La Rivoluzione Liberale - anno III - n. 43 - 18 novembre 1924

b LIBERAELCI ONSERVATORI 1.~1 critica ùei dissidenti del regime i11 nome del11ordine, dello Statuto, della legge, 11011 esce dalla logica moderata. 11 mod.eralismo, come c<luça;,.ionc e: come tradizione, che discende dal11ideulog-ia moderata ciel Risorgimento, che fu il contenuto più vivo della \·ccchia Destra, in cui· il liberalismo dc.Il' hegclia11u Spa\·c11la, in quanto i11tli1 izzo ideale, è: posizione che supera di gran lunga le timide p,remessc: politiche, c:011serva per es. ucll 'Albe1iini marcati i suoi tratti \agamcnti illttmÌnistici e.. legalistici: go\·erno dei mig·liori atlnn·en.;o il Parlamento, fede nell'intcllig-euza. 11 rinnoYamentç:, liberale non pHÒ D.\'Venire dall'esterno; na:.ce la co:-;cic11za-liberale solo qua11• do si debba combattere per la libertà come per la Yita. l tnoderali, dopo la buiera anarchica, -pos~ono tornare alla logica dei co11sen·atori : il nemico rcsla ancora nelle mas.~e socialiste e popolari, causa dei pa~~nt.i blocchi C06tituz.ionali. La baltaglia dei consen·atori .affretta la fine del regi1ne Yiolento e illegalistico, non apre la via Al liberalismo. li liberalismo si sposta in altrj capi, e non sente nella lotta d'oggi una lotL-1per il ritorno ad un ordine che fu, ma una lotta !)c1· la libertà, che non è libertà finchè non si :iffermi, oltre la Yecchia legge, iu nùove er spre~c;;ioni politiche. L1ora dei costitnziona/i 11011 è per sempre paS· ~ala. J1 fascismo si sYolge ogni g·icrno p~ù in ::-en,-;o.conser•:atcre, e super.nndo se stesso, tende a din~nirc la coscienza di classe della borghesia italiana. L'u.omo del fascismo è Centile. Sia permesso dissentire dagli amici di Ri1;ol·11zione Liberale. Gentile è la coscien'l,.-c:1sto1;ca del ccuserYato· risma italiano, e la ~ua opera in quest'ora è di chiarificazione e di nettezza, e più lo sarà do. mani. G-(:Jlti1e rifà ai conserv.ato1; italiani una tra• dizione nobile, ricercando e ritrovando vaJ01; dispersi e ignorati e dimenticati, sentendo nella sna esigenza ideale, il valore sp-irituale di un partito conservatore nella vita italiana. La sua azione è lineare: si rifà indietro, con confessata fede, ai conservatori, che nell'unità piemontese Yidero l::i ,.. ittoria della loro classe e la loro sicurezza contro il disgregamento eco11omico del- ·1, Italia divisa del '15, e contro l'oscuro scontento proletario che aveva miuato il rifonnismo borghese del '48. Consen·atore, riprende problemi, che la ri,·olta piccolo-borghese dell:1 Sinistr~, rivolta di impiegati, ave,·a negati o, meglio, dimenticati. Ripone dinanzi alla e:oscien7...acon· serv$trice il proble1na religioso. Si 1ifà al pen• siero di Spaventa, accettandone il processo, uon hl posizio11c liberale. Nella concjliaz.ione tra fede tn:iJizionale e coscie1Ù•,a civile ·vede la ba.se di un po.s..,;ibile ideale di conservazione in Italia. n problema religioso glj si riaffaccia nei ter• mini insoluti del!' Italia. del falli1nento n~• / guelfo. Gioberti fallisce sul programma federalista, ma lascia larga eredità (pur tra i preseli• timenti clcmocni.tici degli ultimi anni) di medi• tazioni per il p1oblema religioso piroprio in senso conservatore. Sulla stessa linea, giobertiani secondo lo spirito delle Postume, pritnfl. che le Postu·me fossero scritte, Lambruschini, Ricasoli e gli altri conservatori toscani. ~entile ritenta risolutamente ad essi, rinnovando nn conserva• tcrismo che punta sui più sahi Yalori tradiziouaJi dello spirito italiano nella sua vita secolare, fo-rte dello- -storicismo del secolo xrx. E c01, il problema religioso il problema dello Stato. Ma dove, in nome di che, su chi far leva p.>r il liberalismo di domani? Per il li0eralismo il p1·oblema 11011 è soltanto di ordine. E' la lotta per la libertà d~i proletari che ripone la lotta politica nei suoi te.nnini più decisi. Solo -in essi il liberalismo ba un sénso: la loro lotta per la libertù 11011è un oortato clell.a loro tradizione, non i: 1111 idolo cl.ella, loro cultura, è la 101·0 prima, u11ic:a 1 iHgenua affermazioue di autouo• mi,1. il liberalismo delle classi proletarie reca .in scuo una nuova dta, una nuova morale, una m1ova esperienza, per la storia d.i domani. Non g11:1rclate all'aspetto economico dell.a lotta: la lotta è lotta morale: è la ripresa della Rifonna· e della Ri,·oluzione uel campo proletario. E' più forte cli tutti i comp,romessi e <li tutte le reazicni: il suo Calvino è Giorgio Sorel. E' il pen· Fiero che ad ogui alba, ricrea il mondo. I proletari dissolYono la mentalità cattolica, cattolica anche se in Ye.--;tcanticlericale, dei conservatori, .1ttra,·erso la lotta di classe e chi 11911 accetta la lotta di classe 110n è un liberale. Un liberalismo che si limiti aci attacca,rsi alle tavole delL, legge e allo Sb1tnto e alle fstihtzioni, è uu liberalismo d;1 borghesi, conservatori per istinto cli classe. (;narcliamo b storia, oltre le C'ontingenze del• . l'oggi, nel suo C'Oucrelo formar.si. 11 liberalismo del mo Ildo moclcnJ.o è nei $OCialisti. Chi nel movimento r)roletario 11011 Yede che un movimento di co11qn-ista economica elci diseredati che si vince e-on legg:i oppnrtune, ha la mentalità catto· Jica del consen·atore, chi lo crede risoh·ibile sul terreno dq~li accordi, senz.a affermazioni nu?ve c.-<l autonnme, lrn la mentalità del trasformista s.cdtico c-d incerto. Jl liberalismo delle classi n-rGleta,rie è: n11 irnperati-vo mola·re su cui I!Cll si tin11sige sen;;:;amcrire, l· lltul Yolontà cli potenza che 11m1~i abhanclona se1l'l,a negarsi. \'on c1·edete in questo liheralismo? E rifatevi alla logica della. ,·ostra classe e procurntç dal disordine esca l'ordine che meglio giova p€r il , osti;o governo. La borgl~esia iegalitaria e liPe• LA RIVOLUZIONE LIBER;\LE ralcggia11tc: non ha forze per un 'afTermazion~ liberale: vi contraslano i suoi i11tcrcssi, la sua ideologia, le s11e ln.1diz.ioui. ~on ha la volonlà del constn·atorismo g-e11tilia110,ma la sua poli• lica t· più 1:x;1içolosa per una dpresa liberale. ll !-;Ogno <li Tilglicr, alla vigilia della reazione, di 1111·1piccola borghesia condotliera del prolelarialo si i11franse conlro tanti Andrea Sperelli, a seimila l'auao, che calcano l'elmo di Scipio. 11 liberalismo 11011 può ,-inascerc cbe da u11'au• stera vigilia cli rinunzia del proletariato. Lasciamo che la logica delle cose ,·inca la logica degli uomini e aspelli~rno. 11 ~ociali.smo t: il liberalismo del mondo 1110derno: rilrcJ\"a nell'operaio l'uomo, nel suddito il citladino, uel catlolico il rivoluzionario. 11 vecchio mondo conservatore, mai la.nto vecchio che possa mol'irc, trova dinanzi a sè il suo avversario che crea la sua storia sforz.audo l'avvenirc, come esso tiene fermo al passato. Tutti soJJo collaboratori d1 Dio, ma ognuno dove Dic 1 'ha 1>osto. 1,a· funzione liberale del socialismo intravide Silvio Spaventa, conservatore si, ma filosofo che comprendeva la raz.ionalità della lotta dell'avven;,,rio. "Nel r882, i tcm1Ji del trasformismo, scriveva: ... i divcrsi partili, in cui la nostra Camera dei deputati pareva dividersi, noll avevano in fondo u11'orig-i11ediversa, ma nascevano da una classe sola, dalla b<.1rghc:sia,vhc è.: il c.c·to dominante della 50(ietà ,wstra. E' <la sp-c-nifè che, con l'allargamento del ,·olo, facendo pnTtccipi al governo dello Stato altri ceti che abbiano ideali ed intenti diversi, si p1"oduca quella diffe• renza dei partiti che oggi manca ... I!. E' la fu_1n.ione liberale cbe passa alla critica labu•·i~la. DO'.VJ.E).'ICO PETRINJ LA VITA INTERNAZIONA.LE Sovversivismo Jugoslavo ?\ella vita i11gosla,·a l'esperimento cli gover• no di Ljuba DaYidovic significò politica di conciliazio11c 11ou solo dei partiti, ma delle stir• pi, ancora contrastanti; reazione ai sistemi <lit• tatoriali cli Pasic e cli Pribicevic, tentativo di 11tilizr,a.1'c, ollre i rn<licali, anche le forze di Radic che 6i ce1·ca,·a cli co11dnrre alla diretta coL labot'azione m.i11istericLle. 11 miuistero Davi.dovic a,·eva per questa li• ne.a cU condotta il consenso: perciò fu ragione di st11po1-e l 'a1u1uncio delle dimissionL Si rite1me da. prri111aqhe esse non avessero c~e una squisita ra,gione fcmnale per pennettere un passo ancora più decisivo verso la politica. di accordo dei partiti e delle stirpi, entro l'ambito parlamentare. Al eosì eletto blocco ristretto sul quale il ministero :-:.'impei"nia.va avrebbe dovuto succedere, qu,1le risultalo appunto dell'attività spiegata da Davidovic al potere, il blocco allargato. Nella co.11izionc ministeriale\ oltre i democratici di Da'.·idoYic, i popolari sloveni di Korosec e i mu.s..s.uhnani bosniaci di Spaho sarebbero entrati dei radicia.ni e forse anche dei radicali. Erano difatti pale.s-i gli umori della frazione radìcale, che condi vide i eri teli di tattica politica di Ljnba Jovaiiovic, l'autorevole presidente della C.a111era..Cousentiva, cun Ljuba JoYanovic, m:!l• b politica di accordo delle tre stirpri quasi l'intero gr}1ppo radicale. Non era dtuJque neppu:re concepibile il pensiero che la crisi ministeriale fosse dovuta ad m1 movente che non fosse l'allargamento della piattaforma a sost.eguo del ministero .. , , IH,·ece il mi11islero- D.avidovic fu. vitti1na. di tu1 intrigo dello sciovinismo serbo centralista appogglato ai circoli militari. Si trattava di sottrarre al giudiz.io quattro ex ministri radicali accusati di corruzioni nell'esercizio di pubbliche funzioni: si ebbero così le dimissioni del genera.le Hadzic, ministro della guerm. E le dirnfssioni furono m~tivate col pretest<, dell'atteggia.mento troppo benevolo del miuis1;ero Yél&o ii l.ead.er dei contadini croati, Stefano Radic. Evi• dentemente si cercava di trascinare la Corona con m1a questione delicatissima di nazionalità. Tuttavia, a cri~i aperta, un:a soluzione PasicPribicevic non sembrava adatta a dissipa.re tutte le preoccupazioni. Anzitutto il gabinetto non avr~bbe potuto, in nessun modoi contare su una qualunque m.a.ggioranza parlamentare ed avreb• be necessariamente dovuto ricevere anche il mandato di sciogliere la Camera e di indlre le nu.o-,-reelezioni. Un ritorno a Pasic ed a Pribicevici costituiva oltre che il trionfo per l'intrigo - occu:lto, la valorizzazione della politica clel pugno cl~ ferro e del prepotere d'un'esigua minoranza sulla volontà della stragrande maggioranza dei cittacli ni.' Ed inerenti ad un tale ritoTno era.no p1ue la minaccia del turbamento della pace in• tenrn. ttello Stato e quella più grave d'una pros- ~im.a, lotta, elettorale, contraddistinta da violenze e cla metodi di illegalità e di! arbitrio. Si ebbe l 'impiressione che la stessa Corona si f o.-;se impegnata a deprecare :i 1 ritorno a 1 potere di. Nikola Pasic e di Svetozar Pribicevic. La crisi ministetiale, adunque, dopo una. breve esi• tazione, si rimise s1ù giusto bilk.1,rioe si ebbero il tentativo di Ljuba Javanovic ed il formale incariro al davidoviciano Kosta Timoljevic. Con l'uno o con l'altro dei due al potere la politica di conciliazione avrebbe avuto u.11 ulteriore svi• lupp·o e s,i sarebbe meglio e -più decisame11te con.solidata. JnYece 11 inttigo cominciava-ad agire. Anzitutto era impedita la soluzione più logica della crisi : il reincarico a Davidovic per tentare la composizione d'un gabinetto di più larga con• centrazione. Inoltre c'era tutto un intenso la• vorìo p,er esagerare un pericolo Radic per lo Stato; e gli orditori dell'intrigo avevano il buon giuoco di poter indurre il tribuno croato ad e1nwciazioni avventate, minacce in fondo, ma che comtU1cp1e si prestavano alle più catastrofi\ che interpretazioni; ed infine c' cratw le mrinovre dei- pasiciani in seno al part,to radir-ale e le insistenze di cricche occulte inton10 alla Corona. Kosta Timotjevic rinunciò al mandato conferitogli appena si convinse ,di non poter fare a...c;;seg.·.unnento su una sicura riuscita .dei su.oi sforz.i. Ma invano egli suggerì a Re Alessandro il richiamo di David.ovic, chè quasi per un g~- to d'improvvisazione si 1;aff.accia ora alla ribalta della scena politica jugoslava il gabinetto di miao1'an'l.a Pasic-Pribicevic e contemporanea.· mente si annuncia l'imminente (e per nulla giu.. stificato) scioglimento della Camera. Si paventano ,,,..iustamente le nuove elezioni a base di , a.rbitrii o di violen~, manipolate da organi •cJevoli agli oligarcici al potel"c e degli squadristi dell' « Oduna ». Di fronte a queste possibilità e'(: un mònito di Stclano Radic, per i poteri responsabili Jella Jugoslavia. , Se le elezioni (ha eletto Radic) avverranno in regime di libertà noi saremo l vincitori; se invece saranno fatte con la violcuza noi soccomberemo 1 ma ci sa.rà indubbiamente la rivoluzione 11. Dico110 ch,e il leader ùei contadini croati sia molt0 •più temuto per una certa caratteristica profetica dello spirito, che per la sua attività politica 11el presente. E tanto più si giustifica l'apprensione, quando, com.e è avvenuto ora nella Jugoslavia, s1 è dimostrato di non sa.per cogliere i fTntti di tu1'autorevole e saggia politica di conciliazione e si è permesso che il sovver&iv-ismo dei poteri costituiti prevalesse e trionfasse con la violenza. VI.\'CENZO MARUSSI Llcyd 6eorge " numero due ,, Ci a:ssociamo senza rimorso alle proteste dei « duti'"":1morire• per l'assunzione nel ministero Bq.ldw.in del leader indipendente (leggi: nè car. ne nè. pesce) Wi.uston Churchill. Baldwin poteva •hf~ni~~imo far ... 4- a rneno: s:i. tratta dWlieci \.Oti a11a Camera, e tu.i ne ha quattrocento: si tratta di ù.u giornale, e lui ne ha qualche dozzina ~1lto le ascelle. Per contro, tutti i '!ecchi org'a1Tf-?it:1 coaihiu:u..Gù16· Si sén ralle~'J:ati iu ~tor• dina deU-assunzione di Chu_rchill al Cancellierato dello Scacchiere. Il right honourable signor Winston Churchill, cagione d€11o scandalo, è un parlamentare con• sumato. Questo è il suo decimo portafoglio (sottopo1·tafogli compresi) : eta quindici anni e più, quasi tutti' i ministeri, tolti i due o tre mas• simi 1 banJ10 osp~ta.to il suo duttile senno e la sua agile persona: non è stato mai assente dal governo per _più di un biennio. 11 manovriero Lloycl George lo ebbe J)<el-suo braocio destro_ I conservatori unionisti lo misero al bando, quan· do- cadde il gallese : e Ch llll'chill fu costretto a fare, di faonte ad analoga freddezza dei liberali, la sua solitaria secessione di « indipendente ,,. Ora i conservatori lo tipigliano, bon gré nial gréJ sotto pretesto. cli alcuni meriti apparenti (la lotta elettorale contro i laburisti, per esempio) e di altri appariscenti (abilità tattica, capacità oratoria, esperienza. ministeriale). La realtà è che Baldwin vuol fare il conservatore moderato, per• chè ved:e su questa strada ,la linea della minor rt&istenza: e Churchill gli serve per tenersi buoni i liberali, o meglio ancora i loro elettori. Ch.rurchill è più libero scmnbis.ta che p1·otezion,ista • Churchill non è_un ostinato in posizioni rigid~; Churchill è un manipolatore di primo· ordine. Sarà tuttavia il caso di constatare come le presenti fortune cli Churchill sian certo incli• zio che· i conservatori inglesi sentono uua volta ancora la caducità del loro dominio, e buttano così a.Yanti la tavola di salvezza di nn mi11ìstro capace di forgiare compromessi. In questo caso Winstou Churchill si prepara ad essere tlll secondo Lloyd George (del qua.le ha tutte le qualità sostanziali e, se minore ingegno; 1naggiore probità) per il gi:orno in cui i cons_ervatori non potranno più sedere tranqtlilli s1ll loro seggio di classica 01toclossia e veiTruu10 a consicle1are l'utilità pratic..1. cli 11ua nuova coaliz.ione, o di un cambiamento di rotta. Speriamo che i « cl\lli a morire» l'abbiru.10 a vincere anche in questo futuro ca.sol e sia vinta definitivamente così la macdonaliana battaglia per la chiarifìc.az.ione. Spe1iamo che, intanto, Stanley Baldwin abbia la forza di tenere a posto Churchill, men· u~e se ne serve a sua posta. S. C. "b'1rno DEbhA STAffiPA ,, il ben noto ufficio di ritagli da giornali e riviste fondato nel 1901, ha sede ESCLUSIVAMENTE )n Milano (12) Corso Porta Nuova, 24. L'eroe fanciullo Ecco che nell'agone politico, dopo tante male parole e tanti gesti app-.. rentt-mcnte brutali, il più gio,·anc de::i figuranti riesce a toccare una 1~ota di tc:nerez.za. Era un pezzo cbe si sapeva. Ponz.io rli San Se-bastiano, medaglia d'oro au• tentica, sn .-ntolatore di bandiera ideale su la cima clcl Solarolo che spuntava in quel giorno oltre la vlta, bravo e assiduo studente, modesto bibliotecario al Senato, accorato e siJenzir.,;50 gregario dcll'Assodazione Combattenti, e oraton:: nei congressi trepido di timida gioventù e d'inc-speric:n,,..a, tra le fortune dei fascisti era passato, rarissimo esempio, come se non se ne acc.orÌ{esse, benevolo e guar<ling(J, incolume e fidente; strumento non conscio e .idea.Jiz7_.a.tore sc.nr..a retorica. Se i tempi fossero tr8SC'orsi, gli e\'enil fossero maturati in relativa tran.qu.illità, dopo un certo numero d'anni il probo Ponz.io, addestrato ad una realtà più triste, stanco degli •.1omiui rudi o finti, avr.::hf-JCpotuto ricordare tutte le sue fa._,, .>Se inteuz,1oni e i fatti, cosi staccati della sua imaginazicne, su.l metro dell'elegla. ~fa c'è nell1aria un'empietà che non rispetta e non riconosce nè le assunz.ioni di responsabilità precise, nt: questi riposi sp:iritUR.li. C'è un'animosità paurosa, insofferente e del] 'effettuale opposizione che Je si erge contro con I~ f~r;,...a,e della purità che non distingue, si associa e perciò compromette, si fa un'arma qua.si micidiale col candore della su.a debolezza. Il fato tragico t: ld. ricompensa che sola dal fascismo poteva esser resa al valore cli !,1atteotti ; ma di quell'insegnamento eran degni soltanto gli animi disperati. Tutti gli ingenui, che paventano le idèe e non sanno raffigurarsi la dura catena a cui esse costriugouo la ,·ita1 ricono• scono in,·ece in Ponzio un loro fratello, e adesso finalmente capiscono cbe razza di galera, per loro, fosse il fasci.,;mo, e in quale vellutata schiavitù s'impigliasse la loro fede. Se c'è l1ll raffinato martirio morale è proprio questo: couvertin: l 'e1egìa in tragedia. ~ella prosa cli Ponzio voi sentite- come il disperato !:>forzodi raggiungere il tono in eu.i l'han fatto precipitare, e 1 'inadeguatezza dell'anima che si trattiene in un paese che non gli sembra ancòra vano, che assiste al tramonto d'una fan· tasia bella come un amore e non se ne consola. C'è troppo re:;iduo di fede perchè lo schianto sia completo e non rispuntino nel fluire della parola, suo malgrnr\:-,, le impossibili speranze; e ricorre ai partitì più personali e più penitenti ____ _ ques.to po,·efo figliuolo che trova l 'accent.o d~ coipevo1eper riri...'?JòVerare' le ma'.efat_te alt:'". Desidererebbe di chiuder gli occhi, di partire; ! 'esilio, h menzogna più tosto di questa chiara certezza. - Le c~e s:1..o t=,-tù gr~r~,.'.i di lui; ma alme.ilo si ouò dire a suo discarico ç_he non volle misu• rar;i con esse e chi lo adescò alla prova foi-se ebbe un presentimento del disastro crudele. Accaparrato, attorniato, giunto a pregustare gli onori e a quel punto doYe l'ebrezza. comincia appena e non ha nulla di ripugnante ma anzi una gaiezza che invita, quale virtù l'ha sapu.to trattenere e gli ha insegnato la via dove la sua moralità si sah-a? Per la prima volta, forse, osseniamo la guetra., in sé, senza echi retorici, benefica; è I 'eroismo dimostrato un bene e una dÙrnità ,·itale, 1111valore umile che accompagna e ~rganiu.a un u.omo, preservandogli quasi divi• 11amente la sua giovinezza. 1 Al « fanciullino li che Pascoli amò, alla purità che non è mai un nome vano, ci si fida con perfetta letizia. Se tutti si imparasse a mettere nelle polemiche e nell 'ironìa che ci serve un po' di consi~lerazione e di rispetto per gli uomini in quanto puerili, sarebbe un gl"an bene. Dai noStri occhi non 5anno più cadere le laO'ri me • 0 ce le ribeviamo in segreto come un 'i- ;.nomi;1ia. ìVIa chi ha il coraggio di piangere in pubblico, uoi dobbiamo innalzarlo su la nostra stima; e ci possiamo per un momento con- \·inc~re che fra tanti logici e pazzi egli po...,;;sa aver ragione. U. l\1. DI L. Jn questa. nota si tocca c011 u.na simpatia che non, cond·i1Jid·iMno cii ·una questio-ne d.i psicologia •111.(I il nostra ghuf.izio sul fc11ome110politico che ~vi si ccnrnette è già stato d'ato -pu.r con tristezza e senza troppe -indidgenze. (2'. di R.) Abbonamenti 1925 Chi ci trova un nuovo abbonato riceverà in dono, se lo richiede mentre spedisce il vaglia Hebbel AGNESE BERNAUER Preghiamo gli amici di rinnovare sollecitament~ l'abbonamento. Chi lo rinnova prima del 15 dicembre riceverà in dono (a richiesta) : Fiore EROE SVEGLIATO ASCETA PERFETTO o altro Yolume di nostra edizione, dello stesso prezzo a scelta. I nuovi abbonati del 1925 riceveranno anche gra, htitamente il ~iornale da oggi al 31 dicembr_e corr. NB. - Ogn-i abbonato dovrebbe anche abbona,·si alla prima se,·ie dei Quaderni tiella Rivoluzione Liberale (L. 55). ' Usci1·à in. Dice1nb1·e: IL BARETTI Rivista quindicinali! di IE!ltE!ralura

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==