La Rivoluzione Liberale - anno III - n. 40 - 28 ottobre 1924

1. 163 rogc11ia dei fi11i, trova, auche qui, u11a ripro\·a palmare. L'organizzazione socialista non solo ha risolto il problema tremendo dei rapporti fra la popolazjo11c e il mercato del lavoro, ma ha conhibuitc a creare una nuova piccola borghesia agraria, che non ha più nulla cli comune col resto della popolazione agricola, col bracciantato e con quel socialismo, che l'ha messa al mondo. La recente lotta agraria fu coudotta dai socialisti con una disciplina inau,dita ed uu 1·igorc senzn precedenti all'unico scopo dì evitare che si spezzasse in due l'esercito socialista: che i contadini a11dassero per conto proprio, isolando 1ri=esto della massa. Di qui il carattere intransigente della lotta, che do,·eya più che tutelare gli interessi cli mia classe, sah·are l'unità di nu esercito 111i11accialocla!la defc;,ionc. Si dovrebbe 1 ailora, parlare di un con.flitto fra due borghesie? Precisa.mente. La lotta che si sYolge sol::.to i nostri occhi, non è una lolla fra boqrhesia e proletariato, m.a Jra due piccole e medie borghesie: quella vecchia e quella nuova. In questo aspetto del rroblema non è difficile scorgere il lato reazionario. Come, conlro chi si form:1 questa nuova bar. ghesiil? E come resiste e come le si oppone la Yecchia? Esaminato. nella· sua co111plessità1 il fenomeno emiliano si potrebbe definire uu fe110meuo di capitalismo. operaio, piuttosto che un momento della rivolta contadina. :ìvli spiego. Secondo uua coucezione volgare, borghese è il capitalista in geuete e proletario colui che non dispone di capitali. Niente di meno esatto, pe.rchè anche il proletario è un capitalista 1 essendo portatore di un certo capitale personale, che non è per nulla uìeno importante degli altri capitale impiegati nella produzione. Storicamente, i portatori delle diverse categ01ie di capitali, si presentano in modo diYerso. La lotta di cl'asse è, effettivamente, lotta fra queste diverse categorie di portatori di capitali: portatori di capitali immobiliari, di capitali .mobiliari, di capitali personali. La democrazia ci ha fatto assistere al lento decadere della prevalenza assoluta dei portatori di capitali immobiliari di fronte ai portatqri di capit;li mobiliari e persqna1i. ~ell'Emilia, ad esem.pio, i lavoratori d~lla terra, hallno costituito delle Leghe di resfatenza e delle Cooperati ve, le quali sono riuscite a sindacare la mano <l'opera per il 1-ialzo dei salari. I conservatori del bel tempo che fu, si dolgono di queste trasformazioni e si industriano a dare al loro malcontento una patina liberale e liberista. Nia hanno torto. I principii liberali, che essi - invocano, se possono gioYare a fare la c~·itica. del movi1riento operaio e socialista, servono anche a combattere quel sistema di privilegi, del quale la borghesia terriera beneficia e del quale 11011 saprebbe e non saprebbe e non vérrebbe fa1'e a meno. In nome del ve<X:hio iiberaJisu10 i reaz.ionarii (e ce- ne sono ancora!) pretendereb,?ero che~ essendosi i lavoratori trustati, lo Stato, lù.ngt dal favorire il trust della mano d'opera, obbliO""aSSie lavoratori acl un regime cli libera con- ;orrenza. }\'la non è evidente che lo Stato non può impedire l'azione dei Sindacati dei lavoratori e non può risen·are tutti i privilegi ai portatori dei capitali immobiliari e mobiliari} essendosi trovato nella necessità di riservarne anche ai lavoratori organiz7,ati? Con questo non voglio negare 'che i_ ?•rez:zi della mano cl 'opera si formino, iu Etn1lrn., 111 condizione di monopol~o e che· codesti prez1,i siano più afti dei prezzi che si avrel)bero in r.ecrim-edi libera concorrenza; dico soltanto che lo O Stato 11011può impedire la costituzione dei Sindacati dei lavoratoli, n1en.tre avrebbe po- . tuto tog1iere, ·i~ passato, alla borghesi?. terriera, la protezione 1 che determina il rialzo dei _prezzi delle derrate ed avrebbe potuto negare 11 suo intervento nelle opere di bonifica, largamente sussidiate : quelle opere di bonifica, latte, per sette deci1ni, col pubblico denaro, che haimo decup,licatò il valore delle terre degli agrari della valle padana. I quali protesta,!!_o, ora, contro il monopolio della mano d'opera e gri alti salari, in nome del liberismo! Commedianti! La verità è questa: l1economia della valle padana è una economia « anormale » ; _ apormal~ perchè fondata tutta quanta su uu sistema eh protezionismo. Vogliamo fare piazza pulita? E perchè 110? i\'la da chi si incon:1i11cia? Dal lavoro 0 dal capitale? Il senatore Ei1).audi ricorda cer-' . tamente che 1e prime agitazioni, -i primi tumulti delle folÌe campagnole al grido « paµe e lavoro:. furono organizzate e sobillate dagli agrarii, da queglì agrarii che valorizzavano i loro~ terreni pri Vati mercè i famosi lavori pub. b1ici largiti per lenire la disoccupazione. Vecchie storie, ma non aucora dimenticabili. iVIARIO iVIISSIROLI. " b'Eao OEbbASTAmPA " il ben noto ufficio di ritagli da giornali e riviste fondato nel 1901, ha sede ESCLUSIVAMltNTR iu Milano (12) Corso Porta Nuova,• 24. a L\ RIVOLUZIO;-;'E LIBERALE MOLINELLA Questo piccolo borgo di povere case sttlle quali !:-piccan.o i ridenti e spaziosi edifici delle scuole e dci giardini d'infanzia, costruiti cuns1tle i\las- :;.arenti, sorge al centro di un ,·asto territorio di bonifica confiua.nle col Ferrarese a circa trenta chilomclri <la Bologna. Viv<mo nel comm1e ollrc tredicimila persone ge11eral111cnlc cledile all'agricoltura. Lavoratori della ten:a di varie categorie tronùllo la. loro principale occ11pa,.ionc nella coltivazione del 1;so e del frW1Jc11toe ncJ-le opere cli bonifica. Il territorio moli nel lcbc: co1nprende vasti tenimenti, posseduti dalla vecchia aristocrazia. bolognese, spesso affittati. Proprietari e fittavoli in generale 11011 sono agricollori e~'vivo110 lontano dalle ten·e che l1altrui lavoro feconda. L'inerzia., l'opacità, l'ignavia della prrop11ietà ter1iera si scossero 1)0i ed ebbero per motrice nalurale la massa operaia. Lo spezzettameuto della proprietà ebbe non molti esempi e ftt eseguito con considerazioni di speculazione. li padronato molinellese, p-iù che di ag1icoltol"Ì è fatto cli agrad. La lotta per la partecipazione ai pt'odotti del suolo e del lavoro ha .raggiunto colà le forme più avanzate della conservazione eppoi della espropra- ;,,ioue pa1'7,iale. Terra proletaria Il territorio' molinellese era 01· sono pochi lustri resa incoltivabile dal d.ilagare di acque morte. Terra bassa, pigra di stagni e di valli spesse abbauùouale. Le strade vi stavano come ponti bttttati su un allagamento. Da qu·est~ abbandono, dal nulla, da.Ila opaca preistoria agraria la tenace cl 1u'a e paziente fatjca del bracciante la tirò su a poco a poco fino alla coltivaziÙn.e razionale. La lena proletaria dopo la bonifica, i miglioramenti ctùturali e l'applicazione di mv.,zi teCnici modernissimi ftt opima di messe e consentì al padronato larghi guad-agni. Redimendosi, redense r1 proletariato. Servi da gleba ì:\ou era popolo quello che viveva miserruuente nel moliùellese quaranta. an:n,i fa. Era. plebe. I figli <li questa umida gleba rena,ua ricca cli mias~ mi, cli malaria, erano in condizioni economicamente sciagu1'ate, gi midica,mente alla mercè di un padronato altezzoso 1 implacabilmente egoist.a. Qufrico Fi,lopauti ed il garibald':ino Veuturini, messagge1·i del mondo ideale, dissero primi a quella povera gente paroie dì .solidarietà umana scuote11<lola dal s,uo torpore 1 dalla sua ignavia. Poi giu11ge l'apostolo e S11scita nella follai le passioni accendendola in un miraggio di redenzione per a.ttirarla nell'az.ilone e condu!rla al tdoufo: Andrea. CosL'l. La parola dell'agita.tote romagn.Olo sfolgora. Il suo verbo è s,plendore-. La luce è fatta. L'ideale illtuuina, raggia, solleva, orienta 1 segna la via. La plebe ·si scuote, si a-nin1a. Una .fede e la speranza le danno una fo1•za inusitata. Le volontà si affermano, si moltiplicano 1 si ofiirono. Il servo diYiene ttomo. Questa povero umanità clol01:am.tee .tormentata si rivolge alla tetra per vivere.. Dalla preistoria oscura viene alla ribalta del inondo pane e lavdl·o g1idaudo, esercito di pace, le armi forti e lucide della fatiéa brandendo. Impone a• governanti e a pad:roni, colpevolmente. inerti, l'esecuzione delle 0pere per liberare dalla malaria omicida e dalle acqU'e putride la tetra abbandtmata. Dalla moltitudh1e ano11i.ma uscì il condottiero : Giuseppe Massm·enti. Egli fece il solco e primo gettò il seme nella bufei-a. Il condottiero In questo farmacista campagnolo vi è if condottiero dalla ma:uo ~erma1 dall'in.iziativa pronta e decisa ed insieme l'educatore ed il padre. La feae sta i•Dilui come fuocq acenjmo. Oi-ganie.zato1'e- pertinace e indomito cui l'avvel'sità non sgomenta ba durato tren,t'a.nni pe1· dare ai pezzenti del suo borgo umane condwoui cli vita. E' vissuto e -i;ive immutato inÌ.mutabile clevotissin10 alla. causa cui si è votato. Idealme11te deriva da Camillo Prampoliui e da Andrea Costa. Uomo pratico che tenete alle realizzazioui anche in ispiccioli, esemplificatore, didascalico, mira semp1·e a delle conclusioni. Non ha mai avutb tempo da perdere nella lotta di tendenza. Non si Ìl'ligidisce in ..a.l.cnna teoria, in alcun metodo aprioristicamente. Vi è in lui 1 nella sua azione l'agilità della gom1ua. Oratoie semplice, alieno da fiori retorici 1 ùa ricercatezze stilistiche è in•esistibilu{ente pets,uasivo. 1./atiiugo 01·atorio non è fatto per lui. Ama scendere a pa.lare Ira la lolla più tosto che dalla bigoncia. Non ha mai aspù•ato alia celebrità nè avuto a.n1bizioni cli can;era politica. Ama a.t'Clenteuìeute il suo bMgo cui la f~z.iÒne avversa gli vieta. la l"esidenz.a. :Ma anche assente egli. è onuipresente in ispirito. I fedeli lo gttardano con amore, c911 orgoglio, cou fiducia e gli obbediscono. E: il nume immutato, inamovibile 1 il genio locale. L?autorità di questo signore spirituale che ordina consigliando è illimitata e si alimenta cli clevoz.ione e di consenso. Oggetto di bas.~ çliffanrn.zioui si difese vigorosamente. Lo costrinsei·o all'esilio e lo portaro~o in ttibll.l'lale. I suoi acctLSatori che avevano tentato colpi·flo .alla inacchia, posti al Suo confrOuto non osarono, si confusero 1 .si squagliarono, gli dissero la loro stima, lo 1iconobbe1'0 per quel che è: un ·uomo <li fede, un galanht~Hno e un benefattore. fioritura dì opere civili Sotto la sua guida i lavoratori si organizzarono compatti in leghe di resist,,;;za pervenendo a lavoro 6icuro e a paghe rimunerati ve:. La numo d'opera fu monopolizzata. Difficile ripartire equamente il la.vo1·0 <love sono necessari i turni e dove Y1 è: pletora di braccia sen::.,a._ avei-11(:il monopolio. Gli agral'i contese10 a palmo a p..1.lmoil terreno alle organiz.,..azionj an.cbe con mez.zi extraleg-ali. Sperperarono danaro in cnuniri spendendo di più che non con la mano d'opera leghista, abbanrlonarono raccolti mandandoli dispc-rsi pur cl. fiacca1·e la res-isten:;,,.a.vversaria; provocarono, sobillarono e 111011ta.ronovast.e campagne iliffam.atorie. Jnvano. La lotta s.i ir..a.cerbì, si arroventò, sconfi11ò nello spietato eccidio .<li crumiri a (Yuarda 11el 1914. Allora Mussolini fu cOJà ad esprimere la su.a solidarietà ai socialisti. Il duello ebbe la sua sosta. iVIassarenti ed altii accusati di avere preordinato l'eccidio dovettero rifugia.-si a San 1\1aTino e vi rimasero fino all 1amnistia del 1919 continuando a dirigere i I movimento da lon- -tru,ò .. Intanto si svilt1ppava e fioriva, dopo al.terne fortune, un va~-to movimento cooperativo agricolo e di con.sumo che fu oggetto della ammirazione di m.issioui estere. A Molinella, prima esacerbata da tanta a..,prezza di lotta di parte, passò ut1 soffio cli serena fotza. La cooperazione aumentò la produzione, assorbì lavoro, modificò l' ambiente. Il potere politico ed econ.omioo delle organizzazioni -divenne assoluto. Durante la guerra i sociaUsti organizzarono opere di assistenza alle famiglie dei richiamati che furono lodate. Sorsero asili per i bambini c1•eati dalla gentile e pa.ti-iottica generosità dei leghisti. I fascisti saccheggiarono poi devastandolo quello di S. iVIartino e il Commissario Regio mtwicipale fece chiude1·e quello di Mannorta. Gli agrari andavano dema.gogicamente promettendo la terra ai contadini auspice il senatore Tau.ari, padre nobile del fo1·caio1ismo bolognese. Ma ai contadini non diedero che la terra dei cimiteri. Avvento e dominazione dei sac:comanni Kell'immeciiato dopoguen·a continuò rassodandosi il dominio socialista. I molinellesi distinsero ·la lo,·o attjvità sindacale da quella degli omarelli grottescamente bolscevisti, _pazzoidi e inst1.fficic11ti, imperversanti alla Camera del lavoro di Bologna. Dal 1919 al 1921 gli episodi eh violenza e di i~1timidazione fu.rono 1~arissimi. L'offeusiv.a fascista-agraria iniziatasi nel 121 s-i accanì anche contro i moliuellesi acconnw.andoli ai boLc;cevisti bolognesi •con questi conlondendoli. Le: forze conservatrici sono sempre in agguato e gu.ai se le circostanze ofh'ono loro l'occasione di intervenire: è in un'ora l'annietitam.ento di ttttta nua 5erie ili audacie, di sforzi, di sagrifi.ci. Così Iu a i\1oliuella. Sedi di sindncati e cooperative • fw:ono assalite e distrutte dai fascisti. Mass{. reuti e. gli altri capi socialisti costretti ad esuclare. L'organismo cooperativo liquidato da un Commissa1;0 prefettizio. I depositi in daua.r"Od' elle Cooperative. (un rnilione soltanto alla. bancai Verui di Cattolica.) f\:trOno sequestra.ti. L'automobile d'ella cooperativa. rubata dai fascisti. Agrari, bagru;ni profittarono largamente. Fu la cucca,gnai cfei s-accomanni. L 'oper~a"ci vilissima delle Organizzazioni socialiste andava dispersa. I contratti eh l;a,roro ftuon resi nulli. I lavoratori confederali di tutto spoglk1.ti. resistettero in sedi provviso1ie sostituend'o i dil'igenti a volta a volta che· venivano sbanditi o imprigionati. Si Yolle inqtt.a.drarli nei Sindacati fascisti con la pi·opagru1da. Fatica. vana. Si impose lort> di sottomett~si pena la esclusione dal lavoro e il mangaJ1ello. I più ced:erond. Molti resistettero. Adesso vi sono a11co1~a 800 confederali che non vogliono sa.penre di iscrl,·ersi alle èorporazioni. A domare qu.esti lm·oratori sì 111aud:ar·o11u01.1d, isertore e un imboscato. Estrema inisione ad ttlla popolazione che non aveva conosciuto imboscati durante ·1a guerra, che diede centinaia. di combatteutì ed ebbe decine-di morti, cli mutilati, di decorati :i1 ,~alore. Quattro -laYora.tori ftu·ono barbaramente ass99sina.ti: Gli assassiui che non Sono liberi ~i sono costituiti per 101~0 cleg1mz.ione come il Regazzi. Ultima airma contro.la resistenza dei confederali la guerriglia spietata alle spigolatrici ed alle disoccupate in ce-rea· di iun1ache nelle siepi. _Gli oppressori fascisti hanno discesa la gamma dì tutte le ,·ergogne· abbassandosi ad ins:u.1tare, a bastonare ad insudicia;re le donne. J confederali im1:>erten·iti resistono seguendo la linea di condotta scelta fin dall'inizio clelle violenze fasciste : nessuna reazione 1 _ nessuna violenza.. In questi la,·01·atori è la forza interiore delle religioni, il fuoco incon,,ttibile, ti1tta la passione della fede più forte di ogni· tristezz.:1. e dì ogni delusiou'e, la speranza nella vittoria della giustizia e de-11'idea. Come fiaccola inestinguibile Perchè l'accanirsi de.i fascisti a voler l'unan.i-- mità d"ei lav01<atò,·, mÒlin.ellesi nelle Corporazioni? • Perchè anche nu gntppo soltanto cli dissidenti, mentre ,rende difficile ki ft1117.ionedel trust del còlloca.mento, è una continui minaccia di riprèsa socialista.. ì\loline11a è situata. al c-u01-e della Valle Padana: è la fhiave cli volta di tutto un sistema di dominio c. di monopolio di braccia. Il furore fascista dice l'inanità dello sfarzo compiuto per sottometterla. Torna nei vinti la poesia della pt·ima aurora delle antiche lotte. Hanno resistito e re~istono gloriosamente. Molinella idealmente ha già vinto. Quando una massa o un manipolo soltanto resiste contro tutte le for,.e sac-rifican.do tutto, anche la Yita, alla necessità ideale del proprio diritto e non basta la doleuza e la fame per sottometterla, ebben,, essa l la vincitrice. Rimane come fiaccola iD.f:$tinguibile a indicare alle moltitudini della Valle Pa-- dana ia via dell'immancabile rc:su.rre--.done. _;,_ P. Con questo numero deJ 28 Ottobre < ~ivoluzione Liberale» commemora, nel modo che s'addice a storici, la Marcia su Roma. L'esame delle condi~ zfoni della ,bassa valle del Po spiega infatti esan• rientemente come sia sorto il fascismo e i suoi caratteri di squadrismo e di schiavismo agrario. PIERO 60BETTI ~ Editare TORINO - Uia XX Settembre, 60 Dovere di ogni abbonav., della Rù.•o/uzione Liberale è di abbonar3i subito alla prima serie dei Qua~rdnei llaHivoluzionE Lill ralc Integrano l'opera della rivista. e raccolgono gli sci-itti fondamenta.li della nostra eultura politka. PRIMA SERIE • i. _\1._MISSIROLI: I/ colpo di Stato L. 5 2-3. V. NITTI: L'opera di 1Yitti ,, i2 4. A. CAPPA: Vilfredo Pareto . • 6 5. S. MILL La libertà, prefaz. d1 Luigi Emaud1 . . . ,, 8 6-7. L. STURZO: Sintesi sociali, con una st-0ria del movime!Ù() politico. cattolico in It-alia ,, i'2 8. A. POGGI: Socialisrrw e cultura ,, Q 9. O. ZUCCARINI: Lo Stato repubbHcano » 9 iO. G. GANGALE: La rivoluzione protestante » 8 L'abbonamento alla ·prima serie costa solo 55 lire. - I volumi si spediscono agli abbonati che hanno pagato rac{;()mandati franchi di porto. Chi possiede già uno o due volumi può abbonarsi ai rimanenti togliendo ali' importo L. 5 per ciascun numero posseduto. G. :S. FARAVIA & C. Edito1·i • Lib1·ai • Tipog1·afl, TORINO - MILANO - FIRENZE - ROMA - NAPOLI , PALERIIO Biblioteca di filosofia e Pedagogia Tr<t, dieci giorni usCiranno : BACONE ~- ---: C~gitata et visa, de dignitate et augm,enhs sc1entiarum, libri II e IX.. Versione italiana a cura e con note di Antonio Bozzone. BARKELEY G~ - Trattato sui principi della Co, noscenza umana a cura di C. Mazzantiui. GALLUPPI P. - Saggio filosofico sulla critica della conoscenza. Riduzione e introduzione dì S. Caramella. HOBBES T.- - LeYiathan \estrn.tto', a cura di Giacomo Perticone. HUME D. - Trattato sulla natura umana a cura ai C. "..\fazzantini. ' KANT E. - Critica della ragione pratica (estratti) a cura di Gio\·anni Vidari. ' ,- Critica della ragion pura, ridotta ad uso dei licei per cura di Carlo Yerde. ROSì\UNI A. - Introduzione alla filosofia, a cura di Carlo Cadglione. -- Il sentimento filosofico, a cura di C. Ca,;g-Jione. - Nuovo saggio (estratti a cura di Carlo Ca,·i~lione. - Principi della scienza morale e della stori: com: parativi e critica dei si:-terni intorno al principio della morale, con introdu1.ioue di Carlo Ca,·icrlione Sistema filosofico, a cura di Carlo Ca,igli~1e. • JÈ già uscit,o: ~9SMIN1 A.. - ll principio del diritto (estr. dal 1° \·ol.. del!a « Fì!o~ofia del Diritto >1), a cura di :\I. Bardlan, della R. l"ni,·ersità di :\Iessina. L. 10.

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