La Rivoluzione Liberale - anno III - n. 25 - 17 giugno 1924

,,. I 118 LA RIVOLUZIONE LIBERAL~ LETTERE DALL'ESTERO Le vicende francesi PARIGI, giugno. .E'_ i~tercs...c,ante seguire i to111111e11Li del prov10C.1.a~1smo uazionalfascista sulla s-itu.azioue francese. « E' un penoso spettacolo che la Francia offre al Uloudo 1. e: La sconfitta d'un CabiucHo si trasforma in crisi di Governo e questa corre il rischio cli precipitare verso la crisi di ,·egimc ~. e Vediamo allora quanto sia pre:dosa l 'esislenza d'un capo dello Stato vcramc11te superiore :-d partiti com 'è quello delle :nonarchic costiluzionnli •. Il nazionalfascismo 11011 può capire il problema di go,croo se non come pt'oblema di un capo. lo Francia, patrià storica e intenia1.ionalc tli tutte le libc1tà e di tutte le democrazie il problema del goYeTno è problema di autogo\·cr110. E' evidente eh.e nessun francese si è domandato in questì giorni se il regime era in pericolo. La Francia non è nata ieri. UH 'espericnz:-i secolare garantisce la sua stabilità. Lo spirito giuridico (raaccse può dedurre, anche da .una Co$1t1luzìon~ antiqu;:ita delle nonne precise di azione moden1a. La Costituzione è stata violata da Millerand o da Herriot? Ecco un problema assai meno importante per un cervello francese cli q11el eh~ che non sia per gli scrupoli costituzionalisti di un so,-versivo italiano. La Costituzione dve nello spirito del popolo, prima che sulla ca\ia. In tempo di contesa di poteri, durante la battaglia giuridica tra Herdot e Millerand è la democrazia francese, lo stile e la tradizione popolare, che governa la Francia. Niente ~ricalo per la unità, ehe soltanto le tirannidi e le dititatw·e riesoono a compromettere! Non si può comprendere la rapidità con cui la crisi francese si è s,·olt.'1, la sere11ità con: cui i cittadini l'hanno seguita, e la moderazione <li uomini e partiti in causa se non si comprende questo principio fondamentale della politica francese : alla base dello Stato non è la costituzione, t:na la co1tt1nne e J1jniziativa della Camera popolare. Se le Sinistre hanno, in un certo senso, vio]ato il princi,pio dell'indipendenza 'del Presidente dalle elezioni dei deputati, Millerand ha violato una ti-adìzione assai più importante e delicata: l'apoliticità del pTesidente tidotta nel corso degli anui a 1una fm1Z.:ionepuramente rappresentativa, oenchè su questo ptmto le cinque leggi del 1875 non parlassero chiaro. Rispondendo energicamente a Millerand il popolo francese ha dimostrato di avere il senso preciso di ciò che è essenzian'e per -la sua libertà e per la sua &tabilità. Chi in Francia può prendere sul serio, alla. lettera, la Costituzione del 1875? Essa presenta press'a poco la stessa attualità del nostro Statuto A!berti no. L'.4ssemblea Nazionale ·che succedette a Se<lan era una assemblea monarchica e con,. servatrice. Eletta l "8 febbraio 1871 essa impiegò 4 anni e u m.esi a mettere insieme 26 articoli di costituzione. La repubbiica ne venne fuori per il rotto della cuffia. Il programma dell'Assemblea era di ristabilire la monarchia. Per 4 anni e IT mesi nou si discusse ]a Costituzione ma si studiarono le vie possibili per mettere d'accordo le varie tendenze monarchiche. Messa fuori qnestione- la fa.n1iglia napoleonica, ~ il ricordo trop.po r~ente, il djssid-io venne a ric).'ursi tm il conte di Chambord, rappresentante del rame borbonico, o.soiacli CarloX, e i1 conte di Paiigi, della fa.miglia di Orleans, 'erede di Luigi Filippo e della monarchia cli luglio. Il dissidio ern pressochè risolto a favore' clel conte di Chambord che 11011 aveva eredi e avrebbe lasciato come successore legittimo l'Orléans. Ma ]a. mon:archia secolare di, Francia volle dimostr!'-'"e la sua defi.• nit'iva decadenza. iu questo suo ultimo rappresentante. Il conte eh Cbambord era una testa cocciuta e inesorabile; un bel tipo di legittimista che pre(erl non regnare piuttosto di rinunciare al suo chiodo fisso cli sostituire la bandiera bianca· al tricolore diventato ormai simbolo della FraJJcia moderna. Così i' d11e partiti 1110ua.rchici restar0110 cU- ,,;si e l'articolo che senza a:ffennare dbgmati.~ ca.Ibente l'ordine repubblicano dice.va: « Le Presidcut de la République est élu ... , fu approvato con un ,·oto d.i maggioranza. In tutt'ai la C06tituz.ione si sente che la repubblica è stato un espediente, uua transa.z.ione. Non s-i osa parlarne. Si lasciano aperti tutti gli equivoci, tutte le ipotesi <l'i imterP'retazione. « Uue constitution pedestre, une Cenclrillon se glissant sans bruit entre les partis qui la deda:ignent ,. Ma i buoni repubblicani che era110 sta.ti eletti 1'8 febbraio r871 tennéro fermo a.Ila loro tattica.: dii far accettare a qualuuque cos,tb la parola repubblica « le mot sacré )), riservandosi <li org.anizza.re poi la sostanza, lo Stato repubblicano. In cinquane~rn1'li Ja tattica ha da.to i suoi frutti. I repubblicani francesi non si s0110 laseiat.i: imprigionare dalle formule, uon s.i sono pl"eo<."- cupati di restar fedeli a formule ambigue e improvvisate; hanno pre(eri!t'o consolidare lo Stato con le naturali revisioni della pratica che aboljire del tutto le leggi del r875. Oggi il· colpo delle Sinistre si può dire un vero e proprio colpo ri volttzionario. Millerand ha ragione di preoccuparsi delle conseguenze. Ma è una rivoluzione ma.turata nelle coscienze, un'esigen7.a v;iva. .La repubblica pailamenta..-e francese fn 1m passo vigoroso verso i regimi di democrazia moderrui. Se il popolo h,, potuto I'u maggio eleggere uaa Cam.cra che si è. rifi ul.ala cli riconoscere Presidente Millerand e lo ha liquidato eviclentem.entc siamo in pieno regime di democrazia diretta. Nelle <.'011.<lizionini cui lt Sinistre ha1rno im.rpo~tato la lotta elettorale ,;i può parlare cli un vero e proprio II rd{.1.-endum) e di un'applicazione del mandato imperatho. Cosl sollo 1 'appareina <li una mo<lesta vittoria elettorale s.i viene prospella11do in Frane-i.ai una grande villoria delle democra:dc: <Lirette. Non per nulla i nostri nazi01,alfascistj han.no iucomi ne-iato a p.;islarc della decadenza della sorella lati11in ! IL (;Ii uomi11i della Sinistra si troveranno a posto nella situazione che stanno per determinare? Si può contare su una nuova classe dirigente capace di superare i p1"oblemi più urgenti dell'ora? Gli uomin1 uuovi si vedranno alle opere. Pregimlizialmente Ja garanzia della silua- ;done può foniSllliO su tre persone : Caillau.x, Herdot, Painlem~ S'incomincia _a parlare apertamente della ria,.. bilitazione di Caillnux. Egli ha le sue colpe; ma le Si11istre non possono contare tanta ricchezza. cli n01uini da rinunciare a un JX>·liticoed a un fina11ziere clc!la sua qualità. C1è. qu.akosa d'avv~nturoso uel suo temperamento, ma i piccoli 1101-ghesi francesi si serutono il cuore in pace quando pensano di potergJ-i affidare la direzione delle finauze nazionali. Tutta la' politica interna ed estera della 'Francia nei prossimj anni dipenderà dall'opera dei finam.ieri. Il problema della pace è essenzialmente oggi il problema dell 'aCCordo tra l 'industra del fe1To francese~ e l'industria del carbone tedesca. Loucheur e Stinnes sru10 stati i simboli di 'questa politica in condjzioni difficili e precarie; ma Caillaux l'ha prevedulba. prima che si. profi]asse, cla quiuditj anni almeno. Dalla Francia e dalla Germania dipende l'ultima possibilità di una politica. continen.t.-i.le dell'Europa che abbia/ un peso internazi<>na.l~. Caillaux può portare a\ questa politica l'autorità di un'adeSjone mora le delle democrazie operaie che vanno. trasformando la Francia p1Ccolo-borghese. ,Herriot viene anch'egli, come quasi tutti ~li uomini politici francesl, dalla campagna. La p-rrutic:aoscura della vita prov.inciale è l'ultima riserva di serie'tà per Ja civiltà fra11cese e certò il fenomeno più caratteristico dal punto di vista.. demografico cli ques1l:> popo\b è per l'ap-punlo questo .ace-entrarsi e selezionarsi della periferia verso la c-q.p-itale,questa partecipazione di uomini ~empre nuovi (di cui il sistema democratico facil-i1ta l'ascesa) ~he la campagna risparmia per cosi dire con opera secolare ,e che poi Parigi consumerà a beneficio dello Stato. Herriot porterà nella sna opera cli statista la lunga p-ratica del sindaco di Lione. C'è un vigore semplk·e in quest,uon10 dai capelli rorti e ruvidi, dalle spalle quadrate, dal profilo rude, dal corpo g-ranùe e pesante. La sua energia può sembrare un poco nascosta' sotto gli atteggiamen,e;- pedagogici e pro-fes"sorali che gli sono consueti. Ma non è che la riserva dottrinaria dell'uomo che viene dai campi. Più profonda della sua oratoria, più ~tanziale è la sua tenacia. Lo sforzo attravirso cui egli persegui il potere con lungo e r~ttilineo ·novizfato ha trasformato questa sua tenacia i;~ un'abit~dine inesorabile alla de111ocrazia,-..in una fede tradizionale -nei •costumj parlamentari. 11 suo successo n0n dipend~rà dall 'or'iginalità delle sue idee o dalla novità del suo stile. Egli è invece 1'uomo fatto apposta per pru·lare alle assemblee coscienziose e, mediocri un 1i~1g11agg-iotranqnilloi chiaro, pesauÌ:e, pe.:· és,porre programmi impostati su, formule evidenti, lucide ,popolari, ~emp,liciste. Herriot conosce i segreti delle idee che possono prevalere uelle democrazie moderne,_ icleç audacemente rettilinee, che abbiano contatto immediato colla vita· quotidiana, idealistiche, disinteressate, che operi no s.u quel fondo cli aspirazioni nobili e irnternaz.fonaL che fonnano la sostanza della vita degli. umili, o almeno il loro·bisogno nascosto. Il ling,ia.ggid di Wilson e di 1'1ac Donalcl. Nel viso rotoudo e timido di Painlevé, nelle labbra tumide <li bonom.ia e negli occhi ingenui, 1 quasi proiettati i11rfuori, parimenti io leggèvo - m:entr~ egli mi esponeva il suo progran1ma di politica estera - una fond,amentale repu. guanz.a dagli intrighi e dalle sottigliezze dialet_tiche ,ttna assoluta fiducia. nelle idee semplici e accessibili a tutti di giustizia, di pace, di dign.:ità dei popoH.- Pai11leYé rilauca p,robabiltneute dell 1e11erg;iae dell'astuzia provindale di Herriot, m:i gli è ~nperiore per la lsua. iÙgenuità ragionante e per la sua testa.i-da costru1z.a.dj maitcma• lico illuminista. ln un consesso i11Jteruazionale Painl\,·é avrà sen1p-re stt tutti i diploma.tic:i la s-upcriorilà d'el suo candore e della sua convinzione di c-reclcre !ìolta.nto a idee n1gion.:1.te,a soluzioni documentate e dimostrate matematica111ente. f n, fondo 1a ra.ffina:tla.dip·lomazia francese ,s-i regge proprio su queste virtù di sem. p-lic1smo logico e di fidu.cia invincibile nell'jllum.-inismo della ragiiorie. Painlevé all'Eliseo o al Ministero degli Esteri sarà uuo dei più bei tipi di uom<i11i rapp:reseutati"7i, impenetrabile proprio mentre sarà ape.iio a tutti l'accesso a lui. Egli è un decorattvo che sa non tradirsi. Si può commisurare il tono cli questi uomini a quelle, clei pa.s,;ati governi? Sono essi inferiori o ~upcriori a Poincaré l'avvocato testardo e minuzioso, a ClemenC(..--a~,intollerante e cinico, a Tarclic-u, altero e au·lace? Queste domande corrono tra le righe dei vecchi giornali poinca.risli. .\ nchc a .\fac Dona Id si opponevano dgorose ptcgiu<liziali dl questa specie; e invece Herriot, Painlc:n!, ccc. non sono certo uomini nuovi nel sc11so cli Mac Donald. Essi hanno il c-ulto dello spi, ito tradi,.ionale del politico francese, quello di cui Bauthou parhva nel suo uJtimo libro. Ma essi portano essenzialmente un elemento nuovo ,lo spirito aperto e solennemente europeo, la fiducia nella pace iuternaz.iona.le, l'attenzione ~ille plebi osc-ure che nelle democrazie moderne hanno bisogno di un Ungu.aggio ideale. Anch'essi negoz.icra11110la pace, si consu.meranno nei convegni internazionali, perehè questo è indispensabile, anche nella polilica moderna. Ma non sarà stato un •piccolo vantaggio aver cambiato anche soltanto il tono. La democrazia. incomjn,cia ;i chiedere questo agli uomini nuovi. Crisi rinviata BERLINO, giugno. .Mentre in Franda la crisi minjsteriale si svolta rap,iùissimamente, la crisi m.inisteriale in Germania è rimasta (erma. per f!t1.1;i ~re settima11c. La colpa non è tutta della. mancan1..a di senso politico e di esperienza parlamentare dC'i tedeschi, poichè la crisi in Francia è stata combattuta sempre nei limiti dtlla Costituzione dai quali nessun partito \·oleva uscire. Invece in Germania una buo•na parte delle difficoltà risul- •ta va dal fatto che si cetcava invano un accorùo con un partito anticostituzionale, cioè coi te<lt>- schi nazionali. I partiti med"ii, parti.éolarmente i tedeschi popolari cetcavano di costruire un pollte in parte per chiarire le posizioni relative, in parte perchè credevano veramente che i tedeschi nazionali potessero aderire ai bisogni dello St:1to repub~ blicano. .Ma i tedeschi nazionali non furono eap-aci di uscire dal1 loro equi \"OCo: o andare, al potere e quindi fare una politica opportunistica o conservare il successo elettorale riportat0 per 1a uegp.zione p-ura e semplice. Si sa che nel segreto delle loro' sedute interne furori.o combattute aspre battaglie. In ce,ti mome11ti pareva più forte l'ala sinistra (Hergt) che desidera governai e; m.a in fine \vinsero i destri (Westirp/, i cugini dfi deutscll\,v~elkischen. J1 risultato fu che il partito mise del1e condiz.ioui inaccettabili che fecero cadere 'la coalizione. Di queste comlizioui sarà bene ricordarsi perchè molto p1obabilmente ricompat"iranno ben presto. Es..i;;eerano: 1) nomina di von Tirpitz a Cancelliere; 2) scioglimento cli' tutti i Lae,i.der Ìn 'cui prevalfo1i10 coali1Jo•ni a cui prendono parte i, sodalisti (r); 3) accenni più forti ali.a mnocenza dell' Impero nella questione de,lla guerra. E infine, o piuttosto in prima linea, accettazione del rapporto dei periti non senza condizioni: I partiti medii rispo11c.levanoche Tirpitz è un personaggio ingratissimo fo1 Amedea e in lnghiltet'r.a; che la •composizi'one dei Governi dei Lae,uier non è sdtto la competenza del Reicbstag e chè specialmente il Go\!cr110 prussiano ormai stabile da quasi tre anni ha lavornto abbastanza bene; che il rapporto dei periti è una cosa unica in cui è esp-ressnmente dichiarato che bisogna accettarlo o rifiutarlo. E u11 rifiuto completo non vogliono uemmenor i tedeschi nazionali. Il Goveruo di Marx è dunque rimasto al completo. Si è finito per capi1'e che di fronte a una Francia 9i Heniot non può sorgere una Germru1ia di Tirpritz.. Però nonostante i se~sant.a.- quattro voti dì maiggioranza.i riportati del réstO per t:rna mo;,..i,oneindiretta, il Governo è tn•tl'a1tro che forte. Fra la sodalclemocrn1.ia cresGe il senti.mento che Stresemann, .nostnlgico della destra 110111 è. l'uomo p,iù ad~tto a condurre la Germania sulla strada di una riconcilia1~ione clefi11ith·a. h1fatti il st10 partito p-reoccnp,ato di non apparire meno nazionale de.i IJ,az.ionalisti ha fatto proprio in questo momento la domnnda per un riton10 agli antichi colori imperiali. Domahcla del resto senza ~si-l>i~ità di realizzazione perchè ha bisogno de-i due terz,i per cambiare la costituzione. ~IoLto p-iù im,portantc di qttesti rumori è però Ja situ,a;,Jone dei socialisti cli fronte alla politica internia. 11 Cancelliere ha parlato nel suo discorso programmatico esclusivamente della politica ester:1. Egli è r1uscito cosi a raccogliere i voti dei socinlisti, che pur ,non pre11clo110p;1rte al Go\·erno. 1'1a non è possibile naturalmente fare semprel_a politica dello struzzo, .finge.J)doche la politica interna sia c01ne nna moglie onesta di cui non sir parla. Ben presto il Reichstag arriverà nll:i conversioue dei decreti-legge, questione per la quale i socialdemocratici hanno già costretlt:b una volta Marx a sciogliere il vecchio R~ichstag. La legislazione economica è nel 1nomento attuale di una i1nportanza veramente decisiva. Non si osserva forse a.Il'e-stero abbasta.n.7.a bene 13. gravissima crisi che la Genn.auia ora attraversa. Crisi di guarigione dolX) il fiorimento artificiale de]l'infl.az.ioue? Sì, ma non perciò meno. d'ifficile. In un solo mese sono fallite più di 300 Ditte fra le quali vecchie Rauche e grandissime Case industriali . .,.. La mancanza di credito specialmente nel! 'agricoltura prende delle forme sempre più vaste e la convinzione che solo dei crediti esteri potranno salvare L'economia. del paese è generale. Ecco pc:rchè tutto l'ambie11tc i11dtL,triale, bancario e Cotnmerdale, compresi molti aderenti dei tedeschi naziouali, è d,aecordo coi lavoratori sulla. necessità di accettare ed eseguire il rapporto dei periti. I partili capitalistici che hanno <Teato il decreto che qu,.si aholisce le otto ore desideranò o,ituralmentc di far pesare lutto l'onere della crisi sulle spalle del proletariato. Perciò /; he11 possibile d1e la coalizione borghese con i tedeschi nazionali e contro i socialisti sia fatta fra più o meno tempo. Una nuova crisi può scoppiare a proposito della convers.\wJe dei tlec.-rcti legge a cui non JX)SSOtlO consentire i socialisti, oyvero ~ncbe per la creazione delle leggi che risultano dà! rapporto dei p,.-riti e che ruin= bisogno di una mag-giorarlz.a di due teni cioè ùci tedeschi nazionali per modificare la Costituzione I z). E allora? Si parla cli un plebiscito: cosa difficile per un problema cosl grande e costituzion.almente dubbi.or,o pc-rch/: si tratta anche di questioni finanziarie (per le quali la Costituzione non ammdte il pleb·scito). Oppure nuove elezioni. Può darsi che queste &.1rebbero risultati più favorevoli, per inflt1L-n1.acleJla sinistra vittoriosa in Francia. In realtà la crisi non È: risoluta: è solamente rinviata. PROCOPIO. ( l) J,a condizione è speci;1lmentc importante per la Prussia dove esiste nna coalizione tra tede.schi popolari, ct1ttolici, democratici e wci~J-dE:m.ocratici della quale è ministro d-:::gli Interni il socialista Severing, uomo abba.stan7..a energico di fronte ai nazionalisti. I tedeschi nazionali vogliono cacciar via i socialisti e i11Stallar~ial loro posi.o per affermarsi nuovamente ,1H:ll'amminisfr2zione dell'antico feudo. (2) La situa1.ione si verifica per il regime che il :apporto determinerebbe alle ccferrovie) che sono per disposizione costituzionale di e:=;erciziostatale; e per l'ipoteca sulfa proprietà privata. 0 "b'Eao DEbbA STAillPA " il ben nob ufficio di ritagli da giornali e riviste fondato ne] 1901' ha sede ESCLOSIVAYENTE in Milano {12) Corw Porta Nuova, 24. G.B. FARAVIA & C. . Editori - TAbrai • Tipografi, TORINO - MILANO - FIRENZÉ - ROMA - NAPOLI - PALEBIIO Biblioteca di filosofia e Pedagogia TOMASO CARL YLE P~G!NESGEllTE PEHSIEQI Traduzione e presentazione di .Angiolo Biancotti L. 10Così Taine riassume le principali caratteristiche del profeta cli Chelsea di cui noi dia.mo una scelta cli pagine e di pensieri. Là dove Hegel metteva un'idea Carlyle mette tlll sentimento eroico. Ciò è più palpabile e più mora.le. Per cercare cli uscire dall 'indeterminato egli considera questo sentimento in 4P eroe, ha bishgno di dare un corpo eà un'anima a dell~ astrazioni ; si trova a disagio nelle conce7Joni pure e vuole e: toccare > un essere reale. Ma questo essere, tal quale egli lo concepisce, è un riassunto degli altri. Poichè secondo Lui, l'eroe contiene e rappresenta la civiltà in cui è compreso: egH ha scoperta 1 proclam..--=i..toa, pra- .ticata. una concezione originale~ il suo secolo lo ha seguito. La conoseeuza di un sentimento eroico, ci fa conoscere un 'intera età. Per mezzo di tale teoria Carlyle è uscito dalla biogratia. Ha ritrovate le grandi Yie dei suoi maestri. Ila raccolto in un eroismo franunenti sparsi c-he Hegel raccoglieva mediante una legge... Ha intuito i profondi e l<p1tani legami delle cose; quelli c-he riallacciano un grande uomo al suo tempo, quell-i che annodano l 'opere del pensiero compiuto al balbettio del pensiero nascente; • quelli che congiU.11gono le sapienti invenzioni delle Costituzioni moderne ai. furori clisorclin:i.ti delle pdmit.ive bai-bari.e.

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