La Rivoluzione Liberale - anno III - n. 20 - 13 maggio 1924

.• 80 redditi variabili, provenienti dalla propria abilità, dal proprio ingegno e dalle proprie sp<,cula.zioni (S). Anche questa teoria com.e quella delle aztonr logiche e non logiche e dei residui è fondamen. tale pet la. sociologia paretiana ,essa porla a rilevare che i due gruppi hanno un'assai di'Versa funzione sull 1 equilibrio sociale. Sotto 1'ac;petto sociale vanno a prendere po::,;to tra gli imprenditori (S.) coloro che banno sviluppato l'istinto delle combinazioni, indispensablie per conseguire felice successo in questa professione ;rimangono tra i semplici possessori di rispannio, coloro in cui prevalgono i residui de!Ja classe 2• ( R). Quindi gl' imprenditori (S.) sono in gene1e gente avventurosa, in cerca cli novità, tanto nel campo economico come in quello sociale, ai quali non (jispiacciono punto i movimenti, da cui sperano di' poter tra.n-e vantaggio; i semplici posses- • sori di risparmio sano invece spesso gente quieta, timoTosa, sempre in 01·ecchi, che poco spera e molto teme dai movimenti. Non c'è dubbio che l 1inclirw~ione ad una vit.z a'V'Uenturoscr e spenàereccia e qit.ella ad u:na vita quieta, e 1JOlta al risparmio, conte le altre inclinazioni degli uomini, sono so-pratutlo cara.tter·i tn.di1Jidu.ali su.i quali poco o n1t,/ la opera il rag-io-naniento, e che possono però essere alquanto 1n_odificate dal circostanze accessorie. Speculatori e redditieii compiono nella società uffici di utilità diversa. Gli 5, sono cagione in specie dei ~utmn.enti e del progresso economico e sociale. Gli R, son elemento di stabilità e tolgono i pericoli del muoversi della categoria S. Una società ove prevaJgono in modo assoluto gl' individui della categoria R rimane crista.llizzata;; quella in cui prevalgono gli individui della categoria. 5 manca di stabilità, è in uno stato di equilibrio instabile ,che può essere con facilità distrutto da un accidente interno od esterno. Le rivoluzioni avvengono perchè col rallentarsi della circolazione delle classi elette o per altra causa si accumulano negli strati superiori elementi scadenti, che più non han.no i residui atti a mantenersi al potere, mentre crescono negli strati inferiori gli elementi di qualità superiore che possèggono i residui atti ad esercita..-e il potere. Osservazioni acute.sì ricavano dal Trattato· sull'opera dei Gover.ni. Esistono: 1°) Governi che usano ptincipal~ mente la forza materiale e quella dei sentimenti religiqsll ed analoghi. Vi corrispondono : una classe governante in cu.il prevalgono i residui della classe 23 in par3gone di quelli della classe 1•; la circolazione delle classi è in generale lenta; 9ono governi poco costosi, ma che non .stimolano la produzione economica. 2°) Governi che usano principalmente l' a1ie • 1'astuzi~ nella cui classe governante. p-revaJgouo i residm della classe 13 in paragone cli quelli della. classe 2•. Nel concreto si trova.no combinazioni dli qu"fti due tipi. Se il consenso fosse unanime, l'uso della forza non occorrerebbe, questo estre·mo non si è mm 1Jeduto, in vece ci sono stati e ci sono casi con. creti dell'estremo oppost~: di ~ despota che si mantiene al potere, con i suoi armati, tra una popolazione ostile ovvero di un Governo straniero, che tiene soggetto un popolo riluttante. Se si osservano cadere Governi che n{)llls. annoo notl.· possono servirsi della forza, si osserva pure che nessun Governo dura facendo uso esclusivo della forza. In generale l'opera dei Go1Jerni è tanta più efficace quanto meglio sa11no 1Ja:lerSi dei residui esistenti!, tanto meno efficace qu.anto di ciò più sono ignari; in ge11erale i"!',efficace e 1Jarnaquando mirano a mutarli in modo 1Jicrlento. Ai residui occorre aggiungere co111emezzo d.i Governo gli interessi i quali talotà ~no 1'unica via possibile per modificare quelli. Però gli interessi non ricoperti dai sentimenti, se costituiscono un mezzo potente per operare su coloro in cui prevalgono i residui della classe 1• (S.) e quindi su grnn parte della classe go-" vernante, sono poco efficaci su quelli cbe hanno in prevalenza. residui della classe 2a e quindi f:U pare-echi; della classe governata. 8. - I movimenti sociali, essendo come è stato giàdetto, ritmici, danno luogo ad oscillazioni successive; allorchè un gran numero di tj_ueste a:\'. vengono nello stesso senso, ne risulta un m-0vimeuto genetale in un,. senso e <l'una ampiezza che può essere consi_derevole. Coine un pendolo, la società umana oscilla tra du€: estremi, ed un periodo di intenso spostamento verso un lato è segulfo da un altro, altret- ~nto inten~o in dire21ione opposta .. Gli uomini che solitamente giudicano secondo i sentimenti, apprezzano un periodo e detestano l'altro, ma lo scienziato s-i limita a constatrure che l'uno è la conseguenza dell'altro. ALBERTO CAPPA. " b'EC!ODEhbf-15TflffiPf-l ,, il ben noto ufficio di ritagli da giornali e' rivist« fondato nel r901, ha sede ESCLUSIVAMltNT• in Milano (12) Corso Porta Nuova, 24. r LA RIVOLUZIONE LIBERAL~ LA'' PACIFICAZIONE,, PIERO 60BETTI ~ Editore L. CA l? PELLI - Eòitore· A me sembra che per intendere tutto il giuoco delle azioni e delle reazioni che si inscenano intorno a. concetti, che, come la « pacificazione>, colp,iscoJJo cosi vivamente la fantasia ed iJ seu• timento del popolo1 occorre non perdere di vista che il fascismo è una facc-ia della ri voluziooe in atto, l'aspetto reattivo della rivoluzione stessa, contro di cui, da una parte si schierano le forze di quella che si potrebbe chiamare, con uno scorcio verbale assai compreusivo, Ja conservazione intelligente, e dall'altra parte si schie. rano le forze della rivoluzione integrale. E' naturale, quindi, che il fascismo, seguendo fin. dall'inizio il genio rivoluzionario del suo capo, si sia data l'attrezzatura prettamente bolscevica dello Stato-partito e d, una milizia di parte. Queste due armi (lo Statc,.partito e la milizia) indubbiamente rivolttzionarie, permettono la con. tinuazione dell'esperimento <li governo mussoliniano, anche contrO il volere di taluni ceti diri. genti che amerebbero oggi ripiegare su posizioni retrostanti. Ma se il fascismo è stato, come ho letto in pubblicazioni ufficiali, la rivoluzione realizz.:1ta. J)'er altra via, se cioè il partito dominante si compone cli una formazione di goven10 -imponente che va dagli interessi plutocratiti e c1epto• cratici alle corporazioni sindaca.li, passru1do attraverso tutte le sfumature della media e della pkcola borghesia, e tale formazione mantiene inm,une, quanto più è possibile, dagli attacchi· avversari, con provvedimenti cli eccezione, come lo Stato-partito e Ja. milizfa, è vano, ed è stodcamente assurdo chiedere che il fascismo rinunzi al suo còmpito rivoluzionario per riportare la Nazione verso le scavalcate posizioni deIIo Stato p·reca.pitalista preliberale, preparlamentare etc. Esso per soddisfare interament.e il suo impe..._ rativo categorico deve, inve~e, porta.r'e il paese verso posizioni nuove, verso la realizzazione cioè di un regime in cui la libertà non sia una concessione ma una conquista, ed una discussione, come quella che ci occupa, nOIJ.r sia assolutamente possibile. Ecco, d'lrnque, <'"be1a pacificazione si palesa oggi assurda, perchè il còmpito rivoluzionario del fascismo, lungi dall'essere espletato, è appena iniz.iato. Di fatti continua tuttora. il còm.pito di, distruzione del vecchio regime e la possibilità di pir:ofonde innovazioni istituzionali sempre più si avvicina. Basta infatti che i1 fascismo continui ancora nel suo as•pettd attuale di reazione integrale; ~ matw-erà per questa. via una crisi cosi vasta, che ci porterà verso nuovi urti e nuove com.plica,.. zion.i. Ma quello di cui è urgente convincersi è\che il fascismo corrisponde ad una faccia della rivoluzione italiana. che non potrà durare a. lungo, ma ehe certamente non potrà precipitare verso 1111 ristabilimento dello statu qwo llm.te puro e semplice. In tal caso, e cioè se Mussolini credesse giunta l'ora d.i, rassegnarsi a fare il semplice addomesticatore di bèstie parlamentari, il còmpito rivctJuz.ionario del fasci&mo sarebbe immediatamente riscatta,1:b da a,ltri partiti per essere portato a più completa. realizzazione. Così appa1·e evidente che la pacificazione è oggi dialetti'camente impossibile appunto percbè di fronte al fascismo, deciso a ma:rutener:eancora a lungo l'iniziativa ,della rivoluzione, vi sono ailtri partiti che tale injziativa rivendicano per sè. GUIDO DORSO PIERO 60BETTI • Editore TORINO - Uia XX Settembre, 6□ LB piùimportantoivitpàaliticha GIOVANNI AMENDOLA UNA BRTTAGhIùAlBERAhE L. 11 LUIGI EINAUDI LELOTTEDELLAVORO L. 10,50 LUIGI SALVATORELLI NAZIONALFASCISMO L. 7,50 LUllGI STURZO P0P0hAijlS!WE 0 f ASGIS!W0 L. U Offrono il. quadro più esauriente e pii profondo della politica e della storia contemporanea ,'i· ,p,discono contro-a.segno o dietro va9lia """"' ..,,mento per I, spese di porlo. TORINO - Via XX S~llembve,- 60 BibliotedciaStudSi ociadli rettadaB. MONDOLFO ;Yovità: , .P JFlRO GOBET'rl CHECOS'~E:IfJHILTERRA ùARI~0ltUZIOh!iIEBERAhE. La più completa monografia w,cila in Italia in questi un.ni .'1ulla oita politica ingleat. ALESSANDRO D'ENTREVES Ilfondamento dellfailosogfiuaridhiceageliana NOVELLO PAPA.FA.V.A. FISSAZIONI GIBE'RAGI L. 6F. HEBBEL AQNESE6ERNA\JER Prima Tragedia m 5 atti. traduzione italiana d-i-rett'a L. 6,oo. di G. Neoc.. P•rimi (liudizi delta f.ftampa: « Opera interessante e cu.iiosa. Agnese Bernauer si può defì nire : il cartone medioevale di un !~1::er~~M~tore; i1 poeta di genio vi apparii A. CAJUMl, Torino, La Sta,m,pa, 8 gennaio 192~ , Bella trad u z1one lJ • A. TILGHER, Roma, Il Mondo, 12 gennaio r924 ~ Su 1-gnese Bernauer non c'è da dir parole vane; b1sogru,, leg:gerla. E' l'opera vasta, colorita e felice, accessibile al gra.u pubblico; incante:. rebbe la folla dei teatri popolari. e piega alla med,taZJone la mente del lettore più intento. « ... Giovanni Necco ha dato alla sua versione 1clll tono vigoroso e alto, senza cadere (che sarebbe f;l~,facile) nell'enfasi; e di ciò gli va data SrLyro D' ~Mrco, Idea Nazi(!1tale, 29 Ìebbr. 1924 • G1ovanru Necco assolse 11 compito con lode quasi sempre ... E' augurabile a questo libretto una fortuna c1i pubblico. Cbè il nome di Hebbel ?on deve ~ser solo: noto in quanto nome, ma 1n quanto .titolare di un 'opera di poesia casta, fervida, umana ". A. BL\NCOTTI, Il Con.te1nporaneo, Torino, 15-3- 124 • Solo da una fantasia tedesca poteva sgorgare la tragica ingenuità di questa Agnese Bernauer , Il Cittadino, Genova, 14 febbraio .1924 « L'elemento quasi fiabeseo stranamente colora la vicenda ». Lir Rivista di Milano, g.eru1aio. Altri notevoli articoli di plauso a questa deçorosa trad azione di un capolàvoro indiscusso del teatro hebbeliano dedicarono Il Piccolo di Parma, il La.1none di Faenza, il Piccolo di Trieste, L'Ordine di Como, il Popolo di Catanzaro, L'Ora di Palermo e ll)olti altri giornali e riviste italiane. I GIUSEPPE SCIORTINO JYovifér: ù'EP0CAOEùhACRITICA L. 3,00. Pri111:l 1 {Ji1.1,di-zicleltci stan1,pa: , Rapido, incisivo 1 acuto è interessante come . llldi7io del modo con CUl! la generazione nuova guarda a quella dei fratelli maggiori che l'hanno preceduta nella via della critica e della filosofia,. IL Mondo,' 20 febbraio 1924. « Una sintetica trattazione delI ';,tetica ·e della critica in atto dal De Sanctis in J?Oi,. Le Fonti, dicembre 1923. « Un ottimo contributo alla storia della critica : ba pregi di onestà, di semplicifà e di sintesi , . IL Piemon.te, 14 marzo r924. • Il libretto trae agilità e comq>iutezza daJla ·solida pTeparazione dell'Autore». Giornale dell'Isola·, 8 ma.rzo 192~. . < L'Epoca della critica. è :un documento. ta11gib1le dello SV1hLppd a cw e pervenuta la. critica giovane b. L'Ora, 5 marzo 192~. , Nel libro v'è l1l1 equilibrio perJetto mantenuto con' serenità ammuevole ». . Il, nuovo Salento, 29 febb.mio 192~. • Con un linguaggio limpido e il pi.ù possibile preciso <f:.ratteggiaun volto chiaro e senza contrazioni bn1Sche della critica contemporanea c:bc si può abb-racciare agevolmente come un panorama rimpicciolito e pure con tutte le linee somaticho illuminate a giorno , . • Il Popolo, 22 = 1924. • &opo crei libro : esporre gli orientamenti e le condizioni della critica nella sua essenza,. Il Lu.mdì, 23 febbraio 1904. . • Lo Sciortino dimostra qualità non comiu.ni di t'ndagatore e di. studioso >. IL Mondd che scrive, febbraio 192~. • Lo Sciortino è un giovane stud!ioso che ha j1 grande pregio di pensare con la sua testa , . L'Eco della Sicilia e delle Cwlabrie, 6 e,p,rilc. , Precisa con sing-olare esattezza le posizioni ideali! dei nostri critici,. Nuovo Paest, 15 mll1rzo 19~ Si spedisc-e franco cli porto contro vaglia. Saggio sulla lotta politica in Italia L. J0lnl!rodwzirrri,e LIBRO .P H.I:M:O: IJereaiw. d,,/ Riu,rg;.,,,nl,() .. LIBRO 8EOùNDO: La lotta pùliti<:a. I - Litibrali e dBmocréi.tic1 Il - I popolari III - I socialisti IV - I comunisti V - I na.zionalisti VI - I repubblicani LJBRO TERZO: Critica liberale. - Problemismo II - La lotta di classe e la b.,rghe•ia III - Politica ecclesiastica IV - La proporzionale V - I contribuenti VI Politica estera VII - Politica scolastica LIBRO Qu A-R1'0: ll fascismo Si spedisce il volume franco di porto a chi ne fa richiesta alla nostra redazione Via XX Settembre, 60 ·•orino, mediante vaglia d1 L. 10. G.B. PARAVIA & C. Editùri - Librai - Ti,poyrafi TORINO - MILANO - FIREN-ZE BOMA - NAPOLI - PALEBII Biblioteca dei Classici Italiani VINCENZO GIOBERTI PA6InE SCELTE Edite ed inedite con prefazione e note di Pier Ang•lo Menzio L. 20 Il _prof. Pietro Menzio, assai noto per i suoi studi g,obertiani, editi negli Atti deUa Accaòemia delle Scienze di Torino e sul Gtornale Storico della Letteratura Italiana, raccolse in qnesto volume il fiore degli scritti editi e inediti di Vincenzo Gioberti, illustrandone in nna am_ pia introduzione la vita e il graduale sviluppo del pensiero letterario, filosofico e politico. E' q_uesitala P!ima e più compiuta antologia gioberba.na, desbnata ad avere larga diffusione nelle scuole e indispensabile a ogni studioso della molteplice opera del grande pensatore piemontese, la cui fama viene sempre più ingigantendo. ALIGHIERI D.A,,__1</TE IL CANZONIERE a cura di Giuseppe Zonsa - L. 9 Ogni poesia, in questa edizione, viene intro.- dotta da una noti.zia storica circa il momento della ,ita di Dante, in cui venne scritta, alla quale s1, aggiunge una breve sintesi del contenuto di essa; finalmente viene notato il valore esteticoche ha in sè stessa, sia relativamente alle altre composizioni. Segue poi la esplicazione di parole mal note o che abbiano uno speciale significato, oppure la minuta parafrasi di un periodo o cli una strofa, per illuminare chi legge intorno al significato del passo difficile. . ..è da- riconoscere in questo nuovo com.me.nto dello Zonta il pregio di una finezza nonj co. mune. Shuti Danteschi diretti da M1cm:u: BARBI, volume settimo. FireI12e 1923, pag. r46 O.G.E.B. - Corso Principe Oddone, 34 - Torino. PillRo GoBETTr- Direttore.,,-esponsabile V ar V

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