerata. nè fuori del vero la previsioi-ie che il risar!amcnto delle campaghe meridionafi, più che sfollare, attraverso la possibilità dèlle case coloniche, spopolefà uiolti pa.e. sucoli, che oggi stentano una. , .i.ta. grama, e quasi irhpossibile a picco di ster1li e brùlle colline, ove ptll: tuttavi-a giunge la tremerid'a ter7Àna. Il feriomenO cle11'esisteny.,a cli lll.la m6ltitriè1ine di paesi di trerillla, cillqnethila abitanti, ih locaHtà •assurde, è prop1-iè>delle regioni 111.alatiche, e si oss.efva appu11tO e so,rratu.Uo nef Mez.zogìot'- no, tielle J·sole e nella càiii1fagna 1rOmaila. Còn lo sfollarsi cli qnei paesf, molti problemi ad essi iuerenfi e che ora senibrnnb· urgenti, 11.aturalme1ite veriàmio 1ne1io. Bisogna. ri mi.tove-re le ·cause dd cl~sagio econoritlCÒ, d€!11i'n<ligetliza. Bisògtia cioè valbriZW.re 1~ terra.. E la tet'ra si "~!Drizza, clist'htggeti<lo il latifondo per lo meno ·mecli0cnte l'enfìfeusi olii>1igat01:ia. Si valorizza e se ne decupli~- il_ réndj,.~ mc:nto, attraverso k ._,i..,temazioni ittrau1icbe (bouifith<:, 1rrigazi011i, dmlx,schjmc.-•nti), attraverso l'i-,.tn1,,,ionc U.:enk·a e; facilltan(lo gli SC"'dmb1col .'\"ùrd t: le (-Sportn-zi,;111. Sono ;-;tati stanziati per la !-,ùl.aCalabria, cinquu.:"-11tomiiic,n1 1x1· 111.wvestrade. Pensare che cu11 una. wmma c:g11.ak:lx.-ne SJX,.~, si pot1-ebbe inn:cc- b<mifìc:1rc, irrigare:, ri.~nare, incivilire l11lt.a h\ Cak,bria 1 / La costruzio11e dei laghi dai qu.aH molto atlen<lc l'economia del Sud, è in certo senso con11.e!-=..o/.1 ai la\·ori <li sistc:ntaY-ione 1(1,-auJJca. J·:• nc.<x:ss:arioche: si knd.a.. a, u.na mjgliore organizzazione dell'economia loca.Je. C.iò dJC: s'impone fili d'ora, per c.-s., è: un magg10T'e sviluppo eia da,re alle Casse Jj risJrannio prettamente locali, <:vitando così che j depos1tl dei risparmiatori ,·-udano a finire in banche cli speculazione tntt'altro che meri(ilonali. J progressi fatli clru Sud! nel campo cl.cl commercio, clell'indtL'-tria, dcJla J);f'0<lu½i<Jt1dka,l '6o a oggi, non sono d-i nessuna importa11z~1. J tributi invece che già fttro110 cons.-i<lc~ati cJj pro1:ior;.,,ionifantastiche sùl)1h) do·po l'tUJità, e che succhiarono le ricchcz.ze Ji1 Me-.1..;.,,ogiornino poco tempo, si sono ~u1thli sempre pi.ù appesantendo. Oggi si so110 ce111Juplicati e son resi insopportabili. fl Sud. cl' Italia non 1,1..:,più a IUJJgo to1... lerarc il 101·0peso. Persiste acltmque e s'è inacerbito il problema tributarjo, che bisogna rimuovere dccismnente. Occorre inoltre far vlve pressioni perchè si risolnt l'assillante e annoso problema doganale. Dev'essere conce.<;~ al :Mezzogiorno la massima libertà d'jmpo1iazione, di quanto serve all'agri. coltura e pe1; c011verso, è necessario impedire che una _JX)liticadi privilegio con l'esagerata pr0tezio11e dell' indtLstria settenti;onale, chiuda le porte dei mercati ested ai prodotti agricoli del Sud. Se si pensi (quante cose non si potrebbero , ~11&-i!I'e dire in proposito!) per es., che l'espottazi011e delle sole arance della Sicilia, le quali pnr non. pesano salto 11essunp.Jm·mµ sul bilancio del.lo Stato, dànno tm introito che supera quasi del doppio quello delle esportazioni cli. tutte le automobili cl' 1ta4a, nessuno vorrà 1itetiere eccesssva la richiesta d'una politica doganale meno tirannica nei rigua,nli del :Mez.zogiomo. La questione meridionale si· risolve in una questio11e cli perfetta e 'stretta attimenza. all'agri. coltura. Oggi invece lo stesso Nii11.i,-.;tcr'o c1 'agricoltuxa, forse in cx.lio a Nit.ti c-he sosteneva dovesse considerarsi più i1;nportante. del 111inistero <lell' In.. temo, è stato ,;dotto a Sottasegreta.riato. GH stanziamenti per le bonifiche e le irrigazioni sono _stati portati qua_si a zero! GIUSEPPE CAPPA lJNINOMINALISMNOEL-SU:D Ù Sud· è caratterizzato dall'àp6liticisnio delle masse e da1 politicaritismo dei cosidetU dici. gerl'ti. Qiiest'ulti111o è più noto sotto i1 nome cli i frasfotfiìis,mò »·: 1nàlat'.tia: chè',ha ~ la sua drigirie n'el trapasso d!a11a1nill~llatia aiSsenza di' tutto un popolo dalla vit,'t pubolica ad unà imj>fovvisa partecipaziom, anh 1iied.esiina: parteèi'pàziOne che, essen'ciOin uri primo 1no'nfenfo peçés. sarìafne.llte servilismo govèrttativo, si man1:en1iè e si 1naniieue &le, cc.me Punica fornia di at:tiv:ità politica. Cìrcostanze· svariate, !>peciafmente l' azione cor.rutirice dei g.overui e la mancata educazione politica delle masse cotigiunta rulla schiavitù e m'iseria economica; e sociale, aggravru"Onoil mor:bo e lo tesero cronico e confa.gi06o. Le masse, nbni furono turbate ed elevate nè &tlla p;etlicazto11e socialista, qu:asid~l tntto man.. ca.ta, nè dalle g;u:er.re combattute, nè dal su:tf'I'agio allargato, nè dal bo-Jscevis,mo generaJ-e del dopo guerra, nè daHa proporzionaile, nè dal: f'ascisn10. Rimasero apolitiche attraverSO' tutte le variaZJiout: unica espr'essiohe poHtica ~n:se11tita· in ta1 caso non poteva essere che la seliezione dei capi, secondo çriterì ili meriti e <l1 stima personale ,acquistati, al d:isop:ra delle iclee po. litiche, mediante la relati.va fedeltà alll, promesse e una rete <li favori pcrsonali·ecc. Ma debbo correggemì.i : la. p:ropòr:i.ionale produsse dei cainbiamènt>i. In pegg,io, però. Il trasfonuìsmo e l 'apoliticismo suaC'd:tnl':i:atiérafto CO-" me il limbo.. politico del popolo nieridibnale: • quelld sl ridU'ceva: ad,, un se!iviZJ.o verso tntti i goVemi,_ indifferentemente; questo si risolveira in un al>ito di fedeltà a1 deputato, senza proporgli uu programma, nè sindacarne l'opera. Innocenza completa,. Scatenatasi la bufera pàlingenetica dèl 'clopo',guerra, gonJiatisi e ·stir,d:ipa:riti i partiti .,cli pletoriche, tLLmu.ltunse folle generiche di malcontet..1ti, si i·ese necessaria, la proporziouale.. come forza co11servatrice: i partiti che finr allora. non conoscevano il Mezzogiorno e n()ll vi si eran costituite neanche cliellè pattuglie di punta; costretti dalla rifofma, si precipita<Ìmm sullé massé méticli'oliali: in alcuni p!llnti iruprov_ v:isarono organizzazioni di carattere... elettoraile; . in a-Itri luoghi trovàron com6cltJ. l'inuestar'Sl, ~w..a. sèrupolì e alla leggera, sul Vecchio trònc6 dèl b:asfoimismo, che, disorientato e preoccupato del pr6pTiO avvenire, accolse l' invito com.e l' aniéd es~diente ' per conè:rvatf"e il éollegio. Cdsi :il trasformismo vinto... fen,mi ~uiclor·e·m cepit. I partiti furon violentemente costretti dalla prepotente tradizione am bie1ìta;le ad esetèità.re più org'anicafoe-ri,te e P<llicolosaménte Jz-futì.zi011e t'fasformistica. i veec,hi deputati ad=que; abitùati a:ll'angusto e limitato trasfot'ntisino mirui. steriale 1 con uguale ctisinvoltura •e ìncòscièiiza passm"Ol.J.Oa qucllo politico di ]l'1rte, corrompendovi se stes:-.:i.e.' il corpo elett.orale. Il quale dal primitivo stato agnostico, si ;precipitò anch'esso netla bolgù,. dèl trasformismo politico\,erden<lovi anche quel germe di moralità politica che era il su.o\ fedele attaccamento al deptctato: L'opem dlseducàtivà della; propor. .,ziollale, nei suoi due p1timi es,peritnen:ti. 1, si può, dunqu:e, riassumere ÌllJ questa fonnula: Degenerazione e corruzione pòlitita del! trasfar-mismo 1tii11ist'eriale def eapi e sua cliffru:.ione epidemica t~ le màsse. 0rn\ dò'po t'esperimento fascista si è ag"g;iW1to -lo scetticismo politico dovuto allè tàùte • e t,1nto fretj!Uenti elezioni in iSvhriati s:is.tetni ; al1e <Ìelusl'6t1ì che lé, hamno· seguite; 1allo s.pemacolb del tra'sfof.11:rishws tt sca là, naziotU,,le wu pto1'agonis tì. i più veilerani; al4e fttglie, alt' abbandono dei capii· e ilifore e in, rnodb p;i;rticola.re', alla di1l'ìo&b'ata i n'fefio.ri'tà clelllii rag,iOne e della giusti7.,ia clii fronte alla .forza bruta e al!le dis6n.ieste vòglié·. Di politica. non si può oggi perla-re alfe n~ire popolazioni : essa aippare loto o éome tra. difue'IttO, o come g.uen-a civile~ sempre come éò.sa a:lli'b1efta. Comé offèh'ere che, q'Lreste' m'a.~ co,;i na"ttseate ed estrnnitatesi dalla vìta publbica, si tiiavvici11i110,senza repuignanza: e diffidcnz..-'l.? , La esperienza ci ha dimostrato che :fi1101'a tutti i govçrhi e tntti i movi':mehti· -politici, tranne q'u'akhé i-ara i11Signifìcante ecce--.t.ione,sono stati guiçlati dal pt'egiudizio « unitario:» che era1 ccUè in fondb· una Duonai lJ)aschera per gabellare còme interessi italiani, quelli cli ristretti ceti plutocratici industriali e di p:iù o 1ne110 vaste e pofenti organizz3.7ionì operaie, iirdustr'ialì e agri. cole del' Nòr/k A tali interessi n'Ou si poteva provveclere che con una ,politica. dogrulale che fa_vorisse le ind'nstrie (capifalisti ed' operai) settentrionali e le imponesse al1' ag,icoltura del Sud, insieme c0i1 una sempl'e p~ù Soffoca.ute prèssione ttibut,1,ria I partiti di masse si giova.rollo nel Nord lli ta'le sitùaZione, d~veneild'one servi e si disinte. ressarolro del Sud. Compre11dcvan~ cb~ il proletariato incltastrfale valeva ben più ciel • cafone , del Sud coroéab/e à ·merci, e non volevano farne, con L-i 1 pr'opagan,. da: uilr elemento di pe1icolooa ed aatonoma concorr.enza che av,rebbe finito col capovolgere la situa7iou:e e distruggere la fonte che alimen'tc.t.va le Qa:si storiche dei su<:>isai va.tori. Per queste ragioni sì è veìi.uta C'hia.r"éhdds·em1~1·ep·h\ l'angustia politica dei p,resu:nti 1mitarl, la loro opera pà.nissita.fia dèb Su.cl'.e q,ùnd; l'antitesi irteducìbile tl""d. n.tia' vetaì soLui:ione dèl pro. blema meridionale e la loro' càpàcltà d, farlo prop<io, di' risolver1ò Siti serin. BL-:;ognerà a11'lÀ convinct::.rsJ, una buona ·,'Olt.a per sc-mrrre; 1 dC'lta <Lssoluta impr.JS::::ijbiUtpàc-r e;si <li J>Ottr far ciò anche in un avvenire più o meno lontano e q11j11di <li premunire-i con-fro loro fa.Jse e "J)<:SSO elettorati. affermazioni mc-riclional.istiche. Come la logica delle prc.-mes.se condu.ce i partiti a ccmseg11env..ecst1'eme, anche 110i a111Jiamo più innanzi: crediamo che ogn1 ra.ffc,rwmento delle loro po,i,,ioni., e peggio poi la loro- andata al ~ove:rn.o, con l'aitttr.J anche de-i nostri voti, /sia bc·ueclc.-ttala sconfit.ta ciel collaborw.,ionjsm.o !) s1gnifichi pregiud.karc, irrej:rd.mb-il111.(.-ttttea1 sol11zi011kdel problema m.erillionalc; S1gnjficbi rendere: più coere11tc:, organko, sofi<lo e duraturo il n,,c;tro asse:rVlm,(,-nto al _'.\lord; significhi re11dc::r<;doppiamentç proletaria la nostra m.assa contn<lin.a. Og-n-i opera cl.ei partiti ;;.torid <la noi va, tlu.nque1 gu.anlata ,C1TJ cliffi<l.cnza,a' lmetJD fino a qoon. do 11011 li vedremo rinsavire:: e c·ontemperare le c,,'ig-e,ne del prolctarìato inclu.stria.le /:,.iortl) con quelle del prdtlariato agricolo ISttd/. E buona profila.sai è quella rii impedir loro di prendere possesso facilmente deJJe nostre ma55e, !.;{:117.& una lunga, disinten:ssata <: idcaJic;:tic:apropagan.- da e oper.a di orga1ii-z7.,a_zi011é. Conseguentemente noi, nel1' attua.l.t: ~-tato d.i cose, sentiam.o di avversare la propo17ionaJi;:1 COmc lo ;;trumento di una s.ic.:uraaato-oppressione delle masse. ):()1 s.c,st.1iamo, oggi, il collegio uninominale po-icht: siamo J.X--TSuasclhe esso, mentre non può axerc. che delle insig1"Jificanti 1;perc."11s~ioninel ·,u,mero <lei deputati appartenenti ai partili di n1.a,.r.;.ser,appre::s-enta per noi notevoli vantaggj. '1:c-ntrc da noi la proporz1onale porterebbe aò a1i.ificiose inutiH guerre civili o alla quasi generale astensi011e dalle urne, e in ogni caso dàrebbe dc-i risultati non rispondenti alla effettiva , r'?ltà politica: 1' uninomjn.aJ:ismo invece, forte della. sua traòizione e·nel receht.e periodo di sospensione attenu.ato nelle sue intemperanze personalistiche, farà partecipare alle elezioni la maggior partt degli elettòri e ne pennetterà una espréssione rappresentati,·a più aderente e sin- •cera. ::'-Jo11 solo: tna esso farà utilizzare quel ba:rlunie di educazione po1itica provocato dal fa<cismo e manifesta.tosi sotto l'aspetto di una. coerenza genericamente antifascista, ronserYante ancora però dei moti d personalistici e che andrebbe peréli.1fu riell 'alchimia trasformistica della pr-oJ)OI"J.:ionale. " ATlZi poichè la lotta sarà impen:riata cbi vocchi• deputati, qu?-5i per farza di cose, in u.n atteggiarne-rito cli opposizione ,la vittoria sarà resa facile, sia perchè il partito dominante non ha 11oriiini stimati nè ha forti e serie basi personali, sia perchè le vecchie formazioni trasformist'iChe cli battaglia, ancora 'quasi intatte e fiorenti, c1hna p1;mitiva funziou<: di violew..a. elet,- torale passerebbero a quella di crociata per la libertà dì voto (come f già an,·enuto in qualche caso: senza ironia~) e potreDbero meglio eser. cifa:rl.:-'lcon le limitazioni territoriali dell 'uninominalìsmo, che non con le..ampie circoscriz.iooi cfelfa propo~onale. Infiìle, escÌusa l'illusione che il problema me. 1-idional~ possa. risolversi mediante gli accordi e i compromessi con gli antimèridionalisti partiti dkf Nord, tornato l'ambiente alla sua primit1\·a verginità politica, e restituiti alle masse e dabili'tati i• <::api, il collégio uninominale reocletà più e,;denti i danni e i difétti della, situazione e creerà nei grnppi politici indipendenti l'esigénz.a cli cer~ una nu.bva via per ~o-gitUl. g'ere lo SCopo di" insei-ire il Mezzog:iòmo come for;.,.a.attiva, nella realtà politica nazionale. Qu.esto compito sarà reso meno difficile, dal fatto· ·cJ\e nei deputa-ti, ormai liberi dal t.rariizio. nale gìògo governativo e dal recente pericolo di cliventa:te stn,menti dei partiti settentrionali, -potranno suscitare, sYolgere, raddr'fz:zare e utiliz.. z.:-u-e l'unica. forza natuirale dell'affetto sia pur vago e niali nteso alla propria ter:r:a; e nelle masse, 11bi1distratt.e dai prèclicati paradisi sociali pot.ra.mio far matturare e potenziare il convincimento della propria schia.vitù al Non! in Ulla èrl.ei·gica r'i'Q'endicazione di diritti meridionali. Quando quest'azione autonoma, unica po.ss.ibile e sola eflic:ace nell'attuale moment.c; di contrapposizione consapevole ed intransigente dei p.top-r"i valori, biso~nì ed interessi cont::rt>quelli del• l'ìortl; avrà operat'o nella coscienza pubblica. meridiona,l~ e nella pratica avrà prodotto anche la giusta considerai.ione da P"-rte dello Stato del Mezzogiorno .sia politica.mente che economicamente e tribtttc.'111.amente,quando ciò sarà accachito si potrà ]l'1rlare da noi di pmtiti w:ùtari poiché solo ~llo.ra si potrà pa,-lare fì.nalmen-t~ Cli llJJa n,a!e unità italiana; e di qnestione sociale, poichè, sarà stato eliminato lo sfrutta. mento dei proletari del Norcl a Ck"lllllodi quelli del Sud: allora opera.i e contadini, uguagliàti, a\ronno un auico avver'sa'l-io•contro cui allearsi e combattere. E. CATALINI La rappresenta:nza, proj>'orzìona/.:e ,w,v pu.ò n. f<>nna-re c&me per in.ca,nto i cosfnttmi politici di 1,-n.paese: i ·mali éhe f.Ja1micoC{lltaLimi 1Jedenet. /.' azio-ne della propo-rzio-nale nel Su:à dopo la guerra san.o r_emli. M'! s~rebbero stati ,P.iù gra11i se. fosse con.tinzuito il. sistemai un.inami11:a·J.eL. e cricche ha11'!1'0te_-ntatc;di adatta,rsi a!nche 1at_regi- ·me proporzwna.list11.: m.à i.l fatto che 07"Q'I 11<:>'o-M.011:0 to:!"tif!re a~l!i~nino-nz.inaU.S·moè la p1·o-va. ctel liisagio in cui s-z tr01J(l.n.o. Nè bOiSta·dire clie 101_ pro-porzio-n,,J.e può agire so/.o d011e tro'lJa parl1t, seri e oigtr>t-izza.ti: sta. di faJf;to che i: poirtiti possono nascere e migliorarsi pro-pri!' per . Oj>era . deUa p_ro-potziO'nlIle. ~Von: [acc-za.1noc:-rll-usio-ni~ col colfegio im.nvo- '»:1.nale il Mezzagio1'1!-on. elle prossfme eùzio.,n.i sa. ra assolutamente mmisteriafe. p. g.

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